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in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia

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Presentazione sul tema: "in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia"— Transcript della presentazione:

1 in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia
Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia ONLUS BILANCIO SOCIALE 2009/10

2 La Fondazione supporta le scuole offrendo loro gratuitamente metodologie, percorsi, materiali per fare educazione alla cittadinanza, alla Legalità, alla convivenza civile. La partecipazione delle scuole ai percorsi del progetto è cresciuta anno dopo anno nella diffusione e nel grado di partecipazione: ha sinora coinvolto oltre classi di tutta Italia in percorsi di educazione alla legalità, aperti, a partire dall’a.s anche alle scuole carcerarie, importante filone dedicato a Luca Crescente, magistrato prematuramente scomparso, tra i fondatori del Progetto Legalità. Questa crescita di iscritti ai percorsi della Fondazione, molti dei quali fidelizzati negli anni, testimonia da un lato la validità di quanto offerto alle scuole (e la continua ricerca di miglioramenti, in risposta alle istanze che ci vengono proposte), dall’altro è indice dell’impegno della Scuola nell’offrire un’azione di supporto sociale alla formazione del cittadino. E’ proprio questo che la Fondazione vuole: non lasciare la scuola da sola e coinvolgere istituzioni, società civile e i genitori nel processo educativo. Tutti i percorsi del progetto prevedono una fase di studio e una di approfondimento del tema proposto (mafia e criminalità organizzata, racket e usura, la Costituzione, etc.), una fase di riflessione e una di azione in cui gli alunni devono elaborare quanto appreso. Tutti i percorsi del progetto propongono incontri-confronto tra scuola e società in modo da favorire uno scambio di conoscenze e fare in modo che gli alunni abbiano la possibilità di interrogare e confrontarsi direttamente e la società abbia modo di comprendere le difficoltà della scuola nell’affrontare, in solitudine, l’educazione e la formazione dei giovani cittadini. Tutti i percorsi prevedono poi il diretto coinvolgimento dei genitori, sia chiedendo l’espressa partecipazione al momento della realizzazione degli elaborati richiesti, sia tramite questionari e altre azioni volte e rendere la famiglia consapevole di ciò che i propri figli imparano a scuola, di quali questioni si pongono e della valenza che il modo di rispondere assume: chi non dà il buon esempio, non può pretenderlo dai propri figli.

3 Costituzione della Repubblica Italiana
Sostenere la Fondazione: perché? Per aiutarci ad aiutare le scuole ad aiutare le famiglie ad aiutare la società. Per richiamare ciascuno, a partire dalla classe politica, alle proprie responsabilità e a dare il proprio contributo. Pretendiamo il buon esempio. La società è fatta da individui: il problema ci riguarda. O sei parte del problema o sei parte della soluzione. Per creare, in un sistema di regole condiviso, il consenso necessario per la spinta sociale dal basso, dai cittadini, affinché sia possibile promuovere sviluppo sociale ed economico. Per fermare la spirale di corruzione, clientelismo, burocrazia, raccomandazione, sopraffazione, violenza che fa da fertilizzante, da un lato, a individualismi che ostacolano la cooperazione e la sana competizione e, dall’altro, alla subcultura mafiosa. I sostenitori del progetto sono invitati a confrontarsi con le scuole, a far conoscere problemi e risorse del proprio contesto, per contribuire a far crescere conoscenza e consapevolezza. I sostenitori sono pubblicati sul sito nella pagina apposita. Costituzione della Repubblica Italiana Art. 54 Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina e onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge.

4 Sostenere la Memoria: perché?
Caro professore, sono un sopravvissuto di un campo di concentramento. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: camere a gas costruite da ingegneri istruiti, bambini uccisi con veleno da medici ben formati, lattanti uccisi da infermiere provette, donne e bambini uccisi e bruciati da diplomati di scuole superiori e università. Diffido - quindi – dell’istruzione. La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, degli Eichmann istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani. Lettera inviata da un preside americano ai suoi insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico - Anniek Cojean su Le Monde 29/04/1995 “Les memoirès de la shoah” Caro professore, non sono sopravvissuto a una strage mafiosa. I miei occhi hanno visto ciò che nessun essere umano dovrebbe mai vedere: Morti sepolti in pilastri di cemento armato costruiti da ingegneri istruiti, bambini sciolti nell’acido da adulti che vi avevano giocato mentre li tenevano sequestrati, mariti, padri, fratelli, figli, uccisi da bombe provette, donne e bambini uccisi e bruciati anche da diplomati di scuole superiori e università. Diffido - quindi – dell’istruzione. La mia richiesta è: aiutate i vostri allievi a diventare esseri umani. I vostri sforzi non devono mai produrre dei mostri educati, degli psicopatici qualificati, dei mafiosi istruiti. La lettura, la scrittura, l’aritmetica non sono importanti se non servono a rendere i nostri figli più umani. Lettera immaginaria scritta da una vittima di mafia che vorremmo poter inviare agli insegnanti all’inizio di ogni anno scolastico

5 Sostenere la Memoria: perché?
Perché non possiamo dimenticare In un primo tempo i sopravvissuti dell'apparato nazista furono altresì vittime della società civile. Centinaia di migliaia di sopravvissuti, liberati nel 1945, furono obbligati a rimanere con le loro famiglie negli stessi campi dai quali erano stati liberati. Vi rimasero cinque anni, perché nessun paese volle accoglierli. A quel tempo nessuno poteva più dire "Non sapevamo". Tutti sapevano. Persino allora continuammo soltanto a provare tristezza. Eravamo tristi perché la nostra storia non bastava come testimonianza; nessuno voleva recepire le nostre parole. ... eppure ancora adesso credo che la storia che essi cercarono di raccontare, la loro storia grondante d'angoscia, non è circoscritta alla nostra sola vita. Riguarda me. Riguarda tutti noi... E ora, abbiamo forse imparato a raccontarla quella storia? No, non ancora. Le parole sono tuttora troppo elusive, le immagini troppo sfocate. Non vogliamo raccontare storie tristi. Non vogliamo che vi rattristiate. Che cosa vogliamo da voi? Che siate più consapevoli, più schietti, più sensibili. Ecco, questa è la chiave giusta: maggiore sensibilità. Quando rievoco il passato, cercando di capire e di soppesare gli eventi che condussero a quel genocidio, ricordo insensibilità, indifferenza. Noi morimmo perché il mondo fu indifferente. Abbiamo appreso che l'indifferenza per il male è essa stessa male. Abbiamo appreso che se il male colpisce un popolo e gli altri non reagiscono, il male esacerba le proprie dinamiche. Vorrei che potessimo fermarlo. ELIE WIESEL (Premio Nobel della pace, sull’Olocausto - 27 gennaio 2004)

6 Sostenere la Fondazione: come?
Diffondendo i prodotti del progetto nelle scuole e nella società. . Facendo conoscere i percorsi del progetto alle scuole e alle associazioni di volontariato che di occupano di marginalità sociale. Costruendo, insieme alla Fondazione, nuove iniziative (es. la Campagna di Promozione sociale con Confindustria Sicilia, i quattro spot antiracket con il Dipartimento alla Pubblica istruzione e Confindustria Sicilia, la realizzazione di un docu-film sulle storie delle vittime di mafia con Indiana Production, la realizzazione di un fumetto sulla storia del pool Antimafia) Contribuendo economicamente per consentire la sostenibilità delle attività intraprese. Tutto ciò che il progetto riesce ad accumulare viene speso nel progetto e per la realizzazione delle iniziative ad esso collegate.

