L’approccio interattivo-dinamico allo sviluppo e alla clinica delle relazioni Il Modello sistemico diadico.

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L’approccio interattivo-dinamico allo sviluppo e alla clinica delle relazioni Il Modello sistemico diadico

I PROCESSI AUTOREGOLATORI Le capacità di REGOLAZIONE INTERATTIVA  Sono due processi intrinsicamente integrati tra di loro, reciproci e simultanei per cui l’uno modifica e influenza il verificarsi dell’altro (Fogel, 1993).  Integrazione del contributo dell’individuo e quello della diade nell’organizzazione dell’esperienza (Beebe, Lachmann, 2003). connessione dei due processi nella costruzione delle relazioni primarie

Cosa si intende per autoregolazione? È la capacità dei partner di organizzare i propri stati:  nell’adulto, comprende l’accesso, l’articolazione, la valutazione e la capacità di utilizzare i propri stati interni  Nel bambino, fin dalla nascita, permette il controllo del livello di attivazione, il mantenimento dello stato di vigilanza e la capacità di inibire l’espressione comportamentale (es: toccarsi, distogliere lo sguardo, ridurre l’espressività facciale)  Nell’arco della vita è un aspetto fondamentale della capacità di prestare attenzione e di entrare in rapporto con l’ambiente

Cosa si intende per regolazione interattiva?  E’ definita dalla probabilità che il comportamento di un partner sia prevedibile in base a quello dell’altro ossia che il flusso delle risposte degli interagenti scorra in entrambe le direzioni

 I processi di autoregolazione e reg. interattiva si influenzano reciprocamente: in ogni interazione i partner sono influenzati dal proprio equilibrio interno e dai comportamenti dell’altro e viceversa (Thomas, Martin, 1976) REGOLAZIONE DEL OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO REGOLAZIONE DEL OSSERVAZIONE DEL COMPORTAMENTO PROPRIO STATO INTERNO DEL PARTNER PROPRIO STATO INTERNO DEL PARTNER  Ne deriva che le variazioni nel processo di autoregolazione in ciascun partner influenzano simultaneamente anche il processo interattivo  L’organizzazione del bambino e dell’adulto è una PROPRIETA’ SISTEMICA EMERGENTE costruita reciprocamente ( Sandler, 1985, 1995 ) Scambio Scambio individuo-contesto sempre in progress

Il sistema è costituito da tre unità interagenti e interdipendenti: 1) BAMBINO 1) BAMBINO Unità autorganizzante e autoregolatoria Unità autorganizzante e autoregolatoria relazione 2) ADULTO 2) ADULTO Unità autorganizzante e autoregolatoria Unità autorganizzante e autoregolatoria 3) DIADE ADULTO BAMBINO : campo di regolazione interattiva con una propria peculiare organizzazione Sander, 1977

Concezione bipersonale della regolazione  Entrambi i partner a livello non verbale e implicito o verbale e esplicito COORDINANO continuamente i loro ritmi comportamentali co-costruzione dei ritmi interattivi reciproci e della relazione.  Il comportamento di uno dei partner dell’interazione può essere previsto in base a quello dell’altro.

Modelli di interazione e costruzione del mondo rappresentazionale MODELLI DI INTERAZIONE DELLA DIADE:  modalità caratteristiche con cui adulto e bambino si influenzano reciprocamente nel corso dell’interazione che comprende sia il modo con cui il bambino regola il proprio livello di attivazione sia la regolazione interattiva con l’altro di riferimento  Il bambino è in grado di riconoscerli, prevederli e organizzarli già nel primo anno di vita grazie alla ripetizione  Si organizzano in base al tempo, allo spazio, agli affetti e al livello di attivazione

1) MODELLI DI INTERAZIONE PRECOCI ripetuti con regolarità organizzano 2) nel corso del primo anno in RAPPRESENTAZIONI PRESIMBOLICHE. Alla base c’è la capacità di categorizzazione. Una categoria si forma quando il b. percepisce regolarità e forma 3) verso la fine del primo anno vengono astratti dei PROTOTIPI GENERALIZZATI 4) creano le condizioni per lo sviluppo delle RAPPRESENTAZIONI SIMBOLICHE DI SE’ E DELL’OGGETTO: il b. è in grado di categorizzare dei modelli interattivi ricordandoli e creandosi delle aspettative su di essi in relazione a spazio, tempo e affetti.

