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Presentazione della bozza del BILANCIO di PREVISIONE per lanno 2013.

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Presentazione sul tema: "Presentazione della bozza del BILANCIO di PREVISIONE per lanno 2013."— Transcript della presentazione:

1 Presentazione della bozza del BILANCIO di PREVISIONE per lanno 2013

2 Termine per lapprovazione del bilancio 30 giugno 2013 30 settembre 2013 La Legge 24/12/2012 n.228 (legge di stabilità), allart.1, comma 381, aveva stabilito il termine per lapprovazione del bilancio di previsione 2013 al 30/06/13; Il decreto legge D.L. 35/2013 convertito in legge con la L.64/2013 ha ulteriormente prorogato il termine per lapprovazione al 30/09/2013;

3 Aliquote e tariffe Art. 1 legge n. 296/2006 169. Gli enti locali deliberano le tariffe e le aliquote relative ai tributi di loro competenza entro la data fissata da norme statali per la deliberazione del bilancio di previsione. Dette deliberazioni, anche se approvate successivamente all'inizio dell'esercizio purche' entro il termine innanzi indicato, hanno effetto dal 1° gennaio dell'anno di riferimento. In caso di mancata approvazione entro il suddetto termine, le tariffe e le aliquote si intendono prorogate di anno in anno. Art. 193 Tuel, dopo art. 1, comma 444, legge. n. 228/2012 … Per il ripristino degli equilibri di bilancio e in deroga all'articolo 1, comma 169, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, l'ente può modificare le tariffe e le aliquote relative ai tributi di propria competenza entro la data di cui al comma 2 (30 settembre).

4 IMU Il D.L. 54/2013 ha sospeso il pagamento dellacconto relativamente a: abitazione principale e relative pertinenze, esclusi i fabbricati classificati nelle categorie catastali A/1, A/8 e A/9; unità immobiliari appartenenti alle cooperative edilizie a proprietà indivisa, adibite ad abitazione principale e relative pertinenze dei soci assegnatari, nonchè alloggi regolarmente assegnati dagli IACP o da altri enti di edilizia residenziale pubblica; terreni agricoli e fabbricati rurali strumentali. La sospensione opera nelle more di una complessiva riforma della disciplina dell'imposizione fiscale sul patrimonio immobiliare, ivi compresa la disciplina del Tares, volta, in particolare, a riconsiderare l'articolazione della potestà impositiva a livello statale e locale, e la deducibilità ai fini della determinazione del reddito di impresa dell'imposta municipale propria relativa agli immobili utilizzati per attività produttive. In caso di mancata adozione della riforma entro la data del 31 agosto 2013, continua ad applicarsi la disciplina vigente e il termine di versamento della prima rata è fissato al 16 settembre 2013.

5 IMU La perdita di gettito è compensata mediante incremento massimo di ricorso all'anticipazione di tesoreria di un importo pari al 50%: del gettito relativo all'anno 2012 dellImu ad aliquota di base o maggiorata se deliberata dai comuni, per l'anno medesimo con riferimento alle abitazioni principali e relative pertinenze; del gettito relativo all'anno 2012 dellImu, comprensivo delle variazioni deliberate dai comuni per l'anno medesimo, con riferimento agli altri immobili. Gli oneri per interessi a carico dei comuni per l'attivazione delle maggiori anticipazioni di tesoreria sono rimborsati a ciascun comune dal Ministero dell'interno, con modalità e termini fissati con decreto del Ministero dell'interno, da adottare entro l11 giugno.

6 IMU La L. 228/2012 ha soppresso la riserva di gettito a favore dello Stato di cui allart. 13, comma 11, del D.L. 201/2011. Pertanto, dal 2013, tutto il gettito di tale imposta è di spettanza dei comuni, con la sola eccezione (prevista dalla successiva lett. f)) di quello prodotto dagli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D, calcolato ad aliquota standard dello 0,76 per cento. Secondo il Mef, spetta allo Stato anche il gettito dei rurali accatastati in D, anche se le relativa aliquota è 0,2%, che i comuni NON possono più abbassare a 0,1%. Sugli altri immobili di categoria D, inoltre, in base a quanto previsto dalla lett. g), i comuni possono aumentare laliquota sino a 0,3 punti percentuali (ma non più prevedere riduzioni). In tal caso, il maggior gettito è di spettanza comunale. Anche in tal caso, i Comuni NON possono, invece, ridurre l'aliquota base. Tuttavia, lacconto può essere pagato con le aliquote 2012, anche se inferiori (circolare n. 2/DF/2013) In base allart. 10, comma 2-ter, del D.L. 35/2013, la riserva di gettito a favore dello Stato non si applica sugli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D posseduti dai comuni e che insistono sul rispettivo territorio.

