«L’uomo è ciò che mangia» … ovvero: Feuerbach prima di Feuerbach.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Poesie 3A.
Advertisements

Voglio trovare. Voglio trovare anche se questa sera un senso non ce l’ha un senso a questa sera, anche se questa sera un senso non ce l’ha.
Un uomo aveva quattro figli
In quale stagione siamo? E che tempo fa?
Captitolo 9 Che tempo fa? Che tempo faceva?. Che tempo fa in primavera? Piove Fa fresco I fiori crescono Le foglie crescono sugli alberi La natura rinasce.
Le nostre poesie.
vittime di tradimenti, incomprensioni, che guida i nostri passi
VENIAMO ALLA TUA CENA L’ULTIMA CHE HAI FATTO IN MEZZO A NOI QUANDO GIUDA LA TUA VITA L’AVEVA GIA’ VENDUTA UN AMORE FORTE COSI’ UMILIATO DA TUTTI NOI NON.
Dai semi all’orto.
Ci divertiamo con il computer
Da un mio diario di scuola
LATTE IN TUTTE LE STAGIONI

Progetto di educazione alimentare
Classi 5^ B Salsasio Anno scol
Istituto Comprensivo “F.Tedesco”- Avellino
Emozioni in gioco L'amicizia.
Progetto alimentazione “Ricerchi
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CANALE
CLASSE IV C Scuola III Circolo Didattico Pietro Giordani di Piacenza
FELICE VA A SCUOLA.
Gli amici della fattoria
Primaria Bagnaria Arsa
GLI ALBERI E LE STAGIONI
Classe 2 A Auguri Inghilterra Wi wish you a merry Crhistmas.
Il cuore di Fabio Alba del 2000 La prima luce dell’alba.
"ALBERI CUSTODI DI VITA" Scuola dell’Infanzia “CAMPOMARTE” PROGETTO
LE STAGIONI.
Giuseppe Arcimboldi ll cibo in un pittore del Cinquecento italiano:
ARCIMBOLDO (1527 – 1593).
BOTTICELLI Il suo vero nome era Sandro Filipepi. È nato a Firenze nel 1445 e è morto nella sua città natale nel I suoi maestri sono stati: Filippo.
Arte & Cibo di Alessio Carrano II SANU Progetto di:
ALLA CONQUISTA DEL PIANETA VERDE
Buon compleanno, amico!. Buon compleanno, amico!
L’Almanacco in verde.
“NON SOLO LIM, DIDATTICA PERSONALIZZATA E NUOVE TECNOLOGIE”
Ci sono quattro sorelle
UNA STORIA PER LE STAGIONI
Pasqua & filastrocche Raccolta di filastrocche di Piermago
Dedicato all'amica FATIMA
FELICE VA A SCUOLA.
9° Circolo "A. Manzoni" Foggia
Dimmi, Giuseppe, quand'è che hai conosciuto Maria?
NON PENSARCI… FALLO !!.
I sentimenti di Philippe e Vittorio
Forse domani
nel gruppo ci sono gli artisti
Che tempo fa?.
La Notte di … Halloween.
SONO DIVENTATI GRANDI ARTISTI ANCHE PITTORI
I COLORI a cura dell'insegnante G. Barraco nell'ambito del corso PON 'una LIM per tutti' 2014.
IL FORNO.
Come e perché cambia l’alimentazione dopo il 1000 (anni bui)
Classe Seconda Sezione A Scuola Primaria ARTE E IMMAGINE
Consegna piantine Quaresima 2014.
Risveglio a primavera automatico.
Scuola Martiri della Libertà
Allla fine dell'estate l'albero Bla Bla diventò triste...
“I COLORI DELLA VITA” E LE SQUADRE DEI 5 COLORI
Giro di fine estate 12 settembre 2014 Un bel papavero rosso ci augura buon viaggio!
RITIRO CRESIMA S. Benedetto in Alpe aprile 2012.
12 PAPILLON E sono ancora qui ad aspettare l’inizio di una nuova primavera,
LE STAGIONI.
Nell’orto con briciolina
Ambiente delle 4 stagioni
Se il chicco di grano….
Corso di cucina 30 marzo 2012 Scuola di Alta Cucina della Fufi (Fulvia Steffenone)
TI CHIAMO PER NOME! Chi ti vuole bene conosce il tuo nome.
VISITA ALLA MOSTRA DI PALAZZO BARBERINI 13/12/2017
Transcript della presentazione:

