I metalli nell'architettura
I metalli sono entrati nell'architettura in condizioni di inferiorità che non facevano certo pensare a una possibile sostituzione di ogni altra materia costruttiva. Svolgono un indispensabile ruolo materiale sfruttando in pieno le caratteristiche intrinseche di una materia compatta che può essere usata in grandi superfici. Per cui questa materia, ancora abbondante nel nostro pianeta, è utilizzata in massa da molte aziende (Permasteelisa) per edificare teatri, grattacieli, maestosi edifici adibiti a importanti musei e quant'altro nel campo mondiale, come l'Opera House, il Guggenheim di Bilbao, il Judisches Museum di Berlino, la Beekman Tower ecc. Introduzione
Indice degli approfondimenti - Permasteelisa - Judisches Museum Berlin - Beekman Tower - Guggenheim di Bilbao Avanti
Permasteelisa Permasteelisa Interiors riunisce a livello progettuale produttivo e gestionale tutte le attività di realizzazione di interni del Gruppo Permasteelisa, società leader nello studio, progettazione ed installazione di componentistica avanzata per l'architettura. L'organizzazione del Gruppo in forma di network internazionale permette di servire clienti locali in modo efficace con i vantaggi di un Gruppo globale, dalla possibilità di trasferire le innovazioni tecnologiche da un paese all’altro, alla flessibilità nell’allocare risorse ai diversi progetti, dove il mercato lo richiede, garantendo il medesimo standard di qualità di ogni paese. Permasteelisa Interiors grazie alla varietà di prodotti offerti é in grado di fornire ai progettisti un pacchetto interiors completo e chiavi in mano che varia dal prodotto standard, fino a lavori speciali e personalizzati, offrendo inoltre servizi di progettazione, installazione ed assistenza. Oltre vent’anni di esperienza hanno permesso di maturare una capacità di proposta che oggi spazia attraverso molteplici settori, pareti mobili divisorie attrezzabili e attrezzate, arredo tecnico per l’ufficio, allestimento di locali commerciali e arredo negozi, ospedali, spazi museali ed espositivi, alberghi e spazi per la comunità.
Storia L'azienda nasce nel 1973 con il nome di ISA. Il nome attuale deriva dall'acquisto iniziato nel 1986 di una ditta australiana (la Permasteel Industries Pty Ltd.) che produceva porte blindate e finestre e che è stato l'inizio del processo di internazionalizzazione. Nel 2009 ha completato i due edifici più alti realizzati in America: Trump Tower a Chicago e Bank Of America a New York.
Attività È uno degli esempi principe delle cosiddette multinazionali tascabili, aziende con un fatturato non grandissimo però con una diffusione mondiale. La principale area di attività è quella di rivestimenti di edifici (83,3% del fatturato totale nel 2002). Per via di questa attività ha collaborato nel disegno e progettazione di molti edifici anche famosi (alcuni esempi sono l'Opera House di Sydney, la sede centrale di Channel 4 a Londra, Suntec City a Singapore, il Museo Guggenheim a Bilbao, il Taipei 101 a Taipei). Vai all'indice Prosegui nell'approfondimento Vai all'indice Prosegui nell'approfondimento
I suoi progetti - Oceania - Asia - Medio Oriente - Europa - America Next
Oceania Australia Australia Opera House Back Crown Casinò Opera House Back Crown Casinò
Opera House - Costruito e situato a Sydney - Architetto: Jorn Utzon / Hall, Todd & Littlemore - Contratto:Civil and Civic P/L / MR Hornibrook Metalli impiegati: acciaio e vetro IndietroIndietro Guardalo Guardalo
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Crown Casinò - Situato e costruito a Melbourne - Architetto:Bates Smart/Perrot Lyon Mathieson/Daryl Jackson - Contratto:Grocon Pty Ltd Materie impiegate: vetro, acciaio GuardaloGuardalo Indietro Indietro
America Stati Uniti Stati Uniti Concert Hall Back Beekman Tower Concert Hall Back Beekman Tower
Concert Hall Nome: Walt Disney Concert Hall Realizzato: Los Angeles, CA | USA Architetto: Frank O Gehry & Associates Metalli Impiegati: acciaio inox GuardaloGuardalo Indietro Indietro
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Beekman Tower Nome: Beekman Tower Edificato: New York Architetto: Frank O. Gehry Architects New York, P.C. Height: 267 m Metalli impiegati: titanio GuardaloGuardalo Indietro Indietro