7 Soppressione del Fondo sperimentale di riequilibrio e istituzione del Fondo di solidarietà comunale La L. 228/2012 ha soppresso il fondo sperimentale di riequilibrio (Fsr) di cui all'art. 2 del D. Lgs. 23/2011. Al suo posto, al fine di garantire comunque una distribuzione territorialmente equa delle risorse (e quindi per finalità perequative), è stata prevista listituzione di un fondo di solidarietà comunale alimentato con una quota dellIMU di spettanza dei comuni ed integrato da risorse di provenienza statale.

8 Il nuovo fondo di solidarietà comunale Un Dpcm dovrà definire la consistenza, nonché i criteri di formazione e di riparto, del fondo, quantificando la quota di Imu comunale da versare.. Il riparto dovrà tenere conto (nel 2013 solo dei parametri in grassetto): 1) del maggiore o minore gettito derivante dalle modifiche apportate alla disciplina dellImu; 2) della definizione dei costi e dei fabbisogni standard; 3) della dimensione demografica e territoriale; 4) della dimensione del gettito dell'Imu ad aliquota base di spettanza comunale; 5) della diversa incidenza delle risorse di cui ai soppressi fondo sperimentale di riequilibrio e trasferimenti erariali sulle risorse complessive per l'anno 2012; 6) delle riduzioni di cui allart. 16, comma 6, del D.L. 95/2012; 7) dell'esigenza di limitare le variazioni, in aumento ed in diminuzione, delle risorse disponibili ad aliquota base, attraverso l'introduzione di un'appropriata clausola di salvaguardia che dovrebbe operare a livello di singolo ente.

9 Stima del nuovo fondo di solidarietà comunale 1) In primo luogo, occorre calcolare la minore entrata derivante dallazzeramento del Fsr, al netto dei tagli previsti dallart. 16, comma 6, del D.L. 95/2012 (pari, complessivamente, a 2.250 milioni di euro). Il riparto di questi ultimi avverrà in proporzione (stimabile allincirca al 11%) alla media delle spese sostenute per consumi intermedi nel triennio 2010-2012 desunte dal SIOPE, con una clausola di salvaguardia per cui il taglio per abitante non può essere superiore al 250% della media pro-capite per classe demografica. La media dei pagamenti Siope 2010-2012 è pari ad euro 24.868.486.428,00.

10 Stima del nuovo fondo 2) In secondo luogo, occorre calcolare la minore entrata derivante dallattribuzione allo Stato del gettito Imu relativo agli immobili accatastati in categorie D, considerando laliquota base (0,2 per cento per quelli rurali, 0,76 per cento per gli altri). 3) Occorre poi calcolare il gettito Imu che nel 2012 era di pertinenza dello Stato e che da questanno passa ai comuni. Si tratta del 50 per cento del gettito calcolato ad aliquota base sugli immobili non adibiti ad abitazione principale diversi da quelli accatastati in categoria D. Rispetto a questi ultimi, occorre considerare a parte i fabbricati rurali strumentali accatastati in D10, il cui gettito nel 2012 è andato interamente ai comuni, mentre nel 2013 andrà interamente allo Stato. 4) Infine, si procede alla somma algebrica degli importi di cui ai precedenti punti (1), 2) e 3). I primi due addendi vanno assunti col segno -, il terzo col segno +.

11 Stima del nuovo fondo In pratica: - (1) – (2) + (3). Se il risultato è negativo, il comune dovrebbe risultare beneficiario del fondo di solidarietà per limporto indicato. Se, viceversa, il risultato è positivo, il comune dovrà contribuire ad alimentare il fsc con una quota del gettito Imu. Nel secondo caso, pare opportuno prevedere a bilancio una voce di spesa ad hoc. Limporto delle spettanze non deve essere più ridotto per compensare il maggior gettito della maggiorazione Tares sui servizi indivisibili, che lart. 10, comma 2, lett. c), del D.L. 35/2013 ha devoluto direttamente allo Stato

