Legge 285/97, 2° e 3° anno (II° triennio): Report al 30/9/05 Rilevazione sullo stato di attuazione dei progetti contenuti nell’Accordo di Programma provinciale.

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Legge 285/97, 2° e 3° anno (II° triennio): Report al 30/9/05 Rilevazione sullo stato di attuazione dei progetti contenuti nell’Accordo di Programma provinciale del 2 luglio luglio 2001

Il percorso del monitoraggio per il II° Report -al 30/9/2004- Il percorso del monitoraggio per il II° Report -al 30/9/ Invio schede di monitoraggio e valutazione (Agosto 2004/Settembre 2004). - Ritorno schede inviate da parte responsabili dei singoli interventi progettuali. - Elaborazione dati raccolti e sintesi (Ottobre 2004/Dicembre 2004). - Presentazione Report alla Regione Emilia Romagna (3/1/2005). - Presentazione pubblica II° Report: 22/3/2005.

Numero dei progetti (L. 285/97 + L.40/99) - D. di Parma: 11 progetti L. 285/97+ 1 (L. 40/99) - D. di Fidenza: 7 progetti L. 285/97 (di cui uno suddiviso a sua volta in 7 sotto progetti) - D. Valli Taro e Ceno: 5 progetti L. 285/97 - D. Sud est: 17 progetti L. 285/97+ 2 (legge 40/99) - 40 L. 285/ progetti L. 40/99 = Tot. 43 (42 hanno risposto)

Categorie progettuali ludico/ricreativo/educativo/di prevenzione realizzati fuori dall’orario scolastico ludico/ricreativo/educativo/di prevenzione realizzati in orario scolastico - 10 progetti di sostegno e formazione alle famiglie e agli educatori

Aree di progetto nel II° triennio 1) Promozione dell’infanzia: area già abbondantemente coperta da altre leggi di riferimento, ha ceduto il passo all’area pre adolescenza/adolescenza come la stessa Regione Emilia Romagna aveva inizialmente chiesto di fare; in provincia di Parma questo suggerimento è stato colto appieno e le politiche 0/3 non sono entrate fra i progetti finanziati dal secondo triennio 285/97

Aree di progetto 2) Pre adolescenza e adolescenza 3) Tutela e contrasto a condizioni di rischio e disagio: la 2) è l’area maggiormente rappresentata trasversalmente a tutti i distretti socio sanitari. La quasi totalità dei progetti che possono essere ricondotti a quest’area oltre ad occuparsi di queste fasce di età da un punto di vista ludico/aggregativo, affiancano a questo anche finalità di dell’area 3) tutela e contrasto a condizioni a rischio e disagio

Aree di progetto 4) Sostegno alla genitorialità: incrocia la categoria della tutela e del contrasto a situazioni di rischio e disagio con iniziative trasversali ai distretti (Giocamico – Affido – Sportelli)

Azioni previste nei progetti - Distretto di Parma: 82 previste - 51 rc (62%), 28 rp (34%), 3 nr (4%). - Distretto di Fidenza: 64 previste – 58 rc (91%), 4 rp (6%), 2 nr (3%). - Distretto V. Taro e Ceno: 18 previste - 17 rc (94%), 1 rp (6%), 0 nr (4 su 5 hanno risposto). - Distretto Sud est: 77 previste - 61 rc (79%), 12 rp (16%), 4 nr (5%).

Destinatari diretti raggiunti - Distretto di Parma: (Giocamico) (altri progetti). - Distretto di Fidenza: Distretto Valli Taro e Ceno: Distretto Sud est: Tot =

Famiglie destinatarie dirette - Distretto di Parma: (Giocamico) Distretto di Fidenza: Distretto Valli Taro e Ceno: Distretto Sud est: 302 Tot

Insegnanti destinatari diretti - Distretto di Parma: Distretto di Fidenza: Distretto Valli Taro e Ceno: Distretto Sud est: 59 Tot

Risorse umane impiegate Distretto di Parma: 160 di cui - 9 amministrativi - 2 assistenti sociali - 37 educatori professionali - 67 insegnanti - 5 pedagogisti - 8 psicologi - 2 sociologi - 30 altro

Giornate di lavoro impiegate (7 ore) Distretto di Parma: da personale retribuito da personale volontario/ non retribuito

Risorse umane impiegate Distretto di Fidenza: 204 di cui - 8 amministrativi - 3 assistenti sociali - 4 educatori professionali insegnanti - 7 pedagogisti - 14 psicologi - 24 altro

