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SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013

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Presentazione sul tema: "SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013"— Transcript della presentazione:

1 SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013
VOGLIO UN COMUNE SMART! Energie Rinnovabili ed efficientamento energetico a Montechiarugolo (PR) SCUOLA di ALTRA AMMINISTRAZIONE Piacenza 8 ottobre 2013

2 Le dimensioni del fenomeno

3 Il Piano energetico Europeo al 2050
Emissioni Consumi Rinnovabili Ridurre le emissioni di anidride carbonica del % Ridurre i consumi finali del 42% energie rinnovabili all’ % sul consumo finale

4 Il Pacchetto Clima-Energia 20-20-20
Emissioni Consumi Rinnovabili Ridurre le emissioni di anidride carbonica del 20% Ridurre i consumi finali del 20% => + efficienza energetica Aumento delle energie rinnovabili al 20% sul consumo finale

5 Densità di popolazione
( abitanti, 211/kmq, rif. anno 2013) Densità di popolazione

6 Consumi Finali Lordi Montechiarugolo (2008)
TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio Trasporti Trasporti Ovviamente rispetto ai dati di prima i dati sono un po’ cambiati, perché ho potuto avere i dati di SNAM ed IREN, quindi i consumi dell’uindustriale sono aumentati considerevolmente rispetto a prima. Queste slide sono da finire Dati elaborati in collaborazione con lo Studio E.co. e da Università di Parma

7 Da dove vengono le emissioni di Montechiarugolo?
tonnellate di cui: ton in-situ ton ex-situ

8 I Consumi elettrici del Comune di Montechiarugolo (kWh)
Come ci è stato chiaro grazie alla certificazione EMAS, i consumi elettrici del Comune, nonostante gli intenti di diminuzione e gli interventi di risparmio, sono in costante incremento.

9 SPESA elettrica del Comune di Montechiarugolo
L’illuminazione pubblica rappresenta più dell’80% del consumo e il 70% della spesa, con circa euro/anno nel 2009, euro/anno nel 2012

10 Date queste premesse ci troviamo a lavorare su due aspetti principali:
Produzione da Rinnovabili Risparmio Energetico

11 Perché politiche energetiche locali?
Il consumo avviene localmente: Condizionamento ambienti Illuminazione (esterna e interna) pubblica e privata Processi produttivi Mobilità Materia La produzione avviene sempre più localmente: Sul territorio si trovano le fonti energetiche rinnovabili La rete che connette i nodi di consumo e di produzione diventa necessariamente intelligente Senza rete intelligente non si sostiene il nuovo modello

12 Perché il Comune da CONSUMATORE diventa PRODUTTORE di Energia?
Siamo grandi consumatori e spendiamo molto in energia, e dunque una politica di risparmio e di approvvigionamento, specie in periodi di bilanci magri, è doverosa. È un problema di ‘politica aziendale’: non ci si può preoccupare solo di dove acquistare la carta per le fotocopiatrici! Nel campo dell'energie rinnovabili, i Comuni hanno notevoli possibilità in termini di facilitazioni procedurali e contributive. Se questi sono previsti dalla legge (pur con evidenti ostacoli) il legislatore desiderava spingere evidentemente in quella direzione.

13 Pare preferibile che i contributi statali sulle energie rinnovabili, che derivano dai soldi dei cittadini (bollette e tasse), tornino sul territorio e siano impiegati nell’interesse dei cittadini, sotto forma di servizi e/o di minori tasse e non diventino sempre e solo utili finanziari per l'investitore (magari estero) di turno. Troppi nostri contributi sono finiti a rimpinguare fondi di investimento esteri e multinazionali, mentre avrebbero potuto rimanere su bilanci pubblici ed aziende nazionali.

14 Gli obiettivi di risparmio dei 'tre 20' devono essere di tutto il territorio, e anche qui dobbiamo essere di esempio e di riferimento alle aziende ed ai cittadini. Il Comune è più credibile nel proporre impegni se è il primo ad assolverli. È auspicabile una produzione energetica sempre più 'diffusa' e 'in rete', sia per motivi tecnici (minori sprechi da dispersione, minori necessità di grandi impianti) che etici: dobbiamo sensibilizzare tutto il territorio e favorire la partecipazione dei cittadini alle fonti di energia rinnovabile): l’approvvigionamento energetico non va rimosso come problema.

