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Autore: Piera Loi LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO.

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Presentazione sul tema: "Autore: Piera Loi LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO."— Transcript della presentazione:

1 Autore: Piera Loi LE FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO

2 Ogni ordinamento giuridico è definito dallinsieme di norme sulla produzione del diritto e di produzione del diritto Le norme sulla produzione del diritto hanno tre funzioni: identificare le fonti dellordinamento determinare i criteri di vigenza delle fonti e i rapporti tra di loro indicare i criteri di interpretazione delle fonti FONTE DEL DIRITTO è ogni fonte qualificata come tale dallordinamento giuridico

3 Esempio di norma sulla produzione del diritto che definisce, in modo non esaustivo, i tipi astratti di fonte che a loro volta sono identificati: dai soggetti titolari del potere normativo (fonte come potere) dalle procedure per esercitare tale potere dallatto formale che costituisce la manifestazione del potere Norme sulla produzione del diritto: sono contenute nella Costituzione,nelle preleggi, nellart.2 c.p. e in altre disposizioni specifiche art 1 disp.prel Sono fonti del diritto: 1) le leggi 2) i regolamenti 3) le norme corporative 4) gli usi

4 Nessuna fonte può creare altre fonti aventi efficacia maggiore o anche uguale a quella propria, ma solo fonti dotate di efficacia minore Quali principi regolano i rapporti tra le diverse fonti?

5 posizione cronologica a) Lex posterior abrogat priori(art.15 disp.prel.c.c.) b) irretroattività ( art.11 disp.prel.c.c.) (principio derogabile- problema dei diritti quesiti e del diritto penale) posizione sistematica a) principio di gerarchia legalità: preminenza della legge rispetto agli atti del potere esecutivo-altro aspetto: riserva di legge costituzionalità: non contraddizione delle regole costituzionali da parte delle regole legislative b) principio di competenza- criterio delle materie da regolare RAPPORTI TRA LE FONTI

6 FONTI DEL DIRITTO DEL LAVORO

7 Le fonti internazionali del diritto del lavoro sono costituite da: FONTI OBBLIGATORIEFONTI NON OBBLIGATORIE Convenzioni ILO Carta Sociale Europea (1961-1991)) Convenzione ONU sui diritti economici e sociali Raccomandazioni ILO Carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori (1989) Dichiarazione Universale dei diritti delluomo- ONU 1948 dei diritti delluomo Ogni fonte differisce dalle altre in relazione ai meccanismi di attuazione e gli apparati sanzionatori

8 ILO ( BIT, OIL) E UNA DELLE AGENZIE DELLONU FONDATA NEL 1919 FANNO PARTE DELLILO x PAESI LATTO GIURIDICO FONDAMENTALE E LA DICHIARAZIONE DI FILADELFIA DEL 1944 LEGIFERA ATTRAVERSO UNORGANISMO ASSEMBLEARE TRIPARTITO CHE SI RIUNISCE A GIUGNO DI OGNI ANNO (CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO) STABILISCE GLI STANDARD INTERNAZIONALI DEL LAVORO

9 CONVENZIONI LE CONVENZIONI INTERNAZIONALI DEL LAVORO HANNO LO STATUS DI TRATTATI INTERNAZIONALI SONO ADOTTATE DA UNA MAGGIORANZA DI DUE TERZI DEI DELEGATI DELLA CONFERENZA INTERNAZIONALE DEL LAVORO DEVONO ESSERE RATIFICATE DAGLI STATI MEMBRI CON UN IDONEO ATTO DI DIRITTO INTERNO GLI STATI INVIANO PERIODICI RAPPORTI ALLILO SULLO STATO DI ATTUAZIONE DELLE CONVENZIONI FIRMATE

10 CONVENZIONI LE CONVENZIONI RIGUARDANO TUTTI GLI ASPETTI LEGATI AL RAPPORTO DI LAVORO O ALLE CONDIZIONI SOCIALI DEI LAVORATORI: I DIRITTI SINDACALI ( LIBERTA SINDACALE-N.87/48 E CONTRATTAZIONE COLLETTIVA N.98/49) LA TUTELA DEL LAVORO MINORILE (N.138/73) LA PARITA DI TRATTAMENTO (N.100/51 E N.103/52) LORARIO DI LAVORO (N.132/70) CONVENZIONI PROMOZIONALI :STABILISCONO OBBLIGHI PER GLI STATI DI PREDISPORRE MIGLIORI CONDIZIONI SOCIALI PER TUTTI I CITTADINI INDIPENDENTEMENTE DAL FATTO CHE LAVORINO