7 Sostenere la Fondazione, per esempio:
Chi sostiene la Fondazione non dona soltanto un contributo, o acquista i libri, ma partecipa concretamente e si impegna a realizzare iniziative che costruiamo insieme. Indiana Production produce e dona alla Fondazione il film documentario IO RICORDO: un lungometraggio di 84 minuti sulle storie delle vittime di mafia. Regia di Ruggero Gabbai, con Gianfranco Jannuzzo e Pietro La Cara, musiche di Francesco Buzzurro e Orchestra Made in Sicily.  Medusa ha ospitato in una cornice d'eccezione, le prime nazionali di IO RICORDO a Roma presso la Sala Sinopoli (il 3 novembre) e a Milano presso il cinema Odeon 2 (il 1° dicembre). Sono oltre le persone che hanno così la possibilità di vedere il film in anteprima. A Roma è stato salutato con un lunghissimo, scrosciante, sentito, emozionante applauso che ha accompagnato fino all'ultima sillaba i titoli di coda. Medusa Home Video distribuisce IO RICORDO Angala Hotels - Albergo Sole ha ospitato la troupe del film documentario Io Ricordo presso la centralissima struttura dell'Albergo Sole (c.so Vittorio Emanuele) durante le riprese effettuate a maggio a Palermo. Alcune delle interviste sono state fatte dalla terrazza dell'albergo che offre uno splendido panorama del centro storico. Kursaal Khalesa ha offerto la cena di fine produzione del docu-film Io Ricordo e ospitato alcune delle interviste nelle suggestive strutture nella Tonnara dell'Arenella e presso il Kursaal Khalesa, al Foro Italico di Palermo, un accogliente punto di riferimento e ritrovo-libreria-caffè (con libri anche per bambini) dentro lo scrigno delle mura antiche di Palermo. Banco di Sicilia - Unicredit sostiene e diffonde l'Officina della Memoria: una galleria di video-testimonianze per non disperdere né dimenticare le storie personali e professionali di siciliani vittime della mafia. L'Officina della memoria è causa ed effetto del film Io Ricordo: molte delle video interviste sono citate nel documentario. RCS libri - casa editrice dei volumi “Per questo mi chiamo Giovanni” in versione narrativa e illustrata – contribuisce alla promozione nelle scuole dell’educazione alla legalità attraverso un accordo di fornitura dei volumi alla Fondazione con uno sconto sul prezzo di vendita al pubblico.

8 Sostenere la Fondazione, per esempio:
 Banca Intesa Sanpaolo contribuisce alla diffusione del fumetto sulla storia del pool Antimafia (iniziativa ancora in costruzione) Palumbo editore ha curato la redazione e pubblicato i libri di testo della Fondazione, realizzati anche grazie al contributo della rete di scuole che ha partecipato ai nostri percorsi, cedendoci una maggiore quota dei diritti, proprio per sostenere i percorsi didattici. Fondazione Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Gera d’Adda finanzia un ciclo di incontri rivolti alle scuole e alle istituzioni di una decina di Comuni nella Provincia di Bergamo. I lavori sono iniziati a marzo e si sono conclusi a ottobre 2008 Banca di credito cooperativo Agrigentino nata nel 2008, la banca ha subito deciso di donare 10 euro per ogni apertura di un Conto Giovane, un prodotto bancario dedicato ai ragazzi dai 18 ai 26 anni che in questo modo decidono anche di sostenere la Fondazione. Le bomboniere di Clemente e Cristina: si sono sposati il 9 giugno 2008 in provincia di Novara. Hanno deciso di destinare l'importo delle loro bomboniere all'acquisto di libri della Fondazione per le scuole che hanno frequentato da piccoli. Le scuole hanno ricevuto i libri con una lettera che spiega loro chi li manda e perchè. A Dicembre nache la piccola Charlotte ha contribuito con le Bomboniere del proprio battesimo ! Ance Catania ha acquistato il libro di testo "La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi" per donarlo a tutte le scuole della provincia di Catania, dove partecipa a incontri con alunni. Fast People di Palermo Ospita la sede operativa della Fondazione. Osservatorio Antimafia del Veneto presso l’Istituto professionale di Stato per il commercio "Remondini" di Bassano del Grappa, ha fornito una lezione-video registrata tre anni prima della strage di via D’Amelio è diventato poi un filmato, trasmesso da Arcoiris. Il filmato è stato proiettato per la prima volta in Sicilia durante l’evento del 19 gennaio 2005 ed è stato successivamente diffuso alle scuole - per gentile concessione di Arcoiris Tv.  Il Giardino della memoria Iniziativa promosso dall’Anm Palermo e dall’Unione Cronisti (Unci) ospita e promuove le iniziative del Progetto coordinandole con le proprie. 

9 Un omaggio a Paolo Borsellino.
E’ nato così nel 2002, nel decennale della strage di via D’Amelio, il libro "Paolo Borsellino, Silenzi e Voci", con cui la Sezione Distrettuale di Palermo dell’Associazione Nazionale Magistrati ha voluto ricordare Paolo Borsellino con un percorso emozionante di foto per raccontare l'uomo e il magistrato ma anche un pezzo della nostra storia. Il volume ha toccato i cuori di molti, risvegliando la volontà di tentare, ancora una volta, di aprire un orizzonte esistenziale diverso per quanti subiscono l’oppressione mafiosa. Da qui l’esigenza di devolvere i proventi del libro alla realizzazione di un vero e proprio progetto per la legalità. Ecco com’è iniziato il "Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino“.

10 Nel con il percorso “La bellezza del fresco profumo della libertà” (una frase di Paolo Borsellino) i bambini hanno disegnato ciò che significava per loro il rispetto delle regole e i ragazzi delle medie hanno creato slogan per comunicare perché è necessario ribellarsi alla mafia. Gli studenti delle superiori, invece, si sono cimentati nella scrittura di una sceneggiatura. LA BELLEZZA DEL FRESCO PROFUMO DELLA LIBERTÀ N° classi 605 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori Diffusione: regionale (Sicilia) I lavori migliori sono stati valorizzati pubblicando il “Calendario della memoria 2004” con il quale sono state ricordate 263 vittime della mafia: era la prima volta, dopo tanti anni, che si faceva una ricostruzione così metodica e precisa, anche grazie al supporto di Umberto Santino del Centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo. Sono state diffuse quasi copie del calendario Ma c’era il rischio, concreto, di non essere riusciti a ricordare tutti e di lasciare che restassero solo dei nomi, privi di vita… … così si è deciso di continuare a lavorare sulla memoria.

11 Nell’anno scolastico , mentre in molte scuole era appeso il Calendario della memoria, la Fondazione ha promosso il percorso “Le Date della memoria”, chiedendo a studenti e docenti di ricostruire la storia di quelle 263 persone. LE DATE DELLA MEMORIA N° classi 737 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale Da queste ricerche è nato il libro “La memoria ritrovata. Storie delle vittime della mafia raccontate dalle scuole”, - anche grazie all’aiuto di Anna Puglisi, del “Centro studi e documentazione G. Impastato” - un libro di testo per imparare a capire che cosa è la mafia, cosa ha fatto, come si è trasformata, quali compiacenze l’hanno coltivata e quali sacrifici l’ hanno combattuta; per conoscere come uomini e donne comuni, hanno fatto sino in fondo il loro dovere per difendere la nostra comunità e i valori della nostra Costituzione dalla violenza mafiosa.

