OSTEOSINTESI nei TRAUMI della MANO RUOLO DELLA TUTORIZZAZIONE La nostra esperienza (in Sala Gessi) nell’utilizzo di nuovi materiali I.P. Andrea Gerola
Architettura della mano: Struttura di base (tre archi funzionali) Arco prossimale trasverso Arco distale trasverso Arco longitudinale
Architettura della mano: Le pieghe di flessione
Architettura della mano: doppia obliquità
Posizione funzionale
Posizione di riposo
Razionale per la realizzazione di un tutore Rispetto dell’architettura della mano Rispetto delle necessità specifiche post-chirurgiche CONCILIARE DUE NECESSITA/BISOGNI TUTORE ADEGUATO = TRATTAMENTO ADEGUATO (post-chirurgico)
Che cos’è il termoplastico?
Come si presenta?
Caratteristiche principali TERMOPLASTICO Temperatura LeggerezzaPraticità Traspirazione Modificabilità Memoria
Ruolo della tutorizzazione «E’ sempre quello,…» sostenere e proteggere la stabilizzazione chirurgica da sollecitazioni meccaniche (involontarie) poiché l’azione di forze (importanti) può provocare il dislocamento se non addirittura la rottura dei mezzi di sintesi o generare nuove fratture.
…ma cosa fa oggi la differenza oggi nella tutorizzazione? L’adozione di quei materiali che meglio ci consentono di: 1.Sorvegliare il percorso terapeutico del paziente nel post-operatorio. 2.Ridurre il livello di complicanze che sono sempre associate alla tutorizzazione..
Complicanze comuni Compressione cutanea (piaghe da decubito) /vascolare/nervosa (fino alla sindrome compartimentale nei casi più gravi) causata da un presidio d’immobilizzazione troppo stretto e/o di scarsa vestibilità Lesioni cutanee causate da forze di frizione Compressione del sito chirurgico Edema (delle estremità libere) Lesioni termiche Dermatiti – macerazione della cute Edema della ferita chirurgica Rigidità (immobilizzazione prolungata / esiti cicatriziali)
Parlando di…. Compressione cutanea Lesioni causate da forze di frizione Compressione del sito chirurgico Edema (delle estremità libere) Lesioni termiche Dermatiti alquanto improbabile poiché il materiale non viene arrotolato/ «stretchato» ma APPOGGIATO non è possibile, poiché ANATOMICO, EROGONOMICO, ad ALTA VESTIBILITA’
Parlando di…. Edema della ferita chirurgica Rigidità (causata da immobilizzazione prolungata / esiti cicatriziali) OSTACOLO PER ECCELLENZA Mobilizzazione precoce (anche passiva) = il GOLD STANDARD del TRATTAMENTO
Parlando di…. Edema della ferita chirurgica … é un fatto fisiologico (post-chirurgico) ma che ostacola la mobilizzazione (dapprima passiva)
Parlando di… Rigidità …per una immobilizzazione prolungata e/o da esiti cicatriziali Tutori termoplastici removibili che il paziente può togliere (e rimettere) in autonomia già a partire dal 12° giorno post- op. in occasione della rimozione dei punti di sutura (dove necessario).
“…avrà pure dei difetti” Tempo di realizzazione: “ anche se bisognerebbe poi andare calcolare le risorse (materiali e umane) necessarie recuperare danni di una «cattiva immobilizzazione» (fatta male per i materiali inadatti utilizzati o gestita male per i limiti intrinseci degli stessi)”. Lesioni cutanee se bordi non correttamente rifiniti Pazienti collaboranti
…in sintesi TUTORE di POSIZIONE dopo SINTESI CHIRURGICA (con PLACCA e VITI) per FRATTURA METACARPALE
…in sintesi
ORTESI VOLARE PER ARTICOLAZIONI INTERFALANGEE PROSSIMALI E DISTALI Indicazioni: Dito a martello (Mallet Finger) ….da trauma sportivo (pallone pallacanestro, pallavolo) o infortunio domestico (rifacimento letto) Lesioni tendinee o legamentose Fratture o lussazioni Dito a scatto Retrazioni cicatriziali Ustioni Artrite reumatoide
ORTESI A TRE PUNTI PER LE DITA LUNGHE Indicazioni: Deformità Boutonniere Deformità a Collo di Cigno Lesioni legamentose Traumi distorsivi
ORTESI VOLARE PER POLSO Indicazioni: Sindrome del tunnel carpale Lesione del nervo radiale
ORTESI PER ARTICOLAZIONI METACARPOFALANGEE E TRAPEZIOMETACARPALI DEL POLLICE Indicazioni: Rizartrosi Instabilità/lesione legamentosa dell’articolazione metacarpofalangea del pollice Es: lesione di Stener (lesione legamento collaterale ulnare del pollice) da bastoncino da sci Artrodesi articolazione trapeziometacarpale
…in conclusione Sostenere e proteggere la stabilizzazione chirurgica da sollecitazioni meccaniche (involontarie) poiché l’azione di forze (importanti) può provocare il dislocamento se non addirittura la rottura dei mezzi di sintesi o generare nuove fratture Questo non lo si può fare sottovalutando le complicanze legate ad una «cattiva» tutorizzazione che può inficiare la buon riuscita dell’intervento chirurgico se non addirittura produrre esiti ancora più sfavorevoli. Il materiale termoplastico ci permette una migliore sorveglianza e un precoce inizio della fase di riabilitazione