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Settore Ambiente e Suolo

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Presentazione sul tema: "Settore Ambiente e Suolo"— Transcript della presentazione:

1 Settore Ambiente e Suolo
Provincia di Ravenna Settore Ambiente e Suolo Progetto di Piano Infraregionale delle Attività Estrattive della Provincia di Ravenna Quadro conoscitivo Documento preliminare Valutazione preventiva di sostenibilità ambientale e territoriale Dott.ssa Barbara Villani Dott. Giacomo Zaccanti Bologna - Aprile 2004

2 ARTICOLAZIONE DEL DOCUMENTO
IL DOCUMENTO, REDATTO SECONDO QUANTO INDICATO DALLA D.C.R. 173 del 4/4/01 (Atto di indirizzo tecnico per l’attuazione della L.R. 20/2000) E’ ARTICOLATO IN TRE SEZIONI: Sezione I – Quadro Conoscitivo contiene lo stato della pianificazione provinciale e lo stato di attuazione del vigente PIAE e dei PAE comunali. Stima le disponibilità residue dei materiali estrattivi e le disponibilità all’utilizzo di materiali alternativi. Analizza i vincoli alla localizzazione di attività estrattive e gli elementi di vulnerabilità e di rischio ambientale del territorio della Provincia. Sezione II – Documento preliminare contiene la dichiarazione e la descrizione degli obiettivi di piano e delle azioni idonee al loro conseguimento. Sulla base dell’analisi dei fabbisogni di inerti e dal confronto tra fabbisogni e disponibilità, quantifica il prevedibile fabbisogno di materiali estrattivi per il periodo di validità del Piano. Definisce inoltre i criteri e gli indirizzi per l’individuazione delle risorse estrattive necessarie a soddisfare il fabbisogno nel decennio. Sezione III – Valutazione preventiva di sostenibilità ambientale e territoriale (VALSAT) fornisce una prima valutazione della conformità degli obiettivi e delle strategie del Piano ai principi della normativa nazionale e regionale di riferimento, nonché una valutazione di massima delle pressioni ambientali che l’attuazione del piano eserciterà sul territorio.

3 Lo stato della pianificazione provinciale
Il Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale – è stato approvato dalla RER il 3/12/ assume gli obiettivi cardine del PIAE 1993 – le disposizioni normative (art. 35) riprendono ed approfondiscono il disposto dell’omologo articolo del PTPR. Il Piano Infraregionale delle Attività Estrattive – è stato approvato dalla RER il 23/07/96 e successivamente aggiornato nel corso del Ha indicato i criteri per l’individuazione dei poli e la regolamentazione degli ambiti comunali; in base a tali criteri ha individuato i poli estrattivi e assegnato una quota di materiale per gli ambiti comunali. L’aggiornamento del PIAE ha riguardato la verifica delle disponibilità residue di materiali estrattivi evidenziando situazioni di deficit solo per le argille. I Piani delle Attività Estrattive comunali – nel corso del 2003 è stato condotto un censimento per ricostruire il quadro aggiornato dello stato di attuazione dei PAE comunali

4 DISPONIBILITA’ RESIDUE DEI MATERIALI ESTRATTIVI
Situazione dei poli per l’estrazione di SABBIA Situazione dei poli per l’estrazione di GHIAIA Situazione dei poli per l’estrazione di ARGILLE Situazione del polo per l’estrazione di GESSO Situazione degli ambiti per l’estrazione di SABBIA, GHIAIA e ARGILLE

5 nei poli provinciali a fine 2002 VOLUMI ESTRAIBILI (mc)
Situazione relativa ai quantitativi estratti e alle disponibilità residue di SABBIA nei poli provinciali a fine 2002 COMUNE POLO VOLUMI ESTRAIBILI (mc) Residuo PAE Estraibile PIAE totale Estratti a fine 1998 (mc) Disponibilità residue a fine 1998 dal 1999 al 2002 a fine 2002 RAVENNA VIGNA MORINA 88.451 BOSCA (*) CA' BIANCA 83.847 STANDIANA MANZONA VECCHIA MANZONA NUOVA FAENZA FALCONA 57.900 CROCETTA 24.930 TOTALE (*) dato modificato a seguito di verifica con i cavatori