11 Esame del ricorso da parte del Comitato degli Esperti o del Comitato Tripartito Uno Stato membro, unassociazione sindacale o datoriale denunciano il mancato rispetto di una convenzione Formulazione di raccomandazioni nei confronti dello Stato inadempiente Rispetto della raccomandazione Ricorso alla Corte internazionale di Giustizia

12 DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI DELLUOMO ADOTTATA DALLASSEMBLEA GENERALE DELLONU NEL 1948 Lart.23 elenca i diritti fondamentali: al lavoro, a giuste condizioni di lavoro alla tutela contro la disoccupazione a non essere discriminati ad avere una retribuzione equa e sufficiente a fondare e ad aderire ai sindacati al riposo e a ferie retribuite Non è stata approvata sotto forma di Trattato e ha pertanto valore di impegno morale o consuetudinario. La commissione dei diritti delluomo indaga sulla violazione sistematica dei diritti

13 CONVENZIONE ONU SUI DIRITTI ECONOMICI E SOCIALI E UN PATTO INTERNAZIONALE ADOTTATO NEL 1966, recepito in Italia con la L. 881/77 Gli Stati firmatari si impegnano a rispettare i diritti : al lavoro liberamente scelto alla formazione professionale a giuste condizioni di lavoro alla retribuzione, pari, equa e sufficiente alla sicurezza e salute nel luogo di lavoro al riposo e a ferie retribuite a costituire sindacati a svolgere attività sindacale e di contrattazione

14 E un Trattato firmato a Torino nel 1961 ed emendato nel 1991 E stato firmato e ratificato in 22 stati europei Non è ancora stato ratificato da 8 Stati (Ukraina, Macedonia, Svizzera ) La Carta Sociale prevede un meccanismo di supervisione e di controllo sullo stato di attuazione dei diritti da parte degli Stati firmatari

15 CONDIZIONI DI LAVORO diritti sindacali diritto di contrattazione divieto di discriminazione diritto ad una retribuzione suff. parità retributiva proibizione del lavoro minorile tutela della maternità COESIONE SOCIALE diritto allassistenza sanitaria diritto alla sicurezza sociale diritto delle famiglie ad una assistenza economica e sociale diritto degli anziani allassistenza diritto dei fanciulli alla protezione contro danni fisici e morali Le parti contraenti possono accettare selettivamente i diritti da implementare, garantendo una soglia minima

16 R apporti dei governi sullattuazione della Carta Osservazioni delle associazioni sindacali datoriali e ong Comitato di Esperti Indipendenti Verifica la corrispondenza delle leggi e pratiche nazionali con le disposizioni della Carta Comitato Governativo Seleziona le situazioni che devono essere oggetto di raccomandazioni agli Stati interessati Comitato dei Ministri Adotta risoluzioni alla fine di un ciclo di supervisione ed emette raccomandazioni a Stati non perfettamente in linea con la Carta Sociale MECCANISMO DI SUPERVISIONE

17 RACCOMANDAZIONI NON HANNO LOBBLIGATORITA DELLE CONVENZIONI NON SONO SOGGETTE A RATIFICA SONO SPESSO ADOTTATE CONTEMPORANEAMENTE ALLE CONVENZIONI SI INDIRIZZANO AGLI STATI MEMBRI E IL LORO SCOPO E DI ORIENTARE LE POLITICHE VALGONO LE STESSE REGOLE DELLE CONVENZIONI PER I RAPPORTI PERIODICI ALLILO.

