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In questi anni si sta parlando sempre più dei problemi inerenti agli incidenti stradali. E ormai tutti sono arrivati alle principali cause: Assunzione.

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Presentazione sul tema: "In questi anni si sta parlando sempre più dei problemi inerenti agli incidenti stradali. E ormai tutti sono arrivati alle principali cause: Assunzione."— Transcript della presentazione:

1 In questi anni si sta parlando sempre più dei problemi inerenti agli incidenti stradali. E ormai tutti sono arrivati alle principali cause: Assunzione di alcool Assunzione di droghe Alta velocità E…

2 … alle conseguenze

3 ALCOOL A tutti noi piacerebbe bere e divertirci senza preoccupazioni quando usciamo e in effetti è possibile: ma non per tutti!!!! Purtroppo questa è una delle origini delle stragi del sabato sera.

4 Lassunzione di alcool alla guida viene regolamentato in Italia dalle seguenti tabelle che i bar e locali hanno obbligo di esporre al pubblico:

5 In più cè una tabella con le conseguenze fisiche abbinate alla presenza di alcool nel sangue:

6 Ci potrebbero essere delle soluzioni? Prevenire infondendo attraverso la tolleranza zero un senso di responsabilità di gran lunga maggiore rispetto agli anni passati. Altrimenti si ricorre all autista scelto: una persona-guidatore per quella notte, che ha lobbligo di rimanere sobria per tutta la serata. Molto più efficace!

7 Allora … Perché correre il rischio? Non sarà meglio bere poco e godersi ancora la vita o vivere col dubbio di poterlo fare o meno?

8 Lassunzione di droghe Altra nota dolente riguardante buona parte delle stragi del sabato sera. Gli incidenti dovuti ad assunzione di sostanze stupefacenti non sono inferiori per importanza e numero di vittime, purtroppo!

9 Una domanda molto ovvia è : ma come si definiscono le reazioni delluomo al volante allassunzione di sostanze stupefacenti? A tale proposito calza a pennello lintervista fatta al dott. Polidori da il quotidiano La Repubblica del 29/12/2008, dove inizialmente descrive in questo modo la guida sotto effetto di droghe: Lo si potrebbe definire delirio di onnipotenza, sensazione di immortalità. E' l'effetto, in generale, delle sostanze stimolanti- eccitanti […]

