ASSISTENZA INFERMIERISTICA ALLA PERSONA SOTTOPOSTA A TRATTAMENTO CHIRURGICO D'INSUFFICIENZA VENOSA PERIFERICA MENICI RICCARDO.

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ASSISTENZA INFERMIERISTICA ALLA PERSONA SOTTOPOSTA A TRATTAMENTO CHIRURGICO D'INSUFFICIENZA VENOSA PERIFERICA MENICI RICCARDO

L'insufficienza venosa periferica più frequente è quella data da “reflusso”, dovuto all'incontinenza delle valvole a nido di rondine presenti nel lume della vena.

Le vene varicose, sono vene superficiali dilatate in modo anomalo a causa di incompetenza valvolare, che si manifestano più frequentemente a livello della safena. Quando l'incontinenza risulta essere associata alle vene profonde, si manifesta con dolori sordi, crampi muscolari (specialmente notturni), aumento dell'affaticabilità della muscolatura degli arti inferiori.

VALUTAZIONI DIAGNOSTICHE Flussimetria doppler Flebografia (con m. di contrasto)‏ Pletismografia Test di trendelemburg 1)Pz. supino, elevare l'arto da ispezionare. 2)Posizionare laccio emostatico alla radice dell'arto 3)Pz, in piedi 4)Se le valvole sono compromesse le varici si riempiranno di nuovo

PREVENZIONE ED EDUCAZIONE SANITARIA Evitare di compiere attività che provocano stasi venosa Evitare di indossare accessori che provocano costrizione Favorire la circolazione evitando di stare a lungo seduti o stazionare in piedi Elevare le gambe se si percepisce sensazione di stanchezza Camminare Le calze elastiche sono utili

TRATTAMENTO CHIRURGICO Il trattamento chirurgico delle varici degli arti inferiori può essere effettuato solo se si ha la certezza che le vene profonde siano pervie. Dopo che si ha questa certezza si esegue la legatura e interruzione della vena safena. 1) Essa viene legata a livello dell'inguine, dove incontra la vena femorale

2) All'interno della vena viene fatto passare in piccolo filo di metallo o plastica

3) Il filo metallico la percorre internamente,qui- ndi, tirando la guida introdotta, si sfila la vena.

TRATTAMENTO INFERMIERISTICO POST-CHIRURGICO Il Pz. deve osservare un riposo a letto correlato soprattutto al tipo di anestesia, in seguito può iniziare a camminare per 5-10 minuti ogni due ore. Somministrare gli analgesici prescritti che possono anche favorire la mobilità degli arti. Controllare sempre fasciature per valutare la possibilità di una eccessiva pressione. Controllare sempre le medicazioni per valutare i sanguinamenti. Dolore pungente e ipersensibilità al tatto sulla gamba operata sono indice di una compromissione nervosa temporanea o permanente. I necessari esercizi di movimento delle gambe possono essere programmati dopo aver consultato il medico in base alle esigenze dell'utente.