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Il vetro
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Il vetro
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Il vetro Da oggetto prezioso a vuoto a perdere ed ancora
ad espressione di raffinatissima arte
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Il vetro Da oggetto prezioso a vuoto a perdere ed ancora
ad espressione di raffinatissima arte
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Roma Balsamari 1sec,dc Roma Balsamari 1sec,dc
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Roma Balsamari 1sec,dc Roma Balsamari 1sec,dc
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Roma Balsamari 1sec,dc
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Ennio 1'sec
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Roma 1^ sec.
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Roma 1^sec.
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Millefiori Roma 1sec.dc.
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Roma 2^ sec.
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Colombe portaprofumo a cui rompere la coda
Roma 2sec. dc.
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Olla -Roma 2^sec.
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Roma 2sec.
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Roma 2sec.
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Roma 2sec.
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Roma III sec.
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cameo cup Persia IX sec.
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England 1250
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Sainte Chappelle Paris XI sec.
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England -S. Caterina 1310
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England 1340.
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XV sec. Italia.
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Murano XVI sec.
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Fiasca 1500
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1590
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Virginia USA 1652 bottiglie per wisky
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Murano XVII sec.
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Bottiglia dipinta Murano XVIIsec.
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Botticella Murano sec XVII.
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Bottiglia per acquavite
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Murano 1700
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Cape cod 1700
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1793 George V Windsor
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Acchiappamosche XIXsec.
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Collection imperial glass factory . Russia 1830
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Collection imperial glass factory . Russia 1830
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Collection imperial glass factory . Russia 1830
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Collection imperial glass factory . Russia 1830
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Vetri inglesi 1800\ 1910
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1870 candelabro England
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Toso 1870
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Murano-Fuga 1870
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Duncan 1876
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Duncan 1878
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Fontana automatica Londra 1878
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Baccarat 1878 fermacarte
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Baccarat.
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Emile Gallè 1878
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vasi Germania Vetro e argento Goblet 1880 compote1889
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Coppa Moretti 1880
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Murano-Broccacartoccio 1883 Salviati
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Cavallofoglia 1885 Salviati
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Emile Gallè 1888
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Granzioli Turchese -Murano 1889
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Gallè 1889
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Acquamanile 1890 Salviati
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Salviati
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Murano Cigno – Barovier 1890
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Gallè 1890
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Coppa verde Moretti 1892
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Murano Barovier serpedelfino 1893
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Daum1889.
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Daum
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Daum
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Gallè 1902
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Gallè1904
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Gallè1905
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Gallè1905
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Tiffany 1896
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Tiffany vaso 1902
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Tiffany 1903
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Tiffany 1902
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Tiffany 1905
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Tiffany 1910
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Emile Gallè D’Orsay
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Woodall 1905
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Baccarat per profumi
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Renè Lalique 1927
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Renè Lalique
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Stoltenberg 1911
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Etling
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Zecchin 1920
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Barovier verde1920
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Fenicio rosa Toso '20
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Matinuzzi 1927
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Haastra 1938
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Tyra Lundgren 1938
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Barovier pescepalla ‘40
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Scarpa 1940
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Scarpa 1941
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Dale Chihuly 1941
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1950 Harcuba
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Furio Bianconi 1951 Furio Bianconi 1951
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Bianconi 1953
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1958 Hlava Matura
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Kopechgy ‘59
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Roubicek ‘59.
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Canne uova Venini Canne uova Venini
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Bolle Venini Bolle Venini
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Piatti Tapio Venini. Piatti Tapio Venini.
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Martens Parrot 1960
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1979 Baldwin.
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Dale Chiuilly 1980
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Sottsass lungo1982
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Watkins1988
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Monica Guggisberg 1988
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Kosta Boda
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kat_bon_Bonkjell Boda
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Lino Tagliapietra 1992
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Sally Prash 1995
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Wasserbrau1996
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Reid
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Le Perlier
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Martinez
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Vasicek
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Carre-bleu LIBENSKY BRYCHTOVA 1989
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DaleChihuly1990
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EDWARD LEIBOVITZ
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RENE ROUBICEK
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RENE ROUBICEK
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RENE ROUBICEK
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JAROMIR RYBAK 2002
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JAROMIR RYBAK 2002
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JAROMIR RYBAK 2002
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MILUSE R.