18 E stata approvata nel 1989 da tutti gli Stati membri della Comunità ad esclusione del Regno Unito Ha la forma giuridica della risoluzione, cioè di un atto non vincolante Lart. 136 del Trattato di Amsterdam cita la Carta dei diritti sociali fondamentali: La comunità e gli Stati membri, tenuti presenti i diritti sociali fondamentali quali quelli definiti dalla Carta sociale europea firmata a Torino il 18 ottobre 1961 e nella carta comunitaria dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori del1989, hanno come obiettivi il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro

19 DIRITTO PRIMARIO Trattato Istitutivo Comunità Europea (Roma 1957-Nizza 2000) DIRITTO DERIVATO fonti obbligatorie (hard law) fonti non obbligatorie(soft law) Sentenze della Corte di Giustizia

20 Principio di sussidiarietà Art. 5 Trattato La Comunità agisce nei limiti delle competenze che le sono conferite e degli obiettivi che le sono assegnati dal presente Trattato Nei settori che non sono di sua esclusiva competenza, la Comunità interviene secondo il principio della sussidiarietà, soltanto se e nella misura in cui gli obiettivi dellazione prevista non possono essere realizzati dagli stati membri e possono, dunque, a motivo delle dimensioni o degli effetti dellazione in questione, essere realizzati meglio a livello comunitario Competenze concorrenti tra Comunità e Stati membri Competenze esclusive della Comunità Principio di supremazia del diritto comunitario Come si decide unazione in campo sociale

21 Le norme del Trattato definiscono i limiti dellazione della Comunità in campo sociale (art.137) Materie escluse: sciopero, retribuzione diritto di associazione diritto di serrata Materie allunanimità: es. sicurezza sociale rappresentanza dei lavoratori tutela dei lavoratori in caso di risoluzione del contratto Materie a maggioranza qualificata: es. condizioni di lavoro, informazione e consultazione miglioramento dellambiente di lavoro

22 DIRETTIVE, REGOLAMENTI E DECISIONI I regolamenti sono direttamente applicabili negli stati membri senza misure di attuazione sono obbligatori in tutti i loro elementi le direttive sono obbligatorie per gli stati membri relativamente agli obiettivi da raggiungere gli stati membri sono liberi di scegliere gli strumenti di diritto interno per la loro attuazione Le direttive in materia sociale possono essere attuatemediante contratti collettivi Le decisioni non sono generali come i regolamenti sono obbligatorie nella loro interezza possono essere indirizzate agli stati membri, alle imprese o agli individui

23 EFFETTO DELLE DIRETTIVE EFFETTO DIRETTO: LA CAPACITA DI UNA DIRETTIVA DI CREARE DIRITTI E OBBLIGAZIONI E POSSIBILE ANCHE QUANDO UNA DIRETTIVA NON E STATA ATTUATA E PUO COMPORTARE LA CONDANNA DELLO STATO INADEMPIENTE A RISARCIRE IL DANNO SUBITO DAI PRIVATI PER LA MANCATA ATTUAZIONE (CASO Francovich) E POSSIBILE QUANDO IL SUO CONTENUTO E SUFFICIENTEMENTE CHIARO E PRECISO

24 CONTRATTI COLLETTIVI SONO FIRMATI DALLE ASSOCIAZIONI DI RAPPRESENTANZA EUROPEE (CES, CEEP, UNICE) POSSONO MANTENERE LO STATUS DI CONTRATTI COLLETTIVI CON LOBBLIGO DI ATTUAZIONE NELLORDINAMENTO INTERNO POSSONO ESSERE RECEPITI IN UNA DIRETTIVA

25 RACCOMANDAZIONI, OPINIONI E RISOLUZIONI Sono tutte fonti non obbligatorie sono strumenti di armonizzazione del diritto nazionale possono essere usate come strumenti interpretativi Le risoluzioni normalmente sono adottate dal parlamento e dal consiglio ed esprimono le linee di una politica molte risoluzioni sono state adottate in campo sociale (carta dei diritti sociali fondamentali dei lavoratori)

26 SENTENZE DELLA CORTE DI GIUSTIZIA Ricorso diretto o per annullamento È lazione intrapresa dalla Commissione o dalle altre Istituzioni comunitarie contro uno Stato o una Istituzione comunitaria, quando un atto del diritto comunitario comporti una violazione delle norme dei Trattati.In alcuni casi vi può essere intrapresa da soggetti privati Ricorso in via pregiudiziale E il ricorso dei giudici nazionali quando necessitino di una interpretazione sul diritto comunitario ai fini della decisione di una controversia. La sentenza vincola solo il giudice rimettente

