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Roma 22 aprile 2015 Assemblea della Conferenza dei Presidenti e Direttori delle strutture universitarie di Scienze e Tecnologie Università Roma TRE Sala.

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1 Roma 22 aprile 2015 Assemblea della Conferenza dei Presidenti e Direttori delle strutture universitarie di Scienze e Tecnologie Università Roma TRE Sala del Consiglio Username: ConvR3 Password: Sa32U7

2 Ordine del giorno  Approvazione Ordine del giorno  Comunicazioni  Approvazione verbale della riunione dell'11 febbraio 2015  Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR  Prove d'accesso: prove 2015/2016, risultati del questionario, rapporti con il CISIA  Discussione sulla formazione degli insegnanti  Aggiornamenti da parte dei membri CUN  Relazione in merito al III seminario dell' Interconferenza  Prossima assemblea: definizione data e OdG  Varie ed Eventuali  Approvazione Ordine del giorno  Comunicazioni  Approvazione verbale della riunione dell'11 febbraio 2015  Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR  Prove d'accesso: prove 2015/2016, risultati del questionario, rapporti con il CISIA  Discussione sulla formazione degli insegnanti  Aggiornamenti da parte dei membri CUN  Relazione in merito al III seminario dell' Interconferenza  Prossima assemblea: definizione data e OdG  Varie ed Eventuali

3 Comunicazioni: Calendario prove d’ammissione CdL programmati a livello nazionale Professioni sanitarie4 settembre 2015 Medicina e Chirurgia in lingua inglese 16 settembre 2015 Medicina e Chirurgia in lingua italiana 8 settembre 2015 Medicina Veterinaria9 settembre 2015 Corsi di laurea professione architetto 10 settembre 2015 Scienze della Formazione Primaria 11 settembre 2015

4 Comunicazioni Borse Rita Levi Montalcini (GU 2 marzo 2015 n. 50) 24 posizione da RTD-b Scadenza domande 30 gg si rivolge a studiosi di ogni nazionalità, in possesso del titolo di dottore di ricerca o equivalente conseguito successivamente al 31 ottobre 2008 e che risultino continuativamente e stabilmente impegnati all'estero da almeno un triennio in attività didattica o di ricerca presso qualificate istituzioni universitarie o di ricerca

5 Comunicazioni DM_194.27-03-2015 Requisiti Docenza Art. 2 (Ulteriori tipologie della docenza di riferimento) 1. Ai fini della verifica del possesso del requisito di docenza per l'accreditamento dei corsi di studio, all'allegato A, sez. b, punto ii, del Decreto Ministeriale 30 gennaio 2013, n. 47, come modificato dal Decreto Ministeriale 23 dicembre 2013, n. 1059, dopo la lettera e) viene aggiunta, con i limiti e le condizioni previsti al successivo art. 3, la seguente lettera: f) esclusivamente in vigenza di disposizioni limitative del turn aver e comunque non oltre l'a.a. 2017/18 possono essere conteggiati: 1) docenti ai quali siano attribuiti contratti ai sensi dell'art. 23 della legge 30 dicembre 2010, n. 240; 2) docenti ai quali siano attribuiti contratti ai sensi dell'articolo l, comma 12, della legge 4 novembre 2005, n. 230.

6 Comunicazioni DM_194.27-03-2015 Requisiti Docenza Art. 3 (Limiti e condizioni per l'utilizzo dell'ulteriore docenza di riferimento) 1. I docenti di cui all'art. 2 possono essere conteggiati nel numero massimo complessivo di: 3 unità per corso di laurea. Tale numerosità è ridotta a 2 per le classi la cui numerosità minima complessiva della docenza è pari a 6; 2 unità per i corsi di laurea magistrale; 5/6 unità per i corsi di laurea magistrale a ciclo unico di durata rispettivamente pari a 5 o 6 anni. Tale numerosità è ridotta a 4 per le classi la cui numerosità minima complessiva della docenza è pari a 10. Resta in ogni caso fermo il numero minimo di professori previsto per ogni corso di studio. 2. I predetti docenti possono essere conteggiati esclusivamente per i corsi di studio delle Università statali e non statali già attivati alla data del presente decreto.