Giornate di lavoro impiegate (7 ore) Distretto di Fidenza: da personale retribuito da personale volontario/ non retribuito

Risorse umane impiegate Distretto Valli Taro e Ceno: 68 di cui - 1 amministrativi - 1 assistenti sociali - 50 insegnanti - 1 pedagogisti - 1 psicologi - 14 altro

Giornate di lavoro impiegate (7 ore) Distretto Valli Taro e Ceno: da personale retribuito da personale volontario/ non retribuito

Risorse umane impiegate Distretto Sud est: 72 di cui - 12 amministrativi - 2 assistenti sociali - 10 educatori professionali - 17 insegnanti - 10 pedagogisti - 1 psicologi - 20 altro

Giornate di lavoro impiegate (7 ore) Distretto Sud est: da personale retribuito - 46 da personale volontario/ non retribuito

Fondi utilizzati Distretto di Parma: - L. 285/97 = ,68 € - EE.LL = ,02 € - altre risorse = ,45 € = ,15 € di cui impegnati = ,33 € di cui per il personale dedicato ai progetti = 73,85%

Fondi utilizzati Distretto di Fidenza: - L. 285/97 - EE.LL - altre risorse = ,63 € di cui impegnati = ,45 € di cui per il personale dedicato ai progetti = 89,4%

Fondi utilizzati Distretto Valli Taro e Ceno: - L. 285/97 = ,44 € - EE.LL = ,37 € - altre risorse = ,51 € = ,32 € di cui impegnati = ,32 € di cui per il personale dedicato ai progetti = 76,3%

Fondi utilizzati Distretto Sud est: - L. 285/97 - EE.LL - altre risorse = ,52 € di cui impegnati = ,75 € di cui per il personale dedicato ai progetti = 83,4%

I 2 principali ostacoli incontrati per Distretto Distretto di Parma: - difficoltà organizzative; - difficoltà nel creare una rete attiva. Distretto di Fidenza: - scarsa attenzione alla valutazione; - difficoltà organizzative.

I 2 principali ostacoli incontrati per Distretto Distretto Valli Taro e Ceno: - difficoltà nel creare una rete attiva; - difficoltà nel costruire relazioni. Distretto Sud est: - scarsa attenzione alla valutazione. - difficoltà nel creare una rete attiva; -

I 2 principali modi di superarli Distretto Parma: - promozione di contesti di interazione e confronto; - approfondimento e studio dei bisogni. Distretto Fidenza: - promozione di contesti di interazione e confronto; - approfondimento e studio dei bisogni/potenziamento coordinamento -

I 2 principali modi di superarli Distretto Valli Taro e Ceno: - promozione di contesti di interazione e confronto; - pubblicizzazione dell’intervento. Distretto Sud est: - promozione di contesti di interazione e confronto; - approfondimento e studio dei bisogni -

I 2 principali fattori facilitanti Distretto di Parma: - buone relazioni tra gli attori/disponibilità alla collaborazione/confronto periodico;alta motivazione del personale/coinvolgimento degli utenti/cura delle strategie. - analisi accurata dei bisogni del contesto/chiare responsabilità e ruoli Distretto di Fidenza: - disponibilità alla collaborazione/esperienza; - coinvolgimento degli utenti. -

I 2 principali fattori facilitanti Distretto Valli Taro e Ceno: - alta motivazione del personale/chiare responsabilità/cura nella programmazione di obiettivi e strategie; - esperienza/coinvolgimento degli utenti. Distretto Sud est: - disponibilità alla collaborazione; - cura nella programmazione/coinvolgimento degli utenti/esperienza/alta motivazione del personale/chiare responsabilità -

Rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto Distretto di Parma: - in 7 su 12 progetti si dichiarano rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto di Parma; in 3 casi vengono considerati sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo. Distretto di Fidenza: - su 7 progetti di cui uno (Tana per tutti) suddiviso in 7 sotto progetti, in 8 casi si dichiarano rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto di Fidenza; in 3 casi vengono considerati sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo.

Rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto Distretto Valli Taro e Ceno: - in 1 su 5 progetti si dichiarano rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto Valli Taro e Ceno; in questo caso il rapporto viene considerato sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo. Distretto Sud est: - in 3 su 19 progetti si dichiarano rapporti con altri progetti L. 285/97 del distretto Sud est; in nessun caso viene comunque considerato il rapporto sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo.