12 Il lavoro delle scuole è stato incredibile: hanno spulciato documenti, vecchi giornali, raccolto testimonianze di familiari, riletto sentenze. E così il numero di coloro che sono caduti per mano mafiosa è salito, purtroppo, a 285, ma in tal modo è stato possibile ricordare il sacrificio della vita di altre 22 persone.

13 Elenco vittime di mafia
Agnone Carmelo Agosta Alfredo Agostino Antonino Alce Giovanbattista Alfano Beppe Alfano Francesco Almerico Pasquale Alongi Nicolò Alotta Vito Altomare Eugenio Ambrosoli Giorgio Amenduni Vincenzo Antiochia Roberto Aparo Filadelfio Asta Giuseppe Asta Rizzo Barbara Asta Salvatore Atria Rita Azoti Nicolò Azzolina Agata Barbato Mariano Bartolotta Salvatore Basile Emanuele Basile Filippo Battaglia Carmelo Bellissima Giovanni Bennici Salvatore Benvegna Carmelo Biondo Giuseppe Bodenza Luigi Bologna Salvatore Bommarito Giuseppe Bonfiglio Fiorentino Bonfiglio Sebastiano Bongiorno Paolo Bonsignore Giovanni Borsellino Giuseppe Borsellino Paolo (21/4/92) Borsellino Paolo (19/7/92) Boscia Donato Boscone Mario Bottone Paolo Bubusa Carlo Antonio Burrafato Antonio Busetta Pietro Butifar Francesco Caccia Bruno Caiola Calogero Di Miceli Michele Di Salvo Antonio Di Salvo Filippo Di Salvo Rosario Dicillo Rocco Domino Claudio Epifani Vittorio Falcone Giovanni Famà Serafino Fardelli Mario Fava Giuseppe Ferrari Alessandro Ficalora Paolo Francese Mario Franzolin Silvano Frazzetto Giacomo Frazzetto Salvatore Gebbia Filippo Gennaro Giorgio Geraci Domenico (Mico) Geronazzo Luigi Giacalone Antonio Giacalone Marcantonio Giaccone Paolo Giacomelli Alberto Gioitta Iachino Nicola Giordano Gaetano Giuliano Boris Grassi Libero Greco Emanuele Grifò Giovanni Guarino Gaetano Guazzelli Giuliano Gulino Carlo Gulino Fsco Salvatore Ievolella Vito Impastato Giuseppe Incognito Enrico Insalaco Giuseppe Intile Filippo Intravaia Castrense Jannì Carmelo La Brocca Giovanni La Fata Vincenzina La Franca Giuseppe La Torre Pio Lacatena Carlo Lascari Serafino Lentini Carmelo Leonardi Vincenzo Letizia Giuseppe Levico Vittorio Li Muli Vincenzo Li Puma Epifanio Li Sacchi Stefano Livatino Rosario Lizzio Giovanni Lo Jacono Vincenzo Lo Russo Antonio Loddo Armando Loi Emanuela Lombardi Angelo Loria Pietro Macchiarella Pietro Malausa Mario Mancini Sergio Mancuso Lenin Maniaci Giuseppe Maniscalco Francesco Marcone Francesco Marcone Pasquale Marinaro Michele Marrara Domenico Megna Giovanni Messina Nicola Messina salvatore Miceli Vincenzo Milisenna Santi Millunzi Gaetano Miraglia Accursio Misuraca Giuseppe Misuraca Mario Mondo Natale Montalbano Giuseppe Montalto Giuseppe Montalto Rosario Montana Giuseppe Monticciolo Giuseppe Montinaro Antonio Morici Pietro Morreale Antonio Morreale Calogero Morvillo Francesca Moussafir Driss Muscarelli Giuseppe Musella Gennaro Nencioni Caterina Nencioni Fabrizio Salerno Riccardo Salerno Savona Maria Antonietta Santangelo Vincenzo Savoca Andrea Savoca Giuseppina Scaccia Girolamo Scaglione Pietro Scalia Giuseppe Schifani Vito Scimone Filippo Scopelliti Antonino Scuderi Antonino Setti Carraro Emanuela Sorino Angelo Spagnuolo Giuseppe Spampinato Giovanni Spampinato Mario Spartà Antonino Spartà Salvatore Spartà Vincenzo Spatola Domenico Spatola Mario Spatola Pietro Paolo Spinelli Vincenzo Stassi Vito Stella Costantino Tasquier Giovanni Terranova Cesare Tesauro Giuseppe Traina Claudio Trapassi Mario Triolo Ugo Vaccaro Calogero Valarioti Giuseppe Valvola Onofrio Vecchio Francesco Vento Vincenzo Verro Bernardino Vicari Francesco Vinci Paolo Vitale Leonardo Zangara Giovanni Zapponi Celestino Zucchetto Calogero Camilleri Pino Campagna Graziella Cangelosi Calogero Cannizzaro Pietro Canzio Alfonso Capolicchio Dino Cappiello Gaetano Carbone Giovanni Carnevale Salvatore Caronia Stefano Caruso Vincenzo Casarrubea Giuseppe Cassarà Antonino Cassarà Giuseppe Cassarà Vito Castellino Giulio Castellucci Ida Castiglione Giovanni Catalano Agostino Catanese Candeloro Chinnici Rocco Ciaccio Giorgio Ciaccio Montalto Gian Giacomo Cicero Calogero Cinquepalmi Vitangelo Clesceri Margherita Compagna Giuseppe Condello Antonio Corrao Silvio Cosina Walter Costa Filippo Costa Gaetano Costantino Orazio Cristina Cosimo Cusenza Giorgio Cutroneo Salvatore D'Aleo Mario D'Alessandro Agostino Dalla Chiesa Carlo Alberto De Francisca Fedele De Mauro Mauro Di Barca Luigi Di Lavore Giuseppe Di Lorenzo Pasquale Di Maggio Lorenzo Di Matteo Giuseppe Nencioni Fiume Angela Nencioni Nadia Nicoletti Luciano Notarbartolo Emanuele Nuccio Pasquale Orcel Giovanni Pagano Rosario Palandrani Gabriele Panepinto Calogero Panepinto Ignazio Panepinto Lorenzo Paoletti Mario Pasotto Sergio Passafiume Nunzio Patti Pietro Pecoraro Antonio Pecoraro Giorgio Pecoraro Vincenzo Pepi Francesco Petrosino Joe Piazza Emanuele Piccini Imerio Picerno Stefano Piersanti Mattarella Piombino Nicolò Pipitone Vito Pollari Antonio Pompeo Stefano Ponzo Pietro Prestigiacomo Anna Puglisi Giuseppe Puleo Giacinto Puntarello Giuseppe Raia Andrea Raiti Salvatore Ranieri Luigi Reda Quinto Reina Michele Renda Salvatore Riccobono Paolino Rizzotto Placido Rostagno Mauro Rovetta Alessandro Rumore Giuseppe Russo Domenico Russo Giuseppe Russo Ilario Saetta Antonino Saetta Stefano

14 Il 28 febbraio del 2005 viene istituita la
Fondazione «Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia» che eredita quanto fatto finora dal Progetto Legalità. Oltre a specifici percorsi per l’educazione antimafia, la Fondazione avvia “La Costituzione a scuola”: un percorso di conoscenza e studio della Costituzione italiana, questa volta insieme a Libera e alla Fondazione Caponnetto. Gli articoli sono esposti in un albero logico di 70 argomenti chiave per essere resi più comprensibili agli studenti, e suddivisi in 6 macroaree a partire dalle quali gli alunni sono incentivati alla lettura e alla conoscenza della struttura che “in-forma” la Costituzione. L’obiettivo è far percepire la Costituzione come uno strumento vivo di partecipazione democratica e di riferimento per la Società e, anche attraverso la lettura di quotidiani e la ricerca di buoni esempi del proprio territorio, abituare a a un'analisi critica dell'attualità.