 La ricorrenza di modelli interattivi in una relazione crea una serie di aspettative nel bambino favorisce lo sviluppo di un senso di identità e di un Sé agente BASE PER INTERSOGGETTIVITA’: BASE PER INTERSOGGETTIVITA’: “ Le menti non sono più indipendenti, separate, isolate, ma si con-vive circondati dalle intenzioni, dai sentimenti e dai pensieri dell’altro-da- Sé, con cui si interagisce in un dialogo incessante e co-costriuto.” (Stern, 2005)

Meccanismi di organizzazione dell’interazione adulto-bambino:  La percezione transmodale delle corrispondenze: consente di confrontare le informazioni ambientali con quelle propriocettive in cerca di corrispondenze interfaccia fondamentale fra se e l’altro, fra stato interno e ambiente (esperienza più precoce del “come me”).  La risonanza nell’osservatore della percezione delle emozione del partner la percezione dell’emozione nel partner crea uno stato di risonanza emotiva in chi la percepisce (Davidson, Fox, 1982).  La corrispondenza delle emozioni facciali quando gli schemi affettivi e temporali di due persone entrano in corrispondenza, in ciascuno si crea uno stato psico-fisiologico simile a quello dell’altro, che da luogo alla condivisione affettiva.

 Il ruolo del contesto interattivo nell’organizzazione dell’esperienza interna l’esperienza interna si forma a partire da una sequenza prevedibile di attivazione (risveglio, allattamento, gioco ecc.) e si organizza nel tempo, nel contesto interattivo, grazie alla regolarità delle sequenze interattive

LE RAPPRESENTAZIONI PRESIMBOLICHE  Si costruiscono e funzionano come aspettative circa uno schema spazio-temporale e di attivazione-affetto che un partner crea, in riferimento al comportamento degli altri in relazione al proprio nell’interazione  Il “rispecchiamento facciale” è uno dei modelli di interazione che contribuiscono all’organizzazione presimbolica delle rappresentazioni del Sé e dell’oggetto i partner seguono la stessa direzione affettiva e il bambino può crearsi l’aspettativa che i suoi affetti andranno nella stessa direzione di quelli della madre viene rappresentato il processo di corrispondenza interattivo, dinamico, reciproco, che si verifica tra i due partner viene rappresentato il processo di corrispondenza interattivo, dinamico, reciproco, che si verifica tra i due partner  “la coordinazione del timing interpersonale ”(ritmo, velocità, interruzione, alternanza dei turni) è uno dei modi principali per l’organizzazione delle relazioni sociali nel corso dell’interazione ciascun partner valuta i ritmi dell’altro e questo gli consente di dare significato ai propri

I tre principi di salienza:  Il principio di regolazione attesa  Il processo di rottura e riparazione  I momenti affettivi intensi

La relazione genitore-bambino La relazione genitore-bambino Qualità delle interazioni e delle relazioni precoci come: - Matrice evolutiva - Base per strutturazione di complessi percorsi che conducono al disturbo mentale in età evolutiva e nel ciclo di vita

La relazione genitore-bambino La relazione genitore-bambino  Aspetti interpersonali ossia comportamenti interattivi manifestati tra b. e a.  La qualità della relazione genitore-bambino influenza la costruzione della personalità in senso ADATTIVO e-o PSICOPATOLOGICO  Aspetti intrapsichici rappresentazioni degli adulti significativi: - di sé come individuo, genitore, della propria storia precoce - di sé come individuo, genitore, della propria storia precoce - della relazione di coppia, - della relazione di coppia, -delle caratteristiche del bambino) -delle caratteristiche del bambino)