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Europa Italia Spagna Nuovo Polo FieristicoNuovo Polo Fieristico Museo Guggenheim Museo Guggenheim Back
Nuovo Polo Fieristico Nome: Nuovo Polo Fieristico di Milano Ubicazione: Milano Architetto: Studio Fuksas Metalli impiegati: acciaio GuardaloGuardalo Back Back
Museo Guggenheim Bilbao Nome: Guggenheim Museum Ubicazione: Bilbao Architetto: Frank O. Gehry & Associates Arch. C. Caicoya, Arch. A. Amann, C.A. Azcarate Metalli impiegati: titanio GuardaloGuardalo BackBack Opere
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Asia Giappone Cina Shiodome City Centre Two International Financial Center Shiodome City CentreTwo International Financial Center Back
Shiodome City Centre Nome: Shiodome City Centre Ubicazione: Tokyo Architetto: Kevin Roche John Dinkeloo & Ass. / Nihon Sekkei Inc. Metalli impiegati: alluminio Height: 216 m GuardaloGuardalo Back Back
Two International Financial Center Nome: Two International Financial Center, North East Tower Ubicazione: Hong Kong Metalli impiegati: alluminio Architetto: Cesar Pelli & Associates Inc / Rocco Design Ltd. Height: 412 m GuardaloGuardalo BackBack
Qatar Emirati Arabi Uniti Al Hitmi Office BuildingAl Hitmi Office Building Yas Hotel Yas Hotel Back Medio Oriente
Al Hitmi Office Building Nome: Al Hitmi Office Building Ubicazione: Doha Architetto: Norr Group Consultants International Limited Architects and Engineers, Dubai, UAE Materie impiegate: vetro,acciaio GuardaloGuardalo Back Back
Yas Hotel Nome: Yas Hotel Ubicazione: Abu Dhabi Architetto: Asymptote Architecture, New York, USA Materie impiegate: vetro, lamine di acciaio GuardaloGuardalo BackBack
Qualcosa dal museo... - La materia del tiempo Back
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MUSEO DI GUGGENHEIM Il museo Guggenheim, ha cambiato il volto della un tempo sonnacchiosa città di Bilbao fino a trasformarla nella seconda meta più visitata di tutta la Spagna. Il museo si erge massiccio e metallico sulla riva sinistra del fiume Ria. Un ragno colossale, di bronzo, accoglie il visitatore ai piedi della scalinata d’ingresso.L’ atrio raggiunge l’altezza di cinquanta metri ed è stato studiato per diffondere la luce del giorno. Il museo Guggenheim di Bilbao rientra nella corrente di Sculturarchittettura.Malgrado l’apparente complessità dell’edificio, Frank Gehry ha concepito il museo su tre livelli, più un ultimo livello di volumi tecnici per i sistemi di condizionamento, le torri di refrigerazione e gli impianti di elevazione.
LA SUA STRUTTURA Gran parte della superficie esterna è rivestita di titanio, il metallo emblematico del museo di Bilbao, accoppiato all'acciaio galvanizzato, rivestito all'interno da tela ca- tramata. Lo spessore di una lamina di titanio è di 0,3 mm. 60 tonnellate di titanio sono state tramutate in lamine con un complicato procedimento attuato in vari Paesi: estratto in Australia, fuso in Francia, laminato a Pittsburg, decappato in Gran Bretagna, assemblato a Mila- no. Lo spessore di una lastra di pietra è di 50 mm.
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Judisches Museum Berlin
Lo Jüdisches Museum è un museo di Berlino dedicato alla storia degli ebrei. Venne aperto nel 2001 e situato nel quartiere di Kreuzberg; il museo raccoglie duemila anni di storia e cultura ebraica. Il museo occupa due edifici, uno già esistente, il barocco Berlin-Museum, e uno contemporaneo, costruito appositamente per ospitare il museo. Esso è diventato un nucleo vitale della storia e della cultura ebraico-tedesche, inteso come luogo di ricerca, di dibattito e di scambio di opinioni. Museo ebraico di Berlino
Una realizzazione inquietante...
Già da tempo la spettacolare costruzione di Daniel Libeskind è una delle immagini emblematiche di Berlino. Nell’originale rapporto tra architettura e contenuto espositivo l’edificio, rivestito di zinco, pone nuovi criteri per l’edilizia museale. Liebeskind battezza il suo progetto between the lines (tra le linee) e rappresenta il difficile percorso della storia ebraico-tedesca servendosi di due linee: l’una diritta, ma frammentata in vari segmenti, l’altra tortuosa, spigolosa e sospesa senza un termine. Nei punti in cui le due linee si intersecano si formano zone vuote, o voids, che attraversano l’intero museo. L’architettura rende tangibile la storia ebraico-tedesca, propone interrogativi e invita a riflettere.
