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La salute degli immigrati nellASS n.1 Triestina La situazione dell'anagrafe sanitaria nell'ambito territoriale dell'A.S.S. Triestina Riconoscimento dei.

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Presentazione sul tema: "La salute degli immigrati nellASS n.1 Triestina La situazione dell'anagrafe sanitaria nell'ambito territoriale dell'A.S.S. Triestina Riconoscimento dei."— Transcript della presentazione:

1 La salute degli immigrati nellASS n.1 Triestina La situazione dell'anagrafe sanitaria nell'ambito territoriale dell'A.S.S. Triestina Riconoscimento dei diritti alla salute ed informazione al personale Informazione all'utenza Il Dipartimento di Prevenzione L'ambulatorio per immigrati di via Nordio I consultori I ricoveri ospedalieri La ricerca

2 L'anagrafe sanitaria nell'ambito territoriale dell'A.S.S. Triestina La crescita è costante. Al 31 agosto del 2000, gli stranieri iscritti allanagrafe sanitaria triestina erano 9 mila 985: più del doppio rispetto al dato rilevato a fine 98 (4 mila 180 persone). A novembre del 2001 si registra unulteriore incremento, anche se meno macroscopico del dato precedente, che porta la presenza straniera a Trieste a quota 13 mila 553 unità. Ad aumentare sono soprattutto i maschi: più 2 mila 455 a fronte di 1.213 nuovi arrivi femminili mentre risultano numerosi gli iscritti allanagrafe con oltre 65 anni (più 1.591). Per ciò che riguarda la provenienza, il gruppo più consistente è quello che proviene dallEuropa dellest (più 2 mila 345). Seguono lEuropa comunitaria (più 943) e lAsia continentale (più 247).

3 Riconoscimento dei diritti alla salute ed informazione al personale È stato stampato a cura del Sistema Informativo dall'ASS Triestina un manuale ad uso degli operatori delle Aziende Sanitaria e Ospedaliere dal titolo "Stranieri in Italia", diritto alla salute, percorsi sanitari e percorsi amministrativi. Il manuale costituisce una nota operativa sui percorsi sanitari e amministrativi atti a garantire la tutela della salute e, nel frattempo, a facilitare l'accesso alle prestazioni sanitarie ai cittadini stranieri in Italia, siano essi apolidi ed extracomunitari siano essi cittadini comunitari. Il lavoro è il frutto di numerosi incontri fra operatori, volontari e rappresentanti istituzionali che devono garantire nel quotidiano l'esigibilità dei diritti sanciti da leggi, regolamenti e circolari che talvolta non sono sufficientemente espliciti. Si è cercato di esplicitare tutti gli aspetti di diritto, modalità operative, imputazioni di spesa, anche tramite consultazioni telefoniche con le Istituzioni competenti e con altri operatori che hanno esperienza rispetto ai temi trattati.

4 Informazione all'utenza Sono stati stampati e distribuiti pieghevoli in otto lingue per far conoscere l'ambulatorio per immigrati attivato nel secondo distretto. E' stato svolto un corso gratuito per immigrati e cittadini interessati, organizzato dall'associazione di volontariato Italo-Somala, sull'esercizio dei diritti sociali e sanitari e sulla cultura Somala e Islamica. E' stato fornito all'Ufficio Rapporti con il Pubblico un modello di informazione del tipo "domanda - risposta" sui diritti e modalità di accesso alla cura della salute e sui diritti dei minori, da tradurre in più lingue e distribuire agli interessati. È stato pubblicato sul giornale Aziendale EsseTi ( tiratura 6.500 copie) un estratto della relazione sanitaria. Il giornale è stato distribuito alle tre aziende sanitarie e ospedaliere, alle farmacie, alle organizzazioni di volontariato alle rappresentanze dell'utenza e nei luoghi di accesso al pubblico. Tutto quello che riguarda la salute degli immigrati è consultabile sul sito www.ass1.sanita.fvg.it

