MORBO DI CROHN CHI COLPISCE? QUALE AREA DELL’INTESTINO COPLISCE?

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MORBO DI CROHN CHI COLPISCE? QUALE AREA DELL’INTESTINO COPLISCE? DETTO ANCHE COLITE GRANULOMATOSA O ENTERITE REGIONALE CHI COLPISCE? ADOLESCENTI E/O ADULTI GIOVANI ANCHE LA POPOLAZIONE ANZIANA QUALE AREA DELL’INTESTINO COPLISCE? QUALSIASI AREA MA SOPRATTUUTTO ILEO DISTALE E COLON

FISIOPATOLOGIA L’ENTERITE REGIONALE E’ UNA INFIAMMAZIONE SUBACUTA E CRONICA (TRANSUMURALE). SE L’INFIAMMAZIONE SI ESTENDE AL PERITONEO SI HANNO: FISTOLE – RAGADI – ASCESSI 50% DEI CASI GRANULOMI AL PROGREDIRE DELLA MALATTIA: INTESTINO FIBROTICO E RIDUZIONE DEL LUME

MANIFESTAZIONI CLINICHE INIZI SUBDOLI: DOLORI ADDOMINALI, DIARREA (90%); SUCCESSIVAMENTE: FORMAZIONE DI TESSUTO CICATRIZIALE E GRANULOMI IMPEDISCE IL TRASPORTO DEI PRODOTTI DELLA DIGESTIONE DOLORE E CRAMPI SPECIE DOPO I PASTI (AUMENTA LA PERISTALSI) PER CUI: IL PAZIENTE TENDE A DIGIUNARE: PERDITA DI PESO, MALNUTRIZIONE, ANEMIA SECONDARIA; INFINE: ULCERAZIONE DEL RIVESTIMENTO MUCOSO DELL’INTESTINO ESSUDATO E EDEMA INTESTINALE DIARREA CRONICA. L’INTESTINO PUO’ PERFORARSI E FORMARE ASCESSI INTRA ADDOMINALI E ANALI SI PUO’ AVERE: FEBBRE, LEUCOCITOSI, ASCESSI, FISTOLE, RAGADI, ARTRITE, ERITEMA NODOSO, CONGIUNTIVITE, ULCERA DEL CAVO ORALE.

PROCTO SIGMOIDOSCOPIA ACCERTAMENTO PROCTO SIGMOIDOSCOPIA PER VALUTARE L’INFIAMMAZIONE ESAME DELLE FECI SANGUE E GRASSI (STEATORREA RADIOGRAFIA DOPO PASTO BARITATO. SEGNO << A CORDINO>> DELL’ILEO TERMINALE DOPO CLISTERE DI BARIO: ULCERAZIONE, ASPETTO “ACCIOTTOLATO” DELLA MUCOSA, RAGADI, FISTOLE. TAC ISPESSIMENTO DELLA PARETE INTESTINALE E PRESENZA DI FISTOLE PRELIEVO EMATICO EMATOCRITO HB LEUCOCITI VES ALBUMINA E ALTRE PROTEINE PLASMATICHE

COMPLICANZE OCCLUSIONI O STENOSI INTESTINALE; DISTURBI PERINEALI; ALTERAZIONE DEL BILANCIO IDROELETTROLITICO; MALNUTRIZIONE DA MALASSORBIMENTO; FISTOLE E ASCESSI (APERTURA ANOMALA TRA DUE STRUTTURE CORPOREE); FISTOLA PIU’ COMUNE: ENTEROCUTANEA; GLI ASCESSI POSSONO DERIVARE DA ACCUMULO DI LIQUIDI IN UNA FISTOLA INFEZIONE; MAGGIORE INCIDENZA DI CANCRO DEL COLON.

COLPISCE LA MUCOSA SUPERFICIALE DEL COLON COLITE ULCEROSA PATOLOGIA ULCEROSA INFIAMMATORIA RECIDIVANTE A CARICO DELLO STRATO MUCOSO DEL COLON E DEL RETTO; INCIDENZA MAGGIORE TRA 30 E 50 ANNI; ALTO TASSO DI MORTALITA’; 10 – 15% SVILUPPA CA DEL COLON; FISIOPATOLOGIA COLPISCE LA MUCOSA SUPERFICIALE DEL COLON ULCERE – MULTIPLE – SANGUINAMENTO INTESTINO SI RESTRINGE E SI ACCORCIA.