7 Fondo Giovani DM 976 del 29-12-2014. Aree disciplinari di particolare interesse comunitario Piano lauree scientifiche 10% Iscrizioni in classi di interesse nazionale o comunitario, corsi di laurea afferenti alle classi (5%): L-27 (Scienze e tecnologie chimiche); L-30 (Scienze e tecnologie fisiche); L-35 (Scienze matematiche); L-41 (Statistica); L–34 (Scienze Geologiche); L-8 (Ingegneria dell'informazione), L-9 (Ingegneria industriale); L-31 (Scienze e tecnologie informatiche); L-7 (Ingegneria civile e ambientale).

8 Iscrizioni in classi di interesse nazionale o comunitario

9 Piano Lauree Scientifiche (5%) Le risorse sono ripartite: nella misura del 20% in proporzione al numero degli studenti iscritti al secondo anno che si sono immatricolati nell’anno precedente e che hanno acquisito almeno 30 CFU e al numero di laureati entro il primo anno oltre la durata normale del corso, nei corsi di laurea afferenti alle classi L-27 (Scienze e tecnologie chimiche); L-30 (Scienze e tecnologie fisiche); L-35 (Scienze matematiche); L-41 (Statistica), L-02 (Biotecnologie), L-13 (Scienze Biologiche), L-34 (Scienze Geologiche);

10 Piano Lauree Scientifiche (5%) Le risorse sono ripartite: nella misura dell’80% sulla base di progetti, che contemplino il coinvolgimento attivo degli istituti scolastici e dei loro docenti e prevedano specifiche azioni finalizzate a: mettere a sistema la “pratica di laboratorio” aprire una sperimentazione nelle scuole e negli Atenei di attività didattiche di autovalutazione e recupero consolidare, sviluppare e mettere a sistema le opportunità di crescita professionale dei docenti di materie scientifiche ridurre il tasso d’abbandono tra il primo e il secondo anno nel corso degli studi universitari

11 Comunicazioni Convegno PLS – Roma 11-12 maggio 2015

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13 Comunicazioni ANVUR – Offerta Formativa 2014-2015 Sul sito http://www.universitaly.it/index.php/offerta/cercaUniv È possibile consultare l’intera offerta formativa dell’ anno accademico in corso come risulta delle schede SUA

14 Comunicazioni Workshop ANVUR su Valutazione III Missione 4 maggio 2015

15 Comunicazioni Workshop ANVUR su Valutazione III Missione

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17 Comunicazioni CUN Mozione sui vincoli d’accesso alle posizioni di RTD-b Superamento della disparità di trattamento determinata dalla legge 240/10 tra i destinatari di assegni di ricerca ai sensi dell’art. 22, c.1 di tale legge e i destinatari di assegni di ricerca ai sensi dell’art. 51, c.6, della legge 449/97 o di borse post-dottorato ai sensi dell’art.4 della legge 398/89. Infatti i primi, nonostante abbiano seguito un percorso del tutto assimilabile a quello dei secondi, non si trovano nelle condizioni previste dalla riserva di cui all’art. 24 c.3 lettera b) della legge 240/10 per l’accesso ai concorsi per posizioni da Ricercatore a Tempo Determinato di tipo b).

18 Comunicazioni CUN Mozione sui vincoli d’accesso alle posizioni di RTD-b Infine, come già auspicato nella sua raccomandazione del 26 marzo 2014, raccomanda che la possibilità di accedere ai contratti di ricercatore a tempo determinato di tipologia b), sia estesa anche a tutti quegli studiosi in possesso dell’abilitazione scientifica nazionale nel relativo settore concorsuale.

19 Comunicazioni CUN Parere su attività formative a scelta dello studente. I regolamenti didattici devono consentire agli studenti di proporre autonomamente le attività formative a libera scelta senza limitarne la tipologia. La verifica della coerenza delle attività formative proposte dallo studente è compito della struttura didattica competente che dovrà tenere conto delle motivazioni portate dallo studente stesso. Per l’acquisizione dei crediti relativi a queste attività, è necessario il superamento dell'esame o di altra forma di verifica del profitto con le modalità stabilite dal Regolamento didattico di ateneo.

20 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale L’obiettivo dell’abilitazione scientifica dovrebbe essere quello dell’individuazione dei soggetti in possesso di una qualificazione scientifica adeguata alla partecipazione ai procedimenti di chiamata su posizioni di professore associato o ordinario, senza peraltro prefigurare un loro diritto alla chiamata stessa. Criteri e parametri per l’abilitazione non dovrebbero quindi costituire un meccanismo di individuazione automatica degli abilitati, ma al contrario lasciare un sufficiente margine valutativo alle Commissioni di abilitazione. Le Commissioni dovrebbero comunque trovare nei criteri e nei parametri uno strumento adeguato per giustificare, anche su base oggettiva, i loro giudizi.