15 AVVIO di una POLITICA ENERGETICA COMUNALE Documento Energetico del Consiglio Comunale(ottobre 2009)
Miglioramento dell'efficienza energetica del Comune di Montechiarugolo e del suo patrimonio Il Comune, nell'intervenire sui propri edifici ed impianti e nella progettazione dei nuovi impianti ed edifici dovrà: dotare i propri edifici di Attestato di qualificazione energetica; intervenire costantemente per abbassare i consumi di edifici ed impianti, programmando interventi di miglioramento dell’efficienza energetica degli edifici ed impianti pubblici esistenti e ponendo particolare attenzione al risparmio energetico nei progetti di realizzazione ex novo di edifici e impianti; migliorare l'efficienza e flessibilità del SERVIZIO DI PUBBLICA ILLUMINAZIONE, essendo questo uno dei servizi più dispendiosi energeticamente [.omissis..] garantire il monitoraggio continuo dei consumi dell'ente e il continuo miglioramento della prestazione energetica del Comune [.omissis..]

16 Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009)
Promozione dell'uso delle fonti rinnovabili, in genere e del fotovoltaico in particolare. Il Comune promuoverà l’uso di fonti rinnovabili e gli interventi finalizzati al risparmio energetico da parte dei cittadini mediante la semplificazione e lo snellimento delle procedure amministrative relative nonché esenzioni dal pagamento di diritti;

17 Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009)
Nell'intento di migliorare il bilancio energetico proprio e del territorio, il Comune collabora attivamente con soggetti pubblici e privati, direttamente o tramite società di scopo, per incentivare e favorire la realizzazione sul proprio territorio (o anche fuori da esso), di impianti di interesse collettivo per la produzione di energia da fonti rinnovabili. favorire le installazioni da parte dei privati cittadini e delle imprese favorire l'individuazione di offerte vantaggiose da proporre ai cittadini ed alle imprese favorire la creazione di 'gruppi di acquisto' fra cittadini e fra imprese favorire la nascita di 'Parchi solari,' propri o di privati, per garantire l'accesso alle fonti rinnovabili ugualmente a tutti i cittadini, anche sprovvisti di un tetto o terreno proprio su cui fare l'installazione;

18 Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009)
favorire la realizzazione di impianti fotovoltaici su tetti o coperture disponibili (tetti di abitazioni, coperture di capannoni industriali, serre, pensiline per parcheggi, stazioni ecologiche etc...) ex aree di coltura di cave, aree deindustrializzate o di risulta o improduttive dal punto di vista agricolo favorire e perseguire sempre un buon inserimento architettonico ed ambientale degli impianti;

19 Documento Energetico del Consiglio Comunale (ottobre 2009)
favorire la realizzazione di impianti che siano collegati ad un reale risparmio energetico di attività produttive o privati del territorio rispetto a quelli che abbiano semplice scopo speculativo;

20 Azioni del PAES (01-2013) (Piano di Azione Energia Sostenibile)
A 2. Promozione del risparmio energetico e partecipazione A 4. Piano di riqualificazione dell’illuminazione pubblica in ottica di rete 'Smart City' A 5. Gestione calore e certificazione energetica di tutti gli edifici pubblici A 6. Installazione pannelli fotovoltaici sugli edifici pubblici e privati del territorio comunale A 8. BIOGAS. Produzione di Energia elettrica da reflui e scarti zootecnici già presenti sul territorio A 9. Produzione di Energia Idroelettrica: mini-idroelettrico

21 PROGETTO HÈLIOS IL FOTOVOLTAICO è PUBBLICO!
Produrre energia rinnovabile PROGETTO HÈLIOS IL FOTOVOLTAICO è PUBBLICO! Esempio di un percorso di Fotovoltaico Pubblico

22 Tetti o Terra? sui tetti si possono realizzare solo 200/250 kWp, quindi circa il 15% dei consumi Serve un PARCO FOTOVOLTAICO è necessario investire una porzione adatta di suolo NON agricolo come centrale pubblica permanente per i prossimi DECENNI (NO!! smantellamento finale!)