5 il Dipartimento di prevenzione In materia di stranieri, il primo punto riferimento sanitario per la Prefettura e per le forze dellordine è il Dipartimento di prevenzione. E la sua Unità malattie infettive a valutare la presenza di patologie o la necessità di vaccinazioni, certificando poi lidoneità della persona ad essere ammesso nella collettività. Questattività di prevenzione prosegue, dopo queste prime valutazioni in sede, in questura o ai valichi, con monitoraggi delle condizioni igieniche sanitarie nelle strutture daccoglienza. Nel 2001, da gennaio a settembre, sono state effettuate in tutto 159 visite (278 maschi e 62 femmine) a fronte delle 340 eseguite tra il gennaio 99 e il dicembre 2000. Queste visite, che rappresentano il flusso delle persone in entrata in Italia attraverso i valici di confine, evidenziano un decremento nellafflusso dai paesi dallAsia e un aumento di presenze dalla Turchia mentre restano alti ma stabili gli arrivi dalla Romania

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7 L'ambulatorio per immigrati di via Nordio Il servizio, avviato nel luglio del 99 nella sede di via Nordio, vede la partecipazione di 14 Medici di medicina generale, di un mediatore culturale, di un gruppo di psicologi e di un infermiere ASS. Lambulatorio nasce per garantire le prime cure a tutti gli stranieri, iscritti e non iscritti al SSN, regolari o irregolari, garantendo lanonimato salvo i casi in cui la legge prevede un referto. Dagli esordi a oggi, lafflusso di pazienti è quasi triplicato. Il servizio, nato dalla collaborazione tra medici di famiglia e ASS, non può dunque più essere considerato un progetto sperimentale, ma rappresenta un punto fermo nella rete assistenziale cittadina. Per ciò che riguarda la composizione dellutenza, sono diminuiti gli accessi di profughi dai Balcani (anche se larea balcanica e dellest Europa costituisce circa i due terzi dellutenza). E aumentata invece la richiesta per gli immigrati dalla Serbia già stabilitisi in città e per i nuovi profughi dalla Macedonia e dal Montenegro. In crescita anche gli accessi di asiatici e africani.

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10 Le malattie del disagio Sono le problematiche sanitarie a cui più di frequente devono fare fronte i medici dellambulatorio per stranieri: patologie da raffreddamento con continue recidive, patologie traumatiche o da cattiva alimentazione, disturbi respiratori, dellapparato digerente o del sistema osteoarticolare, genitali o urinarie, odontostomatologiche o dermatologiche. Nel corso del 2001, da gennaio a settembre, lambulatorio ha effettuato in tutto 715 visite(501 maschi e 214 femmine).

11 Dati relativi alla percentuale di patologie più osservate presso lambulatorio stranieri per il 2001 PATOLOGIE PRESENTATE% ORTOPEDICHE23 ODONTOSTOMATOLOGICHE18 DERMATOLOGICHE17 APP. DIGERENTE15,5 APP. RESPIRATORIO15 OTORINOLARINGOIATRICHE5,9 VISITE GENERICHE2,7 NEUROLOGICHE1,5 URO- GINECOLOGICHE0,7 INFETTIVE0,4 OCULISTICHE0,3

12 I consultori Nei primi quattro mesi del 2001, le donne che si sono rivolte al consultorio familiare di Chiadino sono state 31 di cui 39 provenienti dallex Jugoslavia, tre dalla Nigeria e tre dalla Moldavia. Nel secondo semestre del 2000 le visite erano state complessivamente 40, con una significativa presenza di utenti colombiane (dieci). Al di là della composizione nazionale, lafflusso non mostra dunque significative oscillazioni. I consultori pediatrici - che come prevede la legge garantiscono ai minori (anche se non residenti) le vaccinazioni, lassistenza di base e specialistica – tra gennaio e giugno 2001 hanno visto invece 37 bambini stranieri, di cui solo uno nato allestero. Il maggior numero di accessi è ai Distretti 2 e 4, che servono zone in cui risulta maggiore la concentrazione di stranieri. Nei 12 mesi del 2000 lafflusso era stato di 83 bimbi.

13 I ricoveri in ospedale I dati, aggiornati a novembre 2001, mostrano un parziale calo dei ricoveri: 455 (315 uomini e 140 femmine) a fronte dei 593 (385 uomini e 208 donne) del medesimo periodo nel 2000. La nazionalità dei ricoverati è composita. Il gruppo maggiormente rappresentato è senzaltro quello che proviene dallarea balcanica e dallest Europa. Non mancano però presenze dallAfrica o dalla Turchia. Si conferma la tendenza ad ammalarsi in quella fascia detà compresa fra i 15 e i 64 anni che corrisponde alletà produttiva. Sono infatti appena 81 i degenti oltre i 65 anni: a conferma del fatto che lemigrazione riguarda essenzialmente gli uomini e le donne in grado di lavorare. Sempre in tema dospedali, come prevedibile si riscontra un rapporto direttamente proporzionale fra lentità del gruppo nazionale presente a Trieste e il numero di ammalati espressi. Ciò vale soprattutto per i gruppi provenienti dai Balcani, che forniscono un importante numero di persone al mondo produttivo locale (soprattutto manovali braccianti e operai). In entrambe le annate sono comunque gli uomini a ricorrere allospedale, più delle donne.