15 Il percorso didattico “La Costituzione a scuola” inizia nel e, a grande richiesta delle scuole, viene mantenuto anche per il LA COSTITUZIONE A SCUOLA N° classi 1.191 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale Con i contributi delle scuole abbiamo realizzato “La Costituzione raccontata (d)ai ragazzi” (Palumbo editore) un testo scolastico per l’Educazione alla cittadinanza e alla convivenza civile, basato sulla Costituzione Italiana, curatissimo con pagine vive, scritte dai ragazzi per i ragazzi, e pieno di spunti emozionanti come quelli scritti dagli alunni delle scuole carcerarie che spiegano ai ragazzi cosa significhi quando viene meno la legge, la libertà, la democrazia, i diritti. La consulenza scientifica è dello studio legale Galasso (Roma - Palermo). Le illustrazioni sono di Renato Galasso.

16 Nel frattempo le scuole hanno continuato a lavorare con altri due percorsi didattici,
supportati anche dal Dipartimento della Pubblica Istruzione dell’Assessorato Beni culturali e Pubblica Istruzione della Regione Sicilia, dalla Direzione Scolastica Regionale (USR), dal Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria, da Confindustria Sicilia e Confindustria Caltanissetta per riflettere su varie tematiche, spesso non trattate dai testi scolastici ma sentite come attuali e pressanti, come il racket dell’usura e dell’estorsione, la violenza ed il bullismo, la corruzione e il clientelismo per acquisire la consapevolezza che è importante “non scambiare i propri diritti con favori”… perché alla lunga il favore si paga caro. LIVATINO–GRASSI: LA SCUOLA CONTRO RACKET E USURA N° classi 804 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale I PIZZINI PER LA LEGALITA’ N° classi 452 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale

17 LA COSTITUZIONE DEL BUON ESEMPIO
La Costituzione del buon esempio: fai crescere la tua regione, l’Italia, l’Europa Il percorso è aperto da settembre 2007: Lo scopo è quello di fornire dei modelli positivi per far comprendere quanta Costituzione c’è nella vita di ogni giorno, promuovere la conoscenza delle carte dei diritti (la Costituzione Italiana, la Carta di Nizza, la Carta dei Diritti dell’Onu, i Diritti dell’Infanzia), fornire metodologie e strumenti affinché i ragazzi imparino a riconoscere i propri diritti e i propri doveri per sapere scegliere, responsabilmente, senza delegare ad altri il proprio futuro e comprendano perché non è sostenibile scambiare i propri diritti con i favori. LA COSTITUZIONE DEL BUON ESEMPIO … dati al 12 marzo 2009 N° classi 777 N° partecipanti Tipologia scuole: elementari, medie, superiori, carcerarie Diffusione: nazionale

18 LA COSTITUZIONE DEL BUON ESEMPIO è un percorso pensato per essere flessibile e adattarsi alle esigenze dei docenti, per facilitare loro il lavoro in classe, anche con degli incontri di aggiornamento e confronto. Seguendo la filosofia del Progetto Legalità di lavorare con e per le scuole (come già fatto finora con il calendario e i libri) da quest’anno è possibile non solo “prendere” dal sito ma anche “contribuire” proponendo materiali utili per il progetto. Nasce così, oltre la banca doc (che contiene indicazioni bibliografiche, link, articoli, sentenze e altri materiali utili) il contenitore delle buone idee che ospita le buone prassi dei docenti per proporre laboratori e argomenti in classe. Inoltre, inizia la fase dedicata ai docenti: oltre a specifici incontri interistituzionali, sul sito vengono ospitati testi, ricerche, articoli per l’autoaggiornamento.

19 dai luoghi della memoria ai luoghi del fare e dell'impegno
LA MEMORIA SI FA SCUOLA IO VIAGGIO CON GIOVANNI dai luoghi della memoria ai luoghi del fare e dell'impegno Patrocinio del Ministero dell’Interno Dip. Pubblica Istruzione Assessorato BB,CC,AA e PI Regione Siciliana Ministero della Giustizia Dip. Amministrazione Penitenziaria Ministero della Giustizia Dip. Giustizia Minorile - Sicilia UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Dip. di Scienze Sociali E’ un percorso didattico realizzato insieme a Libera Terra Mediterraneo, Libera Palermo e il Centro Pio La Torre . Un'occasione di approfondimento sulla cultura antimafiosa che mette a frutto e coniuga l'esperienza delle cooperative di Libera nate sui beni confiscati alla mafia, l'attività di promozione del turismo responsabile di Libera Terra Mediterraneo, i prodotti realizzati con e per le scuole dalla Fondazione (libri di testo, docu-film IO RICORDO, spot antiracket, videoclip dei Combomastas e di Alessandro Mancuso, Officina della memoria, Sconzajuoco, etc), le videoconferenze organizzate dal Centro Pio La Torre (insieme al volume"Memoria Nostra" con l'associazione universitaria Nuovo Atene e il film "Pio La Torre. Il figlio della terra", di Giuliana Catamo e Lorenzo Hendel ). 1

20 Educazione alla Legalità e alla cittadinanza:
Incontri in Provincia di Bergamo La Fondazione della Banca di Credito Cooperativo di Treviglio e Gera d’Adda ha finanziato e promosso un ciclo di workshop per l’attività di educazione alla legalità e alla cittadinanza nel 2008 Il progetto si è articolato in 4 step per rivolgersi a diversi attori sociali e richiederne il coinvolgimento e la responsabilizzazione. In tutti le fasi si è deciso di puntare sul valore dell’associazionismo e della cooperazione come rimedio sociale: progettazione dell’intervento, contenuti e materiali 10 incontri dibattito con alunni e docenti 10 workshop con rappresentanti istituzionali, docenti, educatori e attori sociali monitoraggio e relazione finale L’obiettivo è creare un processo di crescita che parte dal basso per supportare la formazione di una coscienza civile e mostrare il valore che il capitale sociale aggiunge agli sforzi fatti da forze dell’ordine e magistratura nel controllo del territorio per lo sviluppo di un economia sostenibile, attenta a una politica del reddito e dei consumi. Nel 2009 l’attività è continuata con i Comuni di Castel Rozzone e Pontirolo Nuovo creazione di un percorso partecipato fra istituzioni pubbliche - private, volontariato, forze dell’ordine e liberi cittadini per l’elaborazione di politiche pubbliche inclusive per l’educazione alla cittadinanza attiva e responsabile. 1

