Giugno 2003 CONTINUITÀ del Circolo Didattico Mira 2 - Oriago.

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Giugno 2003 CONTINUITÀ del Circolo Didattico Mira 2 - Oriago

Giugno 2003 Introduzione La Continuità tra la scuola Primaria e la scuola dell’Infanzia è iniziata negli anni 80, quando ancora questa prassi non era sancita da nessuna legge. E’ stata caratterizzata dalla ricerca costante di una formula organizzativa che consentisse un confronto metodologico-didattico tra le insegnanti dei due ordini di scuola. La struttura della commissione Continuità dall’anno scolastico 98/99 al 2002/003 è la seguente: Una insegnante per classe prima Una o due insegnanti per ciascun plesso di scuola dell’Infanzia che hanno il gruppo di bambini/e di 5 anni Un insegnante coordinatore (negli ultimi 3 anni scolastici F.O.) Gli incontri durante l’anno scolastico sono 5 da due ore ciascuno : un incontro prevede lo scambio di informazioni dei bambini e delle bambine dei due ordini di scuola, due incontri per scegliere l’ambito e scambiare i formazioni circa le pratiche attuate nei diversi gruppi classe/sezione, un incontro per programmare eventuali giochi o attività tra bambini e bambine da attuarsi nel mese di maggio, un incontro finale per verificare il lavoro svolto. La F.O. che ha coordinato il lavoro della commissione ha preparato di volta in volta il materiale necessario per facilitare la scelta dell’ambito e il passaggio di informazioni tra le insegnanti, il materiale occorrente per i giochi finali e la documentazione.

Giugno 2003 Due ambiti per un solo progetto La Commissione nell’anno scolastico 1999/2000 e 2000/2001, decide di finalizzare il confronto attinente all’ambito motorio. L’insegnante F.O., in collaborazione con l’insegnante esperto di attività motoria, prepara un fascicolo in cui sono raccolti, descritti e affiancati da una possibile griglia di osservazione 50 giochi. Le insegnanti di classe o sezione, propongono ai bambini/e alcune attività, nel primo anno l’insegnante esperto è presente per alcuni incontri nelle scuola. L’incontro finale tra i bambini/e è centrato su giochi di squadra e percorsi. Nei due anni scolastici, l’esperienza è stata documentata raccogliendo sia le fasi e le proposte, sia i materiali grafici prodotti dai bambini/e. Nell’incontro finale dell’anno scolastico 200/2001, vista la stretta relazione tra lo sviluppo di schemi e linguaggio della percorribilità dello spazio e la motricità, si decide di spostare la programmazione delle attività, dall’ambito motorio a quello geometrico. La commissione inizia un confronto attivo sulle proposte che si attuano già nei gruppi classe e sezione, ricercando proposte nuove da sperimentare. L’insegnante coordinatore, in stretta collaborazione con i colleghi dei due ordini di scuola, prepara del materiale che animerà gli incontri gioco del mese di maggio. Il materiale è tutt’ora presente nei singoli plessi. Nella verifica finale la commissione propone di lavorare sullo stesso ambito considerando un altro aspetto della geometria: Il riconoscimento e la denominazione di forme. Lo scambio di procedure, di attività, di significati dati al medesimo obiettivo, porta alla stesura di un Progetto comune, che realizza programmazioni diversificate. Le attività che spaziano dal gioco (domino, di strategia ecc…) alle tassellazioni, tan-gram, origami ecc…offrono l’occasione per essere raccordi tra curricoli diversi: quello della scuola dell’Infanzia e quello della scuola Primaria. L’ambito del Progetto Continuità è diventato il tema di un progetto più articolato e specifico per la scuola Primaria, indirizzando le attività di tipo geometrico come la tassellazione del piano, verso obiettivi ed attività a carattere artistico, correlandoli alla scoperta e alla ricerca nel territorio (pavimenti delle chiese e dei palazzi veneziani). Il progetto intreccia gli obiettivi curricolari, con attività tipiche del laboratorio mantenendo in costante relazione gli aspetti peculiari di diversi ambiti disciplinari.