27 FONTI NAZIONALI NORME COSTITUZIONALI Riparto di competenze NORME COSTITUZIONALI Riparto di competenze NORME LEGISLATIVE codice civile leggi e atti aventi forza di legge NORME LEGISLATIVE codice civile leggi e atti aventi forza di legge NORME AMMINISTRATIVE (es. circolari ministeriali) NORME AMMINISTRATIVE (es. circolari ministeriali) NORMENORME CONTRATTUALI NORMENORME CONTRATTUALI USI

28 Vi sono due categorie di norme costituzionali: ad efficacia diretta ad efficacia indiretta ( differita, di principio, programmatiche ) La norma è sufficientemente completa per potere valere come regola di casi concreti- EFFICACIA ORIZZONTALE ART.36ART.36, 1°co., COST. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla famiglia unesistenza libera e dignitosa ART.36ART.36, 1°co., COST. Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del lavoro svolto ed in ogni caso sufficiente ad assicurare a se e alla famiglia unesistenza libera e dignitosa Norme ad efficacia diretta: NORME COSTITUZIONALI

29 Lart.36 COST. è una norma immediatamente precettiva La sua violazione comporta la nullità della clausola del contratto individuale che stabilisce una retribuzione inferiore a quella considerata sufficiente La clausola nulla è sostituita dal giudice ex Art. 2099 c.c. OPERATIVITA DEL PRINCIPIO DI SUFFICIENZA Art.2099, 2°c, c.c. In mancanza si accordo tra le parti, la retribuzione è determinata dal giudice, tenuto conto, ove occorra, del parere delle associazioni professionali

30 Stabiliscono principi (e non regole)che orientano lordinamento giuridico, hanno una funzione sistematica. Hanno una potenzialità espansiva: si pone il problema del conflitto tra principi diversi : es. diritto di sciopero (art. 40) e libertà di circolazione (art. 16) Norme di principio Art. 40 Cost., Il diritto di sciopero si esercita nellambito delle leggi che lo regolano Art. 40 Cost., Il diritto di sciopero si esercita nellambito delle leggi che lo regolano

31 Costituzione e nuovo riparto di competenze L. Cost. n. 3 del 18/10/2001- Art.117 Cost. Materie di competenza esclusiva dello Stato in materia di lavoro: a)Ordinamento civile e penale b)Previdenza sociale Materie di competenza concorrente Stato – Regioni: a)Tutela e sicurezza del lavoro b)Previdenza complementare e integrativa Materie di competenza esclusiva delle Regioni: Tutte le materie non espressamente riservate alla legislazione dello Stato Nelle materie a competenza concorrente la potestà legislativa spetta alle Regioni, salva la determinazione dei principi fondamentali da parte dello Stato

32 Art.2060-art.2590 Il libro V del codice civile ha presto perduto la sua posizione centrale in quanto impregnato della cultura giuridica corporativa. Presupponeva una fonte esterna ad efficacia generalizzata come il contratto corporativo È opportuna una raccolta organica delle norme giuslavoriste? Problema della codificazione (teoria di Paul Durand:codification e consolidation) continua e rapida evoluzione della materia; mutamento dei principi,delle tecniche di tutela, delle tecniche normative maggior omogeneità del sistema; ragioni pratiche PRO CONTRO CODICE CIVILE

33 Norme programmatiche Si riferiscono agli esiti politico -sociali dellazione normativa. Mentre le norme di principio indicano linizio dellazione, queste riguardano il fine. Esigono interventi statali per il raggiungimento di fini indicati. Art. 4 Cost., 1°comma La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto Art. 4 Cost., 1°comma La repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto

34 Contratto collettivo Secondo una cospicua e autorevole dottrina il contratto collettivo sarebbe una fonte, extra ordinem Una fonte che pur non essendo prevista espressamente dallordinamento come tale, concretamente opera alla stessa stregua delle fonti legali Principio di effettività