21 “CONFLITTI, LITIGI E ALTRE ROTTURE”
MOSTRA INTERATTIVA “CONFLITTI, LITIGI E ALTRE ROTTURE” un percorso pedagogico utile per orientare i docenti sulle strategie da adottare in classe e per stimolare negli alunni una riflessione maieutica sull’adeguatezza delle reazioni adottate all’interno di situazioni conflittuali. Dal 19 al 27 settembre 2008, durante la Festa per la Legalità, è stata allestita a Palermo a Villa Filippina la mostra interattiva “Conflitti, litigi e altre rotture” curata dallo psicopedagogo Daniele Novara, rivolta ai giovani studenti d’età compresa tra i nove e i sedici anni, progettata e prodotta dal “Centro Psicopedagogico per la Pace e la Gestione dei conflitti” di Piacenza, organizzata dalla rete di scuole dell’Osservatorio del Centro Storico (capofila: D.D. “F. Ferrara”) e patrocinata dal Dipartimento P.I. della Regione Sicilia e dalla Fondazione “Progetto Legalità Onlus”. assunto all’interno del percorso da molte attività (come il gioco dei timbrini, le vignette sulla critica costruttiva ed efficace, il gioco degli animali e degli agenti segreti) ha consentito ai bambini di accostarsi con maggiore facilità a dei temi complessi, di accedere più consapevolmente alla dimensione emotiva propria e altrui e di sviluppare sentimenti di amicalità e cooperatività anche nei confronti dei compagni verso i quali avevano mostrato precedentemente sentimenti di ostilità. della mostra è stato particolarmente apprezzato dagli alunni, i quali si sono percepiti non come spettatori passivi, ma come “protagonisti attivi” invitati a dare corpo e voce ai contenuti proposti lungo il percorso. 1 Gli alunni che hanno visitato la mostra sono più di 300. Si tratta di alunni che vivono in un contesto sociale a rischio, con modelli familiari carenti o devianti, dove è frequente l’espressione del proprio disagio con comportamenti violenti, prevaricatori, di sopraffazione. A dicembre 2009 si è svolto a Palermo l’evento conclusivo della celebrazione del ventennale. Un calendario di iniziative, eventi, convegni, seminari - un periodo di dodici mesi - per confrontarsi sulle nuove frontiere della convivenza creativa, offrendo occasioni per mettersi alla prova, per analizzare i propri vissuti, implementando la capacità di saper leggere gli accadimenti, interiori e del contesto, e di saper attivare i necessari cambiamenti, sia interni che esterni.

22 Le scuole carcerarie La Fondazione ha siglato un protocollo d’intesa con il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria grazie al quale i percorsi didattici sono adottati anche nelle scuole carcerarie. Partendo dal presupposto che la rieducazione avviata in carcere ha senso solo se diventa un’occasione di confronto e scambio reale con il mondo esterno, i percorsi didattici non si limitano a essere rivolti ai detenuti ma tengono in grande considerazione i lavori da questi presentati che sono valorizzati con pari, se non maggiore dignità. Contributi degli alunni detenuti sono ospitati nei libri e tra i materiali dei percorsi didattici, le buone prassi degli educatori del sistema penitenziario sono offerte agli altri docenti, le attività di formazione sono rivolte a incentivare occasioni di scambio e confronto metodologico e costituiscono una ricercatissima occasione formativa. Questa sezione di Progetto Legalità è intitolata alla memoria di Luca Crescente, magistrato tra i promotori dell’iniziativa scomparso prematuramente.

23 Docu-film: Io Ricordo Il 23 maggio del 2002, nel giorno del suo decimo compleanno, il piccolo Giovanni riceve da suo padre un regalo inaspettato: il padre ha promesso di spiegargli perché l’hanno chiamato Giovanni. Per farlo gli dedica un’intera giornata in cui padre e figlio ripercorrono i luoghi dell’infanzia di un altro Giovanni: 10 anni prima è morto Giovanni Falcone, ucciso con la moglie e la scorta che lo proteggeva. 57 giorni dopo, il 19 luglio 1992 sarà ucciso anche Paolo Borsellino, sempre insieme alla scorta. Il piccolo Giovanni entra così in contatto con 26 storie legate alla storia d’Italia, raccontate dai familiari di vittime della mafia. II Film è un viaggio nella memoria dei familiari delle vittime di mafia, che con lucidità e coraggio raccontano la loro drammatica esperienza nell’aver perso un marito, un padre, un fratello per mano mafiosa. Alcuni erano al servizio dello stato, poliziotti, magistrati altri invece liberi professionisti o semplici cittadini, che la mafia non ha risparmiato. Indiana Production ha donato ogni diritto del film alla Fondazione per sostenerne le attività. Il film è distribuito da Medusa Home Video e da settembre 2009 è reperibile nei principali negozi di home video. regia di Ruggero Gabbai una produzione Indiana Production Company protagonisti Gianfranco Jannuzzo Pietro La Cara sceneggiatura Ruggero Gabbai Lisa Castagna musiche originali Francesco Buzzurro

24 Docu-film: Io Ricordo Data LUOGO CITTA'
25/09/2008 Villa Filippina Palermo 03/11/2008 Auditorium Roma 28/11/2008 Teatro Comunale A. Testoni Casalecchio di Reno Cinema …… Milano 10/12/2008 Comune di Siculiana Siculiana 15/12/2008 Procura della Repubblica di Palermo 19/12/2008 Aula Magna - Tribunale di Palermo 16/01/2009 Cinema Alba Cinisi 19/01/2009 Palazzo di Giustizia di Palermo 22/01/2009 Centro Civico Bologna 31/01/2009 Comune di Nicotera Nicotera dal 09/02/2009 Cinema Metropolitan Cinema Rouge et Noir 18/03/2009 Ist. Compr. A. Volta Acate Siracusa 28/03/2009 Livorno 22/04/2009 Cinema Gloria 23/04/2009 Cinema Astor Agrigento Caltanissetta 24/05/2009 12,45% di media ascolti CANALE 5 17/08/2009 Marettimo Trapani 19/01/2010 Quirinale Il film è stato realizzato anche grazie al contributo di privati, sia cittadini che Aziende che hanno sostenuto alcuni dei costi di produzione. Con il contributo concesso dalla Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni Culturali è stato possibile realizzare i sottotitoli in inglese e in italiano, produrre la versione ridotta per le scuole elementari, stampare le copie destinate alle scuole che partecipano ai percorsi didattici promossi dalla Fondazione. Costi per la produzione e distribuzione Acquisto di beni e servizi di produzione Collocamento personale di produzione Totale costi Ricavi della produzione e distribuzione Contributo sostenitori Contributo Indiana Production RTI per cessione diritti TV Italia Altri ricavi cessione diritti € 5.000 Totale ricavi Riconosciuto Progetto Speciale dalla Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni Culturali IO RICORDO ha ricevuto una Targa dal Presidente della Repubblica

25 Officina della Memoria dedicato ai familiari delle vittime di mafia
Officina della Memoria è un progetto in corso per dare voce alle vittime di mafia attraverso alcune testimonianze video dei familiari raggiungibili attraverso una mappa georeferenziata della Sicilia. Raccontano la storia personale e professionale di chi è stato ucciso per mano mafiosa: uno stimolo per approfondire in classe la conoscenza e lo studio di una parte della nostra storia, e fare in modo che la storia non si ripeta. Un progetto di tutela e promozione di un bene immateriale, unico nel suo genere: la memoria delle vittime di mafia attraverso la realizzazione di una galleria di video-interviste ai familiari, per ricordare il sacrificio di oltre 300 vittime che hanno perso la vita per difendere i valori della nostra Costituzione dalla violenza e sopraffazione mafiosa e per opporsi al racket.