12 FSR 2012, FSR 2012, (senza taglio 500 mln da S.R.) - 0,38% fabbricati D 0,38% fabbricati D 2012 aliquota base 2012 aliquota base Quota taglio Spending Review 2013 = Accesso al Fondo solidarietà 2013 Fondo solidarietà 2013 + … se negativo : - - 0.38% altri immobili 0.38% altri immobili non D 2012 … se positivo : = Rimborso al Fondo solidarietà 2013 Stima del nuovo fondo

13 TARES 14, comma 1, del D.L. 6 dicembre 2011, n. 201 convertito, con modificazioni, in L. 22 dicembre 2011, n. 214: a decorrere dal 1° gennaio 2013, è istituito in tutti i comuni del territorio nazionale il tributo comunale sui rifiuti e sui servizi, a copertura dei costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento, svolto in regime di privativa pubblica ai sensi della vigente normativa ambientale e dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni;

14 TARES Con la LEGGE DI STABILITA 2013 - Legge 24/12/2012 n.228, con lart.1, comma 387, INTRODUZIONE TARES a partire dal 2013 Con lart.10 – comma 2 - D.L. 35/2013 Per il solo anno 2013: - Scadenza e numero rate stabilite con deliberazione da pubblicare 30 gg. prima della data del versamento - Acconto salvo conguaglio con modalità precedenti - MAGGIORAZIONE TARES 0,30./MQ, versata direttamente allo STATO in unica soluzione con lultima rata

15 TARES la tariffa è commisurata alle quantità e qualità medie ordinarie di rifiuti prodotti per unità di superficie, in relazione agli usi e alla tipologia di attività svolte, sulla base dei criteri determinati con il regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 27 aprile 1999, n. 158;

16 TARES ai sensi dellart. 8 del D.P.R. 27 aprile 1999, n. 158, sulla base del piano finanziario il Comune determina la tariffa e che il predetto piano è corredato di una relazione illustrativa; ai sensi dellart. 4, comma 2, del D.P.R. 158/1999, occorre suddividere la quota fissa totale tra utenze domestiche e utenze non domestiche sulla base dellincidenza percentuale delle rispettive superfici sulle superfici complessive soggette al tributo; ai sensi dellart. 4, comma 2, del D.P.R. 158/1999, occorre suddividere la quota variabile totale tra utenze domestiche e utenze non domestiche sulla base della produzione di rifiuti urbani tra utenze domestiche e utenze non domestiche secondo il metodo presuntivo di cui alla Circolare del Ministero dellAmbiente 7 ottobre 1999, n. GAB/99/17879/108

17 Equilibrio parte corrente La L. 64/2013 ha prorogato al 2014 lart. 2, comma 8, della L. 244/2007, che consente di utilizzare le entrate da rilascio di permessi di costruire (oneri di urbanizzazione) per finanziare le spese correnti, nella misura del 50%, e, per un ulteriore 25%, per coprire le spese di manutenzione ordinaria del verde, delle strade e del patrimonio.

18 Le misure per lo sblocco dei debiti Il D.L. 35/2013 prevede due ordini di interventi: 1) una deroga al Patto 2013; 2) misure per incrementare la liquidità per gli enti con difficoltà di cassa. Si tratta di interventi una tantum, che quindi non modificano la disciplina a regime.

19 Deroga al Patto Vale 5 miliardi di euro a valere sullannualità 2013. Riguarda le seguenti tipologie di pagamenti di parte capitale: 1)quelli relativi a debiti certi, liquidi ed esigibili alla data del 31 dicembre 2012; 2) quelli per i quali alla medesima data (31 dicembre 2012) sia stata almeno emessa fattura o richiesta equivalente di pagamento; 3) dei debiti in conto capitale riconosciuti alla data del 31 dicembre 2012 ovvero che presentavano i requisiti per il riconoscimento entro la medesima data, ai sensi dell'articolo 194 del Tuel.

20 Misure per la liquidità 1) Aumento del tetto per le anticipazioni di tesoreria. 2) Anticipazioni dalla Cassa Depositi e Prestiti 3) Sblocco pagamenti regionali.

21 Aumento del tetto per le anticipazioni di tesoreria Esso sale da 3/12 a 5/12 delle entrate accertate nel penultimo anno precedente sui primi tre titoli di entrata del bilancio. La deroga vale solo per il 2013, entro il 30 settembre. Ciò significa che, entro tale data, lanticipazione dovrà tornare entro i 3/12. È stata eliminata la norma che vincolava per una quota pari alla maggiore anticipazione le entrate da Imu.

