PROGETTO DI EDUCAZIONE AL LAVORO PROGRAMMA RIABILITATIVO PER PAZIENTI PSICHIATRICI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO Il tirocinio formativo e di orientamento.

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PROGETTO DI EDUCAZIONE AL LAVORO PROGRAMMA RIABILITATIVO PER PAZIENTI PSICHIATRICI TIROCINI FORMATIVI E DI ORIENTAMENTO Il tirocinio formativo e di orientamento rappresenta un periodo di formazione guidato all’interno di una realtà lavorativa e finalizzato all’orientamento ed alle scelte professionali (neodiplomati, neolaureati, ecc.) nonché al sostegno ed inserimento lavorativo (adulti disoccupati).Si configura come esperienza di apprendimento e non costituisce rapporto di lavoro subordinato. I tirocini formativi sono regolamentati dal D.M.25 marzo 1998 n° 142 che definisce ambiti e modalità applicative della legge 196 del 24 giugno 1997 art.18

Il tirocinio prevede il coinvolgimento di tre soggetti: un Ente promotore, un’azienda ospitante ed il tirocinante; Il tirocinio formativo è attuato tramite una convenzione tra l’ente promotore (del tirocinio) ed il soggetto ospitante (datore di lavoro privato o pubblico) integrata da un progetto formativo realizzato dall’azienda ospitante ; Il soggetto promotore ha l’obbligo di assicurare il tirocinante contro gli infortuni sul lavoro presso l’INAIL (Istituto Nazionale di Assicurazione contro gli incidenti sul lavoro); Per la responsabilità civile contro terzi è necessario sonnoscrivere un’assicurazione con un’apposita compagnia assicurativa idonea che comprenda anche eventuali attività svolte, dallo stesso, al di fuori dell’azienda, ma rientranti nel progetto formativo;

IL NOSTRO PROGETTO Ente promotore:Anthropos Cooperative Society; Partners del progetto : Cooperativa sociale di tipo B HEIS Alberovivo per l’inserimento lavorativo dei disabili ; Centri di Salute Mentale del territorio di Bari (ASL/BA); piccole e medie imprese del territorio; Ambito territoriale:Comuni della Provincia di Bari e ASL di appartenenza (ASL); Durata:6 mesi (prorogabili a 12 mesi); Destinatari diretti:Persone con disabilità psichica

“Il lavoro nobilita l’uomo” e questo è realmente successo ad un gruppo pilota dei nostri ospiti inseriti in attività protette all’interno della nostra Cooperativa. Avere impegni, avere degli obiettivi durante la giornata, finalizzare le proprie azioni al completamento di un puzzler più articolato matura nella persona un’immagine di sé dotata di capacità, di saper fare, di poter proporre saperi e saper fare. Ci si scopre protagonisti e artefici di servizi e non più passivi fruitori.

FINALITA’ Incrementare le possibilità occupazionali di persone con disabilità psichica. AAttivare e supportare lo sviluppo di reti territoriali, istituzionali e non, per il reinserimento sociale e lavorativo dei beneficiari dell’intervento. Contribuire alla qualificazione delle politiche per il lavoro avviando azioni combinate di politiche attive del lavoro, politiche di sostegno al reddito e politiche di sviluppo locale.

OBIETTIVI SPECIFICI Rafforzare e valorizzare le risorse personali espresse durante il percorso terapeutico- riabilitativo, nonché favorire l’autostima, l’ autonomia personale e la fiducia nelle proprie capacità. Consentire l’acquisizione di abilità necessarie alla vita quotidiana, stimolando l’interesse nello svolgere attività organizzate all’interno del gruppo di lavoro e favorendo il confronto costruttivo con gli altri. Promuovere il senso di responsabilità e sostenere l’autostima con la consapevolezza che il lavoro svolto è corrisposto con un compenso economico.

