GASI G RUPPO ASA DELLA S VIZZERA ITALIANA Novità legislative 2015/2016 (Lugano, 23 febbraio 2016) Novità legislative in materia di riciclaggio Dr. iur. avv. Goran Mazzucchelli
Contesto Revisione parziale delle Raccomandazioni del Gruppo d’azione finanziaria (GAFI) 1.Rafforzamento del legame tra lotta contro il riciclaggio di denaro e lotta alla sottrazione fiscale 2.Approccio basato sul rischio Camere federali approvano la legge federale concernente l’attuazione delle Raccomandazioni del GAFI rivedute nel Entrata in vigore delle disposizioni sulla trasparenza in materia di persone giuridiche e azioni al portatore (CO, etc.) Entrata in vigore delle modifiche in materia di riciclaggio (art. 305 bis CP, art. 14 cpv. 4 DPA, LRD, etc.) 2016Valutazione da parte del GAFI della conformità dell’ordinamento giuridico svizzero alle sue Raccomandazioni
Principali modifiche (CP, DPA e LRD) Gravi reati fiscali quali reati preliminari al riciclaggio di denaro Introduzione del delitto fiscale qualificato quale nuovo reato preliminare nell’ambito della fiscalità diretta Estensione della qualifica di crimine nell’ambito della fiscalità indiretta Estensione degli obblighi di diligenza previsti dalla LRD ai nuovi reati fiscali preliminari Estensione del campo di applicazione della LRD ai commercianti di beni Modifica della procedura di comunicazione e di blocco Accertamento dell’avente diritto economico di società operative Entrata in vigore:
Gravi reati fiscali quali reati preliminari al riciclaggio di denaro imposte svizzere e estere (art. 305 bis n. 3 CP) imposte dirette: delitto fiscale qualificato ex art. 305 bis n. 1 e 1 bis CP delitto come reato preliminare (eccezione rispetto al metodo della soglia → crimini) reddito/utile + sostanza/capitale (escluse imposte di successione e donazione) frode fiscale (utilizzo di un documento falso ai sensi dell’art. 186 LIFD / 59 cpv. 1 LAID) reato di evento: la sottrazione deve essere consumata (vs. normale frode fiscale) soglia quantitativa: imposte sottratte per periodo fiscale > CHF 300’000 applicazione temporale: delitti fiscali qualificati commessi dopo il (disp. trans.) imposte indirette: crimine ex art. 14 cpv. 4 DPA estensione alle infrazioni commesse in CH in ambito di imposte indirette (IVA, IP, tasse di bollo, imposte speciali di consumo, dazi doganali) vs. diritto previgente (solo contrabbando organizzato) modello dell’inganno astuto (uso documento falso non richiesto) elementi costitutivi qualificanti: indebito profitto o danno particolarmente considerevoli + mestiere o concorso NB: frode carosello IVA è considerata dalla giurisprudenza una truffa (art. 146 CP), dunque crimine / reato preliminare
Delitto fiscale qualificato quale nuovo reato presupposto (nuovo art. 305 bis n. 1 e 1 bis CP) Quesiti (selezione) a partire da quale momento è possibile commettere riciclaggio di denaro in relazione a un delitto fiscale qualificato? (1) riciclaggio di denaro = atto suscettibile di vanificare la confisca del provento del reato preliminare; (2) il delitto fiscale qualificato non genera un «provento», bensì soltanto un beneficio in termini di spesa evitata; (3) come localizzare questo beneficio all’interno del patrimonio (lecito) del contribuente disonesto? qual è la definizione di delitto fiscale qualificato, se quest’ultimo è commesso all’estero (esame della doppia punibilità)? come può il potenziale autore (es. un intermediario finanziario) determinare il superamento della soglia nel caso concreto senza conoscere perfettamente la situazione patrimoniale e reddituale del cliente/contribuente e, se del caso, l’ordinamento tributario estero? – conseguenze sul piano dell’art. 305 bis CP (dolo eventuale), dell’art. 9 LRD (obbligo di comunicazione in caso di sospetto fondato) e dell’art. 305 ter cpv. 2 CP (diritto di comunicazione in caso di sospetto semplice) quando un delitto fiscale qualificato è «commesso» (ambito di applicazione temporale)?
Estensione degli obblighi di diligenza previsti dalla LRD ai nuovi reati fiscali preliminari obbligo di comunicazione in caso di sospetto fondato … (art. 9 cpv. 1 lett. a n. 2 LRD) diritto di comunicazione in caso di indizi che permettono di sospettare … (art. 305 ter cpv. 2 CP) obbligo di chiarimento in caso di sospetti … (art. 6 cpv. 2 lett. b LRD) … che i valori patrimoniali oggetto di una transazione o di una relazione d’affari provengono da un delitto fiscale qualificato secondo l’art. 305 bis n. 1 bis CP.
Estensione del campo di applicazione della LRD ai commercianti di beni Commercianti = persone fisiche o giuridiche che negoziano beni a titolo professionale ricevendo in pagamento denaro contante (art. 2 cpv. 1 lett. b LRD) se la transazione > CHF 100’000 cash, obbligo di (art. 8a LRD) identificare la controparte e l’ADE allestire e conservare i documenti relativi alla transazione chiarire il retroscena economico se la transazione appare inusuale oppure se vi sono sospetti che il denaro provenga da un crimine o da un delitto fiscale qualificato a meno che il pagamento sia effettuato per il tramite di un intermediario finanziario obbligo di comunicazione in caso di sospetto fondato che il denaro provenga da un crimine o da un delitto fiscale qualificato (art. 9 cpv. 1 bis LRD) obbligo di verifica attraverso un ufficio di revisione (art. 15 e 38 LRD)
Modifica della procedura di comunicazione e di blocco nasce il sospetto fondato IF comunica sospetto a UC (art. 9 cpv. 1 LRD) analisi della comunicazione da parte dell’UC IF esegue gli ordini del cliente (art. 9a LRD) IF non può informare il cliente o terzi dell’avvenuta comunicazione (art. 10a cpv. 1 LRD) entro 20 giorni feriali UC informa IF se ha trasmesso la comunicazione a MP (art. 23 cpv. 5 LRD) immediatamente (se UC ha trasmesso a MP) IF blocca i valori patrimoniali affidatigli oggetto di comunicazione (art. 10 cpv. 1 LRD) entro 5 giorni feriali MP notifica eventuale sequestro, altrimenti IF sblocca (art. 10 cpv. 2 LRD)
Accertamento dell’avente diritto economico obbligatorio (art. 4 cpv. 1 LRD) distinzione tra ADE di valori patrimoniali e ADE di persone giuridiche operative (c.d. detentori di controllo) sono considerate ADE di una persona giuridica operativa le persone fisiche che, in definitiva, la controllano partecipandovi direttamente o indirettamente, da soli o d’intesa con terzi, con almeno il 25% del capitale o dei voti o la controllano in altro modo (art. 2a cpv. 3 LRD) obbligo di accertare i detentori di controllo di persone giuridiche operative (art. 4 cpv. 2 lett. b LRD) ad eccezione delle società quotate in borsa e loro filiali controllate a maggioranza (art. 4 cpv. 1 seconda frase LRD) se non è possibile accertare i detentori di controllo, occorre accertare l’identità del membro superiore dell’organo direttivo (art. 2a cpv. 3 seconda frase LRD)