«L’uomo è ciò che mangia» … ovvero: Feuerbach prima di Feuerbach

Giuseppe Arcimboldo  Giuseppe Arcimboldo (Milano, 1526 – ivi, 1593) è un pittore milanese divenuto celebre già tra i suoi contemporanei per alcune opere del tutto ‘innovative’, note come Teste composte.  Tutto ha inizio nel 1562, quando lascia Milano per Vienna su invito di Massimiliano II d’Asburgo, principe e futuro imperatore: è qui che nascono le celebri fisionomie grottesche realizzate mediante la combinazione di cose o forme viventi.  Arcimboldo rimane artista di corte anche alla morte di Massimiliano, quando il comando dell'impero viene assunto da Rodolfo II  Anche il nuovo imperatore ne apprezza le virtù, complice il suo interesse per l'esoterismo e gli studi alchemici. Così, quando la capitale dell'Impero viene spostata da Vienna a Praga, Giuseppe si sposta al seguito della corte, diventando consigliere sempre più fidato.  Nel 1587, Arcimboldo torna a Milano, ove muore il giorno 11 luglio 1593.

Dalla tavola alla tela… … e viceversa  Giuseppe Arcimboldo ‘compone’ immagini antropomorfe servendosi di elementi presi dalla natura – fiori, piante, frutta e verdura – e dal regno animale.  Celebri sono la serie delle «Quattro stagioni» e degli «Elementi».  Così come i dipinti ‘reversibili’: «Il cuoco», ad esempio.

Il cuoco (1570), olio su tela, cm. 53 x 41, Stoccolma, Nationalmuseum

Il cuoco… ovvero il porceddu! “Da una scodella spunta fuori la testa di un tipaccio che se la si osserva bene è costituita nientaltro che da pezzi di arrosto. Se si capovolge il quadro ne risulta un piatto d’arrostocon al margine una fettina di limon. Per evitare che si raffreddino, qualcuno li sta coprendo con un coperchio”. (Werner Kriegeskorte). Il proceddu o porceddu (spesso italianizzato con il termine "porcetto"), è il maialino da latte di circa 4 – 5 kg o di venti giorni, cotto lentamente allo spiedo, su graticole e aromatizzato dopo la cuttura con mirto o rosmarino. Questo arrosto costituisce un classico della cucina pastorale sarda.

La cucina ‘secondo stagione’  Arcimboldo compone le figure allegoriche delle quattro stagioni attingendo alla natura ed a ciò che dona all’uomo con l’avvicendarsi dei mesi.  La sua ricerca iconografica è talmente ‘ortodossa’ da utilizzare né frutta, né verdure commestibili nella Primavera, ma fiori ed erbe ornamentali.  Si era persa la cultura greco-romana del ‘cucinare con i fiori’...

Primavera Filastrocca di primavera più lungo è il giorno, più dolce la sera. Domani forse tra l’erbetta spunterà la prima violetta. O prima viola fresca e nuova beato il primo che ti trova, il tuo profumo gli dirà, la primavera è giunta, è qua. Gli altri signori non lo sanno E ancora in inverno si crederanno: magari persone di riguardo, ma il loro calendario va in ritardo. (G. Rodari)

Primavera (1563), olio su tela, cm. 66 x 50, Parigi, Musée du Louvre

belladonna rosa damascena iris tulipano aquilegia margherita

Estate Chiccolino dove sei? Sottoterra non lo sai? E lì sotto non fai nulla? Dormo dentro la mia culla. Dormi tanto ma perché? Voglio crescer come te. E se tanto crescerai chiccolino che farai? Una spiga metterò tanti chicchi ti darò! (A. Cuman Pertile)

Estate (1573), olio su tela, cm. 66 x 50, Parigi, Musée du Louvre

pesca melanzana grano cetriolo ciliegia carciofo

Autunno È tornato l ’ autunno nel bosco, con l ’ ultima festa di foglie infiammate di giallo e di rosso, con l ’ ultimo pallido sole, che languido muore. Son gi à bianche, dei monti nel cielo le cime; nell ’ aria è l ’ acuto profumo dei funghi, di dolci castagne, di mosto fragrante nei tini. (E. Gallicchio)

Autunno (1563), olio su tela, cm. 66 x 50, Parigi, Musée du Louvre

vite melagrana salice zucca fungo pioppino mela

Inverno Silenzioso vieni e silenzioso vai, o mesto inverno, che nessuno invoca. Quando gi à freddo il vento della corsa trova ancora una voce tra le piante, e piangono lacere le foglie, ancora non ci sei se pur t ’ appressi. E quando il primo sole un bel mattino rischiara il cielo, e svaniscono i cristalli della brina, pi ù non ci sei se pur da poco andato. Vieni e vai nessuno ti saluta. Addio, autunno! Ben torni, primavera! Sono le voci che odi al tuo passare. (G. G. Moroni)

Inverno (1573), olio su tela, cm. 66 x 50, Parigi, Musée du Louvre

edera arancia limone fungo pioppino