26 Il sistema di monitoraggio
gli indicatori di realizzazione sono i numeri le classi coinvolte, ordini di scuole, diffusione su territorio, etc ; gli indicatori di risultato sono i prodotti realizzati a seguito dei percorsi a scuola: i libri, gli spot, i video, le musiche, il film e la loro diffusione; gli indicatori di impatto sono la crescita annuale sulle adesioni ai percorsi, delle adozioni dei libri di testo, delle presenze (in qualità e quantità) alle manifestazioni  promosse, sugli accessi al sito (da a in 4 anni), i nuovi contatti a seguito delle iniziative e l'aumento (in qualità e quantità) della rete di partenariato attivo e istituzionale.

27 [ www.progettolegalita.it ]
Il sistema di monitoraggio [ ] Progetto Legalità è strutturato in modo da poter verificare l’andamento dei percorsi didattici attivati, in qualsiasi momento, con un sistema indipendente e automatico, il numero delle scuole iscritte, da quali città, quali percorsi seguono e quali materiali scaricano… Inoltre lo staff della Fondazione fa una verifica periodica sull’accesso (reale) alle pagine, quali sono le sezioni più consultate e da quali siti collegati veniamo raggiunti. Questo consente di orientare meglio la diffusione delle notizie e il tipo di comunicazione. Il sito conta su una media di accessi reali al mese!

28 [ www.progettolegalita.it ]
Accessi al sito: come siamo cresciuti in questi anni [ ] Il sito risulta consultato anche da Paesi stranieri: Francia, Spagna, Gran Bretagna, United States-Canada-Singapore-South Korea-Japan.

29

30 Cooperativa No Emarginazione
Viaggi nella terra della legalità: scegli di venire in Sicilia La “Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia” propone dal 2008 i viaggi d’istruzione nella terra dei beni confiscati alla mafia per capire come sono nati, perché, come si può togliere lavoro alla mafia e darlo agli onesti, a chi non vuole pagare il pizzo, a chi lavora in regola con le leggi sul lavoro e sulla sicurezza, a chi rispetta l’ambiente e lo preserva con politiche responsabili. un viaggio nella terra dei beni confiscati alla mafia per capire come sono nati, perché, come si può togliere lavoro alla mafia e darlo agli onesti, a chi non vuole pagare il pizzo, a chi lavora in regola con le leggi sul lavoro e sulla sicurezza, a chi rispetta l’ambiente e lo preserva con politiche responsabili. Un viaggio d’istruzione anche verso il mondo del lavoro, con diverse valenze: il lavoro vero e proprio che rende produttivo un bene confiscato il lavoro onesto che toglie manodopera alla mafia il lavoro sociale che include nel processo produttivo anche persone a rischio marginalità sociale (come i disabili, tossicodipendenti, etc.) il lavoro responsabile, frutto di impegno individuale e collettivo, con ricadute sulla comunità e il territorio di riferimento Il programma prevede: un itinerario sviluppato insieme alle cooperative e a un tour operator specializzato, che coniughi la possibilità di conoscere i beni culturali, storici e paesaggistici della Sicilia con uno spaccato di attualità: Il progetto ha gli obiettivi di: promuovere l’immagine positiva del territorio come motore di sviluppo economico promuovere anche l’esperienza ultraventennale della Sicilia come modello per la cultura della legalità promuovere la conoscenza del patrimonio monumentale, artistico, culturale della regione siciliana promuovere la conoscenza di attività avviate nei beni confiscati alla mafia promuovere consapevolezza e conoscenza della legislazione per i beni confiscati alla mafia creare sostegno intorno alle attività che strappano manodopera alla mafia offrire modelli di sviluppo del territorio orientati a precise scelte di legalità offrire occasioni di confronto e buone prassi del modello cooperativo siciliano Incontri realizzati grazie anche a un contributo stanziato dalla Fondazione Banco di Sicilia DATA TIPOLOGIA LUOGO CITTA’ PARTECIPANTI Incontro di Progetto Visita ai beni confiscati Cooperativa No Emarginazione Partinico (PA) IV Circolo Didattico di Mazara del Vallo (TP) Aula Bunker c/o Casa Circondariale Ucciardone PA Palermo Istituto Comprensivo “A. Vespucci” (CT) Aula Bunker Dirigenti Cooperativa Adriatica Incontro di Formazione Hotel Cristal Proiezione “Io Ricordo” Sala conferenze Procura della Repubblica PA Liceo Scientifico “Medi” Leonforte (EN) Liceo Scientifico “Galileo Galilei” Belluno Liceo Scientifico “Falcone e Borsellino” Arese (MI) II.SS. Adria Mazzara del Vallo (TP)

31 La Comunicazione Sociale

32 ”Non pagare il pizzo è una questione d’onore e di dignità”
“Ritroviamo l’Onore”: spot antiracket ”Non pagare il pizzo è una questione d’onore e di dignità” 4 spot antiracket che hanno come protagonisti Loredana Cannata (la madre), Marcello Mazzarella (l’imprenditore), Corrado Fortuna (il figlio), e Nino Frassica nelle vesti del mafioso. Gli spot sono stati adottati da Rainews 24, proiettati alla Festa del Primo Maggio 2008, ospitati a Domenica In e nei principali siti web dei quotidiani italiani e diffusi in alcuni cinema e nelle scuole invitando i docenti a scaricarli dal nostro sito. Inoltre è stato realizzato un video appello sottroscritto da personaggi dello spettacolo (raccolto da Rosario Fiorello, Jovanotti, Ficarra e Picone, Ascanio Celestini, Giorgio Panariello, Roy Paci, Francesco Mandelli, Andrea Rivera, Max Gazzè, Pierfrancesco Favino). La Questura di Palermo ha appoggiato la promozione della campagna di comunicazione sociale per sostenere il consenso civile nella lotta al racket portata avanti con sempre maggiori successi da forze dell’ordine e magistratura, insieme ad alcuni imprenditori che hanno deciso di ribellarsi denunciano gli estorsori dando vita a un risveglio delle coscienze, anche insieme ai ragazzi di Addiopizzo. La realizzazione della campagna è stata affidata a Zerocento srl

