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“LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”

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Presentazione sul tema: "“LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”"— Transcript della presentazione:

1 “LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO”
CORSO INTENSIVO “LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO” UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA TOR VERGATA CAMPUS X Roma, 11 maggio 2015 Luca D’Amore Avvocato Ricercatore Fondazione Nazionale dei Commercialisti

2 LOTTA AL CRIMINE ORGANIZZATO = aggressione ai patrimoni
IMMOBILI AZIENDE BENI MOBILI REGISTRATI BENI MOBILI BENI FINANZIARI 61.610 9.300 27.644 20.341 14.991 Totale: * *fonte Ministero della Giustizia relazione al Parlamento del 30/09/2014 € ,00 ** ** fonte relazione FUG al 30/06/2014 DENARO

3 La criminalità organizzata: un problema «nazionale»
I ristoranti nel centro di Roma

4 La criminalità organizzata: un problema «nazionale»
Le cooperative romane 1300 dipendenti

5 LA CONFISCA DEI PATRIMONI ILLECITI LE CONFISCHE DEI PATRIMONI ILLECITI
Confisca: dal latino cum + fiscus (tesoro pubblico) da cui il concetto di acquisizione di un bene nella disponibilità, oggi dello Stato, un tempo dell'imperatore LE CONFISCHE DEI PATRIMONI ILLECITI TIPOLOGIA DI CONFISCHE ALTRE IPOTESI DI CONFISCA MISURE DI PREVENZIONE CONFISCA TRADIZIONALE Confisca di valore equivalente Confisca allargata Confisca antimafia Art. 240 c.p.: comma 1° confisca obbligatoria; comma 2° confisca facoltativa; Introdotta per evitare l’accertamento del “rapporto di pertinenzialità” Art. 12 sexies D.L. n. 306/92 - Legge 31 maggio 1965 n. 575 Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere -Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia La confisca tradizionale consente di sottrarre i profitti del reato solo se è stato accertato che il bene da confiscare sia collegato da un nesso causale con lo stesso (c.d. nesso di pertinenzialità) costituisca, cioè, il diretto frutto del reato oggetto del procedimento penale, impedendo di procedere all’applicazione della confisca nell'ipotesi in cui i beni derivanti dal reato siano stati distrutti, nascosti, o alienati ad acquirenti in buona fede. Art. 322 ter c.p. Art. 640 quater c.p. Art. 648 quater c.p. Art. 644 quater c.p. Natura: Misura di sicurezza (applicazione retroattiva ex art. 200 c.p.) Art c.c. Altre ipotesi previste in leggi speciali (TUIF, TUI, Legislazione tributaria) Sentenza «Spinelli» Cassazione Sezioni Unite 2 febbraio 2015 (udienza 26/06/2014) «La confisca di prevenzione mantiene la propria natura di misura preventiva e “non sanzionatoria”, equiparabile alle misure di sicurezza e, dunque, rimane soggetta al regime di retroattività di cui all’art. 200 c.p.» natura: SANZIONE (Applicazione NON retroattiva) (Cass. Pen., 8 maggio 2008, n ) natura: Misura di sicurezza (Applicazione retroattiva ex art. 200 c.p. )

6 LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO
Legge 31 maggio 1965 n. 575 e s.m.i. Disposizioni contro le organizzazioni criminali di tipo mafioso, anche straniere Decreto legge 8 giugno 1992, n. 306 convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 1992, n. 356 Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 Istituzione dell'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata Decreto Legislativo 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia Legge 24 dicembre 2012, n. 228 Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2013) Direttiva del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 febbraio 2014 relativa al congelamento e alla confisca dei beni strumentali e dei proventi da reato nell'Unione europea