MANIFESTAZIONI CLINICHE PERIODI DI REMISSIONE E RECIDIVE; DIARREA 10-20 SCARICHE/DIE; DOLORI ADDOMINALI; TENESMO; SANGUINAMENTO RETTALE; ANORESSIA; FEBBRE; VOMITO; DISIDRITAZIONE; CRAMPI; IPOCALCEMIA; ANEMIA; LESIONI CUTANEE E OCULARI (UVEITE), ARTRITE……..;

N.B. NON USARE CATARTICI PER LA PREPARAZIONE AL CLISMA OPACO ACCERTAMENTO ESAME DELLE FECI (SANGUE E PARASSITI); EMOCROMO ; LEUCOCITI ; ALBUMINA ; ALTERATO BILANCIO ELETTROLITICO; SIGMOIDOSCOPIA E CLISMA OPACO; N.B. NON USARE CATARTICI PER LA PREPARAZIONE AL CLISMA OPACO COMPLICANZE MEGALON TOSSICO SE NON RECEDE IN 24-40 RESEZIONE CHIRURGICA ILEOSTOMIA; PERFORAZIONE; SANGUINAMENTO; FORMAZIONE DI TESSUTO GRANULARE VASCOLARE.

PER RIDURRE L’INFIAMMAZIONE EVITARE INSULTI TERMICI E FUMO TRATTAMENTO DELLE PATOLOGIE INTESTINALI INFIAMMATORIE CRONICHE TRATTAMENTO MEDICO: PER RIDURRE L’INFIAMMAZIONE TERAPIA NUTRIZIONALE CON DIETA RICCA DI LIQUIDI, PROTEINE E CALORIE, POVERA DI SCORIE PIU’ VITAMINE E FERRO EVITARE INSULTI TERMICI E FUMO TERAPIA FARMOCOLOGICA PER RIDURRE AL MINIMO LA PERISTALSI SI USANO: SEDATIVI – ANTIDIARROICI – ANTIPERISTALTICI. NEI CASI DI MODERATA INFIAMMAZIONE SI USANO SULFAMIDICI (SALAZOPYRIN). GLI ANTIBIOTICI SI USANO PER LE INFEZIONI SECONDARIE. ACTH E CORTICOSTEROIDEI AMMINO-SALICILATI (ASACOL) IMMUNOSOPRRESSORI PER EVITARE LE RECIDIVE

TASSO DI RECIDIVA 20% - 40% NEI 5 AA TERAPIA CHIRURGICA PLASTICA DELLA STENOSI (CIOE’ DILATAZIONE DEL TRATTO STENOTICO); COLECTOMIA TOTALE ILEOSTOMIA; COLECTOMIA PARZIALE CON ANASTOMOSI; COLECTOMIA SUBTOTALE CON ANASTOMOSI ILEO RETTALE; COLECTOMIA TOTALE CON ILEOSTOMIA INTERNA COLECTOMIA TOTALE CON ILEOSTOMIA ILEO ANALA; TASSO DI RECIDIVA 20% - 40% NEI 5 AA (PIU’ GIOVANI)

IL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA INFIAMMATORIA DELL’INTESTINO PIANO DI ASSISTENZA: IL PAZIENTE AFFETTO DA PATOLOGIA INFIAMMATORIA DELL’INTESTINO ACCERTAMENTO CARATTERISTICHE DEL DOLORE: DIARREA; TENESMO; CALO DI PESO; DISIDRATAZIONE; FISTOLE O ASCESSI; ASPETTO DELLE FECI; DOLORE CHE NON DIMINUISCE ALLA DEFECAZIONE (ENTERITE REGIONALE); EMORRAGIA RETTALE (COLITE ULCEROSA).

DIAGNOSI INFERMIERISTICHE DIARREA DA PROCESSO INFIAMMATORIO; DOLORE DOVUTO AD AUMENTO DELLA PERISTALSI E AD INFIAMMAZIONE GASTROINTESTINALE; DEFICIT DI LIQUIDI DOVUTO A ANORESSIA, NAUSEA E DIARREA; CARENZA NUTRIZIONALI, DIPENDENTI DA NAUSEA E MALASSORBIMENTO; INTOLLERANZA ALL’ATTIVITA’ DOVUTA AD AFFATICAMENTO; ANSIA DIPENDENTE DALL’IMMINENTE INTERVENTO CHIRURGICO; COMPORTAMENTO INDIVIDUALE INADEGUATO A FRONTEG-GIARE I RIPETUTI EPISODI DI DIARREA; RISCHIO DI PERDITA DELL’INTEGRITA’ CUTANEA IN SEGUITO A MALNUTRIZIONE E DIARREA; RISCHIO DO GESTIONE INEFFICIENTE DEL REGIME TERAPEUTICO DOVUTO A INSUFFICIENTE CONOSCENZA DEL PROCESSO PATOLOGICO E DEL TRATTAMENTO RICHIESTO.