22 Sblocco dei pagamenti regionali I commi 7 ed 8 dellart. 1 escludono dal Patto della regione i pagamenti di parte corrente destinati a liquidare i corrispondenti residui attivi degli enti locali. I corrispondenti spazi finanziari liberati sono destinati prioritariamente a liquidare i residui di parte capitale degli enti locali. Lart. 2 del D.L. 35/2013 ha previsto la concessione alle regioni di anticipazioni di liquidità per consentire il pagamento di debiti al 31 dicembre 2012, di cui almeno 2/3 a favore degli enti locali (perché in presenza di residui passivi contro residui attivi). Per il Piemonte la misura vale 1,2 miliardi di euro nel biennio. Per il momento il Comune di Racconigi sta aspettando fiducioso ……………………

23 Il Patto di stabilità per i comuni Principali riferimenti normativi : Art. 1, commi, 87 e seguenti, della L. 220/2010 Artt. 30-32 della L. 183/2011, come modificata dalla L. 228/2012 Art. 32, comma 4, della L. 183/2011 : I comuni devono conseguire annualmente un saldo finanziario in termini di competenza mista non inferiore al valore individuato ai sensi del comma 2 diminuito di un importo pari alla riduzione dei trasferimenti di cui allart. 14, comma 3, del D.L. 78/2010

24 Il calcolo degli obiettivi Art. 32, comma 2, della L. 183/2011 I comuni applicano, alla media della spesa corrente registrata negli anni 2007-2009 (impegni), così come desunta dai certificati di conto consuntivo, le seguenti percentuali massime: per i comuni con popolazione superiore a 5.000 abitanti 15,8%; per i comuni con popolazione compresa tra 1.001 e 5.000 abitanti, 13% per lanno 2013 e 15,8% dal 2014.

25 Obiettivo del patto di stabilità Obiettivo di Patto = Media degli impegni di spesa corrente 2007-2009 X Coefficiente % – Taglio (solo per i comuni > 5000) È sempre un numero positivo = avanzo) !

26 Prospetto da allegare al bilancio Il bilancio di previsione deve essere approvato iscrivendo le previsioni di entrata e di spesa di parte corrente in misura tale che, unitamente alle previsioni dei flussi di cassa di entrata e di spesa in conto capitale, al netto delle riscossioni e delle concessioni di crediti, sia garantito, anche su base pluriennale, il rispetto delle regole che disciplinano il patto medesimo. A tale fine, gli enti locali sono tenuti ad allegare al bilancio di previsione un apposito prospetto contenente le previsioni di competenza e di cassa degli aggregati rilevanti ai fini del Patto.

27 Adempimenti a carico dei comuni Prospetto dimostrativo Insieme al bilancio di previsione Monitoraggio Semestrale, di solito con scadenze ottobre e febbraio dellanno successivo Certificazione Entro il 31 marzo dellanno successivo

28 Bilancio di previsione 2013 del comune di Racconigi Il 2013 è stato caratterizzato da difficoltà ancora più pesanti degli anni precedenti: Ulteriore riduzione dei trasferimenti,(che tendono ormai al loro azzeramento), che hanno ulteriormente ridotto le risorse a disposizione per le spese correnti Sanzioni per il mancato raggiungimento dellobiettivo del patto di stabilità 2012 Acutizzarsi del problema della liquidità di cassa, a causa del mancato incasso per la sospensione dellImu su abitazione principale e terreni

29 Sanzioni per il mancato rispetto del patto di stabilità dellanno 2012 A causa del mancato rispetto del PATTO di stabilità anno 2012 lente ha predisposto il bilancio tenendo conto delle sanzioni previste: Tetto agli impegni di spesa corrente (che non possono superare limporto annuale medio dei corrispondenti impegni effettuati nell'ultimo triennio). Divieto di indebitamento. Blocco totale delle assunzioni. Riduzione delle indennità degli amministratori (-30% rispetto all'ammontare risultante alla data del 30 giugno 2010).

