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S.I.C. la Scuola Integra Culture

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Presentazione sul tema: "S.I.C. la Scuola Integra Culture"— Transcript della presentazione:

1 S.I.C. la Scuola Integra Culture
Pratiche di cittadinanza Prato 26 marzo 2013 Valentina Sardi Immigrazione e Pari Opportunità Comune di Prato

2 OBIETTIVO ACCOGLIENZA Mettere a sistema un MODELLO innovativo e integrato a livello territoriale SUCCESSO SCOLASTICO CONTRASTO ABBANDONO CONTINUITÀ ORDINI Tramite Azioni Consolidate Enti locali Scuole Azioni di Rete 7 reti territoriali Azioni di Sistema Coordinate da SIC, con Università, Agenzie Formative, Centri ricerca, Esperti Valentina Sardi

3 CIRCUITO ECONOMICO/ATTORI/ATTIVITÀ
Regione Toscana Provincia di Prato Comuni Secondaria II grado Infanzia, Primaria e Secondaria I grado Sviluppate su tutte le reti e territori in collaborazione e cofinanziamento EE.LL. Attività consolidate Progettazione delle singole reti Su esigenze/contesti territoriali Azioni di rete Per il funzionamento Per l’innovazione Azioni di Sistema Sperimentazioni Valentina Sardi

4 ATTIVITÀ CONSOLIDATE per….
Protocollo di accoglienza d'Istituto o Rete (Sec.II) Patto educativo Corresponsabilità Classi accoglienza N.A.I. di rete L’accoglienza Laboratori ITA L2 - Lingua per comunicare (annuali) Laboratori ITA - Lingua per lo studio (annuali/periodici) Test ingresso e valutazione competenze uscita Laboratori Insegnamento lingua italiana Corsi estivi ITAL2/ Lingua Studio Corsi recupero competenze Campus residenziali/attività estive multiculturali Extrascuola Colloqui d’ingresso Sportelli c/o Istituti Mediazione ling. a chiamata Scuola/Famiglia Valentina Sardi

5 PROGETTAZIONE DI RETE Reti Prato (Centro/Nord/Sud) Rete Ist. Superiori Rete Val Bisenzio Rete Medicei Rete Montemurlo Implementazione laboratori ITAL2 e ITA Lingua Studio Laboratori Genitorialità e Intercultura con associazioni locali – cittad. attiva Formazione docenti e operatori Materiali didattici Integrazione progetti territoriali (P.I.E.T.R.O. a Vaiano) (Consiglio Ragazzi Vaiano e Vernio) (Scioglilingua)… Valentina Sardi

6 AZIONI DI SISTEMA Per l’innovazione
Comunicazione/Condivisione e Confronto buone prassi Monitoraggio Tecnico-Didattico Raccolta documentazione e materiali SITO WEB Per il funzionamento Giochi cooperativi Scuola Infanzia (esperti ex Centro Empolese-Valdelsa) Formazione/Ricerca Azione Italstudio e valutazione (Docenti UNI. Parma) Formazione docenti e operatori (Sinergia con UGUADI – UNI FIRENZE) Continuità tutti gli ordini - curriculum verticale (Esperti UNI Bicocca Milano) Tutoraggio Peer to Peer Lingua cinese per docenti e studenti Per l’innovazione Valentina Sardi

7 S.I.C. e sinergie con altri progetti
LE SPERIMENTAZIONI GESTIONE CLASSE PLURILINGUE Prefettura UST Comune Prato INSERIMENTO NAI da ricongiungimenti Settimana dell’accoglienza COUNSELLING psicologico Valentina Sardi

8 Competenze relazionali
APPROFONDIMENTO SU SPERIMENTAZIONE Apprendimento Cooperativo = strumento di gestione classe plurilingue SVILUPPA: Competenze relazionali Individualizzazione dell'insegnamento attraverso lavori in piccoli gruppi che perseguono obiettivi simili ma con percorsi e materiali più adatti per ogni alunno Inclusione e valorizzazione di ogni alunno: ognuno offre il suo contributo in base alle proprie competenze Emersione e valorizzazione dei vari stili cognitivi, sociali, affettivi e relazionali degli alunni attraverso attività diversificate Competenze cognitive in modalità inclusiva

9 AC coniuga l’approccio cooperativo alle professionalità e competenze specifiche dei facilitatori linguistici attraverso Collaborazione tra 3 diverse figure professionali (fac.re L2, esperto AC, insegnante curricolare) Produzione di attività in classe di AC tenendo conto dei livelli di competenza linguistica e di tutte le differenze Predisposizione di attività includenti per alunni N.A.I. Valorizzazione delle L1 e percorsi interculturali Produzione di testi semplificati e facilitati in base alle competenze linguistiche e cognitive degli alunni Produzione di Piani di Studio Transitori per alunni non italofoni in rif. alle indicazioni nazionali per il curriculo verticale

