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Il Modello di Heckscher-Ohlin

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Presentazione sul tema: "Il Modello di Heckscher-Ohlin"— Transcript della presentazione:

1 Il Modello di Heckscher-Ohlin
Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

2 Economia Internazionale
Esempio UE e India UE esporta microchip e importa T-shirt India importa microchip ed esporta T-shirt Secondo la teoria dei costi comparati, l’UE ha una tecnologia superiore nella produzione di microchip e l’India nella produzione di T-shirt Tuttavia, le tecnologie per fare microchip e T-shirt non sono così diverse tra paesi Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

3 Economia Internazionale
Esempio Consideriamo due fattori: lavoro (L) capitale (K) Microchip: occorre relativamente più K di L (K-intensive) T-shirt: occorre relativamente più L di K (L-intensive) UE: relativamente più abbondante di K che L (K-abundant) India: relativamente più abbondante di L che K (L-abundant) Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

4 Economia Internazionale
Teorema di Heckscher-Ohlin (intuizione) L’UE esporta microchip poiché è relativamente più abbondante di K, che è il fattore produttivo relativamente più utilizzato nella produzione di microchip Vale il contrario per l’India Sempre teoria di vantaggi comparati, ma ora definiti in un modo nuovo  dipende dall’abbondanza relativa dei fattori produttivi e non dalla tecnologia Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

5 Economia Internazionale
Il Modello di Heckscher-Ohlin (HO) Teorema di HO (spiegazione del commercio int.le) Teorema del pareggiamento dei prezzi dei fattori produttivi Teorema di Stolper-Samuelson (relazione tra ragione di scambio e prezzi dei fattori produttivi) Teorema di Rybczynski (relazione tra quantità di fattori produttivi e produzione) Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

6 Economia Internazionale
Le Funzioni di Produzione Y=F(K,L) Rendimenti di scala (ReSCo, ReSCr) Produttività marginali In equilibrio: Rapporto tra i prezzi dei fattori=rapporto tra le produttività marginali Definito un rapporto K/L (intensità fattoriale) di equilibrio in relazione al rapporto tra i prezzi dei fattori Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

7 Economia Internazionale
Il Modello di HO: Ipotesi Modello 2 beni (X,Y)  2 paesi (1,2)  2 fattori produttivi (K,L) Concorrenza perfetta e omogeneità del prodotto Dotazioni fattoriali (relative) diverse tra paesi, ma tecnologie e preferenze identiche Funzioni di produzione ReSCo e assenza di inversione delle intensità fattoriali Mobilità perfetta dei fattori tra settori, ma non tra paesi Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

8 Economia Internazionale
Il Modello di HO: Ipotesi Il paese 1 (2) è quello relativamente più abbondante di K (L): Il bene Y (X) è relativamente più intensivo di capitale (quindi X di lavoro): Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

9 Economia Internazionale
Il teorema di HO Enunciato: sotto le ipotesi del modello di HO, un paese esporta il bene che utilizza in modo relativamente più intensivo il fattore di cui è relativamente più abbondante (e importa l’altro) Nel nostro caso: Il paese 1 esporta Y ed importa X Il paese 2 esporta X ed importa Y Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

10 Economia Internazionale
Il teorema del pareggiamento dei prezzi dei fattori (PPFP) Ipotesi aggiuntiva: assenza di specializzazione completa Enunciato: il libero commercio comporta un uguagliamento dei prezzi dei fattori produttivi tra i due paesi, sia in termini relativi che in termini assoluti. Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

11 Economia Internazionale
Intuizioni del teorema PPFP I fattori produttivi (i.e. i loro servizi) si “spostano” tra paesi attraverso i beni finali La libera circolazione dei beni porta a uguagliare i prezzi dei beni Allora anche i prezzi dei fattori devono uguagliarsi poiché i prezzi dei “veicoli dei loro servizi” (i.e. i beni) si sono uguagliati Se c’è specializzazione completa il commercio internazionale avviene attraverso un bene solo, ma i fattori sono due Allora non ci sono abbastanza “veicoli” per rendere uguali i prezzi dei fattori Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

12 Economia Internazionale
Riflessioni sul teorema PPFP Conclusione forte, ma reinterpretabile come “tendenza all’uguagliamento” La condizione di assenza di specializzazione completa si traduce in una differenza contenuta nella dotazione fattoriale relativa dei paesi (dotazioni nello stesso cono di diversificazione) Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