Collaborazione e scambi con le rete dei servizi già esistente Distretto di Parma: - in 10 su 12 progetti si dichiarano collaborazioni e scambi con la rete dei servizi del distretto di Parma; in tutti i casi il rapporto viene considerato sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo. Distretto di Fidenza: - su 7 progetti di cui uno suddiviso in 7 sotto progetti, in 11 casi si dichiarano rapporti con la rete dei servizi del distretto di Fidenza; in tutti i casi viene considerato il rapporto sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo.

Collaborazione e scambi con le rete dei servizi già esistente Distretto Valli Taro e Ceno: - in 4 su 5 progetti si dichiarano collaborazioni e scambi con la rete dei servizi del distretto Valli Taro e Ceno; in tutti i 4 casi il rapporto viene considerato sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo. Distretto Sud est: - in 5 progetti su 19 si dichiarano rapporti con la rete dei servizi del distretto Sud est; in tutti i 5 casi viene considerato il rapporto sopra la soglia di sufficienza da un punto di vista qualitativo.

Feed back con l’utenza Distretto di Parma: - in 12 su 12 progetti si dichiara di avere raccolto feed back provenienti dall’utenza in 11 casi tramite colloqui informali, in 7 casi tramite questionari di soddisfazione… - le modifiche apportate grazie ai feed back sono state principalmente lo sviluppo di alcune attività inizialmente non previste, il miglioramento della comunicazione e della visibilità e la maggiore attenzione nei confronti del coinvolgimento di altri soggetti nello sviluppo del progetto.

Feed back con l’utenza Distretto di Fidenza: - in tutti i progetti e sotto progetti tranne che in un caso si dichiara di avere raccolto feed back provenienti dall’utenza in 11 casi tramite colloqui informali, in 5 casi tramite questionari di soddisfazione… - le modifiche apportate grazie ai feed back sono state principalmente indicazioni per approfondire alcune tematiche, maggiore attenzione nei confronti del coinvolgimento di altri soggetti nello sviluppo del progetto, sviluppo di alcune attività inizialmente non previste nel progetto.

Feed back con l’utenza Distretto Valli Taro e Ceno: - in 4 progetti su 5 si dichiara di avere raccolto feed back provenienti dall’utenza in 4 casi tramite colloqui informali, in 3 casi tramite questionari di soddisfazione… - le modifiche apportate grazie ai feed back sono state principalmente indicazioni per approfondire alcune tematiche, sviluppo di alcune attività inizialmente non previste nel progetto, maggiore attenzione nei confronti del coinvolgimento di altri soggetti nello sviluppo del progetto,.

Feed back con l’utenza Distretto Sud est: - in 11 progetti su 19 si dichiara di avere raccolto feed back provenienti dall’utenza in 6 casi tramite colloqui informali, in 1 casi tramite questionari di soddisfazione… - le modifiche apportate grazie ai feed back sono state principalmente il miglioramento della comunicazione e della visibilità, indicazioni per approfondire alcune tematiche, sviluppo di alcune attività inizialmente non previste nel progetto.

Risultati raggiunti in termini di efficacia esterna Nel Report vengono riportate tabelle comparative per quanto riguarda: - destinatari diretti e indiretti; - comunità allargata; - rete dei servizi; - risultati effettivi rispetto al problema iniziale; - principali apprendimenti realizzati grazie all’implementazione del progetto nel triennio.

Giudizio sul triennio da 0 a 10 - Distretto di Parma: media 7,83 - Distretto di Fidenza: media 8,58 - Distretto Valli Taro e Ceno: media 9,5 - Distretto Sud est: media 8,18 Media provinciale: 8,52

Dalla 285 ai PdZ - Distretto di Parma:in 10 casi su 12 progetti viene dichiarata la continuazione del progetto o inserendoli nei Piani di Zona o con risorse proprie degli enti locali - Distretto di Fidenza: in 4 casi su 7 la prosecuzione dell’attività viene già data quasi per scontata, mentre negli altri casi tutti i referenti di progetto sperano che l’iniziativa venga inserita nei prossimi Piani di Zona

Dalla 285 ai PdZ - Distretto Valli Taro e Ceno:in 4 casi su 5 si auspica l’inserimento nei Piani di Zona o comunque una continuità progettuale visti i significativi risultati ottenuti. - Distretto Sud est: in 4 casi su 19 si auspica l’inserimento del progetto nei Piani di Zona, non tanto per la mancanza di risultati ottenuti, ma perché è ormai maturata la comprensione del fatto che non c’è più spazio per iniziative, di una certa caratura, di carattere comunale completamente slegate dall’attività coordinata a livello distrettuale