6 Confronto tra i quantitativi estratti e le disponibilità residue
per i poli di SABBIA a fine 2002

7 nei poli provinciali al 2002 VOLUMI ESTRAIBILI (mc)
Situazione relativa ai quantitativi estratti e alle disponibilità residue di GHIAIA nei poli provinciali al 2002 COMUNE POLO VOLUMI ESTRAIBILI (mc) Residuo PAE Estraibile PIAE totale Estratti a fine 1998 (mc) Disponibilità residue a fine 1998 dal 1999 al 2002 a fine 2002 RAVENNA CA' BIANCA STANDIANA 56.728 MANZONA VECCHIA 50.000 NUOVA 56.767 FAENZA CROCETTA 16.620 83.380 CERVIA VILLA RAGAZZENA TOTALE

8 Confronto tra i quantitativi estratti e le disponibilità residue
per i poli di GHIAIA a fine 2002

9 nei poli provinciali al 2002
Situazione relativa ai quantitativi estratti e alle disponibilità residue di ARGILLA nei poli provinciali al 2002 COMUNE POLO Tipologia di argilla Volumi estraibili (mc) Volumi estratti a fine 1998 Disponibilità residue Volumi estratti dal 1999 al 2002 a fine 2002 MASSA L. SERRAIOLI argilla per laterizi RUSSI CA' BABINI COTIGNOLA FORNACE A,B,C 32.470 77.232 ALFONSINE MOLINO DI FILO 62.650 TOTALE RIOLO TERME ARZELLA per ceramica 97.260 71.047

10 Confronto tra i quantitativi estratti e le disponibilità residue
per i poli di ARGILLA a fine 2002

11 Confronto tra i quantitativi estratti e le disponibilità residue
Situazione relativa ai quantitativi estratti e alle disponibilità residue di GESSO nel polo provinciale al 2002 COMUNE POLO Tipologia di materiale Volumi estraibili (mc) Volumi estratti a fine 1998 Disponibilità residue a fine 1998 Volumi estratti dal 1999 al 2002 a fine 2002 RIOLO T. MONTE TONDO gesso CASOLA V. 17.093 TOTALE Confronto tra i quantitativi estratti e le disponibilità residue per il polo di GESSO a fine 2002

12 Situazione degli ambiti comunali per l’estrazione di
sabbia, ghiaia, argilla OMUNE AMBITO Tipologia di materiale Volumi estraibili (mc) Volumi estratti a fine 1998 (mc) Disponibilità residue Volumi estratti dal 1999 al 2002 2002 CASOLA VALSENIO RAGGI DI SOPRA sabbia 16.160 32.786 CERVIA ADRIATICA FAENZA ZANNONA 46.553 RAVENNA STAZZONA 60.930 STANDIANA RIOLO TERME COLOMBARINA 95.000 43.563 51.437 TOTALE 77.090 ghiaia 87.128 58.192 RUSSI BOSCA argilla

13 DISPONIBILITA’ E UTILIZZO DI MATERIALI ALTERNATIVI
Materiali industriali di scarto e materiali provenienti da demolizioni e costruzioni e scavi di origine civile: - Impianto di Riolo Terme gestito dalla società “Cava Pietralunga” ( mc * 10 a) - Impianto di Piangipane gestito dall’ex “Rifiner”, Area Ravenna, ora confluita ad Hera ( mc+ 10 a) Materiali di risulta da attività di escavazione legate a progetti specifici: - Inerte proveniente da escavazioni nell’area portuale di Ravenna ( mc) Materiale proveniente dall’estrazione delle sabbie sottomarine ( mc) Inerti provenienti dalla realizzazione di casse di espansione: - Per la laminazione delle piene del torrente Senio, mc di ghiaia e mc di sabbia Materiale proveniente da bonifiche agrarie e miglioramenti produttivi Bonifiche agrarie mc - Realizzazione di invasi ad uso irriguo, mc di limi, sabbie e ghiaie Flussi d’importazione di materiale dall’estero via mare - In via cautelativa si è provveduto a stimare il 20% di quanto è stato importato via mare dal 2000 al 2002; la stima prevede mc di sabbia e mc di ghiaia

