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LE NUOVE SFIDE DELLA POLITICA DI SVILUPPO RURALE

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Presentazione sul tema: "LE NUOVE SFIDE DELLA POLITICA DI SVILUPPO RURALE"— Transcript della presentazione:

1 LE NUOVE SFIDE DELLA POLITICA DI SVILUPPO RURALE
Alessandro Boldreghini Area Programmazione e sviluppo

2 LO STATO ATTUALE La politica di sviluppo rurale , attuata attraverso il reg. 1698/2005, e’ caratterizzzata da una sostanziale riforma: degli strumenti di intervento delle risorse finanziarie disponibili dei meccanismi di programmazione

3 LO STATO ATTUALE Una delle novita’ piu’ rilevanti e’ rappresentata dall’istituzione di un fondo unico (FEASR) nel cui budget sono confluite sia le risorse del FEOGA garanzia e del FEOGA orientamento sia le risorse provenienti dalla riforma del 1° pilastro (tabacco e modulazione)

4 LO STATO ATTUALE Il piano strategico nazionale (PSN), previsto dal Reg. 1698/2005, ed elaborato dal MIPAAF attraverso un lungo processo di concertazione, propone una strategia che mira alla ricerca di soluzioni che consentano alle regioni di migliorare l’efficacia degli interventi attraverso la creazione una massa critica di risorse intorno ad alcune priorità strategiche e l’adattamento delle diverse tipologie di interventi ai diversi fabbisogni territoriali.

5 LO STATO ATTUALE Per l’attuazione della strategia proposta dal PSN le risorse comunitarie complessivamente disponibili per il periodo , per il nostro paese, ammontano a circa 8.3 milioni di € a cui vanno aggiunte le risorse provenienti dal cofinanziamento nazionale e regionale Tali risorse sono state ripartite a livello regionale e rappresentano la dotazione finanziaria comunitaria dei singoli PSR regionali

6 LO STATO ATTUALE Sulla base delle indicazioni provenienti dai PSR approvati, in media le risorse disponibili saranno utilizzate per il raggiungimento degli obiettivi del PSN secondo la seguente ripartizione: 37,7% PER L’ATTUAZIONE DELL’ASSE I (miglioramento della competitività del settore agricolo e forestale) 43,9% PER L’ATTUAZIONE DELL’ASSE II (miglioramento dell’ambiente e dello spazio rurale) 15,7% PER L’ATTUAZIONE DELL’ASSE III (qualità della vita nelle zone rurali e diversificazione dell’economia rurale) 3,1% PER L’ASSISTENZA TECNICA 8,2% PER L’ATTUAZIONE DELL’APPROCCIO LEADER (ASSE IV)

7 Ripartizione delle risorse* FEASR per Regione 2007-2013
* Le risorse comprendono circa 400 milioni di euro provenienti dall'OCM tabacco e riservati alle regioni produttrici (in particolare Campania, Veneto e Umbria).

8 LO STATO ATTUALE Con l’approvazione in data 20 febbraio 2008, da parte della Commissione Europea, anche del PSR della Regione Molise si e’ di fatto completata la fase negoziale per tutti i 21 psr presentati dalle regioni e province autonome italiane. Sono attualmente in fase di emanazione, da parte delle regioni e delle province autonome, i bandi di gara per l’attuazione delle misure attivate nei singoli PSR.

9 LE NUOVE SFIDE Con la presentazione del documento di valutazione dell’attuazione della riforma della politica agricola del 2003 (Healt Check) la commissione ha inteso proporre alcune nuove sfide per l’agricoltura europea da porre a carico della politica di sviluppo rurale. In attuazione di tale proponimento, i testi giuridici presentati dalla commissione in data 20/05/2008 aggiungono alcuni articoli, fra cui l’Articolo 16 bis al Regolamento 1698/2005, sul Sostegno allo Sviluppo Rurale.

