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LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO 1 Pt 1,25

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Presentazione sul tema: "LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO 1 Pt 1,25"— Transcript della presentazione:

1 LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO 1 Pt 1,25
Catechesi sulla Verbum Domini La Parola di Dio nella vita e nella missione della Chiesa.

2 LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO
Il CAMMINO SPIRITUALE-PASTORALE DELL’ARCIDIOCESI Abbiamo ritenuto opportuno sostanziare l’impegno educativo del decennio pastorale con l’assunzione della Parola di Dio quale strumento indispensabile per l’educazione della vita di fede, raccogliendo il programma decennale ( ) sotto il titolo “Verso la tua parola guida il mio cuore” che bene esprime la finalità spirituale e pastorale del decennio: fondare la nostra vita cristiana, personale e di comunità, sulla roccia della Parola di Dio, ascoltata e praticata.

3 LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO
Questo tempo ci vedrà impegnati a rafforzarci nella convinzione del valore fondante della Parola di Dio per la nostra vita di discepoli del Maestro; ad esercitarci a “fare” e non semplicemente “ascoltare” la Parola; a lasciarci educare dall’insegnamento divino presente nelle Sacre Scritture ed illuminare i diversi ambiti dell’esistenza umana.

4 LA PAROLA DEL SIGNORE RIMANE IN ETERNO
VERBUM DOMINI (Parola del Signore) di BENEDETTO XVI dato a Roma il 30 settembre 2010 ESORTAZIONE APOSTOLICA POSTSINODALE DEL SANTO PADRE BENEDETTO XVI ALL’EPISCOPATO, AL CLERO, ALLE PERSONE CONSACRATE E AI FEDELI LAICI SULLA PAROLA DI DIO NELLA VITA E NELLA MISSIONE DELLA CHIESA

5 VERBUM DOMINI L'esortazione apostolica è una delle tipologie di documenti ufficiali redatti dal pontefice della Chiesa Cattolica La esortazione apostolica post-sinodale è un documento che il Papa elabora a partire dalle Proposizioni che il Sinodo dei vescovi produce come frutto dei suoi lavori. Il Sinodo dei Vescovi è un'istituzione permanente del Collegio episcopale della Chiesa cattolica. È un'assemblea dei rappresentanti dell'episcopato cattolico che ha il compito di aiutare con i suoi consigli il Papa nel governo della Chiesa universale.

6 IL SINODO DEI VESCOVI Vaticano 5-26 ottobre 2008
Nella XII Assemblea sinodale, Pastori provenienti da tutto il mondo si sono riuniti intorno alla Parola di Dio e hanno simbolicamente messo al centro dell’Assemblea il testo della Bibbia per riscoprire ciò che nel quotidiano rischiamo di dare per scontato: il fatto che Dio parli e risponda alle nostre domande. Insieme abbiamo ascoltato e celebrato la Parola del Signore. Ci siamo raccontati vicendevolmente quanto il Signore sta operando nel Popolo di Dio, condividendo speranze e preoccupazioni. Tutto questo ci ha reso consapevoli che possiamo approfondire il nostro rapporto con la Parola di Dio solo all’interno del «noi» della Chiesa, nell’ascolto e nell’accoglienza reciproca. Da qui scaturisce la gratitudine per le testimonianze sulla vita ecclesiale nelle diverse parti del mondo. N°.4 VD

7 VERBUM DOMINI VERBUM DEI (Parola di Dio) Struttura del testo
INTRODUZIONE Perché la nostra gioia sia perfetta Dalla « Dei Verbum » al Sinodo sulla Parola di Dio Il Sinodo dei Vescovi sulla Parola di Dio Il Prologo del Vangelo di Giovanni come guida Tre parti: Verbum Dei, Verbum in Ecclesia, Verbum Mundo PRIMA PARTE VERBUM DEI (Parola di Dio) IL DIO CHE PARLA LA RISPOSTA DELL’UOMO  AL DIO CHE PARLA L’ERMENEUTICA DELLA SACRA SCRITTURA  NELLA CHIESA

