Diocleziano Generale di origine dalmata, figlio di un ex schiavo. Fu acclamato imperatore dai suoi soldati nel novembre 284. nel 285, sconfitto il rivale, ottiene il controllo dell’impero.
Egli fece passi importanti verso la soluzione della crisi istituzionale e sociale che attanagliava l’impero
Riforma costituzionale Riforma politico-istituzionale: Governo della Tetrarchia Riforma amministrativa: impero suddiviso in 4 prefetture ( e ciascuna in 12 diocesi) Diocleziano monarca –dio. Da principatus a dominatus Diocleziano contro la religione cristiana: l’ultima grande persecuzione
Riforme economiche e sociali Riforma economica: Editto dei prezzi nel 301 per rallentare l’inflazione Riforma fiscale: a) i terreni delle province sono suddivisi tra i coloni; b)ogni terreno deve versare una quota prestabilita di tasse Riforma militare: potenziamento dell’esercito ( entrano i barbari come soldati-coloni) e difesa dei confini
Tetrarchia: 2 Augusti e 2 Cesari Diocleziano comprese che per amministrare al meglio un impero così vasto, era necessario decentrare il comando. Così il 1 marzo 293 nacque la tetrarchia= «governo dei quattro» Divise l’impero in 2 parti ciascuna governata da un Augusto. Ai due «Augusti» si affiancavano in posizione subordinata i due «Cesari», destinati, dopo vent’anni, a succedere ai rispettivi augusti. Raggiunto il massimo potere avrebbero a loro volta scelto due Cesari.
I quattro tetrarchi I due «Augusti»: Occidente al generale Massimiliano; Oriente a Diocleziano; I due «Cesari»: quello di occidente fu Costanzo Cloro, quello d’oriente fu Galerio. Tutti e 4 provenivano dall’illiria e si stimavano. La forza dell’impero si fondò per un ventennio sulla lealtà reciproca
S. Marco, Venezia: scultura che rappresenta i tetrarchi I 4 tetrarchi sono rappresentati come uomini tarchiati, in abiti militari, mentre si abbracciano, simbolo dell’armonia che li guidò nel loro governo. Gli Augusti pongono la mano sulla spalla dei Cesari: il primo sulla sinistra è Diocleziano, che abbraccia Galerio; segue Massimiano, che abbraccia Costanzo Cloro.
Nuova struttura organizzativa Impero diviso in 4 PREFETTURE (oriente, illirico, italia, gallia) governate dai Tetrarchi; Le prefetture vengono suddivise in DIOCESI governate dal vicario imperiale; Le diocesi sono suddivise in PROVINCE la cui autorità è in mano ad un preside (presiede l’amministrazione civile) e ad un duce ( capo delle truppe)
Residenze nei luoghi nevralgici dell’Impero Costanzo Cloro prefettura delle Gallie: Costanzo Cloro (Cesare); capitale di diocesi: Treviri : Massimiano Prefettura d’Italia: Massimiano (Augusto); capitale di diocesi: Milano Galerio Prefetura dell’Illirico: Galerio (Cesare); capitale di diocesi: Sirmio Diocleziano Prefettura d’Oriente: Diocleziano (Augusto): capitale di diocesi: Nicodemia Roma viene emarginata
Monarca Dio Per consolidare l’autorità imperiale, Diocleziano impose ad essa una legittimazione religiosa. L’impero ha origine divina l’imperatore diventa una figura sacra in quanto dio (Diocleziano si qualificò come figlio di Giove) divennero sacre la sua casa e la sua famiglia. Davanti al popolo il re doveva apparire come un dio, si mostrava raramente in pubblico e, se lo faceva, la sua comparsa doveva acquisire il tono di una cerimonia religiosa piena di sfarzo e solennità. Indossava veste d’oro e corona, al suo cospetto bisognava inginocchiarsi, secondo la prassi persiana.
Diocleziano e il cristianesimo divinizzazione imperatore aumento pressione contro cristiani ultima crudele persecuzione Pochi anni più tardi, nel 311, Editto di tolleranza di Galerio porrà fine alle inutili violenze contro i cristiani
Perché tanta avversione verso il cristianesimo? 1.Non avrai altro Dio all’infuori di me 2. i cristiani delle chiese di tutto il mondo sono tra loro fratelli fratellanza 3. invito a vivere in pace e in comunione fraterna 4. invito al perdono 4. Uguaglianza di tutti gli uomini davanti a dio, compreso l’imperatore: Dio non fa distinzioni tra classi sociali.
Elementi positivi del governo Un governo centralizzato ed efficiente Decisioni prese da un vertice ristretto: il Consiglio della Corona, che rispondeva direttamente al sovrano Apparato di funzionari, che trasmettevano la volontà dell’imperatore alle periferie Fu imposto ovunque il latino e l’osservanza delle stesse leggi
Riforma economica Editto dei prezzi: fissava per legge i costi dei generi di consumo e di quelli artigianali: scopo frenare temporaneamente l’inflazione
Riforma fiscale I terreni delle province vengono suddivisi tra i lavoratori della terra, i coloni. A ciascuno toccava un’unità minima (iuger) alla quale rimaneva vincolato per tutta la vita. Sul terreno gravavano le tasse, calcolate in base al tipo di coltivazione e alla fertilità del terreno. I coloni erano obbligati a lavorare il terreno e a versare l’importo. Ciascuna diocesi doveva versare allo stato una somma calcolata in proporzione alle unità fiscali che la costituivano.
Riforma dell’esercito Aumenta i membri: si passa a mila unità. Molti barbari vengono arruolati in qualità di soldati coloni e stanziati in guarnigioni fisse sul limes, il confine dell’impero: chi difendeva il proprio podere poteva combattere in modo più motivato ed efficace. Fu creato un comitatus agli ordini diretti dell’imperatore in grado di portar celere soccorso alle guarnigioni. l’esercito diventa una formidabile macchina da guerra.
Giudizio complessivo sulle riforme Piano militare potenziamento della capacità di difesa rinvia di un secolo il crollo definitivo Piano socio-economico riforme frenano la mobilità sociale, creando classi chiuse ed ereditarie; i lavori si trasmettevano da padre a figlio. Solo l’esercito dà qualche possibilità di carriera Fine delle autonomie e autorità periferiche viene meno il consenso e la fiducia che legava le elite delle province con il governo centrale stato visto come meccanismo vido e impersonale. Riforma costituzionale si rivelò un sistema macchinoso e poco gestibile. Si scateneranno violente lotte per il potere.
Crisi del governo tetrarchico 305 Diocleziano e Massimiano abdicano e si ritirano a vita privata. a loro subentrano i due Cesari: Galerio in Oriente e Costanzo in Occidente. La loro scelta dei due cesari scatena l’ira di dei figli di Massimiano e di Costanzo. lotta per il potere In questa convulsa situazione prevalse COSTANTINO in Occidente e LICINIO in Oriente (312)