La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Autori Pagiusco Gaetana AFD Padovan Marisa DiHSMA

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Autori Pagiusco Gaetana AFD Padovan Marisa DiHSMA"— Transcript della presentazione:

1 IL PROGETTO DI INSERIMENTO DELLE FIGURE DI SUPPORTO REALIZZATO NELL’ULSS 6 Vicenza
Autori Pagiusco Gaetana AFD Padovan Marisa DiHSMA Ufficio Infermieristico ULSS 6 Vicenza Relatore: Martini Marilisa AFD Unità Operativa di Medicina Interna ULSS 6 Vicenza

2 Definizione del problema
Carenza di personale infermieristico Esigenza di non ridurre il sistema di offerta dei servizi Cambiamento dello scenario legislativo, formativo e culturale dell’infermiere Presenza nel mercato del lavoro di figure di supporto con percorsi in evoluzione Modelli organizzativi che cominciano ad orientarsi verso le piccole équipe Formazione di base orientata alla pianificazione

3 Premesse al percorso di cambiamento
Non una sperimentazione ma un processo di cambiamento graduale ed articolato in fasi Personalizzazione dell’assistenza Promuovere la responsabilizzazione professionale Favorire l’integrazione professionale Garantire la continuità assistenziale

4 Modello assistenziale
Secondo la normativa vigente l’infermiere: è responsabile dell’assistenza infermieristica generale identifica i bisogni di assistenza infermieristica La responsabilità è strettamente connessa agli obiettivi/risultati dell’assistenza raggiunti mediante: Il processo di assistenza L’organizzazione dell’assistenza

5 Razionale del progetto
Per attuare il progetto e consentire l’integrazione fra le due figure professionali sono state considerate due possibilità: mantenere una divisione del lavoro funzionale (per compiti) attuare una organizzazione per obiettivi

6 MODELLO FUNZIONALE Evidenzia una serie di attività per gli infermieri e una serie di mansioni per il personale collaborante. Limiti del modello: non permette di identificare la figura responsabile dell’assistenza generale e gli ambiti di responsabilità nelle decisioni non implica una valutazione finale dell’assistenza

7 ORGANIZZAZIONE PER OBIETTIVI
L’INFERMIERE E’ RESPONSABILE DELL’ASSISTENZA GLOBALE DEI PAZIENTI E PRESUPPONE LA PIANIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA: accertamento delle condizioni dell’utente e identificazione dei bisogni definizione dei problemi definizione degli obiettivi e delle prestazioni e dei criteri di risultato

8 Obiettivi del progetto
Ottimizzare l’impiego della risorsa infermieristica Costruire dei piani di assistenza standardizzati Riorganizzare l’attività assistenziale Far apprendere al personale infermieristico il contenuto della trasferibilità degli interventi Inserire la cartella infermieristica come strumento unico di documentazione

9 Risultati attesi Assistenza infermieristica pianificata con definizione di ruoli e responsabilità Modelli organizzativi uniformati e funzionali Sistema informativo strutturato e comune in tutte le unità operative Strumenti che consentono di trasferire attività di assistenza diretta al personale di supporto Integrazione professionale e valorizzazione dello specifico profilo Qualità e continuità assistenziale Razionalizzazione delle risorse

10 Fasi del progetto Fase 1: revisione del modello organizzativo
Fase 2: revisione dell’applicazione del processo assistenziale

11 Fase 1 – modello organizzativo MODELLO PER SETTORI
L’infermiere è: responsabile dell’assistenza di un gruppo di pazienti affiancato dalle figure di supporto responsabile della valutazione dei risultati

12 Fase 2: processo assistenziale
Il progetto prevede la standardizzazione del processo che comporta: la definizione dei problemi/bisogni della persona la pianificazione delle prestazioni l’identificazione dei criteri di valutazione

13 Personalizzazione e continuità assistenziale
Gruppo di pazienti Infermiere + Figura di supporto Stesso personale sullo stesso gruppo di pazienti Piani di lavoro integrati tra infermiere e figura di supporto Schede di trasmissione delle informazioni Formazione e autoformazione Personalizzazione e continuità assistenziale Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