PSICOPATOLOGIA NELL’INFANZIA: è il PRODOTTO dell’incontro del bambino con il suo contesto e non delle caratteristiche individuali del bambino o dell’adulto LA RELAZIONE trascende la somma delle caratteristiche dei singoli individui ma comprende altri fattori quali: - le percezioni e aspettative di ogni protagonista della storia passata con l’altro - le interpretazioni della risposta dell’altro alle proprie azioni PSICOPATOLOGIA NELL’INFANZIA: è il PRODOTTO dell’incontro del bambino con il suo contesto e non delle caratteristiche individuali del bambino o dell’adulto LA RELAZIONE trascende la somma delle caratteristiche dei singoli individui ma comprende altri fattori quali: - le percezioni e aspettative di ogni protagonista della storia passata con l’altro - le interpretazioni della risposta dell’altro alle proprie azioni Ruolo dell’AUTOREGOLAZIONE E DELLA REGOLAZIONE INTERATTIVA nella co-costruzione degli aspetti disfunzionali e psicopatologici delle relazioni precoci  Es:  Es: Adulto con grave psicopatologia può mantenere un buon livello di cura e sensibilità verso il bambino vs adulto sano può in un particolare momento della vita non avere le risorse necessarie per costruire in adeguata interazione

Due modelli per il DISTURBO MENTALE: Modello tradizionale basato sulla malattia vs.  Il Disturbo è dentro la persona (bambino o adulto)  Limitazioni teoriche e tecniche Modello relazionale  Il Disturbo è nella relazione specifica fra due persone  La relazione è parte integrante della salute o del disturbo e non una caratteristica associata  Relazione bambino-genitore come nuovo paziente prototipico (Stern, 1998, 2006)

L’intervento nella relazione bambino-genitore tocca contemporaneamente il piano interpersonale e intrapsichico: Diverse vie di ingresso al sistema e approcci terapeutici Diverse vie di ingresso al sistema e approcci terapeutici EQUIFINALITA’ DELL’INTERVENTO: Una volta alterato un elemento del sistema tutti gli altri si riadattano in maniera corrispondente essendo dinamicamente interdipendenti (Stern, 1992) EQUIFINALITA’ DELL’INTERVENTO: Una volta alterato un elemento del sistema tutti gli altri si riadattano in maniera corrispondente essendo dinamicamente interdipendenti (Stern, 1992)

Dalla diade alla triade: Tradizionale visione duale dello sviluppo: interazione madre-bambino unità primaria nello studio delle interazioni precoci Recente tentativo di ampliare il focus di osservazione anche sulle competenze interattive TRIADICHE

La famiglia come insieme  All’interno della famiglia il bambino sperimenta pattern ricorrenti stabili: coalizioni famigliari, alleanze, triangolazioni ( Malagoli, Togliatti, Mazzoni, 2006)  La famiglia è un sistema gerarchicamente strutturato in sottosistemi definiti in base a funzioni diverse ( coniugale, genitoriale, co-genitoriale)  Gli individui, le diadi e le famiglie (ogni livello è un unità sistemica a sé) possono seguire percorsi evolutivi diversi pur influenzandosi reciprocamente (Parke, Buriel, 1988) NECESSITA’ DI OSSERVARE LA TRIADE E LE SUE COSTITUENTI: NECESSITA’ DI OSSERVARE LA TRIADE E LE SUE COSTITUENTI: LTP LTP

Lousanne Trilogue Play-LTP (Fivaz-Depeursinge, Corboz-Warney, 1999) Risorse e potenzialità:  Osservare in che modo differiscono o corrispondono i comportamenti e i ruoli dei membri della famiglia in una situazione diadica e triadica le dinamiche di coppia sono influenzate dalla presenza del figlio & il comportamento del genitore verso il figlio è influenzato dalla presenza dell’altro genitore (circolarità dei processi) le dinamiche di coppia sono influenzate dalla presenza del figlio & il comportamento del genitore verso il figlio è influenzato dalla presenza dell’altro genitore (circolarità dei processi)  Attraverso l’osservazione dei comportamenti della famiglia si può accedere al livello INTERSOGGETTIVO delle relazioni schemi-dei-modi-di-essere-con (Stern, 1994) : l’ntersoggettività viene individuata nel materiale psichico che emerge nell’incontro di più unità individuali che interagiscono in uno spazio interindividuale schemi-dei-modi-di-essere-con (Stern, 1994) : l’ntersoggettività viene individuata nel materiale psichico che emerge nell’incontro di più unità individuali che interagiscono in uno spazio interindividuale

