La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

La presentazione è in caricamento. Aspetta per favore

Dott.ssa RosaPedale (presidente ISDE/FG) International Society of Doctors for the Environment.

Presentazioni simili


Presentazione sul tema: "Dott.ssa RosaPedale (presidente ISDE/FG) International Society of Doctors for the Environment."— Transcript della presentazione:

1 dott.ssa RosaPedale (presidente ISDE/FG) International Society of Doctors for the Environment

2 2 COMUNITA’ SCIENTIFICA ISTITUZIONI ISDE ruolo scientifico, advocacy SOCIETA’ CIVILE Associazione Medici per l’Ambiente – ITALIA – FG ( Maggio 2010) ISDE : International Society of Doctors for the Environment

3

4 DALY : disability-adjusted life year

5 5 Pruss-Ustun and C. Corvalan WHO, May 2006 Quanto incide l’impatto dell’ambiente sulla salute? Si stima che il 24% della malattie e il 23% delle morti possa essere attribuito ai fattori ambientali. Più di un terzo delle patologie nei bambini è dovuto a fattori ambientali modificabili. Stime precedenti delle malattie attribuibili all’ambiente, derivate in parte dall’opinione di esperti, erano in generale accordo (OMS, 2001: 23%; Smith, Corvalan and Kjellstrom, 1999_ 25-33%).

6 Aumento di tumori A livello internazionale si è registrato un aumento di tumori, specie nel sesso femminile, nei bambini e adolescenti; i tumori rappresentano la prima causa di morte tra 15 e 65 anni. Tumori attribuibili all’inquinamento ambientale 1 Doll e Peto (1981): 2% 2 Pruss-Ustun-Corvalan (OMS, 1997): 19% 3 Montagner-Belpomme-Epstein (2007) sottolineano le potenzialità, i sinergismi e parlano di 30-35% 4 Tomatis: il grande enigma della trasmissione transgenerazionale… 6 AIRTAM 2008

7

8 Dati ISTAT

9 Aumento di tumori A livello internazionale si è registrato un aumento di tumori, specie nel sesso femminile, nei bambini e adolescenti; i tumori rappresentano la prima causa di morte tra 15 e 65 anni. Tumori attribuibili all’inquinamento ambientale 1 Doll e Peto (1981): 2% 2 Pruss-Ustun-Corvalan (OMS, 1997): 19% 3 Montagner-Belpomme-Epstein (2007) sottolineano le potenzialità, i sinergismi e parlano di 30-35% 4 Tomatis: il grande enigma della trasmissione transgenerazionale… Dato certamente più allarmante: l’incremento dei tumori dell’infanzia In Europa negli ultimi 20 anni si è registrato un incremento medio dell’1,2 % annuo e in Italia: si è osservato un aumento della frequenza annua del 2%. I bambini sotto l’anno di età (+ 3,2%) e alcune forme tumorali (linfomi) + 4,6% annuo 9 AIRTAM 2008

10  Tumori Infantili : Italia al 1° posto in Europa 175 /milione nei bambini tra 0-14 anni 270/milione negli adolescenti 15-19 anni.  I Casi di cancro sono in crescita, il 3,2 % nel primo anno di vita e sono la 1.a causa di morte infantile. (15% nel 2015) AIRTUM 2008 (Associazione Italiana Registro Tumori)

11

12 12 Oggi l’inquinamento è un fenomeno ubiquitario e capillare e l’esposizione agli agenti epi-genotossici fisici (radiazioni ionizzanti e non), chimici (metalli pesanti, interferenti endocrini, pestici, diossina, ecc…), biologici (transgenici e virus), che persistono nell’ambiente, si bioaccumulano negli esseri umani e causano trasformazioni genomiche. L’inquinamento va ad interessare l’intera popolazione umana, le generazioni future, l’intera eco/biosfera. Inoltre riguarda non solo le patologie neoplastiche, ma tutte le patologie cronico-degenerative (cardio- vascolari, immuno-mediate/immuno-flogistiche, neuro-endocrine, neuro-degenerative).

13 13 Se è vero che le sostanze chimiche pericolose passano dalla madre al feto e condizionano il programming fetale potremmo dire che un’importante percentuale delle patologie dell’adulto è condizionato da un inquinamento ambientale progressivo. LA PANDEMIA SILENZIOSA Fonte: Harvard School of Public Health; The Lancet.(2000)

14 14 I LIMITI DI LEGGE TUTELANO DAVVERO LA SALUTE? Non esiste un EFFETTO SOGLIA, ossia una concentrazione al di sotto della quale non si registrano effetti sulla salute. 194619781994 Benzene parti per milione 100100.3 1991 (OMS) 2001 (Comunit à Europea) Diossine miliardesimo di mg 10 pg/kg/die2 pg/kg/die Atrazina Segnalati effetti di “ disruption endocrine ” a dosi 30.000 volte inferiori di quelle considerate sicure (Hayes T.B., 2002)

