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IL BULLO UN UGUALE CHE SI COMPORTA IN MODO DIVERSO Antonio De Salvia.

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Presentazione sul tema: "IL BULLO UN UGUALE CHE SI COMPORTA IN MODO DIVERSO Antonio De Salvia."— Transcript della presentazione:

1 IL BULLO UN UGUALE CHE SI COMPORTA IN MODO DIVERSO Antonio De Salvia

2 Il bullo non è un anormale : è un uguale che si comporta in modo diverso in un contesto definito. Tipologie di contesto : Gruppo classe: scuola Gruppo sportivo: palestra …e il carcere? Rapporto o relazione asimmetrica: il bullismo è sintomo rivelativo dell’intenzione di far prevalere il desiderio di prevalere

3 Nel gruppo-classe, nel gruppo sportivo tra i componenti si caratterizzano e si sviluppano il confronto, la competitività, la gara : ognuno fa ricorso alle capacità, doti fisiche, intellettive, relazionali: Intelligenza razionale Intelligenza pratica Prestazioni atletiche

4 Nella competizione è ovvio che si verifichi: La vittoria : premio, plauso, visibilità, riconoscimento, reputazione, miglioramento dell’autostima La sconfitta: delusione, frustrazione, ammissione della propria inadeguatezza, derisione Chiave di lettura del fenomeno del bullismo : reazione a frustrazione preventivata con forme di aggressività anticipata

5 Il bullo vive la frustrazione derivante dalla constatazione, nell’attività sportiva e scolastica, di non possedere le doti (o la capacità di impegno) necessarie per raggiungere risultati qualificanti e gratificanti. Il bullo ha timore di perdere Non è in grado di gestire le proprie emozioni Non è in grado di ammettere sportivamente la superiorità dell’altro È immaturo e fragile

6 Il bullo per emergere « deve » adottare mezzi sleali, azioni illecite:  « deve » emergere senza mettersi in competizione  « deve » barare, contaminare le regole: non rispettare i doveri propri per non riconoscere i diritti degli altri  Sostanzialmente è un debole che recita la parte del forte, del prepotente, arrogante,…

7 Lo schema : funzioni di ruolo Bullo dominante Bulli gregari Vittima reattiva Vittima passiva Spettatori complici, istigativi Spettatori remissivi Cittadinanza attiva  scolaresca attiva « Il mondo va male non perché qualcuno fa il male, ma perché ci sono tanti che assistono e non fanno nulla « A.Einstein »

8 Sostegno alla vittima : Acquisizione di consapevolezza critica e responsabile Supporto all’autostima e all’autonomia funzionale « Se qualcuno diventa arrogante e prepotente è perché qualcun altro diventa debole e sottomesso « Art. 3 Costituzione : « Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali di fronte alla legge: …»

9 LE ALTERNATIVE Conoscere il bullo e motivarlo a giocare a carte scoperte: « Si capisce che hai dei problemi e non sei in grado di risolverli » « Per essere veramente leader occorre evitare l’uso della forza e della prepotenza !» « Ti aiuto a scoprire in te risorse per migliorare la tua capacità di relazione complementare con gli altri «

10 Coinvolgimento attivo degli spettatori Applicazione delle modalità derivanti dalla peer education Formazione di mediatori coetanei Percorsi di prevenzione e gestione delle situazioni conflittuali rivolti a studenti di scuole secondarie di primo e secondo grado

11 Intento o obiettivo: Neutralizzare le cause e le conseguenze del bullismo Rendere inoffensivo il bullo Riequilibrare (normalizzare) le relazioni intersoggettive Ricomporre relazione simmetrica, di reciprocità e complementarietà Supporto attivo alla vittima Nella convivenza sociale dei diversi contesti tutti ci guadagnano e nessuno ci rimette.

12 www.essereumani.org


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