 Osservare la “danza” fra i partner per individuare i limiti e le risorse della famiglia: pratiche condivise schemi interattivi sottostanti  Individuare la presenza o meno di uno spazio fisico e simbolico fra i membri della triade aiutare le famiglie problematiche facendo vedere le videoregistrazioni (feedback)  LTP sta fornendo evidenze empiriche relativamente alle competenze interattive e intersoggettive del bambino e sull’importanza delle relazioni precoci sullo sviluppo affettivo e relazionale dell’individuo  Applicazioni cliniche: processo diagnostico, intervento in età evolutiva e sostegno genitorialità

Papà Bambi no Mamma Formata da madre e padre che assolve a compiti coparentali di guida e facilitazione dello sviluppo SUB-UNITA’ STRUTTURANTE SUB-UNITA’ EVOLUTIVA COOPERAZIONECOOPERAZIONE COOPERAZIONECOOPERAZIONE COOPERAZIONE Il bambino con i suoi bisogni L’unità “padre-madre-bambino”, come altri gruppi che hanno la funzione di favorire lo sviluppo umano, è composta da due sub-unità principali: quella strutturante, rappresentata dalla componente coparentale, e quella evolutiva, il bambino appunto. Diversi elementi del sistema si influenzano reciprocamente, e una nuova proprietà irriducubile alla somma delle parti emerge dalla loro cooperazione e dalla loro coordinazione.

è una situazione ludica semi-standardizzata all'interno della quale i genitori ed il loro bambino giocano insieme Che cosa si osserva? Che cosa permette di valutare? Gli schemi interattivi che si manifestano nel momento in cui i componenti della famiglia prendono parte alle quattro diverse configurazioni relazionali previste dalla procedura Permette di individuare la qualità dell'Alleanza familiare, ovvero la capacità della famiglia di collaborare in modo tale da raggiungere una condivisione ludica di affetti ed esperienze positive. LTP

LTP La procedura può essere applicata in gravidanza, e con famiglie i cui figli abbiano un'età compresa fra i 3 e i 48 mesi, adattando il setting e le consegne ai diversi momenti evolutivi del bambino La durata del gioco varia in relazione al periodo di somministrazione della procedura: - Circa 5 minuti per l’ LTP somministrato in gravidanza; - Circa 15 minuti per gli LTP somministrati dopo il quarto mese di vita del bambino. L'intera durata del gioco viene videoregistrata in un setting standardizzato appositamente approntato. I due genitori sono posizionati ai vertici di un immaginario triangolo equilatero; tale spazio d’interazione favorisce le interazioni triadiche e la sintonizzazione affettiva reciproca

Prima parte: uno dei genitori gioca con il figlio mentre l’altro resta semplicemente presente, in posizione di terzo (configurazione 2+1) Seconda Parte: Il genitore, che nella fase precedente giocava con il bambino, ora assume la posizione di terzo restando semplicemente presente (configurazione 2+1) Quarta parte. Il bambino resta in posizione periferica mentre i genitori conversano tra di loro (configurazione 2+1) Terza parte. I tre partner, padre, madre e bambino, giocano insieme. I genitori si trovano in posizione simmetrica rispetto al figlio (configurazione 3 insieme).

