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LA VALUTAZIONE A SCUOLA

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Presentazione sul tema: "LA VALUTAZIONE A SCUOLA"— Transcript della presentazione:

1 LA VALUTAZIONE A SCUOLA
OBBLIGHI E RESPONSABILITA’

2

3 ALL’INIZIO ERA “LA PAGELLA”
Fino al 1977 la pagella è stata croce e delizia degli alunni e dei genitori. Le discipline previste dai programmi ministeriali (nazionali) erano oggetto di una valutazione espressa, prima con il giudizio, poi con scala numerica.

4 Rosa 1901

5 AUGUSTO 1942

6 Pagella 1935/36- Esterno

7 Silvia

8 1948 Pagella (esterno)

9 Pagella 1958/59

10 1958/59

11 L’ Attestato “come” Certificazione

12 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE
Dal 1977 al 1993, con la Legge 517, in tutte le scuole elementari e medie la valutazione assume forma descrittiva. L’imperativo è quello di esprimersi sempre in senso positivo “Sa …” per sviluppare l’apprendimento valorizzando ciò che l’alunno già sapeva. Molte scuole negli anni ‘80 scelgono di allegare, alla scheda ministeriale, liste di obiettivi e/o performance per spiegare meglio in quale grado erano stati raggiunti gli obiettivi stessi(“con sicurezza”,“con incertezza”, “non raggiunto” )

13 SCHEDA Modello Legge 517

14 Partecipazione alla vita della classe

15 ELEMENTI DESUNTI DALLE OSSERVAZIONI SISTEMATICHE SUI PROCESSI DI APPRENDIMENTO E SUI LIVELLI DI MATURAZIONE

16 Le osservazione “debbono tenere conto della programmazione educativa elaborata dal collegio dei docenti e del piano didattico che si attua nella classe o nel gruppo di alunni,” …

17 ATTIVITA’ Educative valutazioni trimestrali

18 Attività Educative

19 VALUTAZIONE BI-TRIMESTRALE ADEGUATAMENTE INFORMATIVA SUL LIVELLO GLOBALE DI MATURAZIONE RAGGIUNTO

20 Attestato Modello Legge 517

21 Esempio di “lista” di obiettivi allegata alla scheda

22 ESEMPI

23 ESEMPI

24 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE dal ‘93 al ‘96
Assume la caratteristica di documento: cerca di tenere conto dei Programmi del 1979, 1985 e degli Orientamenti 1991 e delle riflessioni pedagogiche che ad essi erano sottesi. Cerca anche di integrare due istanze provenienti da due diversi approcci culturali alla valutazione: -uno di tipo misurativo con indicatori di competenza, per livelli di padronanza delle materie :i 5 livelli A B C D E - uno più attento ai processi formativi: i Quadri

25 Modello 93 frontespizio

26 Conoscenza dell’alunno Profilo Iniziale

27 Rilevazione degli apprendimenti

28 Valutazione dei processi formativi

29 Quadro 1 Scuola Media Strumenti del Consiglio di Classe

30 Quadro 2 Scuola Media Strumenti del Consiglio di Classe

31 Variazione grafica del modello 1993

32 variazione grafica Modello 93

33 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE DAL ‘96 AL ‘03
Nasce come semplificazione del documento precedente : spariscono gli indicatori per cui ogni materia ha un’unica voce (es “Italiano”) i 5 livelli vengono sostituiti da :Ottimo, discreto, buono, sufficiente insufficiente restano i Quadri di valutazione discorsiva a fine tri-quadrimestre.

34 MODELLO 1996 Frontespizio

35 Modello ‘96 Interno

36 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE 2004
Con la C.M. 85/2004 il MIUR informa le scuole che non provvederà all’invio delle schede: Le scuole dovranno provvedere “autonomamente” Il MIUR mette sul proprio sito un fac-simile di scheda simile al modello in uso fino ad allora prevedendo, però, la valutazione della religione cattolica nello stesso modulo e introducendo fra le discipline la valutazione del comportamento

37 LA SCHEDA DI VALUTAZIONE 2005 … cambia nome …
C.M. 84/10 Novembre 2005: “Linee guida per la definizione e l’impiego del Portfolio delle competenze nella scuola dell’infanzia e nel primo ciclo di istruzione”

38 IL PORTFOLIO NELLA CM 84/’05
È una cartelletta che assembla: -parti obbligatorie già strutturate -parti obbligatorie da strutturare -parti consigliate la cui strutturazione è libera

39 Riguarda la scuola primaria e secondaria di primo grado;
parti obbligatorie già strutturate parti obbligatorie da strutturare parti consigliate la cui strutturazione è libera Riguarda la scuola primaria e secondaria di primo grado; È la scheda di valutazione già prevista in precedenza; Non è, però, rispettosa del Testo Unico che prevede per la religione cattolica valutazione su foglio a parte; Introduce la valutazione del comportamento dell’alunno.

