Comunicare Fisica 2010 12-16 Aprile 2010 Laboratori Nazionali di Frascati-INFN Aldo Altamore Dipartimento di Fisica E. Amaldi, Università Roma Tre

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il Giornale in ateneo Osservatorio Giovani-Editori Fase di test del progetto Contributo del Corso di Laurea Specialistica in Progettazione di Servizi Formativi.
Advertisements

Minerva: scuola superiore di didattica Lancenigo 13 dicembre 2008 Minerva, le ragioni di una proposta: la ricerca didattica, unica vera riforma della.
OBBLIGO SCOLASTICO ASSI CULTURALI.
Lo sviluppo del Progetto Capitale umano nei mercati territoriali Fondo di perequazione /09/2010Unioncamere Emilia-Romagna.
Presentazione PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULLINDAGINE OCSE-PISA E ALTRE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI Azione 1: Interventi per docenti del.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
PROGETTO interdisciplinare
Progetto Regionale Tabagismo
La ricerca guidata in Internet
Progetto Lauree Scientifiche
1 PROGETTO Innovazione nei bienni delle scuole secondarie di secondo grado della provincia di Torino - A.S. 2006/07 – 2007/08 Piano di Valutazione della.
Programmazione Fondi Strutturali 2007/ Programma Operativo Nazionale: Competenze per lo Sviluppo finanziato con il Fondo Sociale Europeo Annualità
Professione Fisica: i mille mestieri del fisico comunicati per esempi
Il progetto SeT nella provincia di Bari:punti di forza e punti di debolezza. A cura della dott.ssa Rosaria Ammaturo.
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Local Authorities Improving Kyoto Actions (L.A.I.K.A.) Life Environment Policy and Governance XII Assemblea nazionale coordinamento Agenda 21 locali.
Piani di studio provinciali per il secondo ciclo incontri territoriali con i docenti del primo biennio gruppo ISTITUTI TECNICI settembre 2010.
CRUI – GRUPPO – 2- DELEGATI DIDATTICA Didattica Universitaria : formazione, ricerca e mondo del lavoro UNIVERSITA ricerca, innovazione formazione sviluppo.
CISI – Centro Interstrutture di Servizi Informatici e Telematici Progettazione e realizzazione di un sistema FaD dAteneo CISI – Centro Interstrutture di.
PROGETTO LAUREE SCIENTIFICHE Facoltà di Scienze Matematiche Fisiche e Naturali Università degli Studi di Trento 5 GIUGNO INCONTRO PLENARIO.
IL PROGETTO DI ORIENTAMENTO IRRE MOLISE – FACOLTA DI AGRARIA Un percorso comune di ricerca per passare dallorientamento informativo allorientamento formativo.
LA DIDATTICA PER COMPETENZE Proposta di un nuovo percorso formativo
1 UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER LA PUGLIA DIREZIONE GENERALE PROGETTO DIGITALE SEMINARIO DI AVVIO DELLE ATTIVITA SPERIMENTALI.
Presentazione PIANO DI INFORMAZIONE E FORMAZIONE SULLINDAGINE OCSE-PISA E ALTRE RICERCHE NAZIONALI E INTERNAZIONALI Azione 1: Interventi per docenti del.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
CORSO DI FORMAZIONE SULLA QUALITA DELLARIA Progetto di Educazione Ambientale a cura dellUfficio Scolastico Regionale e dellIstituto ISAC-CNR. Realizzato.
1 t Cosa significa mettere lapprendimento al centro del sistema? Presentazione del toolkit di ESU (European Students Union) ed EI.
PERCORSI DI FORMAZIONE ONLINE PER INSEGNANTI
DallIstituto Tecnico Commerciale allIstituto Tecnico Economico B1 Amministrazione, Finanza e Marketing.
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
Apprendimenti di base Matematica Il piano Lucia Ciarrapico Montecatini, 10 gennaio 2007.
Piano pluriennale di formazione POSEIDON materiali per leducazione linguistica Ministero della Pubblica Istruzione Dipartimento per lIstruzione Direzione.
Tempi per l’informazione e la formazione
Obbligo di istruzione – linee guida Decreto 22 agosto 2007 Decreto 22 agosto 2007 Liceo Ginnasio Statale Mario Cutelli - Catania Collegio Docenti 27/02/08.
La motivazione scolastica nel curricolo di scuola.