7 La legislazione in materia di misure di prevenzione: evoluzione storica
Applicazione delle misure di prevenzione personali previste dalla legge n. 1423/1956 (obbligo di residenza, sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, obbligo di soggiorno) anche ai c.d. “pericolosi qualificati” ossia agli indiziati di appartenere ad associazioni mafiose. Introduzione nel codice penale dell’art. 416 rubricato “associazione per delinquere” legge Rognoni - La Torre (legge 646/1982) l’art. 416 bis cod. pen. «associazione a delinquere di stampo mafioso» misure di prevenzione patrimoniali (sequestro e confisca) Con la legge Rognoni-La Torre aumenta in modo esponenziale il numero dei beni sequestrati e poi confiscati nomina di un amministratore con il compito di provvedere alla conservazione e all’amministrazione dei beni decreto legge n. 230/1989, convertito con mod. dalla legge n. 282/1989 Legge 109/96 Riutilizzo sociale dei beni confiscati

8 convertito con mod. dalla legge n. 125/2008
La legislazione in materia di misure di prevenzione: evoluzione storica decreto legge n. 92/2008 convertito con mod. dalla legge n. 125/2008 Applicazione disgiunta delle misure di prevenzione personali e patrimoniali Applicazione delle misure patrimoniali anche in caso di morte del proposto Le misure patrimoniali possono essere richieste e applicate indipendentemente dalla pericolosità sociale del proposto Legge 94/2009 Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 Istituzione dell'ANBSC D. Lgs. 6 settembre 2011, n. 159 Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia ricognizione delle norme antimafia di natura penale, processuale e amministrativa, nonché la loro armonizzazione ed il loro coordinamento con la disciplina istitutiva dell’Agenzia nazionale; recepimento di alcuni dei principi elaborati dalla giurisprudenza di legittimità e di merito;

9 MISURA DI PREVENZIONE PATRIMONIALE D.Lgs. n. 159/2011
(confisca antimafia) Prevenire la commissione di reati da parte dei soggetti indiziati di appartenere ad una associazione mafiosa o similare o di altri delitti tassativamente indicati nell’art. 16 del codice antimafia FINALITA’ SI PRESCINDE DALL’ACCERTAMENTO DELLA PENALE RESPONSABILITA’ PRESUPPOSTI (art. 20 Cod. Ant.) Disponibilità del bene (diretta o indiretta) da parte del proposto; Presunta provenienza illecita del bene (o perché di valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato o all'attività economica svolta ovvero perché costituisce il frutto di attività illecite o ne costituisce il reimpiego)

10 CONFISCA EX ART. 12 SEXIES D.L. 306/92 (confisca allargata)
NATURA misura di sicurezza atipica con funzione anche dissuasiva, parallela all’affine misura di prevenzione antimafia ex lege 575/65 (Cassazione, Sez. Un., 17 dicembre 2003, n. 920, Montella) PRESUPPOSTI Per il sequestro occorre che all’indagato sia contestato un fatto di reato previsto nell’art. 12 sexies Per la confisca occorre la condanna per uno dei reati menzionati nell’art. 12 sexies Disponibilità diretta o indiretta del bene Sproporzione del valore dei beni rispetto al reddito o alle attività economiche del soggetto e la mancata lecita provenienza dei beni stessi

11 SEQUESTRO E CONFISCA DEI BENI (art. 110 D.Lgs 159/2011)
I beni possono essere sequestrati e successivamente confiscati nell'ambito di due distinti procedimenti: Procedimenti di prevenzione ex lege 575/1965 e s.m.i. (oggi codice antimafia) Procedimenti penali finalizzati alla confisca ex art.12 sexies DL 306/92 Tribunale Penale Sezione Specializzata Misure di Prevenzione Tribunale Penale

12 SCHEMA PROCEDIMENTO GIUDIZIARIO/DESTINAZIONE
FASE GIUDIZIARIA FASE AMMINISTRATIVA Sottofase 1 Confisca 1°grado MP/post UP Sottofase 2 Criminalità organizzata Confisca definitiva Collettività Autorità giudiziaria Amministrazione dei beni (ANBSC) Gestione dell’ANBSC Sequestro MP/ sequestro penale sino a UP Amministratore giudiziario Coadiutore Coadiutore Assegnazione provvisoria dei beni Assegnazione provvisoria dei beni Destinazione dei beni confiscati MONITORAGGIO E ACQUISIZIONE DI DATI

13 LA DESTINAZIONE DEI BENI CONFISCATI:
FINALITA’ DELLA LEGISLAZIONE ANTIMAFIA: Con la destinazione del bene agli aventi diritto si raggiunge il fine ultimo della legislazione antimafia che è quello di restituire i patrimoni illeciti a coloro che hanno subito il fenomeno criminale (Enti territoriali e Stato).

