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Cielo nero su Francoforte

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Presentazione sul tema: "Cielo nero su Francoforte"— Transcript della presentazione:

1 Cielo nero su Francoforte

2 PEGGIORAMENTO DEI RAPPORTI DEFICIT/PIL, DEBITO/PIL
RECESSIONE DISOCCUPAZIONE PEGGIORAMENTO DEI RAPPORTI DEFICIT/PIL, DEBITO/PIL INFLAZIONE

3 RECESSIONE Pil area euro -0,3% nel 2012 Variazione in base annua:

4 Aumento dei prezzi delle materie prime
RECESSIONE Si parla di recessione quando il Prodotto interno lordo (PIL) reale diminuisce per almeno due trimestri consecutivi. CAUSE: Stretta creditizia Misure di austerità Aumento dei prezzi delle materie prime Calo della domanda estera e interna (per le imprese manifatturiere e per quelle di servizi)

5 10 anni di crescita insufficiente + recessione = DISOCCUPAZIONE (area euro 10.9%)
CAUSE:

6 DISOCCUPAZIONE Tasso di Disoccupazione 2012 Spagna 23,6% Cipro 10% Grecia 21,8% Finlandia 8% Portogallo 15% Belgio 7,4% Irlanda 14,8% Germania 6,8% Slovacchia 13,7% Malta 6,5% Slovenia 12,4% Lussemburgo 5,2% Estonia 11,3% Olanda 5% Italia 10,2% Austria 4,2% Francia 10% Molto critico Mediamente critico Poco critico Non critico

7 INFLAZIONE Inflazione: un generale e continuo aumento dei prezzi di beni e servizi in un dato periodo di tempo che genera una diminuzione del potere d'acquisto della moneta. Target Bce inflazione ≤ 2% Inflazione area Euro attuale 2,8%

8 Aumento Imposte indirette
INFLAZIONE Prezzo dell’energia Prezzo dei carburanti Aumento Imposte indirette CAUSE:

9 Tassi di inflazione 2012 Estonia 4,2% Cipro 2,5% Italia 3,7% Austria 2,4% Slovacchia 3,6% Francia 2,4% Portogallo 3,1% Grecia 2,4% Lussemburgo 3% Irlanda 2,3% Finlandia 3% Malta 2,2% Belgio 2,9% Germania 2,1% Slovenia 2,9% Spagna 2% Olanda 2,7% INFLAZIONE Molto critico Mediamente critico Poco critico Non critico

10 PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEFICIT/PIL
Deficit/Pil: Indica il rapporto tra la differenza delle Uscite e delle Entrate di una Nazione in un determinato anno (Deficit) e la ricchezza complessiva prodotta da quella nazione in quello stesso anno (PIL). Se è alto significa che lo Stato “perde” soldi e produce poca ricchezza. Target Deficit/Pil % Zona Euro ,7% PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEFICIT/PIL

11 PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEFICIT/PIL
Irlanda ,1% Finlandia 4,1% Grecia ,1% Italia ,9% Spagna ,5% Slovenia 3,5% Cipro ,3% Austria % Slovacchia ,8% Lussemburgo 2,4% Belgio ,7% Malta 2,3% Francia ,5% Estonia 1% Olanda ,5% Germania % Portogallo ,5% PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEFICIT/PIL Molto critico Mediamente critico Poco critico Non critico

12 PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEBITO/PIL
Debito/Pil: cioè il rapporto tra debito pubblico che lo Stato ha nei confronti di chi ha acquistato i suoi titoli di credito e prodotto interno lordo. E’ un importante indice della solidità finanziaria ed economica dello Stato. Più aumenta l’indebitamento dello Stato più questo devo offrire tassi alti per vendere i suoi titoli. Target Debito/Pil % Zona Euro ,1%

13 PEGGIORAMENTO DEL RAPPORTO DEBITO/PIL
Grecia 165,3% Malta 72% Italia 120,5% Cipro 71,6% Portogallo 116,8% Olanda 64% Irlanda 113,7% Finlandia 55% Belgio 99,2% Slovenia 48% Francia 89% Slovacchia 43% Germania 82% Lussemburgo 18,5% Spagna 73,8% Estonia 6,1% Austria 72,2% Molto critico Mediamente critico Poco critico Non critico

14 La Bce, sotto la presidenza Draghi:
Ha ridotto il tasso di riferimento portandolo all’ 1%; Ha dimezzato la riserva obbligatoria. Obiettivo:Aumentare consumi e investimenti

15 Ha attuato misure di rifinanziamento straordinarie al settore bancario:
LTRO (Long Term Refinancing Operation) (1000 miliardi di euro per 3 anni all’1%) Obiettivo: Evitare e Crack Bancari

16 Ma tale liquidità non è giunta alle imprese e alle famiglie perché:
Le banche hanno ripianato i loro debiti; Hanno riacquistato titoli di Stato a tassi di interesse appetibili > 1%

17 Ha effettuato operazioni di Mercato aperto:
Ha acquistato Titoli dalle banche Obiettivo: Aumentare la base monetaria delle banche Diminuzione tassi d’interesse passivi Probabile diminuzione degli interessi attivi

18 LTRO + Acquisto di titoli + Riduzione del tasso di riferimento = Aumento di M3
depositi

19 Variazione di M3: Gennaio ,5% Febbraio 2,8% Marzo 3,2% E’ aumentata la raccolta delle banche ma la Domanda di credito di imprese e famiglie è bassa perché, per la debolezza dell’attività economica, è basso il merito creditizio.