14 STIMA DELLE DISPONIBILITA’ RESIDUE COMPLESSIVE DI MATERIALE INERTE
Disponibilità complessiva di inerti sul decennio (mc) Disponibilità desunte da serie storiche pregresse(mc) Fonte Sabbia Ghiaia Poli estrattivi Ambiti estrattivi Materiale di scarto e da demolizione *** Bonifiche agrarie* Invasi ad uso irriguo* 81.700 Area portuale Casse Espansione Materiale proveniente via mare** 95.706 Materiale proveniente da prelievi sottomarini Totale * per le disponibilità delle bonifiche agrarie e i miglioramenti produttivi il dato di origine è aggregato sabbia+ghiaia; in tabella viene ripartito 50% sabbia 50% ghiaia ** si prevede di utilizzare il 20% di quanto è stato importato mediamente tra il *** tenendo conto della composizione media del calcestruzzo si è ripartita la quantità totale di inerti in 1/3 di sabbia e 2/3 di ghiaia

15 ELABORATI CARTOGRAFICI DI SUPPORTO
Il quadro conoscitivo del documento preliminare, viene completato da una serie di elaborati cartografici riportati in allegato ed elencati di seguito: Carta dello stato di fatto delle attività estrattive (Tav. 1) Carta delle aree in cui non sono ammesse attività estrattive (Tav. 2) Carta degli elementi significativi del territorio (Tav. 3a e 3b) - zone di interesse naturalistico e paesaggistico-ambientale - fasce di pertinenza fluviale - zone di protezione delle risorse idriche Carta della distribuzione delle ghiaie e sabbie in ambito intravallivo, di pianura e litoraneo (Tav. 4) Gli allegati cartografici sono stati elaborati alla scala 1: e sviluppati su supporto informatico in ambiente GIS-Arcview; la cartografia di base utilizzata fa riferimento alla Carta Tecnica Regionale in formato raster.

16 DOCUMENTO PRELIMINARE
INDIRIZZI STRATEGICI Ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse provenienti da attività diverse al fine di diminuire il fabbisogno di materiali provenienti dalle cave Tutela del patrimonio ambientale e paesistico del territorio attraverso l’analisi dei fattori di maggiore vulnerabilità/sensibilità Gestione delle attività estrattive secondo principi di riduzione degli impatti, di contenimento e mitigazione degli impatti inevitabili, di adozione di interventi compensativi e di valorizzazione del territorio

17 DOCUMENTO PRELIMINARE
OBIETTIVI ED AZIONI DEL PIANO Minimizzare l’utilizzo di risorse non rinnovabili Individuazione di strumenti per incentivare il recupero del materiale proveniente da altre fonti Pianificazione delle attività future Massima valorizzazione del materiale estratto Miglioramento/adeguamento degli impianti di trasformazione Tutelare il patrimonio ambientale e paesistico del territorio - Limitazione all’escavazione di nuove cave e recupero delle cave esistenti - Tutela del sistema costiero soggetto ad intensi sfruttamenti negli anni passati - Tutela delle falde acquifere - Individuazione di specifiche norme per regolare alcune attività che possono trasformarsi in attività estrattive non regolamentate Aumentare la compatibilità ambientale dei processi di estrazione - Promozione di strumenti volontari quali certificazioni ISO ed EMAS - Riqualificazione del patrimonio paesaggistico attraverso il recupero ambientale delle aree soggette ad AE - Privilegiare l’individuazione di nuovi poli/ambiti per l’estrazione di sabbia/ghiaia solo nelle aree senza presenza di elementi significativi del territorio - Concentrare le attività estrattive nei poli di valenza sovracomunale non prevedendo l’apertura di nuovi ambiti comunali

18 Fabbisogni totali di inerti in edilizia sul decennio 2003-2012 (mc)
ANALISI DEI FABBISOGNI DI MATERIALE INERTE Inerti per l’edilizia: - “Statistica dell’attività edilizia” redatta dall’ISTAT. Numero di concessioni edilizie rilasciate trasformate in volumi nel periodo relativi all’intero territorio provinciale e suddivisi tra residenziale e non residenziale -Previsioni urbanistiche dei singoli strumenti di pianificazione comunale Fabbisogni totali di inerti in edilizia sul decennio (mc) Materiale Stima P.R.G. Dati ISTAT Ghiaia Sabbia