30 Le scelte dellamministrazione sui tributi locali IMU aliquote conferma di quelle già determinate nel 2012: 0,2% Fabbricati rurali ad uso strumentale; 0,4% Abitazione principale e relative pertinenze, (le pertinenze sono una sola per ciascuna categoria catastale: C2; C6; C7); 0,4%, per quei proprietari di unità immobiliari abitative, che sono disposti a stipulare contratti di locazione a canoni concordati ai sensi dellart. 2, comma 3, della legge 431/98, a soggetti indicati dal comune di Racconigi, che le utilizzino come abitazione principale. I proprietari interessati devono presentare, direttamente, o a mezzo postale, o per vie telematiche, apposite comunicazioni, attestanti i requisiti richiesti per ciascuna fattispecie, su modelli predisposti dal Comune. 0,76% per le seguenti tipologie: A) abitazioni locate, a canoni concordati ai sensi dellart. 2, comma 3, della legge 431/98, a soggetti che le utilizzino come abitazione principale, (senza alcuna pertinenza); B) abitazioni concesse in uso gratuito a parenti in linea retta entro il 1° grado (genitori o figli), che la utilizzano quale abitazione principale, (senza alcuna pertinenza); C) abitazioni in comproprietà concesse in comodato od uso gratuito ad uno o più dei comproprietari che la utilizzano quale abitazione principale, (senza alcuna pertinenza); 0,94% per tutti gli immobili posseduti da ditte individuali, da società di persone o di capitali che li utilizzano direttamente come immobili strumentali per le loro attività produttive: artigianali, industriali e commerciali; 1,06% abitazioni non locate e/o tenute a disposizione o non rientranti nelle tipologie di cui sopra, (per le quali non si disponga di un contratto di locazione registrato); 0,96% aliquota ordinaria, (per tutti gli immobili non previsti nelle altre aliquote);

31 Addizionale comunale IRPEF Applicazione di aliquote differenziate in modo progressivo utilizzando gli stessi scaglioni di reddito stabiliti, ai fini dellimposta sul reddito delle persone fisiche : 0,65% per lo scaglione di reddito sino ad Euro 15.000,00 di imponibile; 0,77% per lo scaglione di reddito da Euro 15.000,01 ad Euro 28.000,00 di imponibile; 0,78% per lo scaglione di reddito da Euro 28.000,01 ad Euro 55.000,00 di imponibile; 0,79% per lo scaglione di reddito da Euro 55.000,01 ad Euro 75.000,00 di imponibile; 0,80% oltre Euro 75.000,00 di imponibile;

32 TARES Le metodologie di calcolo sono stabilite per legge salvo un margine di discrezionalità, che ha consentito allamministrazione di non colpire eccessivamente i nuclei famigliari numerosi: Si riportano nella seguente tabella gli importi della parte fissa e della parte variabile per ciascuna tipologia di utenze domestiche. Limporto totale della tariffa si ottiene moltiplicando il valore unitario della parte fissa (/m 2 ) per la superficie dellutenza, e sommando al valore ottenuto limporto della parte variabile. A tale importo andrà ancora sommata una maggiorazione pari a 0,30 euro per metro quadrato, a copertura dei costi relativi ai servizi indivisibili dei comuni. Dovrà essere sommato anche il tributo provinciale.

33 Esempi di calcolo TARES Famiglia con 2 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 80: TARES 175,00 + Addizionale stato 24,00 = 199,00 TARSU 151,80 Differenza + 47,20 Famiglia con 3 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 100: TARES 231,90 + Addizionale stato 30,00 = 261,90 TARSU 189,75 Differenza + 72,15

34 Esempi di calcolo TARES Famiglia con 3 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 150: TARES 280,75 + Addizionale stato 45,00 = 325,75 TARSU 284,63 Differenza + 41,12 Famiglia con 4 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 150: TARES 334,15 + Addizionale stato 45,00 = 379,15 TARSU 284,63 Differenza + 94,52

35 Esempi di calcolo TARES Famiglia con 5 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 200: TARES 438,98 + Addizionale stato 60,00 = 498,98 TARSU 379,50 Differenza + 119,48 Famiglia con 2 componenti, con abitazione e pertinenze per un totale di mq. 200: TARES 279,34 + Addizionale stato 60,00 = 339,34 TARSU 379,50 Differenza - 40,16 (i nuclei con pochi componenti e grandi superfici pagano una Tares < della Tarsu)

36 Esempio di calcolo utenze NON domestiche con superficie di mq 100 Uffici agenzie e studi professionali Tares + add.stato 240,85 Tarsu 506,00 Banche e istituti di credito Tares + add.stato 138,00 Tarsu 506,00 Ristoranti, trattorie, pizzerie, mense Tares + add.stato 1.127,12 Tarsu 759,00 Bar, caffè, pasticcerie Tares + add.stato 809,60 Tarsu 759,00 Supermercati Tares + add.stato 427,71 Tarsu 569,25 Ortoftrutta,pescherie, fiori,piante, pizza al taglio Tares 1.441,88 Tarsu 569,25