P.E.CU.P. le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
Il futuro è oggi. Orientare per non disperdere
AZIONE CHIAVE 2 Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche Partenariati strategici nell’aria dell’educazione, formazione e giovani.
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
LICEO SCIENTIFICO Il liceo scientifico è indirizzato all’approfondimento della cultura scientifica (matematica, fisica, scienze naturali) in sintonia con.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Autovalutazione & Qualità
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
1 Piero Cattaneo - Università Cattolica S. Cuore Milano e Piacenza - Istituto Sociale Torino Le figure di sistema nella promozione dell’insegnamento di.
Progettare attività didattiche per competenze
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Il Cielo come Laboratorio Progetto Educativo per le Scuole Superiori VI Edizione VI Edizione Promosso da Dipartimento di Astronomia Università degli Studi.
Il Progetto Prato e una misura di innovazione sociale sul contrasto all'abbandono scolastico Presentazione del progetto Kiss Prato, 23 ottobre 2015.
Linee guida nazionali per l’orientamento permanente
Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole
PIANO DI ATTUAZIONE DEL PNSD A CURA DELL’INSEGNANTE A.D. CLAUDIA MORESCHI.
TAVOLO DI COORDINAMENTO TRA MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI E LE CITTA’ RISERVATARIE AI SENSI DELLA LEGGE 285/97 INCONTRO TECNICO ROMA,
Nuovi volontari? Vi proponiamo alcune possibilità dal territorio. - La bacheca per i cittadini - L’alternanza scuola lavoro - La giustizia riparativa.
PROGETTO PILOTA CIPE REGIONE CALABRIA PIANO DI INFORMAZIONE ISTITUTI di ISTRUZIONE SECONDARIA 1° E 2° GRADO Marzo 2010 DIREZIONE GENERALE PER L’ISTRUZIONE.
Progetto Internazionalizzazione dei Corsi di Studio Bando Assegnazione contributi mobilità studenti e/o Visiting Professors L’Università Degli.
IL PROGETTO RADIOLAB UN LABORATORIO DI RADIOATTIVITÀ NELLE SCUOLE Responsabili Nazionali: M. Pugliese, G. Immè Responsabile Locale: M. Quarto Partecipanti:
Verso un progetto triennale di Italia Nostra per l’educazione al patrimonio culturale IV corso nazionale LE PIETRE E I CITTADINI **** LE RISORSE PER L’EDUCAZIONE.
Di 4Pag. 1 Il viaggio interrotto Istituto Comprensivo “A Gandiglio”, Fano Scuola Secondaria di I grado.
Essere insegnanti Centro CRESPI Centro di ricerca educativa sulla professionalità dell’insegnante Filoni di ricerca nel Centro CRESPI: “lavori in corso”
Insegnanti e didattiche disciplinari Licia Masoni (Dipartimento di Scienze dell’educazione - CRESPI)
“Alimentazione, movimento, stili di vita: istruzioni per l’uso” Progetto nazionale Assessorato alla Sanità.
PROGRAMMI SPECIFICI NEL SETTORE DELL’ORIENTAMENTO FINANZIATI DAL FONDO SOCIALE EUROPEO
CONOSCENZE – ABILITA’ – COMPETENZE EQF – quadro europeo delle qualifiche per l ’ apprendimento permanente RACCOMANDAZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Lab_GS_Orienta – Intervento D del progetto «Sistema Sapere e Crescita» ADRIANO DI GIOVANNI Laboratori Nazionali del Gran Sasso – 12 dicembre
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Il Monitoraggio delle azioni di mobilità: finalità e strumenti La gestione delle azioni di mobilità Leonardo da Vinci Seminario Progetti Approvati Annualità.
MONITORAGGIO ALTERNANZA SCUOLA – LAVORO «ANDIAMO A SCUOLA: ANALISI DEI CONTESTI EDUCATIVI» CLASSI TERZE SEZIONI B e C LICEO SCIENZE UMANE ISTITUTO OSPITANTE:
Corso di Perfezionamento in DIFFICOLTÀ E DISTURBI DELL’APPRENDIMENTO Il Polo “M. T. Bozzo” Per informazioni Polo M.T. Bozzo Vico s. Antonio, 5/7 Genova.
La Società Italiana di Ergonomia del Lazio con la Società di Ergonomia dell’Emilia Romagna propongono a Bologna il Master in Ergonomia 8° Edizione per.
Piano Nazionale Scuola Digitale
Transcript della presentazione:

Comunicare Fisica Aprile 2010 Laboratori Nazionali di Frascati-INFN Aldo Altamore Dipartimento di Fisica E. Amaldi, Università Roma Tre & Enrico Bernieri Sezione Roma Tre, INFN ESPERIENZE E PROSPETTIVE PER UNA COMUNICAZIONE EFFICACE DELLA FISICA NEL PROSSIMO FUTURO

A partire dal 2000 la Comunicazione delle Scienze ha destato un cresecente interesse tra i ricercatori e nella Società e la comunicazione è ormai tra le attività istituzionali degli enti di ricerca e delle università Luci ed ombre LUCI Sviluppo di nuove modalità di comunicazione e di attività indirizzate a studenti, insegnanti e pubblico Avvio e sviluppo dell’esperienza delle SSIS per la formazione iniziale degli insegnanti Avvio dei progetti Lauree Scientifiche e Insegnare Scienze Sperimentali Sviluppo delle metodiche di orientamento degli studenti Forti sinergie tra tutte queste diverse attività OMBRE Progressiva riduzione dei finanziamenti per la ricerca e per la formazione Crisi della Scuola e dell’Università Permanere dela demotivazione dei giovani per le carriere scientifiche

NODI CRUCIALI PER IL FUTURO Troppo spesso la Comunicazione della Scienza da parte degli Atenei e degli Enti di ricerca ha solo finalità promozionali per l’istituzione con poca attenzione alla formazione dei giovani C’è una tendenza diffusa a trasmettre i risultati della Ricerca Scientifica considerando gli studenti come soggetti passivi e non come protagonisti del loro apprendimento. Talvolta si tende a stupire e non a formare. Viene così reiterato il Modello del Deficit (P. Greco 2001, Sapere An. 67, n.1, p. 38) già dominante nei media e talvolta nella scuola. Le scuole e gli insegnanti troppo spesso tendono a essere solo fruitori passivi delle attività senza curarne un efficace inserimento nel percorso formativo in un contesto di collaborazione con i ricercatori-comunicatori.

PUNTI CHIAVE Nel prossimo futuro è quindi indispensabile una maggiore collaborazione tra insegnanti e ricercatori-comunicatori finalizzata alla progettazione di attività sperimentali o pratiche (approccio hands-on) in cui gli studenti divengano protagonisti del loro apprendimento. È necessario l’inserimento ordinario e non casuale delle attività di comunicazione-sperimentazione scientifica nella didattica curriculare. Anche in vista del prossimo avvio delle lauree magistrali per la formazione iniziale degli insegnanti è urgente negli atenei rivitalizzare la ricerca didattica in Fisica con l’immisione di giovani che vi si dedichino a tempo pieno (dottorati, assegni di ricerca, posizioni permanenti di docenza) In questo processo è indispensabile il contributo degli Enti di ricerca che devono fare la loro parte creando gruppi stabili (composti da personale strutturato) per la Comunicazione e la Didattica della Fisica

LE MASTER CLASS DI FISICA A ROMA TRE Esempio di approcci hands on

Le attività delle Master Class e dei Campi Scuola si collocano nell’ambito dell’apprendimento/insegnamento non formale

APPRENDIMENTO NON FORMALE Un insegnamento della fisica che attinga anche alla modalità non formale può svolgere un ruolo fondamentale nella formazione dei futuri fisici e, in prospettiva, sulla percezione che la società ha della Fisica. L’apprendimento non formale si colloca tra quello formale caratteristico delle istituzioni educative e quello informale che avviene al di fuori della scuola ed è determinato essenzialmente dalle scelte di chi apprende. L’apprendimento non formale si svolge, di solito, al di fuori della scuola, prevede la partecipazione di soggetti diversi, è programmato e guidato, ma gli aspetti sociali e la partecipazione attiva del discente sono elementi essenziali e determinanti, può avere risultati non previsti, non prevede una valutazione

L’esperienza delle master class a Roma Tre nasce nel 2006 per la Fisica delle particelle, a seguito della proposta dell’ European Particle Physics Outreach Group (EPPOG) del CERN Nel 2007 viene progettata e sperimentatata la master class di Astrofisica Nel 2008 l’attività viene estesa anche alla Fisica della Materia e alla Geofisica Tutte le attività vedono la collaborazione dei ricercatori degli enti INFN, INGV e INAF che operano presso il Dipartimento e degli insegnanti ed hanno il supporto logistico dell’ADISU- Lazio Anno corrente Complessivamente hanno partecipato alle sei master class 250 studenti degli ultimi due anni della scuola superiore, provenienti da circa 50 scuole diverse. A.A Partecipano complessivamente 178 studenti provenienti da 28 scuole del Lazio e dell’Abruzzo Maggiori informazioni: webusers.fis.uniroma3.it/cofis/