14 Metodo Presentazione del progetto complessivo Condivisione
Gruppi di lavoro Valorizzazione delle risorse interne Formazione

15 Strumenti Analisi organizzativa: Pazienti Personale
Organizzazione del lavoro Strumenti Clima Leadership Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

16 Interventi Analisi e revisione del modello organizzativo
Stesura dei nuovi piani di lavoro Elaborazione di strumenti per l’integrazione Individuazione del fabbisogno formativo Inserimento del nuovo personale Formazione del personale coinvolto Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

17 INSERIMENTO DELLE FIGURE DI SUPPORTO
L’infermiere assume il ruolo di collegamento e di integrazione fra le varie attività e le varie figure sanitaria: risponde ai bisogni della persona assistita gestisce il percorso assistenziale trasferisce attività proprie alla figura di supporto in base alla criticità del paziente, la complessità della prestazione e la competenza del professionista

18 INSERIMENTO DELLE FIGURE DI SUPPORTO
Non sono trasferibili: la valutazione dei bisogni/problemi, la valutazione della criticità del paziente, la relazione di aiuto l’educazione terapeutica la valutazione dei risultati

19 LA PIANIFICAZIONE DELL’ASSISTENZA INFERMIERISTICA
Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

20 Pianificazione dell’assistenza infermieristica
Identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica Definizione dei risultati attesi Programmazione degli interventi Attribuzione alle figure di supporto Esecuzione diretta Valutazione dell’intervento Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

21 Pianificazione dell’assistenza infermieristica
Definizione del bisogno uso di un modello concettuale pianificazione standardizzata Definizione dei problemi infermieristici relativi al bisogno uso di diagnosi infermieristiche Definizione delle prestazioni necessarie per rispondere al problema Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

22 Esempio di pianificazione CARATTERISTICHE DEFINENTI
DOLORE Definizione: esperienza sensitiva ed emotiva spiacevole che deriva da un danno tessutale reale o potenziale, o viene descritto nei termini di tale danno; insorgenza improvvisa o lenta di qualunque intensità da lieve a grave, costante o ricorrente, senza un termine previsto o prevedibile. CARATTERISTICHE DEFINENTI FATTORI CORRELATI INTERVENTI Sintomo riferito verbalmente Sintomo riferito secondo un codice VAS Maschera facciale Irritabilità Disturbo del sonno Riduzione dell’interazione con le persone (anche riferiti) Richiesta di analgesici Disabilità cronica di natura fisica (pz oncologico, cirrotico) Artrite reumatoide Accertare il dolore con applicazione scala INR Valutare la tipologia di dolore: sede e durata, riferire il sintomo al medico Valutare con il medico la terapia antidolorifica da attuare ad orario Se somministrazione di farmaci oppiacei: valutare la comparsa di effetti secondari: stipsi (uso di lassativi) nausea e vomito secchezza delle fauci sonnolenza attuare la prescrizione valutare l’efficacia della terapia somministrata nelle 24 ore verificare il confort (posizione nel letto, igiene personale, biancheria pulita..)

23 Ruolo della figura di supporto nella pianificazione infermieristica
FASE 2 Contribuisce nel rilevare segni e sintomi Identificazione dei bisogni di assistenza infermieristica Definizione dei risultati attesi Attribuzione di attività Programmazione degli interventi Esecuzione diretta Valutazione dell’intervento da parte dell’infermiere Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

24 Come rendere possibile questo?
Definizione di schede per guidare l’osservazione dei bisogni da parte del personale di supporto Definizione di protocolli per l’attribuzione di attività alle figure di supporto Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

25 schede di osservazione
Definizione delle caratteristiche del bisogno Segni di soddisfazione del bisogno schede di osservazione Segni di alterazione del bisogno Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

26 SCHEDE DI RILEVAZIONE DEL BISOGNO PER OSS
esempio Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

27 Informazioni da trasmettere
Definizione degli obiettivi Definizione delle indicazioni Materiale necessario Come deve essere eseguita la prestazione PROTOCOLLI Aspetti importanti Informazioni da trasmettere all’infermiere Pagiusco Padovan UIC ULSS 6 Vicenza