14 La competenza dell'Agenzia del demanio fino alla legge 15 luglio 2009, n. 94
Fino alla legge 15 luglio 2009, n. 94, entrata in vigore l’8 agosto 2009, la gestione e la destinazione dei beni confiscati erano affidate all'Agenzia del Demanio Criminalità organizzata Agenzia del Demanio Sequestro/ Confisca Presa in carico del bene Richiesta pareri Prefetture ed Enti pubblici e territoriali Destinazione e assegnazione a Ente interessato Consegna del bene all’Ente assegnatario Patrimonio dello Stato Gestione eventuali criticità Collettività

15 Le Prefetture – dalla legge 15 luglio 2009, n
Le Prefetture – dalla legge 15 luglio 2009, n. 94 alla legge 31 marzo 2010, n. 50 Con l'entrata in vigore della legge 15 luglio 2009, n. 94 la destinazione dei beni confiscati è stata affidata alle Prefetture, la gestione è rimasta all'Agenzia del Demanio Criminalità organizzata Agenzia del Demanio Sequestro/ Confisca Presa in carico del bene PREFETTURE Richiesta pareri Prefetture ed Enti pubblici e territoriali Destinazione e assegnazione a Ente interessato Consegna del bene all’Ente assegnatario Patrimonio dello Stato Gestione eventuali criticità Collettività

16 Decreto legge 4 febbraio 2010, n
Decreto legge 4 febbraio 2010, n. 4, convertito con modificazioni dalla legge 31 marzo 2010, n. 50 FASE GIUDIZIARIA FASE AMMINISTRATIVA Sottofase 1 Confisca 1°grado MP/post UP Sottofase 2 Criminalità organizzata Confisca definitiva Collettività Autorità giudiziaria Amministrazione dei beni (ANBSC) Gestione dell’ANBSC Sequestro MP/ sequestro penale sino a UP Amministratore giudiziario Coadiutore Coadiutore Assegnazione provvisoria dei beni Assegnazione provvisoria dei beni Destinazione dei beni confiscati MONITORAGGIO E ACQUISIZIONE DI DATI

17 Articolazione territoriale dell'ANBSC
Sede Nazionale Reggio Calabria Roma Sede Territoriale Palermo Milano Napoli Nuclei di supporto presso le Prefetture

18 LA DESTINAZIONE DEI BENI
Restituire i patrimoni illeciti a coloro che hanno subito il fenomeno criminale (Enti territoriali e Stato). Tale finalità può essere conseguita: Nella fase giudiziaria tramite la c.d. assegnazione provvisoria; Nella fase amministrativa, con la destinazione del bene sulla base di un formale provvedimento di destinazione;

19 FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA – I PROTOCOLLI DI INTESA
L'assegnazione provvisoria consente di anticipare gli effetti della destinazione del bene, favorendo l'immediata disponibilità del bene da parte degli aventi diritto. Protocollo di intesa del 10 marzo 2014 tra:

20 «Scarface» FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA
BENEFICI DELL'ASSEGNAZIONE PROVVISORIA: (vandalizzazione - case study) «Scarface» Durante la fase giudiziaria Subito dopo la confisca definitiva

21 FASE GIUDIZIARIA: ASSEGNAZIONE PROVVISORIA
BENEFICI DELL'ASSEGNAZIONE PROVVISORIA: (vandalizzazione - case study) Durante la fase giudiziaria Subito dopo la confisca definitiva