10 LE NUOVE SFIDE Sulla base di questo articolo gli stati membri dovranno riconoscere e introdurre, a partire dal 1 gennaio 2010, nei loro programmi di sviluppo rurale, quattro nuove priorita’: Cambiamenti climatici Energie rinnovabili Gestione delle risorse idriche Biodiversita’

11 LE NUOVE SFIDE Tra le motivazioni addotte dalla commissione e’ evidenziato: Che la Comunità e’ parte contraente del Protocollo di Kyoto nel quale le parti si impegnano a formulare ed applicare programmi per mitigare i cambiamenti climatici e per facilitare un adeguato adattamento ad essi. Che tali programmi dovrebbero riguardare, tra l’altro, l’agricoltura e la silvicoltura.

12 LE NUOVE SFIDE Che il settore agricolo e’ chiamato ad intensificare lo sforzo di riduzione delle emissioni nel quadro della strategia globale di lotta contro i cambiamenti climatici elaborata dalla Comunità Europea. Che in seguito ai gravi problemi connessi alla carenza idrica e alla siccità, occorre prestare maggiore attenzione alla gestione delle risorse idriche, nonché alla qualità delle acque, nell’ambito dei pertinenti strumenti della PAC Che una gestione sostenibile delle risorse idriche é essenziale per l’agricoltura europea

13 LE NUOVE SFIDE Che fermare il declino della biodiversità rappresenta un’altra grande sfida, resa più drammatica dai cambiamenti climatici e dalla carenza idrica. Che gli stati membri si sono impegnati a fermare il declino della biodiversità entro il 2010, ma sembra sempre più improbabile che questo traguardo possa essere raggiunto Che la diversità biologica dipende in gran parte dalla agricoltura e dalla silvicoltura

14 LE NUOVE SFIDE Che il consiglio europeo si e’ posto quale obiettivo quello di ridurre le emissioni di Co2 di almeno il 20% entro il 2020 e di fissare l’obiettivo vincolante del 20% per le energie rinnovabili, compresa una quota del 10% per i biocarburanti nel consumo di benzina e gasolio. Che l’agricoltura e la silvicoltura possono recare un contributo sostanziale alla produzione delle biomasse da cui ricavare l’energia verde, al sequestro del carbonio e ad un’ulteriore riduzione dei gas serra.

15 LE NUOVE SFIDE La comunità sostiene come sia quindi importante che queste priorità si traducano sempre più in interventi concreti nell’ambito dei programmi di sviluppo rurale approvati a norma del Reg. N. 1698/2005 e che sia opportuno fare obbligo agli Stati Membri d’includere nei programmi di sviluppo rurale operazioni legate a queste nuove sfide.

16 OPERAZIONI CONNESSE Per il raggiungimento degli obiettivi e delle priorità individuate la comunità indica alcune operazioni adottabili nell’ambito dei piani di sviluppo rurale

17 OPERAZIONI CONNESE PRIORITA’ CAMBIAMENTI CLIMATICI:
Uso più razionale di concimi azotati (es. uso ridotto, agricoltura di precisione), migliore stoccaggio del letame; Miglioramento dell'efficienza energetica; Pratiche di gestione del suolo (es. dissodamento, colture intercalari, rotazione diversificata delle colture); Modificazione dell'uso del suolo (es. conversione da seminativo in pascolo, messa a riposo permanente, uso ridotto/ripristino di terreni organici); Estensivizzazione dell'allevamento; Imboschimento; Prevenzione degli incendi boschivi.

18 OPERAZIONI CONNESSE PRIORITA’ ENERGIE RINNOVABILI: Produzione di biogas – impianti di digestione anaerobica di deiezioni animali (produzione aziendale e locale); Colture energetiche perenni (bosco ceduo a rotazione rapida e piante erbacee); Produzione di energia rinnovabile da biomasse agricole/forestali; Impianti/infrastruttura per l'energia rinnovabile da biomassa

19 OPERAZIONI CONNESSE PRIORITA’ GESTIONE DELLE RISORSE IDRICHE Tecnologie per il risparmio idrico, riserve idriche; Tecniche di produzione a basso consumo d'acqua; Recupero di zone umide; Conversione di terreni agricoli in sistemi forestali o agroforestali; Sviluppo di corpi d'acqua seminaturali; Pratiche di gestione del suolo (es. colture intercalari).