23 Gli impianti del progetto Hèlios

24 Conoprogramma Hèlios 2

25 Problema Risorse: Azzeramento dei trasferimenti
v.

26 Impresa realizzatrice
Come affrontare il problema del Patto di Stabilità? il leasing in costruendo Più rischio per il Comune (esposizione finanziaria ventennale sul Comune) Compatibile col PATTO DI STABILITÀ (L’opera tecnicamente è ‘in affitto’, impattano solo le rate, con saldo positivo) La procedura dipenderà molto dalle Banche che ‘selezionano’ il partner aziendale Massima redditività per il Comune (Utili del comune al primo anno e poi per 20 anni) Maggiori costi dell’indebitamento (costa un po’ di più di un mutuo!) ATI Banca + $ Comune $ Impresa realizzatrice $ IMPIANTO FOTOVOLTAICO GSE ENERGIA

27 La scelta dell’area: la Cava Ca’ Tripoli
Zona SIC – ZPS ex-cava, non del Comune

28 Acquisto dell’area ‘antipatto’
Opzione Comune Proprietario Diritto di superficie $ Area (opzionata) proprietà gara ATI (vincitore

29 Pianta progetto

30 Dall’area all’impianto: alcune panoramiche ‘di cantiere’

31 Fasi di cantiere (argine sud)

32 Panoramica dall’alto dell’argine

33 Risultato:

34 vantaggi programma Risparmio della combustione di 550 TEP (tonnellate equivalenti di petrolio) all'anno (e ciò per almeno 25 anni, per un totale di almeno TEP) Contributo regionale di euro Realizzazione gratuita di impianti per il valore di euro (Helios8, che produrrà in 20 anni circa euro di utili netti) Acquisizione definitiva al patrimonio comunale di un'area del valore di circa euro Realizzazione di una pista ciclabile di 1 km intorno al parco, che immette nella più grande zona naturalistica del comune.

35 Risultato Energetico: Comparazione 2009 -2013
Produzione del kWh di energia SOLARE : il Saldo POSITIVO è oggi di circa kWh/anno Il Comune compra energia VERDE ma produce a sua volta DAL SOLE il 145% dell’energia che consuma Il saldo attivo diventerà di circa kWh/anno una volta riqualificata l’illuminazione.

36 Risultato Economico: Comparazione 2009-2013
Le entrate sono circa Euro di vendita energia SOLARE Questo dato va confrontato con le nuove maggiori uscite

37 Confronto economico 2008-2014 (Euro) ACQUISTO - VENDITA – RATE
dunque, pagate le rate di leasing e assicurazione resta OGGI un Saldo Positivo di circa Euro/anno ( sul 2009) Il Comune così copre GRAZIE AI CONTRIBUTI 155% dei consumi di elettricità in totale

38 Creazione di Risorse proprie NON Fiscali
Introiti liquidati nel 2013: € (vendita 2011) Impianti a regime Le rinnovabili hanno sostituito in parte i tagli governativi

39 Progetto NEGAWATT RISPARMIO ENERGETICO CITTA’ INTELLIGENTE
dal RISPARMIO ENERGETICO alla CITTA’ INTELLIGENTE Premiato con Ecohigtech Award ottobre 2012 Cigno d’argento Legambiente Parma 2012

40 IL PROGETTO 'NEGA-Watt‘. MINI-Quartiere pilota
Il neologismo NEGAWatt allude al fatto che il risparmio, il Kilowattora non prodotto né consumato, è la forma prima e più pulita di energia. Volevamo un esperimento 'su misura', funzionale, flessibile, implementabile, aperto ad ulteriori utilizzi, e che soprattutto ci fornisse dati certi, sia dal punto di vista delle tecnologie che per la costruzione di un affidabile piano economico) per la progettazione dei successivi interventi su TUTTA la nostra rete. L'esperimento è stato inserito nel Piano Telematico Regionale,