22 Assegnazione provvisoria: case study 1

23 Assegnazione provvisoria: case study 2

24 FASE AMMINISTRATIVA – CONFISCA DEFINITIVA – LA DESTINAZIONE DEI BENI
PROFILATURA TECNICO-GIURIDICA DEL BENE Beni NON immediatamente destinabili Risoluzione criticità ANBSC «documento di sintesi» Beni destinabili Avvio istruttoria per la destinazione Proposta di destinazione al Consiglio direttivo ed eventuale delibera dello stesso Decreto di destinazione Consegna Monitoraggio

25 Beni Immobili in gestione dell’ANBSC¹:
Criticità: Beni Immobili in gestione dell’ANBSC¹: Beni in gestione 3.995 Beni con criticità Beni senza criticità 2649 1.346 ¹fonte ANBSC al 7 gennaio 2013

26 Gravami ipotecari: case study
Roma Lazio 26

27 Occupazione abusiva: case study

28 Beni confiscati in via definivita Le procedure di destinazione

29 BENI IMMOBILI: POSSIBILI DESTINAZIONI
art. 56, comma 2 D.L. 9 febbraio 2012, n. 5 (Beni immobili per scopi turistici) DESTINAZIONI PREVISTE DAL TESTO UNICO ANTIMAFIA (art. 48 e 112 T.U.A.) MANTENIMENTO al patrimonio dello Stato TRASFERIMENTO al patrimonio degli enti territoriali DISTRUZIONE O DEMOLIZIONE art. 112, comma 2 CONCESSIONE art. 48 comma 3 lett. A art. 48 comma 3 lett. B Gestione diretta o indiretta art. 48, comma 3 lett. C-D VENDITA Finalità: Giustizia; Ordine pubblico; Protezione civile; Usi governativi; Usi pubblici connessi ad attività istituzionali Finalità economiche dell’ANBSC Extrema ratio; Limite valore base asta (80%); Platea di soggetti limitata; Accertamenti antimafia su acquirente; Divieto di alienazione per successivi 5 anni Limitazioni ex art. 48 , comma 5

30 BENI AZIENDALI: POSSIBILI DESTINAZIONI
LICITAZIONE PRIVATA Individuazione provvisoria acquirente o affittuario scelta del cessionario o affittuario VENDITA TRATTATIVA PRIVATA BENI AZIENDALI A titolo ONEROSO a società e imprese pubbliche o private Accertamenti antimafia AFFITTO OUT A titolo GRATUITO Stipula atto Alla cooperativa di lavoratori dipendenti dell’impresa confiscata Accertamenti antimafia LIQUIDAZIONE

31 ALTRE TIPOLOGIE DI BENI: POSSIBILI DESTINAZIONI
SOMME DI DENARO VERSAMENTO FUG Licitazione privata Trattativa privata Accertamento antimafia VENDITA BENI MOBILI ANCHE REGISTRATI ROTTAMAZIONE/DISTRUZIONE Radiazione Registro Pubblico Stipula atto Assegnazione FF.OO. CESSIONE GRATUITA TITOLI E PARTECIPAZIONI SOCIETARIE Licitazione privata Trattativa privata valutazione VENDITA prelazione

32 FASE POST-DESTINAZIONE: Il monitoraggio
L‘ANBSC provvede a monitorare l’uso effettivo del bene in conformità con il decreto di destinazione, anche avvalendosi dei Nuclei di supporto prefettizi. L’ANBSC può disporre la revoca del decreto di destinazione nei seguenti casi: mancata destinazione del bene entro un anno; b) mancato o difforme utilizzo del bene rispetto alle finalità indicate; c) negli altri casi stabiliti dalla legge (art. 112, comma 4, lett. h), ad esempio quando si accerta che il bene, per interposta persona, è rientrato nella disponibilità del proposto.

33 Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: villa
Roma Lazio 33

34 Case study: villa «le gloriette»
Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: villa «le gloriette»

35 Gli usi sociali dopo la confisca definitiva
Case study: tenuta agricola Arena

36 Gli usi sociali dopo la confisca definitiva Case study: aziende
Sicilia Trapani 36

37 Obrigado!


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