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PRODINA.

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Presentazione sul tema: "PRODINA."— Transcript della presentazione:

1 PRODINA

2 Non è un nuovo sistema d’uccellagione, infatti è stato usato abbondantemente nei secoli passati; forse è meno conosciuto nella nostra Regione, nella quale, per tradizione si usano le panie. Se dovessi fare un confronto obiettivo sui due sistemi, darei senz’altro la preferenza alla prodina piuttosto della cattura con il vischio. Mi pare già di udire la voce di quanti lo usano: “Se si vuole godere le emozioni dell’uccellagione non c’è di meglio che il vischio” ecc. ecc.. E su questo unico punto potrei anche essere d’accordo; esaminiamo allora anche i lati negativi:

3 quando il sole scotta il vischio si rammollisce e cola, quando è umido, c’è un po’ di nebbia o pioviggina s’attacca male agli uccelli che hanno le zampe bagnate, quando soffia la bora o il borino le panie si attaccano e cadono, infine, ultimo grande inconveniente, gli uccelli catturati con questo sistema, per quanto si faccia attenzione, non sono mai come quelli catturati con le reti; come se non bastasse, la cattura con il vischio, è avversata da moltissimi sia in Italia, sia, ancor più, dalle Nazioni della Comunità europea (FACE), con le quali bisogna fare i conti.

4 Dopo questo panegirico, con la speranza di trovare convinti aderenti, andiamo a descrivere la prodina. Essa deve il suo nome al fatto di essere posta sulla “proda”, striscia di terreno in pendio che limita un campo, fiancheggiato da filari d’alberi da frutto, di gelsi, di salici, filari di viti ecc.. Le reti potranno essere di lunghezza varia, ma mai superiori agli otto metri, per l’impossibilità, qualora fossero più lunghe e di maggior peso, di azionarle con la velocità voluta e con la sola forza muscolare; da escludere quindi l’uso di altri mezzi, poiché in questo caso non si tratterebbe più di prodina, ma di paretaio.

5 Dette reti, dovranno essere collocate su un terreno accuratamente pulito dalle erbe e dalle radici, e dovrà essere soprattutto ben falciato, poiché bisogna tenere ben presente che nessun uccello cala con il rischio di bagnarsi. La “piazza” o spazio che intercorre fra le due reti, (meglio se quella che dovrà coprire il basso boschetto sarà leggermente più larga dell’altra) sarà cosparso di pastura: semi vari di miglio, panico, canapa ecc.. Le gabbie dei richiami vanno collocate basse, appese ai tronchi degli alberi che si trovano a fianco, oppure in terra, di fianco alle reti, interrate e ben occultate con erba e rametti.

6 L’area minima indispensabile dall’appostamento è di 80 o 90 metri quadrati; il capanno può essere fatto di frasche o di fusti di granoturco, in tela, ricoperto di rami o in qualsiasi altra maniera purché si possa vedere bene. Ridotta alla più semplice espressione, la prodina consiste quindi in una sistemazione di reti orizzontali tese sotto o in prossimità di alberi di basso o alto fusto, per far sì che gli uccelli (di brocca) si posino sugli alberi e poi scendano nelle reti.

7 Come apprestare una buona prodina:
Il luogo da scegliere sia il più possibile ombroso con qualche pianta vicina per appoggio; il sistema di montaggio è molto semplice, ma bisogna scrupolosamente curare l’allestimento dei quattro picchetti dei quali dirò, perché trascurandoli, si avrà la non sollecita chiusura delle reti, la maggior fatica nell’azionarle, la frequente possibilità dell’accavallamento delle stesse.

8 A detti picchetti vanno assicurate, con un cordino, mediante i due fori che si praticheranno, le quattro staggette della lunghezza di due metri circa, possibilmente di legno duro (faggio, quercia o simili) alle quali si assicurano le due reti che poi verranno tese come vedremo; piantando bene a terra quattro cavicchi robusti, due dalla parte superiore e due da quella inferiore, assicurati all’estremità delle quattro staggette, potremo tenere ben tesa la rete; altre due corde elastiche, una coppia sopra e l’altra sotto verso il capanno, rappresentano il congegno di scatto cioè quello che, una volta sollecitato dallo strappo, invita e sollecita la rapida chiusura delle reti dette anche a “copertone” poiché il loro compito è quello di ricoprire boschetto e piazza.

9 Nella prodina è possibile catturare: fringuelli, montani, verdoni, cardellini, zigoli, passere, lucherini, fanelli, prispoloni e tutti i turdidi. Scritto di un autore anonimo dell’ 800: Al tempo di tirar le reti chi è di buona cognizione capisce subito, giunti, se siano semplici o maliziati, per essere stati cioè ammaestrati ad altre reti. Se saranno semplici non si faranno correre l’un l’altro, né faranno certi svolazzamenti e giri, ma quietamente, l’un dopo l’altro scenderanno quantunque d’ordinario vadano anch’essi su e giù né lungamente si fermano tutti sulla rete.

10 Ora la regola è che si lascino venire finche giocano allegramente; allorché sospendendo il gioco si aspetta per brevissima ora e, quando quei che ancor son fuori, continuando nella loro resistenza a quei che ci sono, si tirano le reti. Se poi saranno più ammaestrati, si prende ciò che si può avere, due o tre per volta, non facendosi mai di questi una tirata giusta. Altra regola si è che tirando spesso le reti a pochi o a molti si fa sempre caccia, perché se si sdegnano i pochi mancando i molti, si torna a casa colla sola rete nel sacco.”

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