37 I numeri in sintesi del bilancio ENTRATA Importi SPESA Importi TITOLO 1TRIBUTARIE 5.337.308,00 TITOLO 1CORRENTE 6.272.223,00 TITOLO 2DA TRASFERIMENTI 195.352,00 TITOLO 2 per INVESTIMENTI 2.869.686,00 TITOLO 3EXTRATRIBUTARIE 935.555,00 TITOLO 3 RIMBORSO PRESTITI 2.451.222,00 Totale Entrate Correnti 6.468.215,00 TITOLO 4SERVIZI C/TERZI 1.605.000,00 TITOLO 4In C/CAPITALE 2.497.163,00 TITOLO 5 da MUTUI 2.067.730,00 Totale Entrate in c/Capitale 4.564.893,00 TITOLO 6SERVIZI C/TERZI 1.605.000,00 AVANZO applicato 560.023,00 TOTALE 13.198.131,00 TOTALE 13.198.131,00

38 Dettaglio di alcune entrate correnti Entrate Correnti TRIBUTARIE e da TRASFERIMENTI più significative: Addizionale comunale irpef 855.000,00 IMU 2.963.565,00 TARES (tributo comunale rifiuti e servizi) 1.080.000,00 TOSAP 66.100,00 Fondo di solidarietà comunale 140.690,00 Trasferimenti statale sviluppo investimenti 46.738,00 Contributi regionali correnti 23.502,00 Contributi provinciali per Asilo nido e scuole 32.010,00

39 Dettaglio di alcune entrate correnti Entrate Correnti EXTRA TRIBUTARIE Rette frequenza scuola materna 90.000,00 Servizio trasporto alunni 31.000,00 Servizio mensa scuola elementare 87.000,00 Proventi utilizzo impianti sportivi 19.500,00 Rette frequenza asilo nido 120.500,00 Affitti di fabbricati 25.500,00 Concessioni di loculi cimiteriali 100.000,00 Rimborso oneri mutui per investimenti impianti di depurazione e fognatura 80.900,00

40 Spesa corrente: classificazione per interventi (fattori produttivi) Classificazione delle spese correnti per intervento 01 -Personale 2.248.328,00 02 -Acquisto beni 267.445,00 03 -Prestazioni di servizi 2.877.238,00 04 -Utilizzo di beni di terzi 38.780,00 05 -Trasferimenti 475.858,00 06 -Interessi passivi e oneri finanziari 159.307,00 07 -Imposte e tasse 134.700,00 08 -Oneri straordinari gestione corr. 32.200,00 09 -Ammortamenti di esercizio 10 -Fondo svalutazione crediti 8.367,00 11 -Fondo di riserva 30.000,00 Totale spese correnti 6.272.223,00

41 Spesa corrente: classificazione per funzioni (aree di intervento) Num.FunzioneImporti 01 - Amministrazione, gestione e controllo 1,756764,00 02 -Funzioni relative alla giustizia5.800,00 03 -Funzioni di polizia locale470.815,00 04 -Istruzione pubblica768.502,00 05 -Cultura e beni culturali107.228,00 06 -Sport e tempo libero141.459,00 07 - Turismo e manifestazioni collegate 31.119,00 08 -Viabilità e trasporti370.746,00 09 - Gestione del territorio e ambiente 1.575.140,00 10 -Azioni in campo sociale1.033.162,00 11 -Sviluppo economico11.488,00 Totale spese correnti6.272.223,00

42 Spese per rimborso mutui Importo delle rate di rimborso relative alle quote capitale dei mutui: 383.492,00

43 Spese per investimenti 2013 Le spese per investimenti programmate per lanno 2013 ammontano a 2.869.686,00, gli interventi più significativi sono : Riqualificazione energetica Palazzo Comunale 425.000,00 Rifunzionalizzazione Soms per creazione polo sapori e profumi 1.466.414,00 Interventi di razionalizzazione consumi energetici Villa Biancotti Levis 712.789,00 Ampliamento e razionalizzazione aule I.I.S. Eula 59.000,00

44 Fonti di finanziamento delle spese per investimento Le spese per investimento sono finanziate da: Avanzo di amministrazione 560.023,00 Permessi di costruzione 62.500,00 Contributi regionali 360.000,00 Contributi Regione POR-FESR 700.000,00 Alienazione terreni 651.414,00 Contributi in conto capitale da terzi 495.749,00

45 Fine Grazie per lattenzione


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