33 La Comunicazione Sociale
Sconzajuoco Le istituzioni spiegano cos’è il racket, come agisce, perchè ribellarsi conviene La Comunicazione Sociale Monta in sequenza un collage di brevi video-interviste a interlocutori istituzionali insieme con gli spot antiracket (visionabili su per spiegare a cittadini e scuole qual è il “gioco grande” della mafia. Così fu definito da Giovanni Falcone l’intreccio degli interessi mafiosi nell’area grigia della società che non prevede posizioni ma alimenta la cultura mafiosa. Presentato nel 2009, sarà diffuso alle scuole della rete del Progetto Legalità e alla rete delle scuole per la Pace, abbinato alla visione e diffusione del film “Io Ricordo” nelle scuole e associazioni che ne faranno richiesta. SI RINGRAZIANO Pietro Grasso Roberto Scarpinato Antonio La Spina Giosuè Marino Pina Maisano Grassi Domenico Gozzo Gaetano Paci Gen. Carlo Ricozzi Enrico Colajanni Comitato AddioPizzo Col. Teo Luzi Patrizia Monterosso Antonio Maruccia Rodolfo Passaro Alessandro Marangoni UNA PRODUZIONE ZEROCENTO srl per FONDAZIONE PROGETTO LEGALITA’ Onlus in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia e ASSOCIAZIONE CULTURALE OLTRECITTA’ Patrocinio del Ministero dell’Interno Produttore DANIELE MANNO Produttore esecutivo RODOLFO DRAGO Progettazione e regia GIADA LI CALZI Direttore della Fotografia DODO VENEZIANO Riprese e Post produzione ANTONIO MACALUSO Montaggio LAURA ZAMPARDI e CINZIA BRAI Musiche originali ALESSANDRO MANCUSO Organizzazione MARCO PANEBIANCO VERONICA MINERVA CONTRIBUTI VIDEO “RITROVIAMO L’ONORE" REGIA SIMONA LIANZA SCENEGGIATURA FRANCESCO CINQUEMANI MUSICHE ORIGINALI GIORGIO BALDI

34 METTI IL LAVORO AL SICURO
Comunicazione sociale Metti il lavoro al sicuro La campagna - realizzata dalla MCA Srl di Acireale (CT) e già stata testata a livello locale da Ance Catania che l’ha promossa nei propri cantieri d’intesa - è stata ospitata a Villa Filippina durante la Festa per la Legalità. JOB VILLAGE IN TOUR …9-11 Ottobre 2008 Scuole partecipanti: Istituto Tecnico Industriale Vittorio Emanuele III di Palermo Istituto Professionale di Stato per i Servizi Alberghieri e di Ristorazione (IPSSAR) Paolo Borsellino di Palermo La Fondazione Progetto Legalità Onlus ha curato lo spazio dedicato alle scuole promuovendo tre giornate di incontri dedicati agli studenti degli istituti tecnico professionali di Palermo sulle facciate degli edifici dell’istituto d’accordo con il dirigente scolastico, sono stati affissi, in successione 3 tipi di materiali elaborati: il cartello con segnali di avviso sulla sicurezza sul lavoro, sagome degli operai che cadono da impalcature, i cartelli che riportano i dati sul “cantiere in corso” con la scritta “vogliamo sicurezza” scritta con il rosso sangue. nel pomeriggio le scuole sono state invitate a far partecipare gruppi pilota delle scolaresche ai lavori, in modo che l’indomani potessero relazionare in classe il terzo giorno è stato attivato per l’incontro del pomeriggio un forum con sociologi, sindacalisti, imprenditori per parlare insieme ai ragazzi delle riflessioni che la campagna ha suscitato. METTI IL LAVORO AL SICURO 34

35 Comunicazione sociale Combomastas – ‘U tagghiamu stu palluni?
Una canzone rap, dura, ambientata nei quartieri di Palermo, nei luoghi comuni delle periferie, un videoclip realizzato da un gruppo di giovani rapper, che non fa sconti a nessuno, nemmeno alla mafia per raccontare la voglia di riscatto di destini segnati dal degrado urbano e sociale, dove non arrendersi e non partire è una sfida già con se stessi. La Fondazione diffonde “’u tagghiamu stu palluni”, il videoclip dei Combomastas prodotto, senza scopo di lucro, dalla Zerocento di Palermo, con il contributo de Il Sole 24 ore e il Giornale di Sicilia. La Fondazione ne promuove la diffusione come occasione di riflessione sulla responsabilità delle scelte individuali e collettive. “Lo tagliamo questo pallone" è la minaccia che i grandi, infastiditi, rivolgono ai ragazzini costretti a giocare per strada. Invece di comprendere che quello è l'unico spazio rimasto per inventarsi il diritto al gioco in una infanzia rubata, i grandi minacciano. Guarda il videoclip con Sasà Salvaggio

36 Usala come suoneria, scambiala con i tuoi amici, falla girare
Comunicazione sociale Alessandro Mancuso – Iddu è mafiusu La Comunicazione Sociale Il videoclip della durata di 4 minuti circa con la partecipazione del cantante autore Alessandro Mancuso "Iddu è mafiusu" è stato realizzato nell'ambito del laboratorio "Il coraggio oltre la paura" per il progetto "Le vie della legalità in rete" che ha visto le scuole "A. Gramsci", "G. Cirincione" e "C. Scianna" di Bagheria (Palermo), protagoniste di un percorso comune tra alunni, insegnanti e genitori su tematiche come paura, coraggio, mafia e legalità. Il confronto-incontro tra le scuole è stato spunto di stimoli creativi e di costruzione di un senso comune di appartenenza al progetto. La Fondazione ne promuove la diffusione come occasione di conoscenza, approfondimento e riflessione sulla responsabilità delle scelte individuali e collettive. Realizzato con il contributo della Regione Siciliana - Assessorato Cultura, ambiente e Pubblica istruzione - Dipartimento Pubblica Istruzione e del Comune di Bagheria. Scarica il brano e il testo della canzone "Iddu è mafiusu" che ci ha donato Alessandro Mancuso, cantautore. Aiutaci a far riconoscere e a far prendere le distanze da un modello negativo, perché: IDDU E’ MAFIUSU Testo e musica: Alessandro Mancuso Musiche originali: Laura Bertuglia Regia: Antonio Macaluso il mafioso ad azzittire gli altri è a dir poco mitico conosce tutti i trucchi dell'inumanità. La mafia è una scienza richiede conoscenza di tutti quei fenomeni che prevedono coscienza per evitare al meglio come una calamità che si diffonda il morbo della legalità“ clicca su:   Patrocinio del Ministero dell’Interno Usala come suoneria, scambiala con i tuoi amici, falla girare

37 Bilancio Consuntivo 2008 Tutte le risorse del progetto sono impegnate per le attività istituzionali. Eventuali fondi di gestione sono conservati per le successive iniziative. Gli utili, infatti, per statuto, non si possono distribuire. Da marzo 2008 la Fondazione Progetto Legalità è Onlus (Organizzazione non lucrativa sociale) per facilitare la raccolta fondi di donazioni liberali da parte di coloro che decidono di sostenerci. Il progetto, infatti, tende ad “autofinanziarsi”, non si basa su certezze di contributi fissi da parte di alcun ente e ha fatto di questo fattore di criticità un punto di forza: la Fondazione ha esigue spese vive e di rappresentanza perchè gode dell’ospitalità di una società sponsor. Insomma non spreca nulla e dona gratuitamente alle scuole percorsi, progettazione, materiali, strumenti, metodologie, incontri, gestendo un contatto quotidiano con le scuole soprattutto tramite sito, mail e telefono cellulare.