13 Economia Internazionale
Il Teorema di Stolper-Samuelson (SS) Ipotesi aggiuntiva: assenza di specializzazione completa Enunciato: se il prezzo del bene Y (K-int) aumenta, allora il prezzo di K aumenta rispetto al prezzo di L, sia in termini relativi che in termini assoluti, e il prezzo di L diminuisce Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

14 Economia Internazionale
Intuizione del teorema SS in economia chiusa Se il prezzo di Y (K-int) aumenta, diviene più conveniente produrre Y piuttosto che X (L-int) Quando la prod. X , si libera molto L e poco K Affinché prod. Y , occorre molto K e poco L Sul mercato di K si ha un eccesso di domanda Sul mercato di L si ha un eccesso di offerta  il prezzo relativo K/L , il prezzo di K , il prezzo di L  Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

15 Economia Internazionale
Applicazione del teorema SS in economia aperta Con l’apertura commerciale un paese importa il bene che utilizza in modo relativamente più intensivo il fattore relativamente più scarso (HO) Si importa a prezzi relativi più bassi rispetto ai prezzi relativi di autarchia, dato che il paese ha vantaggi comparati nell’altro settore (che diviene di esportazione) Quindi il passaggio da autarchia a economia aperta comporta una diminuzione del prezzo del bene (che con l’apertura commerciale è) di importazione Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

16 Economia Internazionale
Teorema SS: effetto dell’apertura commerciale SS  la diminuzione del prezzo del bene di importazione comporta una diminuzione della remunerazione del fattore utilizzato in modo relativamente più intensivo nel settore di importazione; aumenta invece la remunerazione dell’altro fattore produttivo HO  il fattore intensivo del settore di import è il fattore relativamente più scarso nell’economia Conclusione: l’apertura commerciale favorisce il fattore più abbondante nell’economia e penalizza il fattore più scarso Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

17 Economia Internazionale
Il Teorema di Rybczynski (Ryb) Ipotesi aggiuntiva: assenza di specializzazione completa Enunciato: a parità di prezzi dei fattori produttivi, un aumento di K provoca un aumento della produzione di Y e una diminuzione della produzione di X Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

18 Economia Internazionale
Intuizione del Teorema di Ryb in economia chiusa Se i prezzi dei fattori non possono cambiare, allora le intensità fattoriali dei due settori non possono cambiare Se la nuova quantità di K viene assorbita solamente dalla produzione di Y (K-int), il rapporto K/L nel settore Y aumenta Affinché ciò non accada, alcuni L smettono di produrre X e producono Y (insieme a una quantità di K, pur minore, sempre proveniente da X) Per mantenere costante il rapporto tra i prezzi dei fattori, necessariamente la prod. X deve diminuire e quella di Y aumentare Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

19 Economia Internazionale
Il Teorema di Ryb: effetti attesi sui prezzi Con l’aumento della dotazione fattoriale, aumenta il reddito dell’economia e la domanda di tutti i beni, sia X che Y. Tuttavia, l’offerta di Y è aumentata, mentre quella di X è diminuita.  eccesso di domanda nel mercato di X il prezzo relativo di X tende ad aumentare Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

20 Economia Internazionale
Il Teorema di Ryb in economia aperta Paese piccolo: Ok ipotesi di prezzi costanti Se X bene di importazione (esportazione), l’eccesso interno di domanda è positivo (negativo) e aumenta (si riduce in valore assoluto), quindi il commercio int.le aumenta (si riduce) Paese grande: Se X bene di importazione, aumenta la domanda int.le di X e il prezzo di X   peggiora la RdS per il paese Se X bene di esportazione, diminuisce l’offerta int.le di X e il prezzo di X   migliora la RdS per il paese Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

21 Economia Internazionale
Il Modello di HO nel breve periodo Che cosa accade se il K non può velocemente riconvertirsi tra un settore e l’altro? Riformulazione del modello di HO secondo il modello a fattori specifici: Grafico a “bacinella” Domanda di fattore mobile (lavoro) come valore della sua produttività marginale Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

22 Economia Internazionale
Il Modello a Fattori Specifici HO: si esporta il bene con il fattore specifico relativamente più abbondante SS: l’aumento del prezzo di un bene favorisce il fattore specifico del settore e sfavorisce il fattore specifico dell’altro settore; effetto ambiguo sulla remunerazione del fattore mobile Ryb: l’aumento di un fattore specifico aumenta la produzione nel settore in cui è impiegato e diminuisce la produzione dell’altro; l’aumento del fattore mobile aumenta la produzione in ambedue i settori Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