METODOLOGIA Il progetto si è articolato in diverse fasi: Introduzione del progetto: è una prima fase dedicata alla presentazione della proposta, durante la quale vengono raccolte le adesioni delle persone realmente motivate, poi si procede con la presentazione degli obiettivi del progetto e delle fasi di svolgimento; Formazione: è importante la formazione costante dei tirocinanti articolata in un percorso individualizzato e gruppale. Nel lavoro individualizzato si prevede la presenza di un tutor-operatore che accompagni la persona durante l’esperienza lavorativa, sostenendolo nella motivazione e nelle fasi critiche che il lavoro può presentare.

La formazione gruppale, invece, prevede incontri di preparazione al lavoro centrati sul senso di responsabilità e sul significato del tirocinio lavorativo e del tirocinio di orientamento. Attività di stage: alla formazione teorica (garantita per tutto il percorso di tirocinio) si affiancano gli stage presso le varie strutture della Cooperativa Anthropos in collaborazione con la Cooperativa Mediterranea ( cooperativa di tipo B che finalizza il suo lavoro all’inserimento lavorativo per i disabili). I settori di impiego sono i seguenti: · Attività all’esterno con diverse mansioni · Trasporto · Mensa · Pulizia

Quest’anno per la prima volta è stata introdotto l’inserimento di cinque dei nostri ospiti in alcuni piccoli esercizi commerciali del territorio per lo svolgimento in quel contesto dell’esperienza di tirocinio formativo : in particolare un supermercato, un salone per parrucchiere,un negozio di fiori e piante,una farmacia, un negozio di animali; Il tirocinante svolge il suo tirocinio dal Lunedì al Sabato per due ore al giorno sotto la supervisione del suo tutor per sei mesi (che possono essere estesi a dodici); Scopo del progetto è far sperimentare e maturare, nei nostri ospiti, l’idea del lavoro in primis (come concetto) ed il lavoro inteso come impegno, rispetto delle regole e dell’organizzazione condivisa, apprendimento e messa in pratica delle tecniche e dei processi, rispetto dei ruoli. Tutto ciò comporta il mettersi in gioco e sperimentare le diverse mansioni, significa darsi la possibilità di poter capire quale lavoro è più indicato per le proprie capacità, abilità.

Verifica: La verifica è prevista in itinere e a termine del percorso, dal momento che è importante condividere, tra i partecipanti (stagisti e tutor), l’esperienza vissuta, per discutere gli aspetti positivi e le criticità. Questo momento di condivisione si articola in momenti di gruppo e momenti individuali, attraverso la compilazione di questionari di controllo.

Ci sono alcune criticità connesse alla relazione tra disabilità/svantaggio e lavoro. E’ stato necessario mettere a punto alcune strategie: Pianificare mensilmente incontri di verifica per ogni settore (mansa, trasporto,pulizie), finalizzati a monitorare e risolvere le difficoltà emerse. E’ importante sottolineare che il dialogo e la flessibilità sono importanti, per garantire la soluzione dei problemi; Promuovere corsi di formazione finalizzati ad incrementare competenze attinenti ai differenti settori di intervento e competenze generiche (informazione sul sistema delle cooperative sociali,sistema di certificazione della qualità, trattamento dei cibi, pulizia dei prodotti…..); promuovere momenti di formazione finalizzati a rendere più semplice l’integrazione tra lavoratori normali e svantaggiati (comunicazione efficace, relazioni tra normodotati e svantaggiati….);

Supportare I lavoratori disabili attraverso la presenza di lavoratori normodotati in qualità di tutor capaci di aiutarli a superare le difficoltà e a conseguire i propri obiettivi; Formazione costante e specifica delle persone in carico.

Difficoltà: Sarebbe preferibile avere una figura professionale specializzata (l’operatore dell’inserimento lavorativo) ma questo implicherebbe ulteriori costi che non sono previsti; Difficoltà a restare sul mercato, dal momento che sarebbe necessario considerare questi costi aggiuntivi che il mercato del lavoro non prevede nè riconosce.