19 Inerti per le infrastrutture di trasporto
-Infrastrutture viarie principali: -Nuova San Vitale, per un tratto di circa 15 km; -Bretella Bagnacavallo; -Variante Via Emilia presso Castel Bolognese; -Nuova Standiana; -Variante alla S.S. n. 610, bretella Lavezzola; -Variante alla S.S. n. 16, presso Alfonsine e Fosso Ghiaia -Completamento della S.S. n. 16 -Completamento E55 -Manutenzione stradale: -Settore Lavori Pubblici- Servizio Viabilità della Provincia di Ravenna -Ufficio Manutenzione strade -Servizio strade-Area infrastrutture civili del Comune di Ravenna -Infrastrutture ferroviarie: -Raccordo ferroviario in sinistra Candiano: in corso di realizzazione -Potenziamento Centro merci di Lugo: da realizzarsi a breve-medio termine -Realizzazione del nuovo fascio merci pericolose della stazione di Ravenna ed il collegamento con la linea ferroviaria Ravenna/Ferrara: da realizzarsi tra 2003 e il 2004

20 Fabbisogni di materiale inerte per opere di manutenzione/adeguamento
Reti tecnologiche -Ufficio progettazione di Hera s.r.l. di Ravenna: competente per comprensori territoriali di Ravenna-Cervia e Lugo (incidenza del 60% sul totale della provincia) Fabbisogni di materiale inerte per opere di manutenzione/adeguamento delle reti scolanti e della viabilita’ secondaria Condotta sulla base dei dati forniti dagli Enti direttamente interessati: -Comunità Montana dell’Appennino Faentino -Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale – distretto montano -Consorzio di Bonifica Romagna Occidentale – distretto di pianura -Consorzio di Bonifica Romagna Centrale -Consorzio di Bonifica Savio e Rubicone

21 Possibili Fonti di prelievo
Inerti per il ripascimento delle spiagge Stima del fabbisogno di sabbia per interventi di ripascimanto nel decennio in Provincia di Ravenna Tratto intervento Fabbisogni (mc) Possibili Fonti di prelievo Cava Sabbie provenienti dal Candiano e/o da accumuli litoranei Accumuli sottomarini Pinarella Milano M. 20.000 Lido di Savio 50.000 Lido di Classe nord 80.000 Lido di Dante Lido Adriano P.ta Marina F. Lamone- C. Borsetti Foce Reno totale

22 PERIODO DI RILEVAMENTO
FABBISOGNI DI MATERIALI PER USI INDUSTRIALI Argille da laterizi e per ceramiche COMUNE CAVA TIPO DI ARGILLA MEDIA ANNUA (mc) PERIODO DI RILEVAMENTO Alfonsine Molino di Filo Per laterizi 30.977 Cotignola Fornace “B” 38.616 Massa Lombarda Serraioli 70.514 Russi Ca’ Babini 79.738 Riolo Terme Arzella Per ceramica 20.395 Gesso COMUNE CAVA MATERIALE MEDIA ANNUA (mc) ’94-’02 (mc) ’98-‘02 Casola Valsenio Monte Tondo Gesso 26.100 44.050 Riolo Terme Totale

23 DIMENSIONAMENTO DEL PIANO Fabbisogno di inerti 2003-2012 (mc)
Fonte Sabbia Ghiaia Stabilizzato Edilizia Infrastrutture stradali principali Manutenzione stradale 10.000 Infrastrutture ferroviarie 42.000 13.000 60.000 Reti tecnologiche Rete scolante e viabilità secondaria 1.200 65.900 34.000 Opere stradali in aree portuali Ripascimento spiagge Totale Fabbisogni di sabbia Fabbisogni di ghiaia Fabbisogni di stabilizzato

24 BILANCIO DISPONIBILITA’ EFFETTIVE/FABBISOGNI PER LA SABBIA
Bilancio fabbisogni/disponibilità per gli inerti sul decennio (mc) Tipo di materiale Fabbisogni Disponibilità totali Bilancio Sabbia

25 BILANCIO DISPONIBILITA’ EFFETTIVE/FABBISOGNI PER LA GHIAIA
Bilancio fabbisogni/disponibilità per gli inerti sul decennio (mc) Tipo di materiale Fabbisogni Disponibilità totali Bilancio Ghiaia