23 Economia Internazionale
Il Modello di HO generalizzato Come superare la semplificazione 2  2  2 ? Riformulazione di Vanek in termini di contenuto fattoriale Contenuto fattoriale delle esportazioni nette: quantità di fattori produttivi che “viaggiano” attraverso i beni scambiati (i.e. i beni come servizi dei fattori) Es: l’UE esporta verso l’India microchip, automobili e piastrelle, che corrispondono a macchine, lavoratori specializzati e lavoratori non specializzati in termini di contenuto fattoriale Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

24 Economia Internazionale
Il Modello di HO generalizzato Riformulazione del concetto di abbondanza relativa: confrontare la percentuale di PIL mondiale di un paese con la percentuale di ogni fattore su totale mondiale dello stesso paese Es: l’UE ha il 20% dei macchinari del mondo, 18% dei lavoratori specializzati e 5% dei lavoratori non specializzati; il PIL UE è il 15% del PIL mondiale  l’UE è relativamente più abbondante di macchinari e di lavoratori specializzati Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

25 Economia Internazionale
Il Modello di HO generalizzato Teorema HOV (per Vanek): il paese esporta (al netto), attraverso i beni, i servizi di quei fattori di cui è relativamente più abbondante Es: l’UE esporta beni (al netto) che contengono in modo più intensivo i servizi di macchinari e di lavoro specializzato; importa invece i servizi del lavoro non specializzato Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

26 Economia Internazionale
Il Modello di HO: l’evidenza empirica Il paradosso di Leontieff Il superamento del paradosso Che cosa stanno verificando ora gli economisti internazionali? Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

27 Economia Internazionale
Il Paradosso di Leontieff Nel 1953 Wassily Leontief utilizzò dati del 1947 per esportazioni e importazioni USA per sottoporre a test il teorema di HO Utilizzò le tavole input-output per arrivare al contenuto fattoriale di esportazioni e importazioni risolvendo il problema dei beni intermedi Non avendo dati sugli altri paesi per le importazioni, utilizzò le caratteristiche tecniche di beni USA sostituti (d’altro canto HO assume stesse tecnologie) Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

28 Economia Internazionale
Il Paradosso di Leontieff Sorprendentemente, l’intensità capitalistica delle importazioni era superiore a quella delle esportazioni. Il paradosso: gli USA del 1947 erano relativamente abbondanti di lavoro e scarsi in capitale? Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

29 Economia Internazionale
Il Paradosso di Leontieff: spiegazioni Tecnologie differenti tra paesi: la produttività del lavoro USA era diversa da quella del resto del mondo Questa spiegazione avanzata da Leontieff richiedeva però differenze troppo marcate in termini di produttività Leamer (1980) stima nuovamente il modello secondo la formulazione HOV e risolve il paradosso Tuttavia, HO non risulta facilmente verificato per altri paesi Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

30 Economia Internazionale
Le recenti verifiche empiriche Nuova direzione di ricerca: cercare di isolare i fattori che non rendono HO verificato nella realtà (ed es: diverse tecnologie, assenza di libero commercio, ecc.) Missing trade (Trefler, 1995): il commercio internazionale in termini di servizi dei fattori non riflette le divergenze di dotazioni fattoriali relative dei paesi; si giunge all’idea di “commercio mancante” (missing trade) Trefler afferma che ciò dipende da diverse tecnologie e da diverse preferenze. Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

31 Economia Internazionale
...Continua l’esempio iniziale Secondo teorema PPFP, K e L dovrebbero essere remunerati allo stesso modo in India e UE (no specializzazione completa) Secondo teorema SS, un aumento dei prezzi dei microchip relativamente alle T-shirt, aumenta il costo d’uso di K (e diminuisce il salario) Secondo teorema Ryb, se molti lavoratori indiani migrano nell’UE, la produzione di T-shirt in UE aumenta e quella di microchip diminuisce  poiché UE e India paesi grandi, l’aumento di L in UE diminuisce la prod. interna di microchip, ne aumenta la domanda interna, quindi diminuisce l’offerta int.le di microchip e il loro prezzo   la RdS migliora per l’UE Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale

32 Economia Internazionale
Sommario Il modello HO spiega il commercio internazionale come differenza nelle dotazioni fattoriali relative La tecnologia non ha più nessun ruolo, come in Ricardo Cosa accade se tecnologie, dotazioni fattoriali (relative), e preferenze, sono diverse tra paesi? Giuseppe De Arcangelis © 2012 Economia Internazionale


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