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Progetto Affido Familiare

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Presentazione sul tema: "Progetto Affido Familiare"— Transcript della presentazione:

1 Progetto Affido Familiare
Scuola Primaria “ G. Carducci “di Bassano Romano CLASSE QUARTA B A.S. 2012/2013 Progetto Affido Familiare In collaborazione con AUSL VT 4 e Comune di Bassano R.

2 Storia di una gabbianella e del gatto che le insegno’ a volare
Storia di un affido , di accoglienza e solidarietà

3 una favola che va al di là della diversità, che vuole mostrare come quasi tutto sia possibile quando c’è forza di volontà, coraggio e amore.

4 La storia ci parla di un gatto che insegna alla gabbianella a volare senza curarsi che si tratta di un essere diverso da lui, non si ferma all'apparenza ma al cuore delle cose. Per la gabbianella Zorba (è il nome del gatto) è la mamma, e non si cura né che sia un gatto, ovviamente ostile ai volatili, né che sia maschio; ciò fa capire che non conta chi sei ma cosa fai, non importa chi sia il genitore naturale, il genitore è chi cresce un figlio e non è importante che la persona che si ha di fronte abbia gli occhi a mandorla o la pelle scura, che abbia 4 zampe o 2 ali, l'importante è che si guardi all'anima e che ci si senta amati, solo così tutti noi potremmo un giorno spiccare il volo, proprio come la gabbianella Fortunata. In questa attenzione all’accoglienza e alla cura della piccola gabbiana noi abbiamo trovato anche un’attenzione ai diritti dei bambini( espressi nella Convenzione sui Diritti dell’Infanzia e l’Adolescenza , approvata dall’Assemblea delle Nazioni Unite il 20 Novembre del 1989 ) che abbiamo sottolineato in alcuni momenti del racconto.

5 Diritto di essere bambino
 Chiedo un luogo sicuro dove posso giocare chiedo un sorriso di chi sa amare chiedo un papà che mi abbracci forte chiedo un bacio e una carezza di mamma. Io chiedo il diritto di essere bambino di essere speranza di un mondo migliore chiedo di poter crescere come persona Sarà che posso contare su di te? chiedo una scuola dove posso imparare chiedo il diritto di avere la mia famiglia chiedo di poter vivere felice, chiedo la gioia che nasce dalla pace Chiedo il diritto di avere un pane, chiedo una mano che m’ indichi il cammino NON SAPREMO MAI QUANTO BENE PUO’ FARE UN SEMPLICE SORRISO (MADRE TERESA DI CALCUTTA)

6 La gabbiana Kengha, che vola insieme agli altri gabbiani, si tuffa in mare per prendere un pesce ma viene investita da un’onda nera di petrolio fuoriuscita da una petroliera.

7 La gabbiana Kengha riesce ad uscire dall’onda nera e , dopo aver volato faticosamente a causa del petrolio che imprigiona le sue piume, cade morente sul terrazzo della casa del gatto Zorba.  Il grosso gatto nero resta perplesso ma poi si commuove per le condizioni in cui si trova la gabbiana e cerca di aiutarla.

8 La gabbiana sa che non può farcela ma ha un ultimo desiderio: quello di deporre un uovo e chiede a Zorba di farle tre promesse: Zorba, impietosito, promette che manterrà la sua parola. Art. 3 Il Governo e i genitori devono fare quello che è meglio per tutelare il benessere del bambino.

9 Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere.
Zorba si trova in un bel pasticcio: vuole tenere fede alle promesse fatte ma proprio non sa cosa fare. Chiede consiglio ai suoi amici gatti ,che lo aiutano a trovare notizie su modi e tempi della cova di uova di gabbiano. Così per più di venti giorni , superando ostacoli e difficoltà , il gatto Zorba cova l’uovo di gabbiana. Art. 6 Tutti devono riconoscere che hai il diritto di vivere.

10 Finalmente l’uovo si schiude ed esce fuori un pulcino di gabbiano
Finalmente l’uovo si schiude ed esce fuori un pulcino di gabbiano. A questo punto Zorba si trova a fare da mamma ad una tenera pulcina, una figlia molto diversa da lui, e a dover affrontare mille problemi: procurarle il cibo adatto, difenderla dai predatori, nasconderla dagli umani Art. 20 Se non hai i genitori, o se vivere con i tuoi genitori non è possibile per te, hai il diritto di essere protetto e aiutato in modo speciale.

11 In questo compito complicato è assistito dai suoi amici, i gatti del porto, che diventano per la gabbianella una specie di famiglia. Saranno loro, insieme a Zorba, ad accompagnarla nella crescita e saranno loro a scegliere per lei il nome di “Fortunata”. La gabbianella cresce in fretta circondata dall’amore di Zorba e dall’affetto dei gatti del porto, tanto che lei si sente a pieno titolo un membro della famiglia dei gatti. Art. 7 Hai il diritto di avere un nome, una nazionalità e di venire accudito . Art.27 Hai il diritto ad uno standard di vita sufficientemente buono. I tuoi genitori hanno l'obbligo di assicurarti cibo, vestiti, un alloggio. Se i tuoi genitori non possono permettersi queste cose, il governo dovrebbe aiutarli.

