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Le priorità per la politica dei trasporti

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Presentazione sul tema: "Le priorità per la politica dei trasporti"— Transcript della presentazione:

1 Le priorità per la politica dei trasporti
Concorrenza, Competitività e Regolazione nei Trasporti (La concorrenza non è una clausola di stile…) Andrea Pezzoli* Chief Economist Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato *Le opinioni espresse sono quelle dell’autore e non coinvolgono l’istituzione di appartenenza Venezia Marittima 21 Ottobre 2013

2 Qualche considerazione (in)conclusiva…
La concorrenzialità dei trasporti e la competitività del sistema economico… …o la competitività dei trasporti? La politica della concorrenza non è solo antitrust…la politica per le infrastrutture, l’individuazione degli obblighi di servizio pubblico e il loro finanziamento La politica della concorrenza ha bisogno di una politica “industriale” di accompagnamento Le decisioni dell’AGCM (enforcement e advocacy) in assenza del “Regolatore” La concorrenza non è una clausola di stile né solo un vincolo… 2 2 2

3 Innanzitutto può fare ….l’Autorità Antitrust
La concorrenzialità dei trasporti e la competitività del sistema economico: cosa può fare l’Autorità antitrust per i trasporti e cosa possono fare i trasporti per il sistema economico…. Innanzitutto può fare ….l’Autorità Antitrust …e iI core business dell’Autorità antitrust resta l’enforcement!! Introdurre e tutelare la concorrenza nei mercati dei beni e servizi che rappresentano input importanti per le industri esportatrici (negli ultimi 10 anni oltre il 62% dei procedimenti per abusi e intese; solo nei trasporti circa il 14%... ) Nessuna “concezione religiosa” (cfr. Sebastiani) della concorrenza ma rigore nella valutazione dei cartelli e sensibilità per gli aspetti dinamici della concorrenza (investimenti, innovazione…) nella valutazione delle concentrazioni e degli abusi 3 3 3

4 Ripartizione dei procedimenti istruttori per intese e abusi 2004-2013 (fonte:AGCM)

5 La concorrenzialità dei trasporti e la competitività del sistema economico: cosa può fare l’Autorità antitrust per I trasporti e cosa possono fare i trasporti per il sistema economico…. Anche l’advocacy può fare molto…soprattutto nei settori dove gli spazi per la concorrenza tendono a coincidere con la concorrenza per il mercato e le gare (in questi casi l’enfocement è sostanzialmente confinato alla lotta ai cartelli e al bid rigging) Con la legge annuale sulla concorrenza l’efficacia dell’advocacy si dovrebbe rinforzare…qualcosa si è visto nell’ultimo biennio… Le potenzialità dell’art. 21bis (potere di segnalazione “rinforzato”) e il trasporto locale 5 5 5

6 La concorrenzialità dei trasporti e la competitività …dei trasporti
Non più settore “protetto e protettivo”… (doppiamente monopolisti…cfr. Sebastiani): la politica dei trasporti va reim(posta)ta (?!)… La competitività passa per una maggiore esposizione alla concorrenza (quella possibile…) La maggiore esposizione alla concorrenza passa per una ridefinizione chiara e trasparente degli obblighi di servizio pubblico e… …per un loro finanziamento il meno distorsivo della concorrenza (anche dati i vincoli della finanza pubblica!!) Ovviamente passa anche per accesso equo e non discriminatorio alle infrastutture essenziali …

7 La concorrenzialità dei trasporti e la competitività …dei trasporti
Le scelte di politica industriale “a monte” Il trasporto merci su ferro e su gomma: come e perchè riequilibrare? L’ammodernamento, l’ampliamento e la razionalizzazione delle infrastrutture (gli areoporti, i porti, i terminali, i nodi intermodali, le autostrade). La competitività (e in qualche misura anche la concorrenza) passa per una politica delle infrastrutture che ampli le possibilità del confronto concorrenziale nei mercati a valle dei servizi di trasporto Il ruolo della regolazione delle tariffe, dei canoni di accesso e dei pedaggi (incentivi agli investimenti, pro e contro dell’integrazione verticale) l

8 Anche l’introduzione della concorrenza ha bisogno di una politica “industriale” di accompagnamento…
Le politiche per la competitività non esauriscono la politica “industriale” dei trasporti…. L’introduzione della concorrenza (ingrediente importante delle politiche per la competitività) incontra resistenze che possono essere superate solo con misure di compensazione (incentivi per le amministrazioni che fanno gare vere, politiche di riqualificazione e ammortizzatori per fronteggiare l’impatto occupazionale di breve, compensazioni per taxisti…) Senza misure compensative la concorrenza rischia di diventare una “clausola di stile”… Un enorme misunderstanding: le liberalizzazioni non sono riforme senza costi… 8 8 8

9 Le decisioni dell’AGCM in assenza del “Regolatore”
Le più “recenti”… Areoporti: prezzi ingiustificatamente gravosi (A376 ADR Tariffe Areoportuali e A377 SEA Tariffe Areoportuali, 2008) Ferroviario: equilibrio economico degli OSP (A436 Arenaways/-Ostacoli all’accesso al mercato dei servizi di trasporto ferroviario passeggeri, 2012); condizioni di accesso all’infrastruttura e margin squeeze A443 NTV-Ostacoli all’accesso al mercato del trasporto ferroviario AV, in corso) Trasporto Locale: ripartizione dei mercati agevolata da modalità di finanziamento degli OSP a “costo zero” (I689 Organizzazione dei servizi marittimi Golfo di Napoli, 2009 e in corso…)

10 Ora che c’è l’Autorità dei Trasporti…
Con l’Autorità di Regolazione una serie di questioni dovrebbero trovare soluzione (condizioni di accesso alle infrastrutture essenziali e alle cosiddette infrastrutture “grige”, orientamento ai costi del costo di accesso, definizione confini degli OSP,…) ma… …una serie di condotte restrittive restano comunque possibili (strategie escludenti, prezzi predatori, bid-rigging, segmentazioni dei mercati magari “facilitate” dalla regolazione…) Le esperienze degli altri servizi a rete dimostrano come la cooperazione tra l’Autorità antitrust e l’Autorità di regolazione può essere preziosa… (cfr. Noce, L’esperienza dell’AGCM nel settore dell’energia, 2007 e De Vincenti, Regolazione e Antitrust nelle Public Utilities ovvero il “passo a due”, 2010) 10

11 La Tutela e la Promozione della della Concorrenza…mera “clausola di stile”?
I trasporti (e non solo…) hanno bisogno di una politica industriale …non solo rispettosa dei principi della concorrenza ma che faccia della concorrenza un ingrediente importante (ovviamente non il solo…) per rendere più efficienti i servizi di trasporto e più competitive le industrie esposte alla concorrenza internazionale… L’introduzione della concorrenza richiede misure compensative, senza le quali rischia di essere confinata a “clausola di stile”… La politica per la competitività dei trasporti non può che essere selettiva (non discrezionale)…. Persino la politica della concorrenza non può che individuare le aree di intervento prioritarie …Duplice vantaggio: accountability e utilizzo mirato delle risorse

12 Grazie per l’attenzione!!


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