D (Paulus l. 54 ad edictum): Dominiumque rerum ex naturali possessione coepisse Nerva filius ait eiusque rei vestigium remanere in his, quae terra mari caeloque capiuntur: nam haec protinus eorum fiunt, qui primi possessionem eorum adprehenderint. Item bello capta et insula in mari enata et gemmae lapilli margaritae in litoribus inventae eius fiunt, qui primus eorum possessionem nanctus est. Nerva figlio sosteneva che il dominium derivava dalla possessio naturale, e che vi sono tracce di questo fatto nelle cose che si prendono sulla terra, in mare e nel cielo. Queste cose, infatti, diventano immediatamente di coloro che per primi hanno acquisito il loro possesso. Così ciò che viene preso in guerra, l’isola nata nel mare e le gemme, le pietre (preziose) e le perle trovate sulla riva del mare diventano di colui il quale per primo ha ottenuto il loro possesso.
D : Paulus libro singulari ad legem Fufiam Caniniam "Potestatis" verbo plura significantur: in persona magistratuum imperium: in persona liberorum patria potestas: in persona servi dominium. Con la parola “potestà” si vogliono indicare più concetti: riguardo alla persona dei magistrati, l’imperium; riguardo alla persona dei figli, patria potestà, riguardo alla persona dello schiavo, il dominio.
FAMILIA oggetto del mancipium - filii, nepotes ex fiio, pronepotes maschi e femmine (discendenti in liena maschile), procreati dal pater e dai suoi figli maschi=ADGNATI in senso stretto. - Adrogati =adgnati in senso lato - uxores in manu - liberi in mancipio - Schiavi - domus (casa) con appezzamento di terra (heredium=podere ereditario) - animali domestici da soma e da traino.
III secolo a.C. 3 gruppi di rapporti assoluti -familiari -parafamiliari -dominicali e paradominicali
RAPPORTI ASSOLUTI FAMILIARI patria potestas: sui figli e nipoti adgnati potestas sui liberi in mancipio: liberi non adgnati manus maritale: mulier in manu autorità maritale: uxor in matrimonio
Facoltà del paterfamilias maschio => ius vitae ac necis => ius noxae dandi => ius vendendi => ius exsponendi
potestas sui liberi in mancipio personae in causa mancipii
Manus maritalis Costituzione: - Confarreatio - Coëmptio - Usus
PATRIA POTESTAS Costituzione -procreazione da iustae nuptiae - Adrogatio - adoptio Estinzione - morte o capitis deminutio del padre - morte o capitis deminutio del figlio - adoptio del figlio da terzi - Emancipazione del figlio
D (Ulp. 29 ad ed.) 3. Peculium dictum est quasi pusilla pecunia sive patrimonium pusillum. 4. Peculium autem Tubero quidem sic definit, ut Celsus libro sexto digestorum refert, quod servus domini permissu separatum a rationibus dominicis habet, deducto inde si quid domino debetur. D (Ulpiano, libro XXIX del commento all’editto del pretore) 3. Il peculio può essere definito come una piccola quantità di danaro o un piccolo patrimonio. 4. Invece Tuberone così aveva definito il peculio, come riferisce Celso nel libro VI dei suoi digesta, quello che lo schiavo detiene separato dalla contabilità del padrone, con il suo (del dominus) permesso, naturalmente sottratto ciò che è dovuto al padrone (stesso).
D (Ulp. 29 ad ed.): Peculio autem deducto quod domino debetur computandum esse, quia praevenisse dominus et cum servo suo egisse creditur. 3. Huic definitioni Servius adiecit et si quid his debetur qui sunt in eius potestate, quominus hoc quoque domino deberi nemo ambigit. Ulpiano, libro XXIX del commento all’editto del pretore: Si ritiene che il peculio vada conteggiato sottraendo quanto dovuto al padrone, perché si crede che il padrone stesso abbia come un diritto preminente ed abbia agito contro il suo schiavo. 3. A questa definizione Servio aggiunse (l’ipotesi che si dovesse sottrarre al peculio) “se qualcosa è dovuto anche a coloro che sono sotto la sua potestà”, dal momento che nessuno dubita che anche questo sia dovuto al padrone.
EMANCIPATIO Lex XII Tabularum si pater filium ter venum duit, filius a patre liber esto ADROGATIO : capitis deminutio minima
MATRIMONIUM Institutiones Iustiniani Nuptiae autem sive matrimonium est viri et mulieris coniunctio, individuam consuetudinem vitae continens. Le nozze o il matrimonio sono l’unione di un uomo e di una donna che comporta una inseparabile consuetudine di vita
principio ESOGAMICO principio MONOGAMICO Cum manu Sine manu
Matrimonium sine manu Requisiti: -CAPACITA’ SESSUALE - ESOGAMIA - MONOGAMIA - CONNUBIUM
TITULI EX CORPORE ULPIANI 5,2 Iustum matrimonium est, si inter eos, qui nuptias contrahunt, conubium sit, et tam masculus pubes quam femina potens sit, et utrique consentiant, si sui iuris sunt, aut etiam parentes eorum, si in potestate sunt. Vi è giusto matrimonio se esiste il connubio tra coloro che contraggono le nozze, e se il maschio è pubere e la femmina è fisicamente idonea ed ambedue acconsentono, se sono sui iuris, o anche i loro genitori (acconsentono) se si trovano in loro potestà. 5.3 Conubium est uxoris ducendi facultas. Il connubio è la facoltà di sposarsi (qui riferita all’uomo)
5.4 Conubium habent cives Romani cum civibus Romanis; cum Latinis autem et peregrinis ita, si concessum sit. Hanno il connubio i cittadini romani con cittadini romani; e così con i latini e gli stranieri, se viene concesso. 5.5 Cum servis nullum est conubium. Con gli schiavi non può esservi alcun connubio. 5.7Conubio interveniente liberi semper patrem sequuntur: non interveniente conubio matris condicioni accedunt. Se vi è il connubio, i figli seguono sempre la condizione del padre. Se non vi è il connubio essi accedono alla condizione della madre.
Elementi del matrimonio: FORMA: del matrimonio era libera CAUSA del MATRIM: = FUNZIONE VOLONTA’
DIVORTIUM Concubinato Contubernium (servile)
REGIME PATRIMONIALE COSTITUZIONE della DOTE: - DOTIS DICTIO - DOTIS DATIO o DOTIS PROMISSIO
Modi di MANUMISSIONE degli schiavi(per il ius civile =manumissiones iustae ac legitimae): -Censu => iscrizione nei registri dei cittadini -Vindicta=> con forme della legis actio sacramenti in rem -Testamento