POTENZIALI COMPLICANZE ALTERAZIONE DEL BILANCIO ELETTROLITICO; ARITMIA CARDIACA DOVUTA A PERDITA DI ELETTROLITI; SANGUINAMENTO GASTRONTIESTINALE, CON DISIDRATAZIONE/IPOVOLEMIA; PERFORAZIONE INTESTINALE. INTERVENTI INFERMIERISTICI MANTENIMENTO DELLA REGOLARITA’ NELLE EVACUAZIONI; ALLEVIAMENTO DEL DOLORE; MANTENIMENTO DELL’APPORTO DI LIQUIDI; MENTENIMENTO DI UN ADEGUATO STATO NUTRIZIONALE; RIPOSO; RIDUZIONE DELL’ANSIA; FAVORIRE L’ADATTAMENTO; MENTENIMENTO DELL’INTEGRITA’ CUTANEA; CONTROLLI EMATICI.

CANCRO DEL COLON E DEL RETTO PATOLOGIE DIFFUSE NEL MONDO OCCIDENTALE CIRCA IL 75% DEI SOGGETTI POTREBBE ESSERE SALVATO DA UNA DIAGNOSI PRECOCE E DA UN TRATTAMENTO TEMPESTIVO FATTORI DI RISCHIO ETA’ MAGGIORE 40 ANNI; STORIA DI POLIPI DEL COLON E DEL RETTO (FAMILIARE); PRESENZA DI POLIPI ADENOMATOSI O DI ADENOMI VILLOSI; STORIE DI PATOLOGIE INFIAMMATORIE DELL’INTESTINO; DIETA RICCA DI GRASSI E DI PROTEINE (CON GRANDE CONSUMO DI CARNE BOVINA) E POVERA DI FIBRE; IL BASSO TASSO DI SOPRAVVIVENZA A 5 ANNI, OGGI INTORNO AL 40-50% E’ DOVUTO PRINCIPALMENTE A DIAGNOSI TARDIVE E ALLO SVILUPPO DI METASTASI.

PUO’ METASTATIZZARE: AL FEGATO; FISIOPATOLGIA 95% DEI CASI ADENOCARCINOMA NEL RIVESTIMENTO EPITELIALE DELL’INTESTINO. PUO’ INIZIARE COME POLIPO BENIGNO. PUO’ METASTATIZZARE: AL FEGATO; POLMONE; CERVELLO.

MANIFESTAZIONI CLINICHE I SINTOMI DIPENDONO: LOCALIZZAZIONE DEL CANCRO, STADIO DELLA PATOLOGIA, FUNZIONE DEL TRATTO INTERESSATO. SINTOMO PIU’ COMUNE: CAMBIAMENTO DELLE ABITUDINI INTESTINALI SECONDO SINTOMO: PERDITA DI SANGUE CON LE FECI – - ANEMIA - ANORESSIA – DIMAGRIMENTO – AFFATICAMENTO LESIONE NEOPLASTICA DEL LATO DESTRO: DOLORE E MELENA LESIONE NEOPLASTICA DEL LATO SINISTRO: OCCLUSIONE, SANGUE ROSSO VIVO NELLE FECI LESIONE NEOPASTICA RETTALE : TENESMO, DOLORE RETTALE, ALVO IRREGOLARE, SANGUE NELLE FECI.

ACCERTAMENTO COMPLICANZE SANGUE OCCULTO NELLE FECI; CLISMA OPACO; PROCTOSIGMOIDOSCOPIA; COLONSCOPIA; ANTIGENE CARCINOEMBRIONARIO CEA; (LIVELLI NORMALI DOPO 48 ORE DALLA RIMOZIONE DEL TUMORE) COMPLICANZE OCCLUSIONE INTESTINALE; EMORRAGIA; PERFORAZIONI; ASCESSI; PERITONITE; SEPSI E SHOCK.

CONSIDERAZIONI RELATIVE ALL’INVECCHIAMENTO L’INCIDENZA AUMENTA CON L’ETA’; L’AFFATICAMENTO E’ DOVUTO AD ANEMIA SIDERO PENICA; LO SVILUPPO DEL CARCINOMA E’ ASSOCIATO A PRESENZA DI CARCINOGENI NELLA DIEATA; L’ECCESSO DI GRASSI FAVORISCE LA CONVERSIONE DI STEROIDI IN SOSTANZE CANCEROGENE. TRATTAMENTO MEDICO NEL CASO DI TUMORE NON OPERABILE LA RADIO TERAPIA PUO’ ESSERE EFFICACE

TRATTAMENTO CHIRURGICO LA RESEZIONE INTESTINALE E’ INDICATA PER LA MAGGIORANZA DELLE LESIONI DI CLASSE “A” E PER TUTTE LE LESIONI DI CLASSE “B” E “ C” LA CHIRURGIA E’ INDICATA TALVOLTA PER LESIONI DI CLASSE “D”, MA HA UN CARATTERE PALLIATIVO.