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MILUSE R.
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Isabelle Monod 1999 Foresta in una notte di luna
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F I N E APPROFONDIMENTI?
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Il Vetro Il Vetro ed il Cristallo Storia del vetro La storia di una vetreria italiana
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Il vetro La scienza ci dice che il vetro é un liquido, estremamente viscoso, tanto da sembrare solido, ma pur sempre liquido. Infatti essa manca della proprietà essenziale dei minerali solidi, di essere costituita da una miriade di piccolissimi "pezzetti" di forma geometrica regolare: "i cristalli" nella maggior parte dei casi, visibili soltanto al microscopio. Il vetro esiste anche in natura, in genere, come prodotto dell'attività vulcanica. Il più comune dei vetri naturali è l'ossidiana
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Il vetro è un miscuglio di alcune sostanze, portate ad una elevata temperatura (circa 1300°),si sciolgono una nell' altra, trasformandosi in vetro. Ecco le principali materie prime: SILICE (circa 70%): è una sostanza "vetrificante", che viene usata sottoforma di anidride silicica. Altre sostanze vetrificanti sono l'anidride borica e l'anidride solforica. SODA (circa 15%): è una sostanza "fondente"; essa facilita la fusione della massa silicea abbassandone la temperatura a cui fonde.Viene usata sottoforma di carbonato di soda.Altre sostanze fondenti sono: il carbonato potassico, l' acido arsenioso e i rottami di vetro. CARBONATO DI CALCIO E MAGNESIO (circa 10 %): è la sostanza "stabilizzante"; infatti senza di essa sarebbe solubile nell' acqua bollente. Questo perchè soda + sabbia è = a silicato di soda, cioè il famoso vetro solubile detto lisciva, anche per unire piccole lastre di vetro. Ed infine il 2% di ALLUMINA e l'1% di ALTRI OSSIDI.
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CARATTERISTICHE E IMPIEGHI VETRO COMUNE
TIPI DI VETRO CARATTERISTICHE E IMPIEGHI VETRO COMUNE E' trasparente e limpido, viene usato per finestre, servizi da tavola ecc.; il vetro per bottiglie viene spesso colorato con ossidi di ferro o altre sostanze e può risultare giallo,bruno o verde. VETRO NEUTRO Viene impiegato nell' industria farmaceutica. VETRO ATERMICO O PYREX Trasparente, resistente al calore, viene impiegato nella vetreria domestica e per recipienti usati nei laboratori chimici. VETRO OTTICO Limpidissimo e trasparente, viene usato per lenti, occhiali, apparecchi scientifici.
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VETRO FOTOCROMATICO Contiene sali d'argento. Se colpito da una forte intensità luminosa, diventa scuro. CRISTALLO E' formato da silicati di piombo e di potassio ed è caratterizzato da una notevole brillantezza e sonorità metallica. Si presta per la molatura e l'incisione. VETRO TEMPRATO Ha grande resistenza e durezza date dalla tempra, sistema di raffreddamento rapido. Se si rompe si riduce in piccoli frammenti arrotondati.
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VETRO INFRANGIBILE E' formato da due lastre di cristallo tra le quali è incollato un foglio di nylon trasparente, in caso di rottura le schegge restano attaccate al nylon. Viene usato per vetri dei veicoli. SPECCHIO Su una lana di vetro viene posto uno strato sottile di argento, di stagno, di alluminio o di piombo a seconda della qualità dello specchio. FIBRA OTTICA Si tratta di un particolare tipo di fibra, molto sfruttato in questi ultimi anni.La fibra ottica si presenta come un tubicino sottile composto da una parte interna (nucleo) e da una parte esterna (mantello). Un impulso luminoso viene catturato dal tubicino ed è costretto a viaggiare al suo interno, grazie alle continue rifrazioni tra nucleo e mantello.