26 CRITERI PER LA SCELTA DEI POLI ESTRATTIVI PER IL SETTORE
SABBIE/GHIAIE Criteri generali: -Il Piano sarà dimensionato in modo da rispondere completamente al fabbisogno sopra indicato nei tempi in cui è previsto che il fabbisogno si manifesti. -Il presente PIAE conferma le previsioni del PIAE vigente, tenendo conto dei quantitativi residui ricostruiti nel quadro conoscitivo. -I poli contribuiranno per il 100 % al soddisfacimento dei fabbisogni e pertanto non si individuano, e non sono individuabili dai Comuni, nuovi ambiti comunali estrattivi. -Con questo strumento di pianificazione si intende procedere alla progressiva chiusura delle attività estrattive presenti nella fascia costiera (zona compresa tra le SS. Adriatica e Romea ed il litorale). -Le attività estrattive esistenti al di fuori di tale area, saranno dimensionate tenendo conto dei fabbisogni complessivi desumibili dal quadro conoscitivo e del trend di estrazione di ciascun polo/ambito registrato nell’ultimo decennio. Criteri guida in base ai quali si possono proporre ampliamenti ai poli/ambiti esistenti nella fascia costiera e in aree con presenza o in prossimità di vincoli ed elementi significativi: -Presenza, all’interno dell’area di cava sia di sabbia che di ghiaia. -In prossimità della Pineta di San Vitale – Stazione del Parco del Delta, si possono autorizzare ampliamenti delle due AE esistenti in prossimità della Pineta stessa solo a condizione che le modalità di ripristino siano finalizzate al recupero agricolo-colturale. Criteri guida in base ai quali si possono individuare nuovi poli estrattivi: -Esigenza di risanare situazioni di degrado geomorfologico, ove presenti, derivanti da attività estrattive pregresse. -Presenza accertata, sulla base di specifiche indagini geologiche, della ghiaia oltre che della sabbia. -Attivazione delle eventuali nuove AE solo quando saranno esaurite le risorse disponibili e comunque rimandando alla verifica di medio periodo del 2008.

27 CRITERI PER LA SCELTA DEI POLI ESTRATTIVI PER IL SETTORE
ARGILLA Criteri generali: - Il Piano sarà dimensionato in modo da rispondere completamente al fabbisogno sopra indicato nei tempi in cui è previsto che il fabbisogno si manifesti. - Il presente PIAE conferma le previsioni del PIAE vigente, tenendo conto dei quantitativi residui ricostruiti nel quadro conoscitivo. - I poli contribuiranno per il 100 % al soddisfacimento dei fabbisogni e pertanto non si individuano, e non sono individuabili dai Comuni, nuovi ambiti comunali estrattivi Criteri guida: - Cercare di dar risposta ai fabbisogni dichiarati dalle aziende utilizzatrici già presenti sul territorio provinciale Considerare le necessità di alimentazione delle fornaci mantenere i legami tra sito estrattivo e fornace qualora limitrofi accorpare aree contigue a quelle già oggetto di attività estrattiva, con priorità rispetto all’apertura di altre aree.

28 Valutazione di Sostenibilità Ambientale e Territoriale
Prevista in Emilia-Romagna dalla L.R. 20/2000, per Piani e Programmi Valutazione degli effetti derivanti dall’attuazione delle singole scelte di piano rispetto agli obiettivi di sostenibilità territoriale VALSAT del PIAE di Ravenna Valutazione dello stato di fatto: - Relazione fra localizzazione delle attività estrattive e aree sensibili e vulnerabili - Analisi SWOT Valutazione degli obiettivi del PIAE: - Coerenza del Piano con gli obiettivi di sostenibilità espressi in documenti internazionali, nazionali, regionali e provinciali Valutazione degli effetti e controllo del piano: - Ipotesi di indicatori per la valutazione delle prestazioni del Piano - Indicazioni per la valutazione di impatto ambientale dei singoli progetti di nuove cave o ampliamento di cave esistenti

29 1- VALUTAZIONE DELLO STATO DI FATTO
Relazione fra gli elementi di sostenibilità del territorio ravennate con le attività estrattive: - Aree in cui non sono ammesse attività estrattive (Art. 35 PTCP di Ravenna) zone di riqualificazione della costa e dell’arenile zone di salvaguardia della morfologia costiera zone di tutela della costa e dell’arenile zone di interesse storico-archeologico zone di tutela naturalistica sistema forestale e boschivo - Aree sensibili / vulnerabili alle Attività Estrattive zone di interesse naturalistico e paesaggistico-ambientale fasce di pertinenza fluviale e zone di protezione delle risorse idriche