10 Dottor Polidori, che cosa accade a chi guida sotto gli effetti della cocaina? "Quello che succede a chiunque assuma un potente stimolante: si è colti da un eccesso di sicurezza, di controllo, accoppiato 'sono io che gestisco la velocità, che tengo la macchina'. Quindi, sopravvalutazione di sé, e simultaneamente sottovalutazione del pericolo. Ma quel che è peggio è che raramente queste sostanze quasi mai entrano nell'organismo da sole..." Che fare, allora, contro le "stragi del sabato sera"? "Innanzitutto bisogna sicuramente aumentare i controlli, tuttora relativamente pochi - basta confrontare con altri Paesi europei. Ma vorrei dire una cosa..." Prego. Io tutti i lunedì faccio parte della commissione patenti in città (certifica l'idoneità alla guida di chi ha usato alcol o sostanze illegali, n.d.r.). Alle persone che esamino chiedo spesso quante volte sono state fermate e quando... In genere accade il venerdì notte, il sabato notte, qualcuno la domenica notte... Poi basta, nel resto della settimana sembra che gli strumenti spariscano". Che cosa c'è di scorretto? "Beh, noi parialmo tanto di giovanissimi. In realtà le persone che vedo di più in commissione patenti sono sulla trentina... E soprattutto vedo gente che ha le patenti da mezzi di trasporto pesanti, la C, la D, la E... E a tutti loro rivolgo la stessa domanda, ottenendo la stessa risposta: sono stati fermati nel weekend con l'automobile, mai al giovedì mattina con l'autosnodato. Insomma, non c'è solo il mondo dei giovanissimi e delle stragi del sabato sera, ma anche quello degli adulti che bevono o assumono stupefacenti in qualunque momento della settimana, mettendo poi in atto comportamenti a rischio". Come si può evitare, prevenire tutto questo? "Serve più cultura. Si pensa che prevenzione si possa tradurre banalemente in informazione. Non cosi, è vero che l'informazione deve esserci, ma non basta. Occorre trasmettere una cultura sociale, una cultura di responsabilità nei confronti del rischio, sia tra i giovani che tra gli adulti, sia tra i frequentatori che tra gli organizzatori del 'mondo della notte'". Esempi? "Si pensi solo al concetto del 'prendi 2 paghi uno': cosa insegna a un adolescente, se non il concetto che è sempre positivo andare un po' oltre? Già se fosse impostato come 'prendi uno paghi mezzo' avrebbe tutt'altra valenza. O il lavarsi le mani, il continuare a servire alcolici a chi è già palesemente 'fuori' solo per evitare rogne, per soddisfare il cliente... Intendiamoci, rispetto al passato qualcosa si sta facendo. Si vedono locali che hanno installato all'uscita dei misuratori di test alcolemico..." Bisognerebbe incentivare chi lo fa... "...e magari rivedere la politica dei trasporti pubblici notturni. Ma è una sfida anche per noi dei Sert, che dovremmo ripensare la nostra presenza nei luoghi ad alta frequentazione giovanile. Sulle droghe, ad esempio, esistono due estremi, che sono due enormi stupidaggini: l'uno dice che dallo spinello all'eroina è automatico, l'altro dice che farsi una canna non è niente. In mezzo ai due opposti, c'è un universo sconosciuto, su cui occorre sviluppare la conoscenza. Ancora, i genitori hanno sempre in mente l'equazione droga uguale disagio. In realtà l'equivalenza è tra disagio e tossicodipendenza: ma alla droga ci si accosta per provare piacere, i ragazzi morti l'altra notte andavano a divertirsi. Ma soprattutto, bisogna educare alla responsabilità". Come si può ottenere questo risultato? "Tra i giovani, penso ad esempio alla campagna inglese sul 'guidatore responsabile': si va in gruppo in discoteca, a turno uno non beve e porta gli altri a casa. Una bella iniziativa. Ma in generale, è il singolo che va educato a non salire in auto con l'amico o con il fidanzato che hanno bevuto. La cultura dominante spinge a dire 'massi', tanto non succede nulla...'. In un'auto con cinque persone a bordo la responsabilità è di chi guida, ma anche gli altri devono saper tenere le antenne dritte".

11 La velocità Ultimo, ma non per importanza: lelevata velocità, argomento tanto amato da molta gente, non si può certo negare.

12 Va trattato anche il rovescio della medaglia: i limiti di velocità. Al conseguimento della patente ci hanno insegnato a rispettarli, perché infrangerli? Perché rischiare in questo modo la propria vita e quella degli altri??

13 Le sanzioni certamente non mancano… …tantomeno i controlli!!

14 Dulcis in fundo, le case costruttrici da oltre 15 anni hanno studiato sistemi di sicurezza attiva e passiva. La sicurezza attiva serve ad evitare lincidente (le sigle più sentite: ABS, ESP, ecc) La sicurezza passiva, invece, riguarda tutti i sistemi per garantire lincolumità dei passeggeri al verificarsi dellincidente (cinture di sicurezza, airbag, ecc)

15 I precedenti sistemi di sicurezza non sono una buona ragione per infrangere la legge a causa della propria voglia di farsi vedere!!

16 Perché quindi non guidare rispettando i limiti? Perché amo la velocità! E con ciò? Voglio sfogare questa mia passione!! Scordatelo di farlo su strada, ci sono le piste. E a guidare come si deve n non si va mai nel torto. OK! E i risultati non saranno certo questi!!

17 In fin dei conti, perché allora rischiare? Meglio una birra in meno e la vita, oppure il contrario??? Sarà meglio essere organizzati e guidare con calma, piuttosto che dedicarsi ai propri sfoghi agonistici e rischiare nuovamente la propria vita e quella altrui?

18 Massimiliano Duic Manuel Bernardis Federico Costaperaria Igor Lukic Realizzatori del progetto:


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