10 Le professionalità coinvolte e i ruoli nel percorso
Esperto di AC, predispone e gestisce con il facilitatore le attività in classe, controlla gli aspetti cooperativi Il metodologo Esperto di didattica L2, predispone e gestisce con il metodologo le attività in classe, controlla/revisiona gli aspetti linguistici dei materiali utilizzati Il facilitatore docente curricolare Esperto della materia, indica argomenti e testi di riferimento ai facilitatori/metodologi, svolge attività di osservazione attiva degli alunni della classe Tutor di rete Supporta le altre figure negli aspetti organizzativi Coordinatrice Prof.ssa Tiziana Chiappelli (Comune di Prato/UNIFI) Supervisore Prof. Maurizio Gentile

11 Come funziona 40 percorsi in 40 classi coinvolte scuola primaria/secondaria 1 grado (Ogni percorso consiste di 10 incontri in classe di 2 ore ciascuno) 5 incontri area umanistica incontri area scientifica Presenza contemporanea:docente curricolare/facilitatore/ metodologo Incontri del team per programmazione condivisa Incontri con collegi/teams docenti di ogni plesso: iniziali/intermedi/finali produzione di unità di apprendimento e materiali didattici Predisposizione Piani Personalizzati Transitori (PPT)

12 RISULTATI/PRODOTTI Contribuire allo sviluppo di Piani Personalizzati Transitori in riferimento alle Indicazioni nazionali per il curricolo verticale Individuare criteri di osservazione/ valutazione degli apprendimenti in L2 e curricolari Documentazione: raccolta sistematica di tutte le attività sperimentate e di tutti i materiali didattici revisionati e sperimentata per la diffusione nelle scuole Pubblicazione Ricerca: Analisi dei dati raccolti durante la realizzazione dell’attività, valutazione e report scientifico finale

13 La C.M. 6 marzo 2013 La dir.va dicembre 2012 estende il campo di intervento e di responsabilità di tutta la comunità educante all’intera area dei Bisogni educativi speciali (BES) Tutti gli studenti in difficoltà hanno DIRITTO alla personalizzazione dell’apprendimento. E’ compito doveroso dei Consigli di classe o dei teams dei docenti delle primarie indicare quali altri casi (oltre disabili e DSA) sia OPPORTUNA E NECESSARIA LA PERSONALIZZAZIONE DELLA DIDATTICA. STRUMENTO PRIVILEGIATO è IL PERCORSO INDIVIDUALIZZATO REDATTO IN UN PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO (PDP) L’attivazione del piano personalizzato è deliberata dal Consiglio di classe IL PDP è FIRMATO DAL DIRIGENTE, DAI DOCENTI E DALLA FAMIGLIA SPECIFICA AREA SVANTAGGIO SOCIOECONOMICO, LINGUISTICO CULTURALE E’ POSSIBILE ATTIVARE PERCORSI INDIVIDUALIZZATI E PERSONALIZZATI e ADOTTARE STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE Valentina Sardi

14 NUOVE SFIDE Continuità risorse Sostenibilità
Mettere a sistema le sperimentazioni positive Innovazioni Consolidare una comunità di pratiche Metodi/Strumenti Dal Counselling alla costruzione di un Sistema integrato Comuni - Scuola - Servizi Sociali – ASL- famiglie Interventi preventivi su ricongiungimenti Generazioni in Bilico Valentina Sardi

15 GRAZIE a tutti i SOGGETTI FIRMATARI
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE REGIONE TOSCANA UFFICIO SCOLASTICO TERRITORIALE PROVINCIA DI PRATO COMUNE DI PRATO COMUNE DI CANTAGALLO COMUNE DI CARMIGNANO COMUNE DI MONTEMURLO COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI VAIANO COMUNE DI VERNIO 15 Istituti Comprensivi 4 Istituiti Autonomi Statali 2 Istituti di scuola media statale Il coordinamento diocesano delle scuole paritarie Scuole private paritarie 9 Tra Licei e Istituti –Scuola secondaria Il CTP Di Prato GRAZIE A TUTTI I PARTECIPANTI ai Dirigenti Scolastici e di Rete, alle funzioni strumentali, ai docenti e operatori, ai mediatori linguistici, ai facilitatori linguistici e al coordinamento didattico


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