LA SICUREZZA RISCHI IN LABORATORIO ETICHETTE E SCHEDE DI SICUREZZA SIMBOLI DI PERICOLO
I RISCHI IN LABORATORIO POSSONO ESSERE LEGATI AD UNA SERIE DI FATTORI: umano: addestramento non sempre adeguato, seguire norme di comportamento, etc… affollamento, ristrettezza dello spazio pericolosità dei materiali utilizzati: agenti chimici, biologici, materiali radioattivi, ecc.. pericolosità delle apparecchiature: ad alto voltaggio, alta temperatura, alta pressione, centrifughe ad alta velocità, etc…
NORME GENERALI DI COMPORTAMENTO IN LABORATORIO Indossare i DPI necessari (camice, occhiali, guanti, etc.) Lavorare sotto cappa aspirante quando si utilizzano acidi e basi forti e solventi e quando si sviluppano gas Non consumare cibi e bevande in laboratorio Non fumare in laboratorio Non toccare con le mani i reattivi (uso di spatole, bacchette) Non prelevare liquidi aspirando con la bocca (pipette) Non lasciare senza controllo reazioni in corso o apparecchi in funzione Prima dell’uso, leggere attentamente le etichette sui contenitori dei reagenti chimici– consultare anche la relativa Scheda di Sicurezza Chiudere sempre, dopo l’uso, i contenitori di reagenti chimici Pulire i piani di lavoro e la vetreria a lavoro ultimato Sistemare i reagenti negli appositi armadi Smaltire le sostanze non utilizzate negli appositi contenitori
DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE (DPI) Per dispositivo di protezione individuale (DPI) si intende qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dall’utilizzatore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi presenti nell'attività lavorativa, suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo. I DPI sono classificati in base alle parti del corpo che devono proteggere (allegato IV del D.Lgs. n. 626/94): dispositivi di protezione della testa dispositivi di protezione dell'udito dispositivi di protezione degli occhi e del viso (Occhiali a stanghetta con ripari laterali) dispositivi di protezione delle vie respiratorie (Maschere protettive) dispositivi di protezione delle mani e delle braccia dispositivi di protezione dei piedi e delle gambe dispositivi di protezione della pelle (guanti monouso in lattice, polietilene o PVC ) dispositivi di protezione del tronco e dell'addome dispositivi di protezione dell'intero corpo (camice, grembiule per criogeni o per alte temperature) indumenti di protezione
Cosa fare in caso di: - emergenza Mantenere la calma; Avvertire il docente/tecnico, presente in laboratorio, dell’insorgenza dell’evento; Attenersi alle disposizioni impartite.
- evacuazione Mantenere la calma; Attenersi alle disposizioni impartite; Abbandonare la zona senza correre, senza creare panico, lasciando eventuali oggetti ingombranti (zaini, cartelle, ecc.); Non usare gli ascensori; Dirigersi verso l’esterno dell’edificio, seguendo l’apposita segnaletica; Non tornare sui propri passi per alcun motivo; In presenza di fumo o fiamme cercare di coprirsi la bocca ed il naso con fazzoletti bagnati; In presenza di calore cercare di proteggersi, anche il capo, con indumenti bagnati di lana o cotone (non di fibra sintetica).
Direzioni da seguire Siti rischio chimico e Schede di sicurezza
SOSTANZE PERICOLOSE Sostanze:gli elementi chimici e loro composti allo stato naturale o ottenuti mediante lavorazioni industriali eventualmente contenenti gli additivi necessari all’immissione sul mercato; Preparati:i miscugli o le soluzioni composti da due o più sostanze;
Sono considerate "pericolose" le sostanze e i preparati: esplosivi: che possono esplodere per effetto della fiamma o che sono sensibili agli urti e agli attriti più del dinitrobenzene; Comburenti: che a contatto con altre sostanze, soprattutto se infiammabili, provocano una reazione esotermica; facilmente infiammabili: che a contatto con l’aria, a temperatura normale e senza ulteriore apporto di energia, possono riscaldarsi e infiammarsi, ovvero: - che allo stato solido possono facilmente infiammarsi per la rapida azione di una sorgente di accensione e che continuano a bruciare o a consumarsi anche dopo l’allontanamento della sorgente di accensione,ovvero: - che allo stato liquido hanno il punto di infiammabilità inferiore a 21°C, ovvero: che alla stato gassoso si infiammano a contatto con l’aria a pressione normale, ovvero: - che a contatto con l’acqua o l’aria umida, sprigionano gas facilmente infiammabili in quantità pericolose; infiammabili: che allo stato liquido hanno un punto di infiammabilità tra i 21°C e 55°C;
tossici: che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi gravi, acuti o cronici, ed anche la morte; nocivi: che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea, possono comportare rischi di gravità limitata; corrosivi: che, a contatto con i tessuti vivi, possono esercitare su di essi un’azione distruttiva; irritanti: che, pur non essendo corrosivi, possono produrre al contatto immediato, prolungato o ripetuto con la pelle e le mucose una reazione infiammatoria; altamente infiammabili: (o estremamente infiammabili): le sostanze ed i preparati liquidi il cui punto di infiammabilità è inferiore a 0°C ed il cui punto di ebollizione è inferiore o pari a 35°C; altamente tossici ( o molto tossici): le sostanze ed i preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono comportare rischi estremamente gravi, acuti o cronici, ed anche la morte; pericolosi per l’ambiente: le sostanze ed i preparati la cui utilizzazione presenta o può presentare rischi immediati o differiti per l’ambiente.
cancerogeni:le sostanze ed i preparati che per inalazione, ingestione o penetrazione cutanea possono produrre il cancro o aumentarne la frequenza; teratogeni: le sostanze ed i preparati che possono risultare dannose per lo sviluppo normale del feto; mutageni: le sostanze ed i preparati che possono risultare dannose per lo sviluppo normale delle cellule;
Simboli di pericolo