21 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale Per quanto riguarda i criteri si ritiene che l’elenco definito nel DM 7 giugno 2012, n. 76 sia sufficientemente appropriato e completo e che non risulti quindi necessario intervenire in proposito. A fronte delle criticità emerse nel corso delle prime due tornate di Abilitazione Scientifica, occorre invece ripensare in parte i parametri per la valutazione e più in particolare gli indicatori quantitativi e soprattutto i valori di riferimento che a tali indicatori si dovrebbero applicare ai fini della possibile inclusione o esclusione dei candidati dal novero degli abilitati.

22 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale Sarebbe opportuno identificare valori di soglia, fondati sulle consuetudini scientifiche del settore e corrispondenti a livelli di produzione scientifica (sia qualitativi che quantitativi), che non escludano artificialmente individui attivi nella ricerca o addirittura interi sottosettori con modalità di pubblicazione diverse dalla media del settore. È evidente che un principio di questo genere comporta di necessità che l’inclusione tra gli abilitati di candidati che non superassero le soglie dovrebbe essere oggetto di solide motivazioni mentre, viceversa, il superamento di soglie puramente numeriche non comporterebbe in alcun modo un automatismo ai fini dell’abilitazione.

23 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale Alla luce delle considerazioni precedenti, i valori di riferimento non possono essere identificati come valori medi o mediani, in quanto tali valori dipendono spesso in misura significativa dalla disomogenea composizione del settore concorsuale (sia in termini disciplinari sia in termini anagrafici). La procedura abilitativa deve comunque prevedere un giudizio di merito da parte della Commissione sulla produzione scientifica dei candidati e sul rispetto di criteri generali (non tutti quantitativi).

24 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale Al fine di giungere alla formulazione di un giudizio per quanto possibile oggettivo e motivato, ma al tempo stesso non irrigidito su pochi parametri numerici, sembra opportuno che si vada a identificare una pluralità di indicatori atti a valutare i vari aspetti della produzione scientifica. È bene che siano inclusi sia parametri di natura estensiva (ossia relativi alla produzione globale) sia parametri di natura intensiva (ossia riferiti alla produzione per unità di tempo, con particolare riferimento ai periodi più recenti). Di ciascuno di tali indicatori appare necessario avere a disposizione non solo le medie, ma l’intera distribuzione dei valori all’interno della comunità di riferimento. Queste distribuzioni potrebbero anche essere uno strumento per l’individuazione di adeguati valori di soglia.

25 Comunicazioni CUN: Analisi e Proposte per la definizione di criteri e parametri per l’Abilitazione Scientifica Nazionale Soltanto una combinazione opportunamente pesata del livello raggiunto dal candidato in relazione al valore di riferimento di ciascuno degli indicatori può costituire la base oggettiva per la formulazione del giudizio. Va lasciata alla Commissione la libertà di stabilire (ovviamente in via preliminare) il peso di tali indicatori, fornendo al contempo ai candidati uno strumento di autovalutazione. In coerenza con quanto indicato e nel rispetto della normativa recentemente modificata, la definizione di parametri, indicatori e soglie non potrà che fare riferimento a ciascun singolo settore concorsuale, pur restando inteso che all’interno di ciascuna area e per quanto possibile anche trasversalmente siano mantenuti gli stessi principi di massima e la stessa impostazione concettuale. Uno sforzo specifico volto all’individuazione di indicatori comuni dovrebbe comunque essere fatto.

26 Comunicazioni Raccomandazione CUN «Criteri minimi per la costituzione dei Dipartimenti universitari e salvaguardia della ricerca e della formazione in aree disciplinari a bassa numerosità di professori e ricercatori» che le criticità indotte dall’applicazione dell’art.2, co.2, lett.b) della l. 30 dicembre 2010, n.240 richiedano pertanto un intervento legislativo di modifica, volto a consentire la deroga ai criteri minimi ivi fissati, esclusivamente per i Dipartimenti costituiti dalla stragrande maggioranza dei professori e ricercatori di Ateneo appartenenti a un’Area Disciplinare CUN. Questo adeguamento potrebbe consentire, nel rispetto del principio dell’autonomia universitaria, di salvaguardare l'identità e la specificità di ambiti scientifici a bassa numerosità che, come tali, più hanno risentito della forte contrazione del corpo docente avvenuta negli ultimi anni, sino a conoscere situazioni di forte sofferenza numerica.