35 Ordinamento statale Ordinamento intersindacale Contratto collettivo Per lordinamento statale è un contratto di diritto comune, regolato dal c.c. Per lordinamento intersindacale è latto fondamentale che regola i rapporti tra sindacati e imprenditori e ha la stessa funzione della legge nellordinamento statale I rapporti tra i due ordinamenti possono essere vari, in alcuni casi le valutazioni normative coincidono, in altri vi può essere un conflitto che sfocia nella ineffettività delle norme in uno o nellaltro ordinamento. ASTENSIONISMO

36 TEORIA DELLORDINAMENTO INTERSINDACALE Teoria elaborata da G.Giugni negli anni 60 i rapporti tra organizzazioni imprenditoriali, sindacali e stato (relazioni industriali): sono caratterizzati da autonomia rispetto alle altre sfere sociali i soggetti di questi rapporti hanno una certa stabilità sono regolati da uninsieme di regole- sia sulla produzione delle norme che di produzione delle norme- che costituiscono un La validità delle norme dellordinamento intersindacale, la legittimità dei comportamenti e lapparato sanzionatorio sono indipendenti dalle valutazioni dellordinamento statale Es. inclusione o esclusione di un sindacato dalle trattative ordinamento intersindacale

37 Legge e contratto collettivo : è solo un rapporto gerarchico? Contratto collettivo Unnon puòabrogareuna legge, può però in melius ma anche in peius (vedi art. 4, L.223/91) Art. 2, co. 2 bis, D.Lgs.29/93 Nelle materie non soggette a riserva di legge, ai sensi dellart. 2, co. 1, lett.c) della legge 23 ottobre 1992, n. 421, eventuali norme di legge intervenute dopo la stipula di un contratto collettivo, cessano di avere efficacia, a meno che la legge non disponga espressamente in senso contrario, dal momento in cui entra in vigore il successivo contratto Sembra introdurre un meccanismo abrogativo simile a quello tra fonti con la medesima efficacia. Lanomalia è eliminata se il contratto collettivo è visto non come fonte del diritto ma come fatto al verificarsi del quale si realizza leffetto abrogativo voluto dalla legge derogare alle disposizioni stabilite dalla legge, generalmente

38 Il rapporto tra contratto collettivo e legge è ricco e articolato Recezione dei contenuti del contratto collettivo da parte della legge L.604/66 ha recepito la precedente disciplina collettiva recezione in decreto dei contratti collettivi della L.741/59 Legislazione di sostegno o promozionale Statuto dei Lavoratori-L.300/70 Legislazione contrattata Legislazione della crisi

39 solo negli ordinamenti di common law esiste lautorità vincolante del precedente La giurisprudenza in senso tecnico perché il nostro è un ordinamento di civil law non è una fonte del diritto Elaborazione della nozione di contratto collettivo di diritto comune Utilizzo dellart.36 Cost. ai fini dellestensione dellefficacia soggettiva del contratto collettivo Definizione dei limiti al diritto di sciopero Ruolo storico della Giurisprudenza dei probiviri.Giurisprudenza dei probiviri In generale la giurisprudenza ha svolto un fondamentale ruolo nella formazione del diritto del lavoro e del diritto sindacale

40 Magistratura dei probiviri Collegi dei Probiviri –istituiti nel 1893- Erano composti da: un magistrato togato o onorario Rappresentanti degli industriali e degli operai Le funzioni erano conciliative e giurisdizionali, ma spesso si tendeva a conciliare le controversie In assenza di una legislazione sul lavoro i giudizi erano decisi secondo equità In generale si rinviava alle norme definite dagli accordi collettivi e alla prassi

41 Gli usi aziendali - come quelli negoziali o di fatto si distinguono dagli usi normativi, caratterizzati dal requisito soggettivo dell opinio iuris ac necessitatis sono suscettibili di inserzione automatica, come clausola d'uso, nel contratto individuale di lavoro, Possono derogare soltanto in melius la disciplina collettiva - Perché vi sia un uso rileva il mero fatto giuridico della reiterazione del comportamento considerato nei confronti di una collettivita' piu' o meno ampia di destinatari. purche' provvisto del requisito della spontaneita;


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