Torre dell'Olocausto Torre dell'Olocausto è posta alla fine dell'asse della morte e vi si accede aprendo una porta spessa e molto pesante. È una struttura completamente vuota, buia, non climatizzata (dunque fredda d'inverno e calda d'estate), che viene illuminata solo dalla luce indiretta del giorno che penetra da una stretta feritoia posta in alto. Impossibile vedere fuori e capire dove si è; attutiti si sentono i rumori provenienti dall'esterno. Evidente e palpabile il significato simbolico che vuole ricreare la condizione degli ebrei deportati che non sapevano in quale luogo si trovavano e non potevano avere notizie. Simbolici diventano anche una scaletta metallica a circa due metri e mezzo dal pavimento usata per la manutenzione della copertura (mezzo di salvezza ma irraggiungibile come lo è stata per molti) e i fori nella parete per far entrare l'aria.
Alcuni scorci...
I popoli che non ricordano il loro passato sono condannati a riviverlo... Torna all'indice Torna all'indice
Beekman Tower
Appena messa fuori la testa dalle scale della subway si nota la mole di un grattacielo metallico e increspato attribuibile anche a prima vista alla mano del maestro californiano. La visione d'insieme è interessante perchè fornisce immediatamente una prima chiave di lettura del progetto di Gehry che forse nella prima volta nella storia dei grattacieli recenti accetta il confronto con le superfici mobili, ondulate e variamente imitative dei propri antenati di inizio secolo, considerati la parte più identitaria dello skyline delle downtown nordoamericane. Colpisce subito, anche a distanza, la natura drappeggiata della facciata, un incrocio tra la Beata Ludovica Albertoni (Bernini), tanto per continuare a speculare sul barocco gehriano e le pieghe ramate più simili in scala della monumentale sottana della Statua della Libertà. La veste mossa dal vento- pare che Gehry durante una presentazione pubblica si sia preso un lembo di camicia tra due dita per spiegare la forma della sua torre- rappresenta in questo senso una soluzione semplice e geniale comprensibile e seduttiva sia per l'esperto e il passante occasionale. Come appare...
L'effetto è particolarmente chiaro se lo si osserva da Seaport, cioè da dove in effetti arriva il vento freddo e potente che scende lungo la costa atlantica. La banchina e la torre sembrano mosse dalla stessa corrente, l'acciaio delle facciate e il goretex del giaccone che ha ispirato Gehry, sbatacchiati dalla stessa aria. Si presenta così la Beekman Tower una torre drappeggiata solo su tre lati e invece liscissima e tagliata a fil di sega, con infissi non arretrati dal lato sud, a strapiombo su Beekman street. Il rivestimento della parete alta è metallico mentre l'ondulazione diventa più evidente e irregolare a mano a mano che si sale verso la terminazione, come se risentisse degli effetti di un vento che salendo si fa più forte e impetuoso. Il guscio ondulato è in acciaio inox e accoglie una scuola primaria, una piccola superficie commerciale, uffici del vicino ospedale, per chiudere con circa 900 appartamenti.
La Beekman Tower è interamente costituita da calcestruzzo, diversamente dalla Freedom Tower, costituita da acciaio con un nucleo di calcestruzzo. Sono stati forniti quasi metri cubi di calcestruzzo gettato in opera, rinforzato, ad alta resistenza per la struttura principale, oltre agli ulteriori metri cubi per le fondamenta. La formula per la miscela di calcestruzzo cerca di attuare una riduzione del 40% nelle emissioni di gas serra, riducendone il consumo di carbonio. Questo significa anche costi del materiale più ridotti, minori tempi di scavo e minore manodopera, utilizzando anche meno acciaio. Per i quasi metri quadri di superficie della torre sono stati realizzati pannelli di acciaio inox (forniti dal gruppo Permasteelisa), solo dei quali ripetitivi, per il rivestimento delle colonne (di cui curvi e piani) e pannelli di facciata. I pannelli hanno un'altezza costante di 3 metri e una larghezza variabile fra 1,06 e 2,3 m articolata in moduli differenti. Il sistema di facciata risulta composto di due parti principali: il telaio di supporto in alluminio, di forma rettangolare piana, che costituisce la barriera aria/acqua, porta il vetro e regge i carichi del vento; la finitura esterna, in fogli di acciaio inox, che definisce le “curve” dell'edificio. Entrambe sono state assemblate in officina e solo il loro accopiamento finale è stato effettuato in cantiere prima dell'installazione.
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Lavoro svolto dalla classe 2°D Coordinato dal Professor Francesco Peruch Anno 2010/2011 Ci trovate sul nostro blog...blog...