27 Comunicazioni AUDIZIONE del CUN alle Commissioni VII della Camera e del Senato Sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione (9 aprile 2015) reputa che il percorso di formazione degli insegnanti della scuola secondaria, fino all’abilitazione, debba effettuarsi tramite lauree magistrali apposite; in particolare, è necessario che il tirocinio negli Istituti Scolastici sia integrato all’interno della laurea magistrale e coordinato con le altre attività formative, e non sganciato dal resto del percorso. tale percorso di formazione deve essere coerente con le classi di concorso che abilitano all’insegnamento di specifiche discipline nelle diverse articolazioni della scuola secondaria, e con la scansione dei cicli scolastici. nella definizione delle classi di concorso deve essere coinvolto anche il sistema universitario

28 Comunicazioni AUDIZIONE del CUN alle Commissioni VII della Camera e del Senato Sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione (9 aprile 2015) Occorre una razionalizzazione della struttura delle classi di concorso e conseguentemente dell’offerta di lauree magistrali per l’insegnamento, assicurando in ogni caso la competenza nelle discipline che devono essere insegnate; in particolare occorre prevedere che l’accesso alle lauree magistrali per l’insegnamento sia tramite concorso nazionale a numero programmato; attribuire in maniera opportuna le risorse necessarie alle Università per l’attivazione di queste nuove lauree magistrali, in modo che risultino compatibili con il resto dell’offerta formativa universitaria; evitare classi di concorso eccessivamente ampie, pensando piuttosto a percorsi semplificati per chi avendo conseguito l’abilitazione in una classe voglia acquisire una seconda abilitazione in una classe affine.

29 Comunicazioni AUDIZIONE del CUN alle Commissioni VII della Camera e del Senato Sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione (9 aprile 2015) Un’attenzione particolare dev’essere riservata alla classe di concorso di Matematica e Scienze per la scuola secondaria primo grado, caso quasi unico di classe di concorso fortemente multidisciplinare, valutando se tenerla unita o suddividerla in due; in caso rimanga unita, la corrispondente laurea magistrale deve permettere l’accesso a laureati di molte discipline diverse garantendo al contempo in uscita un livello adeguato di competenze in tutte le discipline oggetto di insegnamento mantenere e anzi rafforzare il collegamento fra il sistema scolastico e il sistema universitario, sia al livello studentesco (orientamento) sia al livello dei docenti (non solo formazione iniziale ma anche formazione continua)

30 Comunicazioni AUDIZIONE del CUN alle Commissioni VII della Camera e del Senato Sulle questioni relative ai progetti di riforma del sistema nazionale di istruzione (9 aprile 2015) è assolutamente indispensabile garantire regolarità al sistema di formazione e assunzione degli insegnanti, per assicurare al paese una classe insegnante valida e rispettata, ricordando sempre che il mestiere dell’insegnante è uno dei mestieri in assoluto più importante per una società che guarda al futuro e che vuol dare reali possibilità di crescita ai propri figli.

31 Comunicazioni Parere sullo «Schema di decreto concernente la rideterminazione dei settori concorsuali raggruppati in macrosettori concorsuali» Questo Consesso, sulla base delle ragioni sopra esposte, ha messo a punto le seguenti linee guida per la revisione dei SC e MSC: a) garantire che tutti i SC vedano la presenza di almeno venti professori ordinari e che tale presenza sia assicurata almeno per un biennio; b) garantire che nessun SC comprenda più di cinque SSD che includano ciascuno più di dieci professori ordinari; c) ridurre, quando le ragioni culturali lo consentano, il numero di opzioni di appartenenza a differenti SC, dei docenti afferenti a un dato SSD, in particolare quando tale operazione sia volta a garantire la rappresentatività del SSD nella commissione di Abilitazione;

32 Comunicazioni Parere sullo «Schema di decreto concernente la rideterminazione dei settori concorsuali raggruppati in macrosettori concorsuali» d) rivedere l’appartenenza dei SC a specifici MSC quando la disomogeneità culturale del MSC sia tale da rendere incongrua la possibilità, attualmente offerta dalla normativa, che gli abilitati in un SC possano partecipare a tutti i concorsi del MSC in cui il SC è ricompreso, agendo anche mediante l’istituzione di nuovi MSC per suddivisione di quelli attuali; e) suddividere un SC in SC distinti, purché compatibili con il punto a), quando la mancanza di omogeneità culturale tra i SSD afferenti al SC possa determinare, in sede di Abilitazione, gravi difficoltà nel valutare i curricula dei candidati sulla base di criteri omogenei dal punto di vista qualitativo e quantitativo;