41 Realizzare un sistema flessibile e con risparmi incrementabili
Il sistema che vogliamo deve consentire di affrontare in modo diverso le diverse situazioni (strade provinciali, residenziali, parcheggi più o meno utilizzati), con la possibilità di variare l'intensità luminosa e i consumi, conservando le prescrizioni là dove ci sono, diminuendo l'intensità in certi orari o in certe tipologie di strade, fino anche ad arrivare alla accensione 'al bisogno', o addirittura ad accensioni che precedono e seguono il traffico o i pedoni, e che sia aperto ad ulteriori variazioni, cioè Gestire in remoto tramite un sistema di controllo e di pianificazione senza interventi fisici (spegnimenti manuali etc...) evitando la gestione indiretta (mail, telefono etc…) tramite Global Service.

42 CARATTERISTICHE dei due esperimenti pilota
1- utilizzo del LED, in quanto a. consente gli abbattimenti più consistenti dal punto di vista energetico b. garantisce il massimo dimeraggio e rapidità di risposta al controllo remoto 2- La possibilità di controllo remoto in tempo reale e PUNTO PUNTO di ogni singolo elemento della rete. 3- utilizzo delle onde radio tramite RETE MESH per il telecontrollo e la gestione dell'impianto perché limitano gli interventi solo al corpo illuminante (che è anche quello che consuma) 4- L'utilizzo di una tecnologia dedicata e pensata per il LED e per il telecontrollo. Le reti sono VECCHIE. Impianti di 20/30 anni vanno sostituiti, non aggiornati.

43 Certo, può piacere e si può migliorare…
UN ESEMPIO da ALTRO CAMPO INDUSTRIALE Corrispondente a molti corpi della rete ILLUMINAZIONE PUBBLICA FIAT 128, anno 1974 Certo, può piacere e si può migliorare…

44 ….WHOW !! Ma la useremmo ancora come macchina di tutti i giorni?

45 questa è la generazione industriale cui dobbiamo aspirare in vista del 2020
Forse meno affascinante e retrò, ma è più probabile che rappresenti i valori di innovazione, risparmio, integrabilità con la tecnologia attuale che cerchiamo

46 PROGETTO NEGAWATT : tutta la rete in un colpo!
Le aree test hanno dimostrato di funzionare e di risparmiare oltre il 78% Il Progetto è stato esteso ad un ‘Progetto di Riqualificazione di tutta la rete IP (2650 Punti Luce) MA QUANTO COSTA? Dove sono le risorse?

47 …Le stiamo già sprecando!
Principio base: la fonte primaria di finanziamento è è il risparmio energetico, che deve essere 'attivato' da interventi progettati in modo opportuno Costo Energia Manutenzione Esercizio Servizi E.S.Co/Concessione/o Contratto Efficientamento Energetico /Contratto di disponibilità + Finanziamento del Debito Risparmio Risparmio Energia, Manutenzione, Esercizio Tempo

48 FINANZIAMENTO: Capovolgere il problema
Semplifichiamo il problema su UN SOLO LAMPIONE Quanto costa in energia? Costo/anno (4200 ore) : circa 120 euro Benefici generati dal risparmio (70%) TEP Ton CO2 + Euro /anno risparmio spesa corrente 0.07 0,2 + 85

49 Non QUANTO COSTA ma QUANTO DEVE COSTARE al massimo (se vogliono venderlo)
Ipotizziamo di avere a disposizione il risparmio generato annualmente di 85 Euro e di finanziare l’investimento con prestito o di averlo con CDM Messa in disponibilità o Finanziamento (6%) Durata disponibilità / finanziamento - Euro/anno RATA / canone + Euro /anno risparmio spesa corrente 100% 12 anni 50 + 35 Messa in disponibilità o Finanziamento (6%) Durata disponibilità / finanziamento - Euro/anno RATA / canone + Euro /anno risparmio spesa corrente 50% 12 anni 25 + 60