15 Davvero pensiamo di vivere sani in un mondo malato?

16 16 Opinione comune è che in fondo la situazione non è così grave La grande distrazione La società nella quale viviamo fa sì che una partita di calcio o un fatto di cronaca assurgano al rango di argomenti dominanti, e si presti la minima attenzione o si ignorino i grandi problemi che minacciano la stessa possibilità di vita sul nostro pianeta. Non viene prestata la dovuta attenzione al degrado ambientale, o al deterioramento del nostro sistema assistenziale o al dissolversi progressivo del senso di solidarietà. Al di sopra della massa si erge un potere tutelare che si fa carico di assicurare i divertimenti collettivi a patto che i cittadini non pensino che a divertirsi. I media giocano un ruolo essenziale distraendo l’attenzione del pubblico I media giocano un ruolo essenziale distraendo l’attenzione del pubblico.

17 17 NUOVI SCENARI  Rapida globalizzazione  Nuova industrializzazione  Forte urbanizzazione  Consumi non sostenibili  Crescita della popolazione  Trasporto internazionale di sostanze chimiche  Privatizzazione dell ’ acqua  Riduzione delle normative a garanzia della salute pubblica EMERGENZA AMBIENTALE Aumento sostanze chimiche pericolose: inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo Cambiamenti climatici (Desertificazione, siccità, deforestazione, uragani, incendi, alluvioni) Perdita della biodiversità DANNI ALLA SALUTE Aumento delle patologie cronico- degenerative (immunomediate, neuro- degenerative, endocrine, neoplastiche, respiratorie, metaboliche, cardiocircolatorie), delle malattie mentali, delle disfunzioni riproduttive e delle malattie infettive. Riemergono le patologie tropicali. La transizione epidemiologica EMERGENZA SOCIALE Aumento della povertà e delle disuguaglianze

18 PRINCIPALE CRITICITA’: la crescita economica come unica possibilità per la risoluzione dei problemi … Il problema dell’economia è aumentare la produzione per accrescere l’offerta di beni e tentare di soddisfare i bisogni. Beni e bisogni non sono però infiniti. La produzione è sufficiente e vanno ridotti i consumi. Bisogna fermare la crescita materiale definita come aumento continuo dei beni prodotti con lo sfruttamento e la degradazione delle risorse della biosfera. Il livello di consumo materiale è enorme ed esercita una pressione eccessiva sulla biosfera. 18

19 19 CONSUMARE: logorare coll’uso, distruggere, … mandare al male, rovinare, sciupare, sprecare - CONSUMATORE: che distrugge, sciupone (Vocabolario Zingarelli 1968) CONSUMO: atto di consumare, logorio, danno Based on Dominguez and Robin (1992) Curva della soddisfazione… Livello di soddisfazione Consumi sopravvivenza comfort Lusso stravaganza sufficienza

20

21 SENTIERI - Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento 2010

22

23

24 24 Crisi strutturale della democrazia Potere politico Potere Economico Accademia Media (Opinione Pubblica) Potere giudiziario

25 25 Consumismo (sindrome dello shopping) “ Crescita" economica in funzione di prodotti sempre più inutili. Non è la crescita economica che è necessaria ma lo sviluppo. Il vero sviluppo può realizzarsi anche con crescita economica limitata, purchè caratterizzato da una vita lunga e sana, buoni livelli di istruzione e uno standard di vita confortevole.

26 CITTADINISUDDITI CITTADINI ATTIVI

27  Protocollo di Kyoto (11.12.97)  Piano Nazionale di riduzione delle emissioni di gas serra(CIPE 2002)  Direttiva 2003/87/C.E.  Direttiva 18.12.2006 Ministero Ambiente.Mare.Sviluppo Economico  Piano di assegnazione delle quote di Co2

28 Normativa comunitaria  Dirett. 1999/30/CE del 22.04.1999  Dirett. 2000/69/CE del 16.11.2000  Dirett. 2002/3/CE del 12.12.2002  Dirett. 2004/107/CE del 15.12.2004

29 Normativa nazionale  D. Lgs 351/99  D.M. 60/02  D.M. 261/02  D. Lgs 183/2004  I.P.P.C.  MOBILITY MANAGER

30 Normativa regionale  2002 :Piano Energetico Ambientale.  A.R.P.A.

31  1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal 30 Ottobre 2011.  Art. 118 Costituzione Italiana 2001.  V. I. A. V.I.S.