20 OPERAZIONI CONNESSE PRIORITA’ BIODIVERSITA’ Conduzione di terreni agricoli di alto pregio naturale senza apporto di fertilizzanti e pesticidi; Produzione integrata e biologica; Bordi dei campi e fasce riparie perenni; Creazione/gestione di biotopi/habitat all'interno e al di fuori dei siti Natura 2000; Modificazione dell'uso del suolo (prato estensivo, conversione da seminativo in pascolo, messa a riposo di lungo periodo); Conduzione di colture perenni di alto pregio naturale; Salvaguardia della diversità genetica.

21 OPERAZIONI CONNESSE Per concretizzare tali priorità gli stati membri sono incoraggiati a sostenere azioni chiave. Tra queste si possono citare i seguenti tipi di operazione: nell’asse 1 gli aiuti potranno concentrarsi su investimenti mirati all’acquisto di macchinari e attrezzature per il risparmio energetico, idrico e di altri fattori di produzione, nonché alla produzione di energia rinnovabile da biomassa per consumo interno o esterno all’azienda.

22 OPERAZIONI CONNESSE Nell’asse 2 le misure agroambientali e forestali possono essere utilizzate per interventi nel campo della biodiversità, della gestione delle risorse idriche e dell’attuazione dei cambiamenti climatici. Nell’ambito degli assi 3 e 4 si possono finanziare progetti di energia rinnovabile su piccola scala.

23 OPERAZIONI CONNESSE La revisione della programmazione per il raggiungimento dei nuovi obiettivi fissati dalla Comunità Europea, si articolerebbe in un processo a cascata che prevede: l’avvio del processo di modifica dei PSR dal 1° gennaio 2010 revisione preliminare degli orientamenti strategici comunitari e del piano strategico nazionale , funzionali entrambi a fornire un quadro generale delle strategie e degli obiettivi delle politiche di sviluppo rurale

24 RISORSE In considerazione del fatto che il bilancio della PAC e’ congelato fino al 2013, le risorse necessarie per il raggiungimento delle nuove sfide individuate dalla comunità europea si dovrebbero ottenere attraverso un ulteriore trasferimento di risorse dal 1° a 2° pilastro. Lo strumento individuato per tale operazione e’ rappresentato da una modulazione supplementare progressiva, che va ad aggiungersi alla cosiddetta modulazione di base (5%) già prevista dalla riforma della PAC del 2003 per tutti i pagamenti diretti di importo superiore ai €

25 RISORSE Modulazione da applicare: percentuale prestabilita più percentuale aggiuntiva Soglie (€) 2009 2010 2011 2012 5%+2% 5%+4% 5%+6% 5%+8% 5%+5% 5%+7% 5%+%9 5%+11% 5%+10% 5%+12% 5%+14% > 5%+13% 5%+15% 5%+17%

26 RISORSE Mentre il gettito derivante dalla modulazione di base è redistribuita tra i vari paesi (UE 15) sulla base di criteri oggettivi definiti dalla Commissione Europea (superficie agricola, occupazione agricola, PIL pro-capite), la parte di risorse provenienti dalla modulazione supplementare resterebbe invece all’interno del paese che l’ha originata, andando a costituire una dotazione nazionale finanziaria (envelope) vincolata alla realizzazione delle priorità dell’unione europea in materia di cambiamenti climatici, energie rinnovabili, gestione delle risorse idriche e biodiversità.

27 RISORSE Ritornando all’utilizzazione delle risorse aggiuntive provenienti dalla modulazione, sulla base della proposta comunitaria, si aprono tre diversi scenari di riprogrammazione dei PSR, che potrebbero comunque essere perseguiti congiuntamente: il finanziamento ex novo di tipologie di operazioni proposte, in quanto non comprese nell’attuale contenuto delle misure previste dai PSR il finanziamento di tipologie di operazioni proposte, ma già presenti nei PSR l’aumento delle intensità di aiuto per le operazioni proposte (per un 10% aggiuntivo)


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