8 VERBUM IN ECCLESIA (Parola nella Chiesa)
VERBUM DOMINI SECONDA PARTE VERBUM IN ECCLESIA (Parola nella Chiesa) LA PAROLA DI DIO E LA CHIESA LITURGIA LUOGO PRIVILEGIATO  DELLA PAROLA DI DIO LA PAROLA DI DIO  NELLA VITA ECCLESIALE

9 PAROLA DI DIO E IMPEGNO NEL MONDO
VERBUM DOMINI TERZA PARTE VERBUM MUNDO (Parola di vita) LA MISSIONE DELLA CHIESA:  ANNUNCIARE LA PAROLA DI DIO PAROLA DI DIO  E IMPEGNO NEL MONDO PAROLA DI DIO  E CULTURE PAROLA DI DIO  E DIALOGO INTERRELIGIOSO

10 VERBUM DOMINI n° 2 Esorto tutti i fedeli a riscoprire l’incontro personale e comunitario con Cristo, Verbo della Vita che si è reso visibile, e a farsi suoi annunciatori perché il dono della vita divina, la comunione, si dilati sempre più in tutto il mondo. Infatti, partecipare alla vita di Dio, Trinità d’Amore, è gioia piena (cfr 1Gv 1,4). Ed è dono e compito imprescindibile della Chiesa comunicare la gioia che viene dall’incontro con la Persona di Cristo, Parola di Dio presente in mezzo a noi.

11 VD: “comunicare la gioia”
"RALLEGRATEVI NEL SIGNORE, SEMPRE. VE LO RIPETO ANCORA: RALLEGRATEVI". (Fil 4,4) Ecco l'eredità, il dovere che Paolo sente nei confronti della Comunità di Filippi: consegnare il comando della gioia. Il cristiano è chiamato alla gioia La parola “gioia” nella Bibbia appare 72 volte nel Nuovo Testamento e 225 volte nell’Antico Testamento e costituisce, quindi, un particolare richiamo per noi.

12 VD: “comunicare la gioia”
La gioia nell’Antico Testamento: “Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio” (Is 61,10); “Hai messo più gioia nel mio cuore di quando abbondano vino e frumento” (Sal 4,8); “Acclamate al Signore, voi tutti della terra, servite il Signore nella gioia, presentatevi a Lui con esultanza” (Sal 100,2).

13 VD: “comunicare la gioia”
Quali sono i motivi di gioire per il popolo di Israele? Israele è il popolo eletto, scelto per un amore singolare e per questo è felice percepire Dio come il “suo Dio”: “O Dio, tu sei il mio Dio, all’aurora ti cerco” (Sal 63,2) e di appartenergli: “Il Signore tuo Dio ti ha scelto per essere suo popolo” DT 7 La ricerca di Dio è causa di gioia. “Esultino e gioiscano in te quanti ti cercano” (Sal 40,17). Dio stesso chiede al suo popolo di essere gioioso: “Non vi rattristate, perché la gioia del Signore è la vostra forza” (Ne 8,10)

14 VD: “comunicare la gioia”
4. Il popolo di Israele avverte la grandissima gioia che promana dal Signore e dal percepirsi amato da Lui. Nel mondo, non c’è afflizione più grande di quella di non essere amati e di non essere capaci di amare. Quello di amare ed essere amati è un diritto-dovere che tutti noi abbiamo e che rende piena la nostra vita. Motivo di gioia per il popolo di Israele è la grandezza del suo Dio che si manifesta nel creato: “Mi rallegri Signore con le tue meraviglie, esulto per l’opera delle tue mani. Come sono grandi le tue opere, Signore!” (Sal 92).

