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La II guerra mondiale e l’Italia. Lo scoppio della guerra e l’Italia.

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Presentazione sul tema: "La II guerra mondiale e l’Italia. Lo scoppio della guerra e l’Italia."— Transcript della presentazione:

1 La II guerra mondiale e l’Italia

2 Lo scoppio della guerra e l’Italia

3 1940 Italia 10 giugno Italia entra in guerra contro la Francia “…qualche migliaio di morti da buttare sul tavolo delle trattative” Offensiva sulle Alpi Ma insufficienza mezzi corazzati Germania offre aiuto, Mussolini rifiuta Agosto attacca inglesi in Egitto e in Somalia

4 1940 Italia Settembre Giappone Patto Tripartito, cui aderirono poi anche Ungheria, Slovacchia, Romania Ottobre dall’Albania attacca la Grecia ma a fine novembre ripiega; sfiducia nel paese (ci soccorre Hitler nel 41) Attacco aereo inglese a Taranto, duplice offensiva vittoriosa in Cirenaica e in Somalia, Eritrea, Etiopia Italia accetta aiuto tedesco e arriva Rommel con l’Afrika Korps

5 AFRICA KORPS

6 1943 LA SVOLTA Gennaio, Conferenza di Casablanca: alleati decidono lo sbarco in Italia; fino alla resa incondizionata della Germania Pesanti bombardamenti su Germania e alleati Febbraio chiude fronte russo Maggio chiude fronte africano Giugno inizia campagna di Italia

7 1943 campagna di Italia Regime fascista in crisi 10 luglio sbarco degli angloamericani in Sicilia Incontro di Feltre: Mussolini non ottiene da Hitler permesso di pace separata Caduta di Palermo, bombardamenti su Napoli, incursioni aeree su Roma 24-25 luglio Mussolini viene messo in minoranza dal Gran Consiglio del Fascismo, poi arrestato Governo affidato al gen.Badoglio che firma armistizio a Cassibile (3 settembre, reso noto l’8) Si riorganizzano i partiti antifascisti

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15 1943 campagna di Italia Governo e Re fuggono a Brindisi; Mussolini prigioniero sul Gran Sasso Settembre Badoglio dichiara guerra alla Germania Azione partigiana e rappresaglie tedesche; CLN (comitati di liberazione nazionale, governi partigiani) 12 settembre Mussolini, liberato, fugge a Salò dove fonda la Repubblica Sociale

16 Cosa sono i CLN? I CLN sono anch’essi “governi di fatto”: si auto- attribuiscono potestà governativa originaria a carattere provvisorio, in concorso con altre autorità, esercitando in concreto questa potestà, all’interno di una guerra o di una rivoluzione, il tutto allo scopo di organizzare definitivamente il potere.

17 Le linee del fronte in Italia la Gustav - la Gotica

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24 Vittorio Emanuele III abdica Il Re il 12 aprile 1944 lesse un proclama alla radio ( “proclama di Ravello”): si ritira dalla vita pubblica e nomina suo figlio Umberto “Luogotenente del Regno”, nomina che diventerà effettiva dopo la liberazione di Roma ( 4 giugno).

25 UMBERTO II LUOGOTENENTE DEL REGNO Come era negli accordi, il 5 giugno il Re nominò il figlio “Luogotenente Generale del Regno”, con il compito di provvedere a tutti gli affari amministrativi e per l’esercizio delle prerogative regie.

26 Perché è importante il primo governo Bonomi? Perché è il primo formato da esponenti antifascisti e perché non si forma “nelle stanze” del Re, ma per il contributo dei partiti democratici riunitesi nei CLN.

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32 Nel bolognese e in Romagna la fortificazione era difesa da due armate: la Xª, schierata dall'Adriatico fino a Bologna, che si componeva di un corpo corazzato e di un corpo paracadutisti; la XIVª, che era schierata dal torrente Idice al mar Tirreno, con un corpo corazzato e un corpo da montagna (con una divisione italiana). Gli alleati si disposero come segue: - sul fronte adriatico l'VIII Armata britannica, che raggruppava forze provenienti da tutto il Commonwealth - sul fronte tirrenico la V Armata USA.VIII Armata britannicaV Armata USA

33 Il 25 agosto scattò l'«Operazione Olive». Il piano prevedeva l'attacco congiunto dei due eserciti. Ma riuscì solo in parte: i britannici sfondarono la linea e avanzarono sul terreno liberando Rimini (21 settembre), Santarcangelo (il 25) e Savignano sul Rubicone (il 27). Invece sul crinale appenninico il tentativo di sfondamento non riuscì. Gli americani occuparono in settembre Marradi e Palazzuolo sul Senio; presero Castel del Rio (26 settembre); quindi conquistarono, in un'azione congiunta con i partigiani, Monte Battaglia (28 settembre). Poi il fronte si arrestò per due mesi: Fontanelice (Valle del Santerno) e Casola Valsenio furono prese alla fine di novembre. A dicembre le operazioni militari si arrestaronoOperazione OliveMarradiPalazzuolo sul SenioCastel del RioMonte BattagliaFontaneliceCasola Valsenio

34 Sul versante adriatico, nello stesso periodo, l'esercito del Commonwealth era riuscito ad avanzare progressivamente: Ottobre 1944. Superato il Rubicone, vengono liberate Cesena (19 ott.), Cesenatico (20 ott.) e Cervia (23 ottobre). 9 novembre 1944. Dopo aver attraversato il Savio e il Ronco, gli alleati entrano a Forlì. 2-4 dicembre 1944. Dopo aver passato il Montone e i Fiumi Uniti gli alleati liberano Ravenna. Il 16 dicembre liberazione di Faenza, dopo il passaggio del Lamone. Faenza viene liberata da truppe neozelandesi.RubiconeSavioRoncoMontoneFiumi UnitiLamone

35 nella valle del Santernonella valle del Senio Borgo TossignanoBorgo Rivola seconda barriera difensiva fu posta lungo il corso del Senio (da Borgo Rivola ad Alfonsine) e sulla sponda sinistra del Reno.SenioReno Il 30 dicembre il comando alleato ordinò la sospensione delle iniziative offensive e ingiunse alle armate di attestarsi nei punti raggiunti. I tedeschi si riorganizzarono e costruirono una nuova linea difensiva:

36 Il fronte rimase immobile per tutta la stagione invernale, fino all'aprile 1945. Nelle ultime settimane di marzo, il fronte assunse importanza strategica decisiva nel quadro delle iniziative alleate, convincendo gli Inglesi che la sorpresa, la velocità d’azione e la percorribilità delle strade statali potevano condurli alla presa di Bologna ancor prima degli Americani che erano impegnati sugli Appennini.

37 Offensiva dell'aprile 1945 Lungo il fronte sul fiume Senio era schierata:

38 La Battaglia del Senio e la liberazione di Lugo e dintorni……………….

39 1945 fine della guerra in Italia Aprile: i tedeschi abbandonano la linea Gotica sugli Appennini Principali città italiane liberate dai partigiani (24-25 aprile) Mussolini riconosciuto al confine svizzero viene fucilato ed esposto a Milano in piazzale Loreto, insieme ad altri 18 gerarchi, dove l’anno prima erano stati fucilati 15 partigiani antifascisti

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