33 Comunicazioni Parere sullo «Schema di decreto concernente la rideterminazione dei settori concorsuali raggruppati in macrosettori concorsuali» RACCOMANDA di essere messo in grado quanto prima di operare per rivedere l'intero impianto del sistema dei SSD, SC e MSC, avendo a disposizione tempi adeguati affinché l’intervento sia pienamente organico, razionale e condiviso con le Comunità accademiche che dovranno potersi pienamente rispecchiare nel nuovo assetto.

34 Approvazione verbale riunione dell'11 febbraio 2015 Il Verbale delle riunioni del Direttivo dell’ 11 febbraio 2015 è consultabile sul sito WEB della Conferenza nella pagina dedicata alla riunione odierna, all’indirizzo: http://www.conscienze.it/NEWSview.asp?idCategoria=3&id=272 Il Verbale delle riunioni del Direttivo dell’ 11 febbraio 2015 è consultabile sul sito WEB della Conferenza nella pagina dedicata alla riunione odierna, all’indirizzo: http://www.conscienze.it/NEWSview.asp?idCategoria=3&id=272

35 Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR Dipartimenti che hanno risposto:45 Atenei che utilizzano la valutazione nella distribuzione delle risorse23 (51%) Per i Punti Organico40 (89%) Per i fondi di funzionamento15 (33%) Per i fondi di ricerca31 (69%)

36 Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR Atenei che utilizzano la VQR per i Punti Organico38 (74%) Peso VQR:p< 25%14 (27%) 25%<p<50%21 (47%) 50%<p<75% 3 (4%) 75%<p<100% 0 (0%) Frazione POf<20%12 (27%) 20%<f<50%21 (47%) 50% <f<75% 2 (4%) 75%<f<100% 1 (2%) Nessuna risposta 2 (4%)

37 Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR Atenei che utilizzano la VQR per i Punti Organico38 (74%) Indicatori utilizzati Voto standard10 (26%) Combinazioni di altri indicatori 28 (74%)

38 Risultati del questionario sull'utilizzo della VQR Dipartimenti che hanno risposto:45 Atenei che utilizzano anche indicatori diversi dalla VQR nella distribuzione dei P.O.16 (35%) (40/38 – 89%/74%) fondi di funzionamento23 (49%) (15/12 – 33%/27%) fondi di ricerca18 (40%) (31/29 - 69%/64%)

39 Prove d'accesso: prove 2015/2016, risultati del questionario, rapporti con il CISIA Intervento di Gabriele Anzellotti su: Prove d’accesso 2015-2016 Rapporti con il CISIA

40 Prove d'accesso: risultati del questionario Hanno risposto 113 CdL su Matematica26 Informatica 9 Scienze Fisiche15 Ottica e Optometria 7 Scienze Chimiche15 Scienze Biologiche29 Scienze Geologiche10 Nessuna indicazione 2

41 Prove d'accesso: risultati del questionario Verifica delle Conoscenze: 77 Numero Programmato:36 Si avvalgono delle prove di con.Scienze: 85  75% Non si avvalgono delle prove di con.Scienze: 28  25% Hanno risposto 113 CdL su

42 Prove d'accesso: risultati del questionario 1.L'Ateneo ha una propria organizzazione per le prove d'accesso 19/36  53% 2.Non ritiene utile una prova di tipo nazionale 10  28% 3.La tipologia di test non è adeguata allo scopo 8  22% 4.Carenza di informazioni sulle modalità di partecipazione 7  19% 5.La tempistica delle prove nazionali non è adeguata alle esigenze del corso 11  30% Il costo della partecipazione è eccessivo7  19%

43 Discussione sulla formazione degli insegnanti

44 Aggiornamenti da parte dei membri CUN

45 Relazione sul III seminario dell' Interconferenza Interconferenza: Terzo Seminario il 25 marzo 2015 Tra AVA e ANVUR: Bilancio dell’ Interconferenza sull’ impatto della valutazione Aula degli Organi Collegiali, Sapienza Università di Roma Palazzo del Rettorato, P.le Aldo Moro

46 Prossima assemblea: definizione data e OdG

47 Presentazione nuovo sito WEB

48 Varie ed eventuali.


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