50 Quanto è il CAPITALE che posso realizzare con la parte di risparmio ottenuta, cioè
Quanto DEVE costare questo oggetto? Applicando la formula del calcolo rateale conoscendo la rata disponibile il risultato è: Max. 450 Euro

51 FINANZIAMENTO: COME? L’ente pubblico, con i limiti del PATTO DI STABILITA’ ha FORTI LIMITI a fare interventi consistenti nel titolo investimenti. SE però un intervento genera una Diminuzione di spesa corrente, questa può essere utilizzata come risorsa , ad esempio come RATA, senza limiti di patto. Bisogna ricorrere agli strumenti di PPP (Partnerariato Pubblico-Privato), specie il nuovo Contratto di Messa in Disponibilità (CMD)

52 Contratto di Messa in Disponibilità (CMD)
contratto di disponibilità, applicabile sia alle opere ordinarie che alle infrastrutture strategiche. consiste nell’affidamento ad un soggetto privato, a proprio rischio e spese, della costruzione e messa a disposizione del committente pubblico di un’opera privata per l’esercizio di un pubblico servizio. Viene inserito nel codice degli appalti (Dlgs 163/06) all’articolo 3.    L’affidatario del contratto di disponibilità é retribuito con i seguenti corrispettivi, soggetti ad adeguamento monetario secondo le previsioni del contratto:

53 Contratto di Messa in Disponibilità (CMD)
a) un canone di disponibilità, da versare soltanto in corrispondenza alla effettiva disponibilità dell’opera b) eventuale contributo in corso d’opera, comunque non superiore al 50% c) eventuale prezzo di trasferimento, da corrispondere al termine del contratto, in caso di trasferimento della proprietà dell’opera all’amministrazione aggiudicatrice. 2. L’affidatario assume il rischio progettazione, della costruzione e della gestione tecnica dell’opera per il periodo di messa a disposizione dell’amministrazione aggiudicatrice. Per questi motivi è Fuori del Contratto di Disponibilità

54 SCHEMA DI RIQUALIFICAZION ENERGETICA MEDIANTE CONTRATTO DI DISPONIBILITA’
BANCA Progetto di riqualificazione energetica Comune Gara disponibilità con Garanzia di Prestazione RATE FINANZIAMENTO CANONE risparmio Privato Intervento di riqualificazione Energetica

55 Flessibilità di servizio Punti luce regolabili da 0 al 100%,
Risultati (progetto offerta di GARA): A- Benefici sull’ asset ‘rete IP’ Flessibilità di servizio Punti luce regolabili da 0 al 100%, programmabili, controllati in remoto (ma anche ‘sul campo’) e integrabili con sensori di vario tipo (telecamere notturne, rilevatori di presenze, di passaggio etc…) Risposta in tempo reale (2/6 secondi) dall’input remoto (PC) o locale (sensore)

56 A- Benefici sull’ asset ‘rete IP’
Aumento di Valore, diminuzione dei costi Diminuzione dell’obsolescenza. Corpi illuminanti completamente rinnovati e con una aspettativa di vita più lunga ( ore, 16.5 anni) Diminuzione costi di manutenzione. Per materiale nuovo, garantito dal produttore e standardizzato compreso nella rata (risparmio = euro anno) Decongestionamento della rete. Diminuzione del sovraccarico di centraline e cavi, diminuzione del rischio di superamento delle potenze assegnate o della necessità di frazionare le linee (meno manutenzioni straordinarie). Diminuzione del numero (e costi fissi) delle utenze di rete

57 B- Benefici Ambientali
Riduzione drastica dell’inquinamento luminoso: 300 corpi illuminanti superflui eliminati, ottiche 100% ‘cut-off’: la luce solo dove serve Riduzione drastica delle emissioni: TEP risparmiate, minore CO2 e polveri sottili immesse Migliore qualità della luce (resa cromatica) e migliore sicurezza