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Il Vetro ed il Cristallo
Questi due materiali si ottengono anche attraverso un processo di fusione cioè per raffreddamento di una massa di particolari componenti portata alla liquefazione è possibile ottenere lo stato vetroso. Tra le sostanze più comuni, quelle in grado di esistere allo stato vetroso sono: la silice, l'anidride borica e l'anidride fosforica. Queste sostanze sono dette appunto VETRIFICANTI e la loro presenza è necessaria in misura preponderante in una composizione finalizzata ad ottenere un vetro. Un vetro costituito ad esempio da sola silice sarebbe difficilmente realizzabile. Infatti, poichè il punto di fusione della silice è 1700°C., sarebbe necessario disporre di forni capaci di raggiungere tali elevatissime temperature, inoltre un vetro siffatto risulterebbe difficilmente modellabile. Nella fabbricazione dei vetri comuni si aggiungono pertanto alla silice altre sostanze, in particolare composti di sodio e di potassio, dette appunto stabilizzanti che consentono la formazione del VETRO-CRISTALLO
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La presenza dell'Ossido di Piombo impartisce al vetro alcune caratteristiche che lo rendono particolarmente interessante. Il Pbo, infatti, fa si che la densità del vetro e quindi l'indice di rifrazione aumenti notevolmente. In tal modo il vetro si avvicina alle proprietà ottiche del diamante: la luce che lo colpisce viene rifratta in modo più deciso che con il vetro normale, dando quindi quell'effetto di grande brillantezza tipica del vetro al piombo. L'effetto è tanto maggiore quanto maggiore è il contenuto in Ossido di Piombo, solamente i vetri che ne contengono almeno il 24% in peso hanno per legge il permesso di essere chiamati Cristalli oppure Vetro Cristallo. Un'aggiunta così elevata di Ossido di Piombo, o addirittura superiore conferirebbe una tonalità giallastra al vetro. E' solo la sapiente correzione nella composizione del vetro operata da chimici specializzati in concerto con Maestri Vetrai che rendono il vetro al piombo chiaro, trasparente, brillante, stabile degno di essere chiamato Cristallo.
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Storia del vetro Da secoli questo meraviglioso materiale esercita sull'uomo un fascino profondo ed ambiguo; il cristallo separa e mostra, contiene e nel contempo rivela, delicato segnale alla via dell'immaginario. Sono di cristallo lo specchio degli incantesimi, la sfera che ci mostra il futuro, la scarpina di Cenerentola, le chiavi della Grande Porta. L'origine del vetro è antichissima e tuttora misteriosa. Fenici ed Egiziani si contesero per secoli il primato di averne scoperta la fabbricazione. Una leggenda Fenicia racconta che alcuni mercanti tornando dall'Egitto con un grosso carico di "natron" si fermarono una sera sulle rive del fiume Belus per riposare. Non avendo pietre a disposizione su cui collocare gli utensili per la preparazione delle vivande, presero alcuni blocchi di "natron" e vi accesero accanto il fuoco che continuò poi a bruciare per tutta la notte. Al mattino i mercanti videro con stupore che, al posto della sabbia del fiume e del natron v'era una materia sconosciuta, lucente e diafana.
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I Fenici intuirono immediatamente l'importanza della scoperta e organizzarono nelle loro città di Tiro e Sidone un'industria che iniziò la produzione dei più svariati oggetti con il nuovo fulgido materiale: il vetro. Anche gli egiziani si appropiarono della nuova scoperta : nei loro sepolcri, costruiti 4000 anni A.C., sono stati rinvenuti amuleti e oggetti plasmati con il vetro. Gli stessi Etruschi e Romani si servirono del vetro per costruire vasi di diverse dimensioni: bottiglie, anfore e boccette per profumi spesso finemente lavorate. Nel medioevo a Venezia si conservò ed affinò l'arte vetraria che vi aveva avuto inizio verso il X secolo, grazie ai frequentissimi contatti con la città di Bisanzio la quale rimase per lungo tempo un centro per la produzione del prezioso minerale. Da qui la nuova arte si diffuse in tutta l'Europa, soprattutto in Boemia.