28 TRASMISSIONI: Trasmissioni all’infermiere · Prestazione effettuata.
 PULIZIA DEGLI OCCHI OBIETTIVI ·        Assicurare l’igiene degli occhi. ·        Prevenire le infezioni. ·        Mantenere la fisiologia degli occhi. ·        Assicurare il comfort e il benessere del paziente. INDICAZIONI: ·        Su indicazione dell’infermiere. ·        Pazienti a rischio di infezioni (comatosi, persone anziane, operate…) ·        Febbre. CONTROINDICAZIONI: ·        Interventi chirurgici. MATERIALE: Sul carrello disinfettato,   Un vassoio.   Garze sterili.   Un’ arcella.   Acqua borica. TECNICA: ( questa cura è spesso effettuata al momento della toilette o al momento di un’altra cura igienica). ·        Informare il paziente della vostra presenza. ·        Lavarsi le mani.. ·        Pulire l’occhio con una garza sterile bagnata di acqua borica dall’interno dell’occhio verso l’esterno (dalla zona più pulita alla più sporca) per la palpebra superiore. Utilizzare un’altra garza per la palpebra inferiore. ·        Non tornare mai indietro con la garza. ·        Cambiare la garza tutte le volte che è necessario. ·        Pulire l’altro occhio allo stesso modo. ·        Se sono necessari altri trattamenti (collirio o pomate oftalmiche), chiamare l’infermiere perché applichi la prescrizione. ·        Riposizionare il paziente con tutto il necessario vicino. ·        Lavarsi le mani. TRASMISSIONI: Trasmissioni all’infermiere ·        Prestazione effettuata. ·        Stato di coscienza ed atteggiamento del paziente. ·        Stato dell’occhio (chiuso, aperto, colore, “incollato”, etc.). IMPORTANTE:Lavarsi bene le mani poiché un’infezione a livello degli occhi è MOLTO CONTAGIOSA.

29 Pagiusco Gaetana UIC ULSS 6 Vicenza

30 Se vuoi costruire una nave
Non radunare gli uomini per raccogliere il legno e distribuire i compiti Ma insegna loro la magia del mare, ampio e infinito A. de Saint-Exupery

31 Conclusioni L’inserimento delle figure di supporto diventa una opportunità per la professione infermieristica qualora siano rispettate alcune condizioni quali la definizione di: un modello organizzativo un modello concettuale di riferimento (pianificazione dell’assistenza) ambiti di competenza e responsabilità delle professionalità coinvolte Strumenti operativi ed informativi Sistema di valori che garantiscano il rispetto della dignità della persona

32 IL PROGETTO DI INSERIMENTO DELLE FIGURE DI SUPPORTO: I RISULTATI
Il progetto ha avuto il suo inizio nell’anno 2000 ed è tuttora in corso. Sono stati coinvolti gli infermieri e i coordinatori delle seguenti unità operative: Chirurgia Generale (2 Sezioni) Gastroenterologia Geriatria (2 Sezioni) Gruppo Operatorio Medicina di Noventa Medicina di Vicenza (3 Sezioni) Medicine Fisica e Riabilitativa Neurochirurgia Neurologia Nido Ortopedia Ostetricia (ha visto il coinvolgimento dell’ostetrica nell’attribuzione di attività all’OSS) Pediatria – Pronto Soccorso Dipartimento di salute mentale U.O. di Pneumologia

33 Mantenimento dell’attuale organizzazione
IL PROGETTO DI INSERIMENTO DELLE FIGURE DI SUPPORTO: GLI SCENARI FUTURI Verifica del progetto a distanza di tempi (sono state fatte solo verifiche nel breve periodo) Mantenimento dell’attuale organizzazione Valutazione dell’ampliamento del progetto ad altre unità operative

34 Se sogni da solo è solo un sogno.
A proposito di condivisione e coinvolgimento ……….. Se sogni da solo è solo un sogno. Se sogni con gli altri è la realtà che inizia Che Guevara


Scaricare ppt "Autori Pagiusco Gaetana AFD Padovan Marisa DiHSMA"

Presentazioni simili


Annunci Google