Struttura triangolare dello spazio di interazione; Il seggiolino appositamente scelto come facilmente adattabile alle esigenze fisiche e posturali del bambino (Presenza di “gusci” morbidi che consentono di adattare il seggiolino alla corporatura del piccolo; possibilità di regolarne l'inclinazione e la rotazione per favorire al massimo il benessere posturale e le possibilità interattive). Presenza di due telecamere che favoriscono l’ osservare contemporaneamente sia il bambino che i genitori in interazione. Infatti le due immagini vengono integrate in un'unica immagine che facilita il codificatore nella valutazione del grado di coordinazione della famiglia; SETTING

LE 4 FUNZIONI DEL GIOCO A TRE LETTURA STRUTTURALE

A cosa serve il LTP? Osservare la famiglia in un contesto di cambiamento… …in una situazione di problem solving in cui sono messe alla prova l’adattabilità e le creatività dei suoi membri scoprire quali sono le risorse e il potenziale di cambiamento propri di ogni famiglia Fornire un metodo che consenta di osservare e valutare la qualità delle interazioni triadiche familiari IL LAUSANNE TRIADIC PLAY IN AMBITO CLINICO-DIAGNOSTICO

IL LAUSANNE TRILOGUE PLAY IN AMBITO CLINICO-DIAGNOSTICO Focus su qualità delle relazioni precoci Percorso diagnostico Classificazione diagnostica Modelli di Intervento Disturbi relazionali come oggetto principale del percorso diagnostico e terapeutico Psicopatologia in età evolutiva a base essenzialmente relazionale (Sameroff, Emde, 1989

PROSPETTIVA RELAZIONALE ALLA PSICOPATOLOGIA IN ETA’ EVOLUTIVA diagnosi classificazione intervento IL LAUSANNE TRILOGUE PLAY IN AMBITO CLINICO-DIAGNOSTICO A cosa serve il LTP?

Il vero paziente = oggetto dell’osservazione non è più considerato l’individuo (il bambino portatore di un sintomo, oppure i genitori) ma il sistema interattivo che insieme le persone stanno co-costruendo (Sameroff, McDonough, Rosenblum, 2006). Modello teorico LTP: “focus allargato” di osservazione del sistema familiare metodo non intrusivo e duttile che permette di mantenere la medesima procedura osservativa portando modifiche alle consegne in accordo con il periodo evolutivo del bambino con bambini in prima e seconda infanzia, periodo in cui la psicopatologia inizia a strutturarsi definendo non solo un aspetto interattivo-relazionale, ma anche una caratteristica interna del singolo utilizzata nel suo contesto di vita. IL LAUSANNE TRIADIC PLAY… 1) NEL PROCESSO DIAGNOSTICO

Modelli e i sistemi di definizione e classificazione diagnostica: DSM-IV-R (2000) e l’ICD-10 (1996): limite non riuscire a riconoscere adeguatamente e ad includere nelle loro valutazioni la centralità della relazione caregiver- bambino; Classificazione 0-3: sottolinea quale aspetto importante nella diagnosi in prima infanzia la dimensione relazionale. IL LAUSANNE TRIADIC PLAY… 2) NELLA CLASSIFICAZIONE DIAGNOSTICA LTP: consentire una valutazione e classificazione diagnostica della qualità delle relazioni familiari funzionalità e disfunzionalità del sistema familiare diagnosi relazionale

Definizione di un nuovo paziente = la qualità della relazione: apertura a nuove possibilità di definire i punti d’accesso nel sistema bambino- genitori, differenziati e modulati in base alle caratteristiche specifiche delle dinamiche interattive presenti (Fava Vizziello e Stern, 1992; Stern, 2006). Il LTP: metodo di valutazione e contemporaneamente trattamento punti di accesso al trattamento risorse e limiti del sistema famigliare video feed back valutazione del cambiamento nel tempo IL LAUSANNE TRIADIC PLAY… 3) NELL’INTERVENTO CLINICO-TERAPEUTICO

Osservazione “dal vivo” Sedute di osservazione condotte da un ricercatore/clinico esperto Il momento della consegna richiede un delicato bilanciamento tra clinico/ricercatore e la famiglia in modo da stabilire un contatto che faciliti la comprensione delle richieste e la successiva performance Successiva seduta di video-feedback a restituzione Possibilità di intervento preventivo e/o terapeutico IL LAUSANNE TRILOGUE PLAY IN AMBITO CLINICO-DIAGNOSTICO