15 VD: “comunicare la gioia”
6. L’amore che salva è motivo di gioia: “Io gioirò nel Signore, esulterò in Dio mio Salvatore” (Ab 3,18). “Purificami con issopo e sarò mondo; lavami e sarò più bianco della neve. Fammi sentire gioia e letizia, esulteranno le ossa che hai spezzato. Rendimi la gioia di essere salvato” (Sal 51,114). 7. Motivo di gioia per il popolo è la presenza di Dio nel tempio e la sua legge. Gerusalemme è la “gioia di tutta la terra … Rallegratevi con Gerusalemme, esultate per essa quanti l’amate … Come una madre consola un figlio così io vi consolerò; in Gerusalemme sarete consolati. Voi lo vedrete e gioirà il vostro cuore” (Is 66,1314)

16 VD: “comunicare la gioia”
8. Il salmista parla di Dio come il “Dio della mia gioia e del mio giubilo” (Sal 43,4) e ribadisce l’esultanza del credente alla presenza del Signore: “Con voci di gioia ti loderà la mia bocca … Esulto di gioia all’ombra delle tue ali” (Sal 63,68). E’ il Signore che ci indicherà la via della gioia piena e della dolcezza senza fine: “Mi indicherai il sentiero della vita, gioia piena nella tua presenza, dolcezza senza fine alla tua destra” (Sal 16,11) .

17 VD: “comunicare la gioia”
La religione cristiana è la religione della gioia. Il Vangelo è una “buona notizia” e ogni persona che segue Cristo è un messaggero di gioia. Noi siamo testimoni di gioia soprattutto perché siamo testimoni della Risurrezione. La gioia è il dono che il Cristianesimo ha fatto al mondo. Resurrezione di Cristo – Raffaello (1501/2) – Museu de arte de San Paulo (Brasile)

18 VD: “comunicare la gioia”
Tutto il nostro essere è fatto per la gioia, come dice S. Agostino: “Non si può trovare uno che non voglia essere felice”. La felicità è la norma suprema di condotta per le persone, il criterio discriminante del bene e del male; chi tende alla felicità opera il bene, chi tende a metterla in pericolo opera il male. S. Agostino -Scuola riminese (sec. XVI). Cappellone del Santuario di S. Nicola

19 VD: “comunicare la gioia”
E ancora S. Agostino sottolinea che la felicità vera è solo in Dio. Quindi, nonostante le deviazioni possibili e facili per l’uomo, la gioia è richiesta dalla stessa natura umana, è un diritto e un bisogno dell’uomo, e quello che è vero per ogni individuo lo è a maggior ragione per il cristiano, chiamato a essere testimone di gioia e, per questo, a cercarla con impegno senza darsi per vinto finché non l’abbia trovata. Ottaviano Nelli ( /50) S. Agostino e la visione della Trinità. Gubbio, chiesa S. Agostino

20 VD: “comunicare la gioia”
Da dove trae origine la nostra gioia? Il motivo della nostra gioia l’abbiamo già in noi, ma spesso lo dimentichiamo. Pensiamo ancora che siano le cose a riempire il cuore e poi ci accorgiamo che non è così. Diceva Don Primo Mazzolari che noi cerchiamo la felicità nei beni materiali, speriamo di possedere una macchina, una casa, del denaro, una seconda casa, … e tutto questo un giorno può anche arrivare, ma ci rendiamo subito conto che, appena abbiamo raggiunto ciò che desideriamo, la gioia si è già allontanata, è andata oltre.

21 VD: “comunicare la gioia”
Dall’inizio del Vangelo di Luca, il motivo che fa gioire Maria è l’annuncio dell’angelo che dice “il Signore è con te”. Ai pastori viene annunciata una grande gioia perché “vi è nato un Salvatore”. Ecco che la gioia non nasce dalle cose, ma da una Persona. La gioia che nell’Antico Testamento veniva da Dio, nel Vangelo viene da Cristo. Non è più una gioia invisibile, ma è una gioia che nasce dal Figlio di Dio fatto carne. Tutta la gioia del Nuovo Testamento ha la sua sorgente in Cristo, nel Cristo che guarisce, che fa miracoli, che insegna, che spiega le Scritture, che risorge e che sale al cielo, che è con noi “tutti i giorni fino alla fine dei tempi”.

22 VD: “comunicare la gioia”
Per esercitarci a “fare”: 1.Hai già fatto l’esperienza di incontrare qualcuno che ti ha testimoniato la gioia di Gesù? 2.Hai avuto occasione di sperimentare personalmente la gioia di Gesù? 3.Quali sono, per te, le condizioni per essere abitato dalla gioia di Gesù? 4.Sei disposto a giocarti la vita su questa gioia?


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