30 LOCALIZZAZIONE DELLE ATTIVITA’ ESTRATTIVE ENTRO AREE SENSIBILI / VULNERABILI
Tipo di sensibilità /vulnerabilità Poli individuati dal PIAE ‘93 Ambiti individuati dai PAE vigenti Poli individuati dal PIAE ’93 ma non attuati da PAE vigenti Totale Zone di particolare interesse paesaggistico – ambientale (art.19 PTCP) ha 217 131 4 351 poli/ambiti interessati Morina La Bosca La Vigna Monte Tondo Crocetta Manzona Rondinella, Colombarina, Molino Guarè Zannona Adriatica Stazzona (10 cave) Dossi di ambito fluviale recente (art. 20b PTCP) 11 Fornace Cotignola (1 cava) Sistemi dunosi costieri di rilevanza storico documentale paesistica / idrogeologica (art. 20d/e PTCP) 19 0,3 (2 cave) Fasce di pertinenza fluviale e zone di protezione delle risorse idriche 180 105 7 293 Arzella Falcona (8 cave) Area totale occupata da AE 705 165 31 901

31 Analisi SWOT: Punti di Forza:
- sono presenti ampi depositi di materiale sabbioso nella Provincia. Punti di Debolezza: - deficit tra fabbisogni previsti e disponibilità residua nei poli/ambiti previsti dal PIAE vigente e dai PAE comunali; - attuale presenza di cave in zone sensibili/vulnerabili alle attività estrattive, sia da un punto di vista naturalistico che in relazione alla tutela delle risorse idriche. Opportunità: - esistenza di cave vicino alla costa che una volta dismesse, se risanate attraverso una corretta gestione, possono andare a rappresentare zone umide di interesse ecologico/naturalistico. Rischi: - presenza di molte zone sensibili/vulnerabili alle attività estrattive nella Provincia, in particolare in prossimità della costa; - presenza di depositi sabbiosi nella zona di costa, con rischio naturale- paesaggistico nell’eventualità dell’apertura di nuove cave in questa zona.

32 2- VALUTAZIONE DEGLI OBIETTIVI Azione (Obiettivo specifico)
Obiettivi del PIAE di Ravenna: Obiettivo generale Azione (Obiettivo specifico) Criteri per l’individuazione di nuovi poli/ ampliamento di poli esistenti Minimizzare l’utilizzo di risorse non rinnovabili (ottimizzare utilizzo dellerisorse provenienti da attività diverse al fine di diminuire il fabbisogno di materiali provenienti dalle cave) 1.1 Strumenti per incentivare recupero e utilizzo del materiale proveniente da altre fonti (es. accordi di programma) 1.2 Pianificare attività future destinando a cava solo aree strettamente necessarie a garantire gli effettivi fabbisogni C1 Tener conto dei quantitativi residui e dei reali fabbisogni nel dimensionamento del piano e delle singole AE C2 Attivazione di eventuali nuove AE solo quando le risorse disponibili saranno esaurite C3 (Argilla) Considerare le necessità di alimentazione degli impianti di lavorazione 1.3 Massima valorizzazione del materiale estratto 1.4 Miglioramento/adeguamento degli impianti di trasformazione

33 Azione (Obiettivo specifico)
Obiettivo generale Azione (Obiettivo specifico) Criteri per l’individuazione di nuovi poli/ ampliamento di poli esistenti 2. Tutela del patrimonio ambientale e paesistico del territorio attraverso l’analisi dei fattori di vulnerabilità 2.1 Limitazione all’escavazione di nuove cave e recupero delle cave esistenti C4 I fabbisogni saranno soddisfatti dai poli, non sono previsti nuovi ambiti comunali. C5 Apertura di nuovi poli laddove sia necessario risanare situazioni di degrado derivanti da attività estrattive pregresse C6 (Argilla) Accorpare aree contigue a quelle già oggetto di attività estrattiva, con priorità rispetto all’apertura di altre aree 2.2 Tutela dei sistemi dunosi costieri: limitazione dell’asportazione di inerti e progressiva chiusura delle attività estrattive in queste zone C7 Progressiva chiusura delle AE presenti nella fascia costiera C8 (Sabbia/ghiaia) Individuazione di nuovi poli solo in caso di presenza sia di sabbia che di ghiaia (anche nella fascia costiera) C9 (Sabbia/ghiaia) Ampliamento di AE in aree con presenza, o in prossimità di vincoli ed elementi significativi solo in caso di presenza sia di sabbia che di ghiaia 2.3 Tutela delle falde acquifere prevenendo eventuali forme di contaminazione 2.4 Individuazione di norme per regolare attività che possono trasformarsi in AE non regolamentate