14 Le diagnosi Le cause di ricovero non segnalano una casistica particolare. Nel caso delle donne ricoverate, fra i motivi dellospedalizzazione prevalgono i raggruppamenti diagnostici delle malattie osteomuscolari e del connettivo (28 pazienti); del rene e delle vie urinarie (27), dellapparato digerente (20); cardiocircolatorie (17); le malattie del sistema nervoso (15); della pelle, del tessuto sottocutaneo e della mammella (13); le patologie respiratorie (12) e quelle otorinolaringoiatriche (11). Per gli uomini le principali cause di ricovero sono le malattie cardiocircolatorie (68 pazienti); dellapparato muscolo – scheletrico e del connettivo (45); dellapparato digerente (43); otorinolaringoiatriche (36); respiratorie (32); renali e delle vie urinarie (30); del sistema nervoso (25); della pelle e del tessuto sottocutaneo (19).

15 E al Burlo … Da gennaio a maggio del 2001, allistituto di via dellIstria hanno fatto riferimento 347 utenti, di cui 432 con meno di 18 anni e 156 maggiorenni, per un totale di 588 accessi ai diversi reparti. Il servizio più richiesto è stato senzaltro il Pronto Soccorso (258 accessi). Seguono la Divisione di ostetricia e ginecologia (87), la radiologia e lUDPEG (49 e 48), la Clinica ginecologica (33), lortopedia (31), la stomatologia (23), la Clinica pediatrica (15), la neonatologia e loncologia (11). Gli altri reparti registrano un afflusso di poche unità. Anche al Burlo, la composizione nazionale degli utenti rispecchia la presenza in città dei diversi gruppi mentre la casistica non denota una situazione sanitaria particolare.

16 PRESTAZIONI AMBULATORIALIBURLO GAROFOLO STRANIERI 2001-2002 fonte: G1 ACCESSI PER REPARTO685571 CLINICA PEDIATRICA1510 Allergologia20 Amb. pediatrico01 Amb. pediatrico generale67 Dermatologia21 Gastroenterologia01 Nefrologia50 NEONATOLOGIA41 Ambulatorio bambino sano31 DH neonatologico10 GINECOLOGIE104118 Clin. Ost. Ginecologica1640 Div. Ost. Ginecologica6559 Pronto soccorso ginecologico2319 NEUROPSICHIATRIA55 ORTOPEDIA3113 Amb. ortopedico divisionale82 Ortopedia DH/sala gessi2311 PRONTO SOCCORSO326184 Amb. pronto soccorso33 Primo accoglimento174 Pronto Soccorso306177 OCULISTICA84 Amb. oculistico24 Ortottica60 OTORINOLARINGOIATRIA75 CARDIOLOGIA44 CHIRURGIA17 GENETICA03 ISTITUTO DI IGIENE1716 ONCOLOGIA2294 RADIOLOGIA6441 STOMATOLOGIA2818 UDPEG4948

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18 La ricerca 2003 - 2004 LASS Triestina ha avviato nel 2003 un progetto di ricerca, in seguito alla sottoscrizione di un protocollo dintesa per la realizzazione di progetti per la salute degli immigrati con il Servizio Autonomo per lImmigrazione della Regione F.V.G., suddiviso in tre filoni: Mediazione culturale in ambito sanitario La salute delle donne immigrate Monitoraggio e prevenzione delle malattie infettive

19 In sintesi, il diritto alla salute degli immigrati nella A.S.S. Triestina è garantito dal 1999 attraverso un lavoro di rete che coinvolge tutte le strutture operative aziendali, con lulteriore risorsa fornita dallAmbulatorio Immigrati del D2. Molte restano le migliorie da attuare, per le quali sono stati avviati nel 2003 tre specifici progetti di ricerca e sperimentazione secondo lintesa sottoscritta con il Servizio Autonomo Per lImmigrazione (SAPI) della Regione F.V.G.


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