12 SIAMO GATTI! Musica di David Rhodes Testo di Bruno Tognolini
Siamo gatti! Siamo noi! Siamo gatti! Beati noi! Per le strade noi felici Incontriamo i nostri amici, Come va! Il pensiero nella testa Con un'aria come questa Se ne va! Via che va! Per le strade tutti insieme Ci sentiamo così bene, Siamo noi! Sto tra i gatti e sono un gatto, Sono fiero, soddisfatto: Cosa vuoi, cosa vuoi? Con gli amici e con la mamma Tutto il mondo che mi chiama: Sono qui! Tutto bello e niente brutto, Voglio fare e dire tutto, Dire sì.... dire sìììììì!

13 Ma in agguato ci sono mille pericoli e un brutto giorno viene catturata dai topi di fogna che la vogliono mangiare. Gli amici gatti corrono in suo aiuto e Zorba salva la piccola Fortunata. Art. 19 Nessuno dovrebbe farti del male in nessun modo. Gli adulti dovrebbero assicurarsi che tu sia protetto da abusi, violenze o negligenze

14 Hai diritto a ricevere un’istruzione.
Anche se con Zorba è felice, Fortunata è una gabbiana e, per seguire la propria natura , deve imparare a volare. Zorba si impegna ad aiutarla, come aveva promesso a Kengah,ma l’impresa si rivela più difficile del previsto: né lui, né gli altri gatti riescono a dare lezioni di volo a Fortunata ed ogni tentativo si rivela un fallimento. Art. 28 Hai diritto a ricevere un’istruzione. Art. 29 Lo scopo della tua istruzione è di sviluppare al meglio la tua personalità, i tuoi talenti e le tue capacità mentali e fisiche.

15 I gatti , delusi e sconfortati di fronte agli insuccessi di Fortunata, decidono di chiedere aiuto agli umani .Così decidono di autorizzare Zorba a miagolare con un solo umano per chiedergli aiuto. La scelta cade su un poeta, perché, ascoltandolo, Zorba ha sempre pensato che egli voli con le parole. Zorba raggiunge quindi la casa dell’umano e, con l’aiuto della gatta Bobulina che vive con lui, gli espone il suo problema. Dapprima, l’uomo è sconvolto sentendo parlare il gatto ! Quando si riprende dalla sorpresa, però, il poeta accetta di aiutare Fortunata a volare.

16 Zorba vedendola volare non trattiene la sua commozione.
All’orario fissato il poeta si presenta all’appuntamento e conduce Zorba e Fortunata in cima al campanile .Piove. La gabbianella inizialmente, ha paura. Zorba la incoraggia delicatamente a volare. Fortunata si getta dalla balaustra del campanile e … vola! La gabbianella ora vola euforica nel cielo sopra il porto. Ha capito la cosa più importante: VOLA SOLO CHI OSA FARLO! Zorba vedendola volare non trattiene la sua commozione.

17 Zorba da buon vice genitore ha fatto tutto quello che doveva fare per quella sua strana figlia ,che sapeva sin dall’inizio, che un giorno sarebbe volata via verso il suo destino. Il gatto continuerà la sua vita a cui ha dato un valore in più donando alla gabbianella la libertà di essere sé stessa.

18 I piedi miei non toccan più Sto volando dentro il blu Che strano, è bello guardar da qui Riveder le case piccole così Il mondo cambia da quassù Non ha barriere più Tutto questo amici miei Io lo devo solo a voi So volare! Non l'avrei detto mai So volare! Guardatemi... Guardatemi. Sembra un gioco volar così Guardatemi, è quasi un gioco Ora lo so chi sono io Ed il cielo è il posto mio E queste ali io sento già Solo la mia libertà. Lontani cieli, oceani blu Stan già chiamandomi E' questa la mia vita e io Ora so il destino mio. So volare! Non l'avrei detto mai... So volare! Non ci speravo, ormai. So volare! Guardatemi... Guardatemi... Sembra un gioco volar così Guardatemi... Guardatemi... SO VOLARE Musica di David Rhodes Testo di Ivana Spagna e Bruno Tognolini

19 Astarita Sophie Barlattani Martina Cenci Christian Cianfarini Sara Corazzini Sara D’Alia Gaia D’Achillie Tommaso Di Carlo Giulia Di Genio Marianna Durante Giulio Durante Vanessa Francesconi Serena Labate Giulia Montori Simone Pellegrini Flavia Pollastrini Matteo Poggetti Camilla Pozzoli Diego Scalici Alice Voicu Ana Zuchi Giacomo Maestra Barbara


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