34 Azione (Obiettivo specifico)
Obiettivo generale Azione (Obiettivo specifico) Criteri per l’individuazione di nuovi poli/ ampliamento di poli esistenti 3. Aumentare la compatibilità ambientale dei processi di estrazione (gestione delle AE secondo principi di riduzione degli impatti, contenimento e mitigazione degli impatti inevitabili, adozione di interventi compensativi e valorizzazione del territorio) 3.1 Promozione di strumenti volontari quali certificazioni ISO14001 ed EMAS 3.2 Recupero ambientale delle aree soggette ad attività estrattiva C10 Ampliamento delle AE esistenti in prossimità della Pineta di San Vitale solo se le modalità di ripristino contribuiranno alla riqualificazione dell’area C5 Apertura di nuovi poli laddove sia necessario risanare situazioni di degrado geomorfologico derivanti da attività estrattive pregresse 3.3 Privilegiare l’individuazione di nuovi poli per l’estrazione di sabbia/ghiaia solo nelle aree senza presenza di elementi significativi del territorio, fatte salve situazioni in cui non risulta altrimenti soddisfacente il fabbisogno. C8 (Sabbia/ghiaia) Individuazione di nuovi poli solo in caso di presenza sia di sabbia che di ghiaia (anche nella fascia costiera) C9 (Sabbia/ghiaia) Ampliamento di AE in aree con presenza, o in prossimità di vincoli ed elementi significativi solo in caso di presenza sia di sabbia che di ghiaia C11 (Argilla) Mantenere i legami tra sito estrattivo e fornace qualora limitrofi

35 Corrispondenza delle strategie e degli obiettivi del PIAE di Ravenna
ANALISI DI COERENZA Corrispondenza delle strategie e degli obiettivi del PIAE di Ravenna con gli obiettivi in materia politica e strategia ambientale espressi in documenti comunitari, nazionali e regionali 6° Programma d’Azione Ambientale della Comunità Europea Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Italia Piano di gestione dei rifiuti della Provincia di Ravenna Piano d’azione ambientale per il futuro sostenibile Piano territoriale di coordinamento provinciale della Provincia di Ravenna

36 Obiettivi di sostenibilità Obiettivi specifici / azioni del PIAE
COERENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PIAE DI RAVENNA CON OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ Obiettivi di sostenibilità Obiettivi specifici / azioni del PIAE Criteri del PIAE 1.1 1.2 1.3 1.4 2.1 2.2 2.3 2.4 3.1 3.2 3.3 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 Risorse naturali Migliorare efficienza d'uso delle risorse (6°P.A., S.N., PTRTA) Ridurre consumo delle risorse e materie prime soprattutto non rinnovabili (S.N., PTRTA) Rifiuti Ridurre quantità prodotte e aumentare riutilizzo (6° P.A., S.N., PTRTA, PPGR) Ridurre invio in discarica e valorizzazione rifiuti (PPGR) Organizzare ciclo dei rifiuti minimizzando impatti (PTCP 1.4.4) Suolo Protezione coste da erosione (S.N, PTRTA, PTCP 1.3.2), anche azzerando escavazioni in alveo (PTRTA) X Ridurre il consumo di suolo in partic. nelle aree più sensibili (SN) Contenere l’inquinamento (PTCP 1.3.4) Acqua Tutela (quali-quantitativa)della risorsa (SN, PTRTA, PTCP 1) Integrità degli acquiferi sotterranei (PTCP 1.1.1) Ridurre inquinamento (SN, PTCP ) : coerenza tra obiettivi del PIAE e obiettivi di sostenibilità X : incoerenza (anche potenziale) tra obiettivi del PIAE e obiettivi di sostenibilità