LE PROCEDURE CHIRURGICHE INCLUDONO: RESEZIONE PARZIALE CON ANASTOMOSI (ASPORTAZIONE DEL TUMORE E DI UNA PARTE INTEGRA DI INTESTINO ALLE DUE ESTREMITA’ DELLA CRESCITA NEOPLSTICA, NONCHE’ DEI VASI SANGUIGNI E DEI NODI LINFATICI); RESEZIONE ADDOMINOPERINALE CON COLOSTOMIA PERMANENTE DEL SIGMA (ASPORTAZIONE DEL TUMORE E DI PARTE DEL SIGMA, DI TUTTO IL RETTO E DELLO SFINTERE ANALE); COLOSTOMIA PROVVISORIA, SEGUITA DA RESEZIONE PARZIALE E ANASTOMOSI, QUINDI DALLA RIANASTOMOSI DELLA COLOSTOMIA (IL CHE CONSENTE INIZIALMENTE UNA DECOMPRESSIONE DELL’INTESTINO, IN PREPARAZIONE PER LA RESEZIONE); COLOSTOMIA PERMENENTE O ILEOSTOMIA (PER TRATTAMENTO PALLIATIVO DI LESIONI OCCLUDENTI NON ASPORTABILI).

STADIAZIONE DEL CANCRO COLORETTALE SECONDO DUKE CLASSE A LINFONODI NEGATIVI TUMORE LIMITATO ALLA MUCOSA E SOTTOMUCOSA CLASSE B1 LINFONODI NEGATIVI TUMORE ESTESO A TUTTO LO STRATO MUCOSO MA LINITATO ALLA PARETE INTESTINALE CLASSE B2 LINFONODI NEGATIVI TUMORE ESTESO ALL’INTERA PARETE INTESTINALE CLASSE C1 LINFONODI POSITIVI TUMORE LMITATO ALLA PARETE INTESTINALE CLASSE C2 LINFONODI POSITIVI TUMORE LMITATO ALL’INTERA PARETE INTESTINALE CLASSE D METASTASI REGIONALI AVANZATE E DIFFUSE

IL PAZIENTE CON CANCRO DEL COLON E RETTO PIANO DI ASSISTENZA: IL PAZIENTE CON CANCRO DEL COLON E RETTO ACCERTAMENTO SI VALUTA LA PRESENZA DI: AFFATICAMENTO; DOLORE ADDOMINALE O RETTALE; ALVO; CARATTERISTICA DELLE FECI; PATOLOGIE INFIAMMATORIE DELL’INTESTINO; ABITUDINE DIETETICHE; PESO.

DIAGNOSI INFERMIERISTICA INSUFFICIENTE APPORTO NUTRIZIONALE DOVUTO A NAUSEA O ANORESSIA; RISCHIO DI DEFICIT DI LIQUIDO DOVUTO A VOMITO E DISIDRATAZIONE; ANSIA PER L’INTERVENTO E LA DIAGNOSI; RISCHIO DI GESTIONE INEFFICACE DEL REGIME TERAPEUTICO DOVUTO A SCARSE INFORMAZIONI; COMPROMISSIONE DELL’INTEGRITA’ CUTANEA DOVUTA ALL’INCISIONE CHIRURGICA, ALLA STOMIA ED ALLA SUA GESTIONE; ALTERAZIONE DELL’IMMAGINE CORPOREA DOVUTA ALLA COLOSTOMIA.

POTENZIALI COMPLICANZE INFEZIONI INTRAPERITONEALE; OCCLUSIONE TOTALE; SANGUINAMENTO; PERFORAZIONE; PEROTONITE ASCESSI SEPSI.

PIANIFICAZIONE E OBIETTIVI PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO ADEGUATO STATO NUTRIZIONALE; MANTENIMENTO DELL’EQUILIBRIO IDROELETTRICO; RIDUZIONE DELL’ANSIA; CONOSCENZA DELLA DIAGNOSI E DEL PROGRAMMA TERAPEUTICO; GUARIGIONE DELLA FERITA CHIRURGICA; GESTIONE DELL’EVENTUALE STOMIA. PREPARAZIONE ALL’INTERVENTO CHIRURGICO CONSENSO INFORMATO; DIETA; PULIZIA INTESTINALE; ANTIBIOTICO PROFILASSI; PROFILASSI TROMBOEMBOLICA.

ASSISTENZA POST-OPERATORIA CONTROLLO DELLA STOMIA NELLE PRIME 48-72 ORE; CONTROLLO DELLA POSSIBILI COMPLICANZE;: CONTROLLO REGOLARE DELLA COLOSTOMIA; VALUTAZIONE RAGGIUNGIMENTO DEGLI OBIETTIVI; ASSENZA DI COMPLICANZE; CORRETTA GESTIONE DELLA COLOSTOMIA.