58 C – RISULTATI in termini di Risparmio Energetico
Consumo per la illuminazione Pubblica ridotto a soli kWh su (- 79%) con possibilità di ulteriore decremento con la profilazione del singolo punto luce e accensioni ‘on demand’. Riduzione di tutti i consumi kWh su (- 60%)

59 D- RISULTATI ECONOMICI
euro di spesa elettrica IP anziché (-80%) euro di bolletta complessiva (-57%) euro di certificati bianchi

60 Valore Economico e ‘Sociale’ della diminuzione e riconfigurazione della spesa
La spesa improduttiva (nucleare francese, gas russo, idrocarburi) è stata ridimensionata La parte di lavoro (redistribuzione sul territorio) è stata aumentata e trasformata in lavoro specializzato (progettazione e innovazione, lavoro finanziario) È stata creata una nuova entrata durevole (TEE)

61 Valore Economico e ‘Sociale’ del cambio della spesa
Ridurre stabilmente gli sprechi, intercettare finanzianziamenti e contributi che vengono dai cittadini e ad essi devono principalmente tornare, significa produrre nuove occasioni di lavoro specializzato, economia diffusa, e garantire quelle risorse che servono per i servizi e per lo stato sociale.

62 Confronto energetico 2008-2014 CONSUMO E PRODUZIONE SOLARE (kWh)
Nel 2014 globalmente i consumi diminuiranno del 60%. Così con la produzione di energia SOLARE si ha una copertura dei consumi in kWh, del 350%

63 Confronto economico 2008-2014 (Euro) ACQUISTO Rinnovabile e VENDITA SOLARE
Diminuiranno anche le spese e nel 2014 si arriverà ad una copertura del 700% dei costi elettrici grazie alla vendita di energia solare (400% considerando le rate del leasing…)

64 Confronto economico 2008-2014 (Euro) ACQUISTO - VENDITA – RATE
Rispetto al 2008, anziché un passivo (bolletta elettrica) di 330 mila euro all’anno si avrà un attivo di quasi 900 mila euro/anno (per 20 anni)

65 Per i cittadini significa che…
nonostante i limiti imposti dal Patto di stabilità, il Comune ha potuto conservare i propri servizi essenziali, ad esempio quelli  sociali e scolastici, senza nuova tassazione, ha inoltre qualche disponibilità per poter fare fronte agli investimenti ed agli interventi più importanti (manutenzione strade e scuole, ad esempio), Può ipotizzare per nuovi interventi Non ha aumentato la pressione fiscale

66 «Il sole ti paga l’Asilo»
Circolo virtuoso: «Il sole ti paga l’Asilo» Importo: € Rata/anno: € Positività/anno: € Utile: € TEP: -240 Illuminazione pubblica Importo: € Rata/anno: € Positività/anno: € Utile: € TEP: -500 Riqualificazione energetica Importo: € Positività/anno: € Utile: € Questa slide potrebbe essere messa prima della #4, anticipando le scelte economiche, tradotte poi in numeri Altre opere o servizi Parco fotovoltaico

67 Ad esempio per erogare elettricità, all’interno di una ‘smart grid’
Oltre la rete IP: l'illuminazione come pilastro della 'CITTA' INTELLIGENTE' Oltre ad una rete di illuminazione efficiente, il comune si trova proprietario di una rete dati efficiente, diffusa capillarmente sul territorio, che può essere usata banalmente come ‘scenografia urbana’, o, meglio, per servizi ai cittadini', Ad esempio per erogare elettricità, all’interno di una ‘smart grid’

68 Oltre la rete IP per la 'CITTA' INTELLIGENTE'
Oppure per ricevere e trasmettere informazioni, qualcosa che va fortemente nella direzione di un sistema 'smart city' come la concepiamo.