37 Obiettivi di sostenibilità Obiettivi specifici / azioni del PIAE
COERENZA DEGLI OBIETTIVI DEL PIAE DI RAVENNA CON OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’ Obiettivi di sostenibilità Obiettivi specifici / azioni del PIAE Criteri del PIAE 1.1 1.2 1.3 1.4 2.1 2.2 2.3 2.4 3.1 3.2 3.3 C1 C2 C3 C4 C5 C6 C7 C8 C9 C10 C11 Aria Tutela della qualità dell'aria (PTCP 2.1.4) Ridurre inquinamento (PTRTA, PTCP ) Bio-diversità, eco-sistemi naturali Gestione sostenibile all'interno ed intorno agli habitat naturali (PTRTA) X Conservazione e ripristino degli habitat naturali e delle specie di flora e fauna selvatica (PTRTA) prevenendone in particolare la frammentazione (6° P.A.) Paesaggio Conservare e ripristinare in maniera appropriata le zone con significativi valori legati al paesaggio (6° P.A.) Mix di uso dei suoli finalizzato a persistenza paesaggi (PTCP 1.4.2) Rumore Ridurre l’inquinamento acustico e la popolazione esposta (S.N., PTRTA) Mobilità (urbana) Ridurre congestione (urbana) (PTCP 3.1) Contenimento mobilità a maggiore impatto ambientale (S.N.) : coerenza tra obiettivi del PIAE e obiettivi di sostenibilità X : incoerenza (anche potenziale) tra obiettivi del PIAE e obiettivi di sostenibilità

38 COERENZE DEGLI OBIETTIVI DEL PIAE CON OBIETTIVI DI SOSTENIBILITA’
Minimizzare l’utilizzo delle risorse non rinnovabili è coerente con gli obiettivi di sostenibilità riguardanti l’efficienza d’uso delle risorse naturali e la riduzione dei consumi Incentivo all’utilizzo di materiali alternativi è coerente con obiettivi di aumentato riutilizzo dei rifiuti e ottimizzazione della loro gestione Accorpare aree contigue a quelle già oggetto di estrazione rispetto all’apertura di nuovi poli Individuazione di poli estrattivi a valenza sovracomunale contribuiscono ad evitare una dispersione delle attività produttive e quindi sono coerenti con obiettivi di tutela del paesaggio e di conservazione degli habitat naturali prevenendone la frammentazione Mantenimento dei legami tra il sito estrattivo e fornace contribuisce ad evitare un aumento di traffico in coerenza con obiettivi di contenimento dei relativi impatti diretti e indiretti (congestione, emissioni in atmosfera, rumore) Favorire strumenti di gestione ambientale volontari ISO ed EMAS comporta un migliore controllo degli impatti ambientali delle attività estrattive

39 3- VALUTAZIONE DEGLI EFFETTI DEL PIANO
Impatti ambientali negativi delle attività estrattive: Utilizzo di risorse non rinnovabili Impatti sulla qualità dell’ambiente; inquinamento dell’aria (polveri), rumore, vibrazioni, Inquinamento del suolo e dell’acqua, effetti sui livelli della falda freatica, distruzione o perturbazione di habitat naturali, impatto visivo sul paesaggio circostante Valutazione degli effetti del Piano: Indicatori correlati all’uso delle risorse Indicatori relativi ad emissioni in atmosfera e scarichi in acqua Utilizzo del terreno

40 (generale/specifico) Obiettivi di sostenibilità
PRIMA INDIVIDUAZIONE DI INDICATORI DI VALUTAZIONE DEL PIANO Tema Indicatore Unità di misura Obiettivo di Piano (generale/specifico) Valore attuale Obiettivi di sostenibilità Uso delle risorse e riciclaggio/ recupero di materia dai rifiuti speciali: Quantità di materiale recuperato (totale) t/anno 1.: Minimizzare l’utilizzo di risorse non rinnovabili 50% di aumento delle quantità di rifiuti speciali recuperate1 Frazione di materiale alternativo sul totale dei materiali usati (complessivo e per tipo di utilizzo) % in peso Utilizzo del suolo Superficie di terreno utilizzata per attività estrattive (totale). Km2 2.: Tutela del patrimonio ambientale e paesistico del territorio 901 ha Superficie di terreno utilizzata per attività estrattive in aree sensibili/vulnerabili 382 ha in aree con sensibilità naturalistica –ambientale 293 ha in aree con sensibilità idrogeologica Corretto recupero delle cave dismesse Aree recuperate o rinaturalizzate 3.2: Recupero ambientale delle aree soggette ad attività estrattiva Target fissato dalla “Strategia d’azione ambientale per lo sviluppo sostenibile in Ityalia”


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