Il lavoro di adattamento della procedura LTP (Fivaz- Depeursinge et al., 1999; Fava Vizziello, 2006; Simonelli et al., 2006) riguarda in primo luogo: - il setting; - le consegne e lo svolgimento del compito da parte della famiglia. L’età dei bambini è stata considerata il criterio fondamentale rispetto al quale effettuare la situazione osservativa e la scelta del tipo di gioco proposto per cui, in continuità con gli autori, il setting della procedura e le consegne sono stati quindi differenziati per fasce d’età (Frascarolo e Favez, 2005). IL LAUSANNE TRILOGUE PLAY IN AMBITO CLINICO-DIAGNOSTICO

L’utilizzo dei test per l’osservazione delle dinamiche relazionali interiorizzate

INTERPERSONALE INTRAPSICHICO SCHEMI della relazione interattiva ( Trevarthen,1993) SCHEMI della relazione interattiva ( Trevarthen,1993) MODELLI rappresentazionali di sé MODELLI rappresentazionali di sé nella relazione con gli altri : nella relazione con gli altri : La PERSONALITA’ del bambino emerge da una matrice relazionale, poi nel tempo si organizza sulla base: temperamento & identificazione e introiezioni con gli oggetti & relazioni tra e con essi temperamento & identificazione e introiezioni con gli oggetti & relazioni tra e con essi Lo strutturarsi della personalità è un processo in continua evoluzione Lo strutturarsi della personalità è un processo in continua evoluzione Dimensione strutturante Dimensione strutturante Dimensione adattiva Dimensione adattiva Dimensione evolutivo-dinamica Dimensione evolutivo-dinamica

Che cosa valutare per comprendere la psicopatologia del bambino? La qualità delle dinamiche relazionali interiorizzate La qualità delle dinamiche relazionali interiorizzate La qualità delle rappresentazioni di relazioni La qualità delle rappresentazioni di relazioni  Test di livello  Test proiettivo strutturale  Test proiettivo tematico Strumenti per indagare il mondo interno del bambino nelle sue componenti strutturali e relazionali

I test di livello Analisi della sfera cognitiva in termini di “efficienza intellettiva”. I test di intelligenza danno informazioni sulle capacità intellettive ma anche sul funzionamento psichico e sulle influenze che gli aspetti affettivo-relazionali hanno su tale funzionamento LA SCALA WISC-III  Eta: dai 6 anni ai 16 anni e due mesi  13 subtest: scala verbale & scala performance  Punteggi: QI verbale, QI performance, QI totale  Analisi: quantitativa & qualitativa

I metodi proiettivi  Descrizione dimensionale della personalità  Stimolo ambiguo: il soggetto fornisce risposte diverse in base alle caratteristiche esperienziali e psicologiche che definiscono il suo mondo interno  Analisi del contenuto latente: registro delle rappresentazioni si sé & registro relazionale  Metodi proiettivi strutturali(struttura personalità) & metodi proiettivi tematici(contenuti significativi della personalità)

IL TEST DI RORSCHACH  Età : da tre- quattro anni  10 tavole 23x 17 cm: macchie di inchiostro simmetriche rispetto all’asse centrale  Stimolo semplice, regolare, ambiguo  Legame di movimento&introversività e colore&extratensività  Interpretazione: analisi dei fattori & del materiale & qualitativa

IL CAT (Children’s Apperception Test)  Età: dai tre ai dieci anni  10 tavole 26x22 cm che raffigurano animali di specie diverse, domestici o selvatici, alcuni dei quali antropomorfizzati, collocati in differenti situazioni di vita umana e animale  Il bambino deve raccontare una storia a partire da ciascuna tavola  Lo scopo è far emergere le dinamiche affettive nei confronti delle persone significative per il bambino e le modalità di risoluzione delle problematiche e dei conflitti relativa allo sviluppo  Indaga la personalità sulla base del significato dinamico delle differenze individuali nella percezione degli stimoli ambigui : percezione & appercezione