38 Bilancio Consuntivo 2008

39 Bilancio Consuntivo 2009 ENTRATE DI COMPETENZA 2009
Contributi 5 per mille 2008 € 9.021,29 Contributi "La Memoria Ritrovata" € 573,65 Contributi " Progetto Legalità" € 4.530,00 Contributi c/Viaggi della legalità “ € ,50 Contributo Reg. Sicilia c/"La costituzione del .. € ,00 Contributo Progetto "Talk"( Io ricordo) € ,80 Contributi "La Costituzione" € ,40 Totale Contributi € ,64 Ricavi libri Per questo mi chiamo Giovanni € 3.274,16 Ricavi proiezione Film Io Ricordo € 5.383,44 Arrotondamenti Attivi € 0,12 Totale Altre Entrate € 8.657,72 TOTALE ENTRATE € ,36

40 Bilancio Consuntivo 2009 USCITE DI COMPETENZA 2009
Contratto Palumbo c/ritenute subite € ,00 Assistenza online alle scuole € ,00 Realizzazione progetto "Talk" e Officine della M € ,19 Progetto I Viaggi della legalità € ,89 Workshop sull'educaz. alla legalità prov. Berg € ,00 Spese prod. Libri per questo mi chiamo Giovanni € ,68 Salari e stipendi € ,01 Spese manutenzione sito internet € ,00 Spese per prest. Occasionali € ,00 Contributi inps dipendenti € ,29 Viaggi e trasferte + rimborsi spese € ,77 Totale Spese Istituzionali € ,83 Spese postali e marche da bollo € ,06 Competenze bancarie € ,74 Elaborazione dati contabili € 4.764,00 valori bollati e marche € ,80 Costi indeducibili € ,88 Cancelleria e materiali d'ufficio € ,30 Accantonamento rischi su crediti € ,00 Ammortamento macchine d'ufficio € ,86 Irap ex Unico 2009 € ,00 Totale Altri Oneri e Spese € 7.740,64 TOTALE USCITE € ,47

41 Rete di condivisione Al fine di aumentare l’impatto sociale del Progetto, coinvolgendo altre forze impegnate sullo stesso fronte, il progetto ha avviato diverse importanti collaborazioni, fondamentali per la realizzazione delle diverse iniziative proposte. L’obiettivo è creare un’osmosi tra le diverse iniziative sviluppate per sostenere lo sviluppo della cultura della legalità, facilitando il passaggio di conoscenze da una realtà all’altra. Anche per questo, quando la Fondazione viene contattata da redazioni giornalistiche racconta anche il lavoro portato avanti da ogni componente della rete di condivisione.

42 Riconoscimenti Il “Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino” è stato presentato al Presidente della Repubblica il 15 novembre 2002 al Quirinale. Da allora molte delle iniziative realizzate hanno ottenuto diversi riconoscimenti istituzionali: 2003 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per la premiazione del primo progetto rivolto alle scuole “Il Senso della Legalità” 2003 Patronato della Presidenza del Senato della Repubblica 2004 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per il Calendario della Memoria 2004 2005 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per il progetto «La Costituzione a Scuola» 2005 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per il progetto “Livatino-Grassi: la scuola contro il racket e l’usura” 2006 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per l’iniziativa “Non barattare i diritti con i favori - I Pizzini per la Legalità” 2007 Alto Patronato del Presidente della Repubblica per l’iniziativa “La Costituzione del buon esempio: fai crescere la tua regione, l’Italia, l’Europa ” 2008 Altro Patronato del Presidente della Repubblica per il progetto « La Memoria si fa scuola » 2008 Targa Presidente della Repubblica per “Io Ricordo” 2008 Patrocinio del Senato della Repubblica per i progetti «La Memoria si fa scuola» e «La Costituzione del buon esempio: fai crescere la tua regione, l’Italia, l’Europa» 2008 Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Gabinetto del Ministro della Gioventù per i progetti «La Memoria si fa scuola» e «La Costituzione del buon esempio: fai crescere la tua regione, l’Italia, l’Europa» 2008 Patrocinio del Ministero dell’Interno per il progetto « La Memoria si fa scuola » 2009 Riconoscimento della Direzione Generale Cinema del Ministero dei Beni Culturali per “Io Ricordo” come Progetto Speciale 2009 Patrocinio del Ministero dell’Interno per il DVD Sconzajuoco 2010 Visione privata al Quirinale, con il Presidente della Repubblica NEGLI ANNI I PERCORSI DIDATTICI SONO STATI PROMOSSI IN PARTENARIATO CON: UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PALERMO Facoltà di Giurisprudenza Facoltà di Scienze della Formazione Dipartimento di Scienze Sociali Facoltà di Scienze Politiche Dipartimento Studi su Politica, Diritto e Società

43 Hanno aiutato il progetto:
Molte persone, nel tempo, hanno prestato la loro opera per il progetto. Tra questi: Vincenzo Consolo Beppe Fiorello Ficarra e Picone Fabrizio Frizzi Roberto Alajmo Gianluca Tavarelli Domenico Cacopardo Giacomo Cacciatore Gaetano Savatteri Catena Fiorello Anna Tatangelo Gery Palazzotto Valentina Gebbia Christine Von Borries Andrea Lucchetta Salvo La Rosa Luca Marin Vincenza Calì Massimo Costa Enrico Guarneri Litterio Antonello Costa Rosario Fiorello Lorenzo Cherubini Ascanio Celestini Roy Paci Francesco Mandelli Giorgio Panariello Andrea Riviera Max Gazzè Pierfrancesco Favino Nino Frassica Corrado Fortuna Marcello Mazzarella Loredana Cannata Gianfranco Jannuzzo Gaetano Blandini Giampaolo Letta

44 con gli enti locali o per Officina della Memoria:
Hanno già testimoniato in oltre 200 incontri con le scuole, con le istituzioni, con gli enti locali o per Officina della Memoria: Agnese e Manfredi Borsellino Rita Borsellino Andrea Vecchio Vincenzo Conticello Mario Caniglia Rodolfo Guajana Maria Falcone Chiara Frazzetto Pina e Alice Grassi Liliana Riccobene (Montalto) Claudio Burgio e Lina La Franca Dario Montana Franca Pepi Giovanni e Caterina Chinnici Giulio Francese Grazia Lizzio Emanuela Giuliano e Ines Leotta Giuliano Matilde Montinaro Giovanni Impastato Lucia Ievolella e Pippo Di Vita Margherita Asta Elvira Cassarà Camilla Giaccone Giovanni Busetta Pietro Campagna Roberto Saetta Salvatore Casarrubea Franco La Torre Salvo e Pierpaolo Vecchio Vincenzo e Augusta Agostino Sonia Alfano Roberta e Monica Iannì Giovanna Terranova Alessandro Antiochia

45 Progetto Legalità conta su una nutrita rassegna stampa di oltre 500 minuti di passaggi tv su reti regionali e nazionali e oltre 200 articoli di stampa su testate locali e nazionali. Hanno scritto di noi: Il Corriere della Sera Repubblica e Repubblica.it Specchio Io Donna Avvenire Giornale di Sicilia La Sicilia Gazzetta del Sud QN Quotidiano Nazionale Il Resto del Carlino Il Sole 24 Ore Espresso Corriere della Sera (Aldo Grasso) Il Messaggero Il Giornale Liberazione Gazzetta dello Sport Il Riformista Les Inrockuptibles Hanno realizzato servizi: Matrix (puntata dedicata il 22/08/09) Tg1 Tg1 Primo Piano Tg2 Tg3 Rai News 24 Repubblica TV Maurizio Costanzo Show Verissimo Tg - La 7 EuroNews – France M6 – Ligne de Front Telegiornale di Sicilia Antenna Sicilia

46 in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia
Fondazione Progetto Legalità in memoria di Paolo Borsellino e di tutte le altre vittime della mafia ONLUS … aggiornato al 24/01/2010


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