Giugno 2003 Fasi e attività Le insegnanti di classi prima e dei bambini/e frequentanti l’ultimo anno di scuola dell’Infanzia, durante gli incontri di Commissione hanno: preso visione del Progetto iniziato nell’anno scolastico precedente e, hanno scelto di proporre attività specifiche rivolte al : riconoscimento e denominazione della forma composizione e scomposizione di forme. La F.O., ha accompagnato ogni incontro con un documento che offriva spunti di riflessione tali da focalizzare al meglio i contenuti del confronto tra le insegnanti dei due ordini di scuola. Gli argomenti del progetto suggeriscono sviluppi che si intrecciano con altri ambiti, ad esempio quello storico e artistico. Le forme nascono e si sviluppano da linee, le linee da punti, i temi delle geometria appartengono sotto altri punti di vista ai temi dell’arte, dell’architettura e della storia. Nel libro “Punto Linea Superficie”, Kandinsky mira a individuare la natura e le proprietà degli elementi fondamentali della forma, innanzitutto del punto, della linea, della superficie, e tenta di risolvere i problemi dell’arte attraverso la matematica. Le sue scoperte influenzarono diversi campi basti guardare la grafica. La forma per Kandinsky è manifestazione significante di una realtà, è tensione di forze,e solo in rapporto al suo sottofondo invisibile può essere compresa. Da questi pochi spunti di riflessione, si intravede la complessità e la ricchezza dei suggerimenti che questo Progetto offre. Il compito degli insegnanti è quello di individuare nell’organizzazione oraria e nella selezione del materiale da proporre ai bambini/e, l’itinerario più favorevole alla costruzione delle competenze. La F.O. per la documentazione ha già elaborato un possibile percorso didattico che partendo dalle considerazione appena esposte, trova gli agganci per collegare alcune finalità dell’ambito geometrico alla conoscenza del territorio e delle sua storia. E’ stata utilizzata una parte del materiale inserito in questo Progetto (le figure geometriche nei pavimenti delle chiese di Venezia) dalla classe quinta B della scuola elementare C.Goldoni. In sintesi il Progetto lo si può così riassumere:

Giugno 2003 Schema del progetto continuità

Giugno 2003 La staffetta delle forme Nella classi prime e nelle sezioni di scuola dell’Infanzia all’inizio dell’anno scolastico ai bambini/e sono stati proposti alcuni giochi: Tappeto e domino delle forme, alle quali sono seguite numerose altre attività. Ciascuna classe seguendo gli spunti che di volta in volta gli stessi bambini offrivano: 4 Storie utilizzando il tan-gram Esperienze di equiestensione Realizzazione di composizioni di figure geometriche associando forma e colore Riproduzione di mosaici Conversazioni L’incontro finale tra i bambini e le bambine dei due ordini di scuola è stato programmato negli incontri di commissione di febbraio e marzo e ha visto i bambini impegnati in due giochi: La staffetta delle forme Chi completa per primo? LA STAFFETTA DELLE FORME: I bambini e le bambine sono divisi in due squadre da 7 giocatori ciascuna. Ad ogni squadra sono stati dati tre modelli da riprodurre nei quali sono state disposte in successione 7 forme diverse: I giocatori di ciascuna squadra hanno a disposizione delle tessete nelle quali sono riportate le figure del modello. Le squadre dovranno disporre le tessere nell’ordine dato dal modello appendendole ai fili disposti ad una certa distanza con lo schema della staffetta. La squadra che per prima riuscirà a completare i tre fili sarà la vincitrice.

Giugno 2003 Chi completa per primo? Due squadre da 7 componenti ciascuna. A ciascun bambino/a sarà consegnata una busta contenente un modello e i pezzi che lo compongono. Vincerà la squadra che per prima riuscirà a comporre le sette figure date. Le figure sono le stesse della staffetta. Sono dei Tan-gram prodotti in Germania, a questi sono state aggiunte delle figure realizzata con il Tan-gram classico. Questi giochi possono avere numerose varianti, ogni insegnante potrà adattarli alle esigenze del suo gruppo. Data la ricchezza di stimoli che questi Tan-gram offrono, ho ritenuto opportuno inserirli in questo fascicolo con gli esempi delle composizioni che si possono realizzare.