L’attività consiste nel trascorrere un'intera giornata presso il Dipartimento operando come ricercatori su dati acquisiti sul campo o da grandi esperimenti. La prima parte della giornata è dedicata ad una serie di lezioni dialogate, durante le quali sono presentati i principali temi di studio e i metodi di ricerca. Quanto appreso serve poi ad affrontare la seconda parte delle attività, che si svolge nel laboratorio di informatica del Dipartimento e/o sul campo. Gli studenti, divisi in gruppi, analizzano i dati raccolti da grandi esperimenti di Fisica delle Particelle, o dai grandi telescopi (ESO e telescopi orbitanti), o acquisiti sul campo attraverso metodologie geofisiche

Master Class di Astrofisica Raggi X (2-10kev) setellite XMM-Newton (ESA). IR satellite Spitzer (NASA) Gli studenti servendosi di immagini della regione ELAIS- S1 ottenute rispettivamente nell'ottico, banda R, dal Very Large Telescope dell'ESO (VLT); in banda infrarossa dal satellite Spitzer; nei raggi X dal satellite XMM-Newton; identificano quattro sorgenti e ne misurano il flusso nelle diverse bande. Dagli spettri ottici ottenuti al VLT misurano il redshift degli oggetti. R VLT -ESO Pseudo-bozza di manoscritto per la rivista "Astronomy & Astrophysics" Autori ragazzi partecipanti alla Master Class.

Le risposte al questionario ed i commenti liberi in esso inseriti, insieme al giudizio espresso dalle insegnanti, hanno mostrato come l’ attività e le modalità di svolgimento siano state ben calibrate ed state efficaci La Rete per la Qualità della Scuola it La master class di Astrofisica è stata valutata attraverso la somministrazione del questionario messo a punto da Requs per le attività del Progetto Lauree Scientifiche Progetto Luree Scientifiche

Progetto Astronomia a Scuola A.S e Scuole 7500 Ragazzi 200 Docenti Province di Roma e di Latina Coordinamento: Dipartimento di Fisica Università Roma Tre ALTRI ISTITUTI COINVOLTI Dipartimento di Fisica Università La Sapienza, Istituti INAF, IASF e IFSI, Roma FINALITÀ Offrire agli studenti delle scuole secondarie occasioni di approfondimento interdisciplinare delle Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali e Ambientali attraverso gli strumenti e gli stimoli culturali offerti dall’Astronomia. Sperimentare nuove forme di collaborazione didattica tra la scuola e il mondo della ricerca scientifica, secondo le linee recentemente proposte nell’ambito dell’Unione Europea. CONTENUTI Astrofisica - Scienze Naturali, Connessioni interdisciplinari: Biologia, Chimica, Geologia, Matematica METODOLOGIE E ARTICOLAZIONE Seminari e Attività guidate nelle scuole secondarie. Monitoraggio Inquinamento Luminoso. Stage e Campi scuola. Visite guidate e attività didattiche in luoghi di interesse astronomico. Aggiornamento docenti scuola superiore e giornate di studio. Eventi di comunicazione scientifica rivolti a studenti e insegnanti. Interdisciplinarità nell’ambito scientifico e con la formazione umanistica. Diffusione dei risultati e dei materiali attraverso stampati, CD e web. Valutazione dell’Impatto e della qualità degli interventi.

Il futuro dell'Unione Europea sarà fortemente legato alla capacità delle nuove generazioni di acquisire e sviluppare conoscenze e competenze nell'ambito del sapere scientifico, in particolare per quanto riguarda le così dette "Scienze dure": Matematica, Fisica e Chimica. L'efficienza dei sistemi educativi nazionali, per quanto riguarda la qualità dell'educazione scientifica, è un fattore cruciale non solo per la diffusione della conoscenza, ma anche per lo sviluppo economico. In questa prospettiva negli ultimi anni si è sviluppato in ambito internazionale un forte movimento per il rinnovamento dell'insegnamento e la comunicazione delle scienze che prevede una stretta collaborazione tra insegnanti e ricercatori nell'ambito di progetti e programmi educativi che non siano episodici, ma strutturali e normalmente inseriti nella didattica curriculare. Questi programmi tendono a diminuire la separazione tra la scuola e il mondo della ricerca scientifica, a trasmettere alla società le più recenti acquisizioni della ricerca e a favorire l'interesse e la motivazione degli studenti verso le scienze. In questa prospettiva nel prossimo futuro sarà cruciale lo sviluppo due linee complementari quello della indagine e riflessione sui fondanti dell'insegnamento e della comunicazione della Fisica (i.e. RICERCA DIDATTICA E SULLA COMUNICAZIONE SCIENTIFICA) e quello della sperimentazione di esperienze ed attività interdisciplinari attraverso COMUNITÀ DI PRATICHE che coinvolgano docenti, ricercatori e operatori della comunicazione scientifica. CONCLUSIONI