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La storia di una vetreria italiana
Nella cittadina toscana di Colle fino dal secolo XIV si lavorava il vetro come si evince dalle gabelle minori disciplinate con le riforme solenni del 13 Gennaio e 12 Marzo Alla rubrica 52.ma si disciplina la gabella gravante sulle fornaci di bicchieri e altri vasi di vetro. Si impone la numerazione dei prodotti tassabili, prescrivendo che per ogni salma di bicchieri e di vasi di vetro si paghi la gabella di soldi 2; ai fabbricanti di bicchieri che possedessero forni in Colle e nella Corte, sempre con licenza del Consiglio della Terra, si impone per qualsiasi forno di bicchieri una tassa di 15 lire annue.
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Fino dai tempi più lontani l'attività raggiunge un grado di perfezione tale da imporsi in un raggio assai vasto. A Firenze, essendosi manifestate verso la fine del secolo XVI preoccupazioni per la concorrenza industriale di altri Stati, il Granduca promulga l'ordinanza del 2 Aprile 1577, intesa ad abolire il vetro "forestiero" nello stato fiorentino. Poichè allora in Firenze non esistevano vetrerie per bicchieri e vasellame, appare evidentissimo che l'ordinanza fosse proprio indirizzata a proteggere le vetrerie Colligiane. Ma la moderna industria del vetro comincia a Colle assai più tardi, per opera di alcuni Francesi e tedeschi per essere perpetuata dai nostri concittadini.
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Verso i primi del secolo scorso, alcuni francesi della famiglia Mathis originaria dell'Alsazia Lorena comprano in Colle una parte dell'antico convento degli Agostiniani e vi fondano una modesta vetreria. La scelta di questa iniziativa cade sulla "città di Arnolfo" per via dei numerosi boschi esistenti nei dintorni e per la possibilità di reperire nelle vicine terre il quarzo, il manganese ed il bario che occorrono per la produzione del vetro. Al posto della potassa viene adoperata la cenere ricavata dalla combustione del legname che occorre in quantità copiosa. Vi si aggiunge poi anche il marmo della vicina "montagnola senese" per ottenere un prodotto lucente e pregiato. La manodopera specializzata è tutta Francese: ai maestri vetrai è fornito vitto ed alloggio, oltre ad una elevata paga quotidiana. I Mathis, sfortunati commercianti, falliscono nella loro impresa e l'industria viene rilevata verso la metà del secolo scorso dal Sig. Schmid il quale vi introduce per conoscenza pregressa la fabbricazione del cristallo che in pochi anni acquista grande rinomanza.
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Tra gli altri meriti si deve attribuire all'industriale tedesco quello di avere istruito delle maestranze colligiane le quali prendono ben presto il posto di quelle straniere, guadagnandosi ovunque nel mondo la più alta stima professionale. La merce prodotta dalla "Fabbrica di Cristalli Giov. Batt. Schmid" è apprezzatissima per la bellezza del materiale che risulta dalla composizione di varie sostanze di cui il bavarese conosce il segreto e si diffonde in tutti i mercati nazionali ed esteri. Alla morte dello Schmid l'industria attraversa un periodo di decadenza; ripresa nel 1917 dal Cav. Alfonso Nardi, ritrova ben presto il suo prestigio. Nel 1921 le due fabbriche di vetro allora esistenti: la "Elsana" e la "Fabbrichina", di proprietà della Filippo Lepri & C. , si fondono in un unico complesso sotto la sapiente guida del colligiano Modesto Boschi che conduce la sua azienda ai più alti successi commerciali.
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Nel periodo di maggiore floridità la vetreria Boschi giunge ad occupare più di 500 operai; poi per varie e complesse ragioni, entra in una crisi profonda che si conclude con la definitiva chiusura. Dal disgregamento della Boschi sorgono vari stabilimenti grazie all'intraprendenza e allo spirito di iniziativa di alcuni colligiani che avevano prestato opera in quella azienda. Un’ampia raccolta di musei del vetro
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