40 Riguarda anche la scuola dell’infanzia;
parti obbligatorie già strutturate parti obbligatorie da strutturare parti consigliate la cui strutturazione è libera Riguarda anche la scuola dell’infanzia; Impone la raccolta della documentazione educativa: osservazioni, diari di bordo, descrizioni di processi di apprendimento ed esperienze educative; …come se la documentazione non fosse da sempre compito dei docenti; ...come se il Collegio Docenti non fosse chiamato, da sempre, a deciderne la struttura…

41 Inizialmente questa parte era per il MIUR il
parti obbligatorie già strutturate parti obbligatorie da strutturare parti consigliate la cui strutturazione è libera Inizialmente questa parte era per il MIUR il “VERO” portfolio: dalle vocazioni ai destini predeterminati: la “vera personalizzazione”. Ora, dopo l’intervento del Garante della privacy, delle proteste di genitori e scuole al MIUR non resta che lasciare questa parte libera … “consigliata”

42 LA MONTAGNA CHE PARTORISCE
PER I MOTIVI ESPLICITATI IL PORTFOLIO PREVISTO DALLA C.M. 84/’05 è: LA MONTAGNA CHE PARTORISCE IL TOPOLINO

43 IL MIUR CON LA CM 84 ha confuso certificazione e documentazione;
ha così prospettato un portfolio ”pasticciato”; ha imposto un modello rigido mentre possono esistere tanti modelli di portfolio a seconda delle diverse funzioni che gli vengono connesse ed il predisporle è prerogativa del collegio; è intervenuto così imbrigliando l’autonomia decisionale delle scuole;

44 IL MIUR CON LA CM 84 ha richiesto la partecipazione di genitori e alunni, (proponendo in termini semplicistici la tematica complessa delle relazioni tra istituzioni, persone, generazioni…) confondendo i ruoli di Scuola e Famiglia; ha indotto una raccolta di dati sensibili, ben oltre le consuetudini delle scuole (e perfino oltre i limiti stabiliti dalle leggi sulla privacy); non ha fornito il Regolamento richiesto nemmeno dopo il pronunciamento del Garante;

45 IL MIUR CON LA CM 84 ha mobilitato talora energie per studi e approfondimenti che poi ha vanificato e disatteso; ha indotto pratiche che richiedono molto tempo e molte risorse umane e finanziarie (in contemporanea ai tagli di organico) difficilmente estendibili a tappeto senza né investimenti né formazione; ha riproposto il solito modo di far credere che “tutto cambia”, ma in realtà…

46 DOPO LA CM 84 Al di là dei guasti prodotti dalla Strategia della Confusione messa pervicacemente in atto dal Miur occorre dire subito che: Certificazioni, Attestati, sono atti dovuti che la scuola rilascia da sempre, e non può non rilasciare, che siano o no “denominati” portfolio.

47 … E ORA CHE FARE? Riconoscere e contrastare la “strategia della confusione” attuata dal MIUR. I collegi non lascino imbrigliare dal MIUR la loro autonomia decisionale: vanno conservate e valorizzate le migliori esperienze di documentazione educativa; le parti consigliate conviene rispedirle al mittente: non vi sono le condizioni per seri approfondimenti; le scuole si tutelino prevedendo la valutazione della religione cattolica su foglio a parte (lo prevede la normativa vigente). Tutti insieme: genitori, insegnanti, forze sociali rivendichino il ripristino dei previsti percorsi per la definizione degli strumenti di certificazione, valutazione e documentazione ( art. 8 D.P.R 275/99 e art. 3 legge 53/03)

48 COSA SOSTIENE LA FLC CGIL
la scheda/documento di valutazione deve essere unica per tutti e decisa attraverso le procedure stabilite dalla legislazione (una circolare non basta) il MIUR può consigliare/indirizzare le scuole, ma non invadere la loro autonomia organizzativa e didattica compito del Sindacato è intervenire per il riconoscimento delle prestazioni lavorative necessarie ad un lavoro di documentazione; a fronte dell’arroganza giuridica di questo ministero, la FLC CGIL sta diventando anche il garante della legalità (vedi querelle IRC)

49 COSA SOSTIENE LA FLC CGIL
la valutazione degli alunni è un atto che fa parte, da sempre, dei doveri del docente. il tutor è una figura contrattualmente non esigibile: non c’è e non ci può essere; sulle parti consigliate: la parola stessa dice che non è un obbligo! Compete ai collegi docenti decidere SE e COME fare (ma è proprio la parte che il Miur ha propagandato come novità. Poi non l’ha sostenuta con la indispensabile formazione ed ha tagliato gli organici); sulle parti obbligatorie ma a struttura libera:la decisione spetta ai i docenti; è opportuno che si colleghino alle buone pratiche già in uso e deliberate dai loro Collegi; per tutti i dati sensibili aspettino il Regolamento, chiesto dal Garante;

50 CHE COSA SOSTIENE LA FLC CGIL
FINO A QUANDO LA SCHEDA DI VALUTAZIONE NON VERRÀ PROMULGATA A SEGUITO DEL PERCORSO PREVISTO DALLA NORMATIVA, I COLLEGI, SE LO RITENGONO OPPORTUNO, POSSONO DELIBERARE L’ADOZIONE DI UNA SCHEDA DA LORO STESSI ELABORATA IN COERENZA CON IL POF.

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