69 7- INTEGRAZIONE della RETE con altri servizi
Il lampione può essere l’elemento diffuso di una rete interconnessa in grado di permettere l’integrazione alle linee di un’infinita serie di apparecchiature con diverse funzionalità (sensori di rilevamento del traffico, delle polveri sottili, videosorveglianza, ecc.) Può essere l’ultimo miglio della rete dati (ADSL etc…)

70 VALORIZZAZIONE della RETE: Gestori di Servizi
Se lampione e casa si parlassero? La rete può essere valorizzata per Gestori di Servizi, ex. Con teleletture di GAS, Acqua, Luce, per il servizio rifiuti che potrebbero interessare ai gestori (cassonetti pieni, georeferenziati) che potrebbero pagare per utilizzarla…

71 Servizio ai CITTADINI: SICUREZZA
Possono essere noleggiati ai cittadini per installare telecamere rivolte al loro domicilio,

72 Comunicazione OUTDOOR ai cittadini
Potrebbe veicolare efficacemente comunicazione istituzionale e advertising (al posto dei cartelli stradali) per info su traffico, meteo, eventi

73 Servizio ai CITTADINI: CONSUMO CONSAPEVOLE
Ma potrebbe anche restituire INDOOR ai cittadini queste stesse informazioni, specie sui consumi: Quanto gas/elettricità ho consumato? Quanto ho speso? Questi dati sono per lo più sconosciuti ai cittadini, poiché sono nascosti in tombini e recessi bui… (acqua) o da crittografie strane (Enel)

74 Obiettivi di risparmio territoriale
In questo modo l’ente pubblico otterrebbe non solo un risparmio energetico sulle proprie utenze, ma anche su quelle di cittadini e aziende, conseguendo un obiettivo TERRITORIALE, in linea con le necessità degli obiettivi (Patto dei Sindaci)

75 Mantenere in mano pubblica gli assets delle reti ed i risparmi e le potenzialità ottenute
Crediamo dunque che vada in genere evitata la cessione dell’asset ‘rete di illuminazione pubblica’ a terzi, anche a fronte di del pagamento dei canoni in cambio di concessioni di lunga durata, perché questo, a fronte di benefici ambientali non direttamente stabiliti né controllati dal Comune, avrebbe il risultato di consolidare le spese correnti per un lungo periodo e rischia di essere disincentivante ad ottenere ulteriori miglioramenti di gestione e risparmi ulteriori per l'ente.

76 Mantenere in mano pubblica gli assets delle reti ed i risparmi e le potenzialità ottenute
È infatti necessario che la rete sia gestita dall'ente e che comunque eventuali ulteriori risparmi derivati dalla gestione (miglioramento delle configurazioni, spegnimenti selettivi). Crediamo anzi che tutti gli impianti debbano rientrare nella disponibilità del Comune. Allo stesso modo l’ente pubblico deve rendere possibile e indirizzare tutte le potenzialità della rete IP nel senso della comunicazione ed erogazione di ulteriori servizi

77 Ambiente versus Bilancio: una falsa antinomìa
Se le politiche ambientali hanno bisogno di risorse, sono molto di più i bilanci che hanno bisogno delle politiche ambientali. Dobbiamo smettere di sprecare risorse, se vogliamo davvero tutelare i bilanci. Sono proprio le politiche ambientali che tutelano e producono le risorse per la main mission di un Comune, che è certamente quella sociale.

78 Ambiente versus Bilancio: una falsa antinomìa
Dunque anziché dire che l’ambiente è un costo dovremmo piuttosto temere da parte dei nostri concittadini che ci rinfaccino il perché NON abbiamo approfittato e fatto, se come amministratori non vogliamo rassegnarci a fare bilanci sempre più ‘ingessati’ e ‘commissariati’ dal Governo Centrale, ed essere meri gabellieri ed esecutori di politiche scelte altrove, complici rassegnati della contrazione inesorabile del nostro ruolo e all’impoverimento delle nostre comunità.

79 (non necessariamente nell'ordine...)
Al 2020 mancano 6 ANNI !!! … tanti? NO: sono solo 1,4 mandati amministrativi!! Ciò politicamente significa che è QUESTO Sindaco di Comune che deve fare è QUESTO Presidente di Provincia che deve coordinare è QUESTA Regione che deve incentivare è ADESSO che noi cittadini dobbiamo provvedere (non necessariamente nell'ordine...)

80 Grazie della vostra pazienza !!!


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