32 UN NUOVO APPROCCIO LA VALUTAZIONE DI IMPATTO SULLA SALUTE - VIS (Health Impact Assessment, HIA) CHE COS’E’ -la valutazione degli effetti di una particolare azione sulla salute di una popolazione specifica. IL SUO OBIETTIVO E’ -valutare i potenziali impatti sulla salute -positivi e negativi- delle politiche, dei programmi e dei progetti; e -migliorare la qualità delle decisioni in materia di politiche pubbliche tramite raccomandazioni che rafforzino gli impatti positivi sulla salute e minimizzino quelli negativi. La VIS non rimpiazza il processo decisionale. Essa procura informazioni preziose per formare e orientare l’autorità decisionale. 32

33 Origini Già nel Trattato di Amsterdam (1997) dell’UE si parla di impatto delle diverse politiche sulla salute. Nello stesso anno (1999) l’allora Ministro R.Bindi afferma: “ tutte le attivit à che hanno un effetto sulla salute devono essere sottoposte a una valutazione d'impatto sanitario analoga a quella che si fa in campo ambientale". Nel 2002 il Parlamento europeo chiede alla Commissione di integrare le considerazioni sulla salute pubblica nelle proposte relative alla politica dei trasporti, attraverso l’introduzione di una VIS. 33

34 34 La “società della decrescita” E’ una società “sobria per scelta” dove: - consumare meno ma meglio; - produrre meno rifiuti e riciclare di più. Si tratta, in breve: - di ritrovare il senso della misura e di un’impronta ecologica sostenibile; - di inventarsi la felicità nella convivialità piuttosto che nell’accumulazione frenetica. E’ una rivoluzione culturale.

35 35 INTERNAZIONALE - Nazioni Unite, OMS, UNESCO, UNICEF, UNDP, UNEP - ONG (es. “Medici per l'Ambiente”, ecc.) - ……….. Ricerca, Formazione, Comunicazione per la modifica dei comportamenti e delle normative Modello Integrato per la Salute, l’Ambiente e la Sostenibilità Integrazione interististuzionale e intersettoriale dei livelli di intervento territoriali LOCALE - Regione - Comuni - Scuola - ONG (es. “Medici Ambiente”, ecc.) NAZIONALE - Ministeri: Salute, Ambiente, Pubblica Istruzione, Giustizia, … - Agenzie Nazionali - FNOMCeO - ONG (es. “Medici per l'Ambiente”, ecc.) - ……….. INTERPERSONALE − Insegnanti − Famiglia − Pediatri di Base − Medici di Famiglia, − “Medici per l'ambiente“ − …. Coinvolgere anche i settori giuridico ed economico.

36  1998 Convenzione di Aarhus in vigore dal 30 Ottobre 2011.  Art. 118 Costituzione Italiana 2001.  V.I.S.  PRINCIPIO della PRECAUZIONE

37 PRINCIPIO DI PRECAUZIONE E’ un approccio alla gestione dei rischi che si esercita in una situazione d'incertezza scientifica, che reclama un'esigenza d'intervento di fronte ad un rischio potenzialmente grave, senza attendere i risultati della ricerca scientifica. Il principio contrasta l’atteggiamento di “stare a vedere cosa succederà prima di prendere provvedimenti” per non turbare interessi in gioco diversi da quelli di salute. (Art.15 Dichiarazione di RIO giugno 1992, ratificato dall’ Unione Europea) 37

38 38 Adottare il principio di precauzione e quello di responsabilità significa anche  accettare il dovere di informare  impedire l'occultamento di informazioni su possibili rischi per la salute (Lorenzo Tomatis)

39 DOCUMENTO AMBIENTE Un progetto comune per affermare il ruolo della categoria medica nella tutela del diritto individuale e collettivo alla salute e ad un ambiente salubre COLLABORAZIONE “Media-Medici in azione” testata giornalistica FNOMCeO (Marzo 2012) 39 FNOMCeO e ISDE Italia

40 O.M.S. : 7 Febbraio 2012 N.61/384/144  ISDE (International Society of Doctors for the Environment) ….collaborazione consultiva nelle relazioni di Salute della popolazione Secondo l’O.M.S. : LA SALUTE non è ASSENZA di MALATTIA STATO di BENESSERE PSICHICO e FISICO

41 Difficoltà che possono ostacolare l’introduzione della VIS: a) la VIS non ha uno status legislativo definito: nonostante ciò viene sempre più richiesta a livello locale, perchè risponde bene alle richieste dei cittadini; b) la conoscenza dello strumento VIS non è consolidata, e ciascun interlocutore tende ad interpretarla in modo “opportunista”: questo è un segno di flessibilità, ma indica la necessità di un lavoro di formalizzazione e di formazione specifica, rivolto a diversi settori. 41

42 42

43 Gli Ostacoli sono quelle cose spaventose che vedi quando togli gli occhi dalla meta. Henry Ford

44

45 Buon Lavoro

46

47

48


Scaricare ppt "Dott.ssa RosaPedale (presidente ISDE/FG) International Society of Doctors for the Environment."

Presentazioni simili


Annunci Google