20 Difficoltà delle imprese ad
MA …………………. Difficoltà delle imprese ad Accedere ai prestiti

21 Suicidio economico dell’Europa
Paul Krugman (Nobel economia 2008) Suicidio economico dell’Europa Spirale (circolo vizioso ) AUSTERITÀ BASSA CRESCITA DEFICIT Ha proposto:

22 1) USCITA DALL’EURO E RITORNO ALLE VALUTE NAZIONALI

23 Ma, per noi, economicamente non si può rinunciare ai vantaggi dell’euro:
Stabilità dei prezzi (tasso d’inflazione ≤ 2%) Tassi d’interesse più bassi Facile confronto tra i prezzi per consumatori e imprese concorrenza Assenza di spese di cambio Più possibilità, per le imprese europee, di competere con quelle di Stati Uniti e Cina

24 2) Politica monetaria più espansiva:
Ulteriore diminuzione del tasso di riferimento Acquisto di titoli Diminuzione della riserva obbligatoria Obiettivo: generare aspettative di inflazione negli operatori, per indurli a consumare ed investire.

25 Ma questa soluzione è per noi inaccettabile per tre motivi: 1. L’inflazione nell’area euro è già alta (2,8%), difficilmente diminuirà per le pressioni sui costi di produzione

26 2. Siamo in una situazione di Trappola della liquidità
In una situazione di trappola della liquidità, gli operatori economici hanno un'aspettativa negativa del futuro e, piuttosto che investire o spendere, tendono a trasformare qualsiasi liquidità monetaria aggiuntiva in risparmio e in tesaurizzazione.

27 3. Gli investimenti dipendono non solo dal tasso di interesse ma anche e soprattutto dalle aspettative di profitto futuro. J.M.Keynes

28 Ma attualmente non ci sono grandi aspettative per il futuro: lavoro FAMIGLIE IMPRESE consumo
Fase di stallo

29 La nostra proposta: RIGORE - CRESCITA ECONOMICA Entrata Uscite

30 Ridurre gradualmente deficit e debiti pubblici per:
RIGORE Ridurre gradualmente deficit e debiti pubblici per: Arginare gli attacchi speculativi sui debiti sovrani

31 PIÙ INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE
Creare fiducia: MENO DEFICIT MENO DEBITO MENO IMPOSTE FUTURE PER LE FAMIGLIE PIÙ CONSUMO PIÙ INVESTIMENTI E OCCUPAZIONE

32 COME EQUILIBRARE GRADUALMENTE I CONTI PUBBLICI??
SPENDING REVIEW LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE TASSAZIONE DEI GRANDI PATRIMONI

33 SPENDING REVIEW (Revisione della spesa) - Evitare gli sprechi; -Migliorare efficacia ed efficienza della spesa pubblica Obiettivo:Destinare le risorse allo sviluppo e alla crescita

34 Sgravi fiscali per le imprese che investono e assumono
LOTTA ALL’EVASIONE FISCALE Obiettivo:Utilizzare le risorse per diminuire il carico fiscale su produzione e lavoro. Sgravi fiscali per le imprese che investono e assumono Fiscalizzazione degli oneri sociali

35 TASSAZIONE DEI GRANDI PATRIMONI Obiettivo: attuare Equità e progressività Redistribuzione dei redditi

36 SIAMO CONTRARI.. AUMENTO TASSE PER FAMIGLIE
(se c’è più reddito, c’è più consumo) E IMPRESE (più guadagno, più investimenti, più occupazione) TAGLI ALLA SPESA, soprattutto quella destinata agli investimenti (gli investimenti di oggi sono il reddito di domani)

37 GOLDEN RULE, CIOÈ CHIUDERE OGNI ANNO IL BILANCIO IN PAREGGIO (soprattutto nella parte in conto capitale) (perché i grossi tagli di spesa e/o gli incrementi della pressione fiscale necessari per raggiungere questo scopo, danneggerebbero una ripresa già di per sé debole) Entrate Uscite =

38 CRESCITA Misure con effetto più immediato:
FORNIRE PIÙ REDDITO ALLE CLASSI CON MAGGIOR PROPENSIONE AL CONSUMO: più reddito più consumo 2. SOSTENERE LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE: - compensazione tra crediti nei confronti dello Stato e debiti per imposte - agevolazioni creditizie - incentivi per le assunzioni Più liquidità più voglia di produrre più occupazione

39 dei rapporti deficit /PIL e debito/PIL
ATTUARE UN PIANO DI OPERE PUBBLICHE : spese in infrastrutture e/o investimenti Aumento del reddito Crescita per un multiplo immediata del PIL della spesa Miglioramento dei rapporti deficit /PIL e debito/PIL

40 Misure con effetti nel medio e lungo termine:
1. RIFORME STRUTTURALI: liberalizzazione dei mercati e dei servizi Maggior accessibilità a settori fino ad oggi protetti Maggior concorrenza Abbassamento dei prezzi 2. INVESTIMENTI IN RICERCA ED INNOVAZIONE: Ricerca Innovazione Ricchezza

41 3. PERSEGUIRE L’EFFICIENZA NELLA P.A.:
Servizi efficienti maggiori benefici meno riluttanza nel pagare le imposte più entrate per lo Stato TASSE SERVIZI EFFICIENTI

42 4. RIFORMARE IL MERCATO DEL LAVORO:
qualificare la forza lavoro e valorizzare il merito raccordare scuola e mondo del lavoro creare strumenti per cui risulta più facile l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro facilitare lo spostamento della forza lavoro nell’UE

43 Francesco Camasta Saverio Caputo Nicola Pacucci Gianluca Ricci Antonio Troiano Prof.ssa Roberta Mazzotta IISS TOMMASO FIORE Modugno (BA) IV F MERCURIO a.s. 2011/2012


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