Il caso Cimini Federica Iovino Giuseppe Mangoni Federico Raddi Mauro Antonio
DIGITAL DISRUPTION: SCONVOLGIMENTO DIGITALE La digital disruption si identifica come il cambiamento che avviene nel momento in cui le nuove tecnologie digitali e i modelli di business sviluppati con esse vanno ad influenzare le modalità gestorie e produttive delle imprese. La rapida ascesa nell’utilizzo dei dispositivi mobili per uso personale e lavorativo ha aumentato il potenziale della digital disruption per molti settori. Un esempio concreto sono Amazon o Netflix, che hanno cambiato radicalmente i settori dell’intrattenimento e della comunicazione, modificando le metodologie di accesso ai contenuti.
Lo sconvolgimento digitale nel mercato audiovisivo Tre nuovi modelli di business dei servizi video online: SVOD (Subscription video on demand) Servizi di fruizione illimitato di opere audiovisive a richiesta, che prevede un canone fisso periodico per accedere a contenuti dell’intero catalogo senza vincoli di orario. TVOD (Transactional video on demand) Non prevede un abbonamento periodico. L’utente decide di comprare il singolo contenuto senza vincoli di orario, scegliendo da un catalogo messo a disposizione dal provider in cui sono inseriti i prezzi. AVOD (Advertising video on demand) È un servizio gratuito per gli utenti il cui principale ricavo è basato sulla pubblicità.
Il Settore del Subscription Video On Demand negli USA Nel 2015 ricavi pari a 5.527milioni di US$ Nasce nel 2008 con Netflix Dopo una significativa crescita nei primi anni ha subito un rallentamento e ha raggiunto adesso una fase di saturazione Più del 50% delle famiglie americane utilizza lo streaming in abbonamento Indice di Herfindahl-Hirschman= 𝑖=0 𝑛 ( 𝑞 𝑖 ∗100) 2 Anni Altri HHI 2013 45% 32% 8% 15% 3.331,3 2014 41% 36% 3.292,1 2015 44% 10% 14% 3.253,0 2016 29% 46% 11% 3.265,4 Fonte dati: statista.com
Settore SVOD: i principali competitors in Italia Nel 2015 il settore ha generato ricavi pari a US$ 33,8 milioni Tipologia di servizio diffusa a partire dal 2013, prima dell’ingresso di Netflix in Italia È ancora in fase di sviluppo (take-off) Le insufficienti infrastrutture e la cultura della popolazione influiscono negativamente, infatti occupa una piccola quota del mercato audiovisivo e subisce ancora la concorrenza dei player tradizionali (pay-tv) Indice di Herfindhal-Hirschman: 3390 Fonte dati: statista.com
Modello Schumpeter Mark l: caso Netflix Prezzo accessibile e possibilità di condividere l’abbonamento Visione simultanea dei contenuti fino a 4 dispositivi Ampia possibilità di scelta (Film-Serie TV-Documentari) Visione in Ultra HD Possibilità di interrompere temporaneamente l’abbonamento Assenza di pubblicità e spoiler Possibilità di vedere i contenuti in qualunque paese in cui è presente Netflix con il proprio account
Indagine su un campione di 700 studenti Luiss Inoltre: Il 90% del campione sarebbe disposto a pagare in media 16,35€ per la possibilità di vedere canali sportivi e aumentare il numero di serie tv e film Il 10% del campione sarebbe disposto a pagare in media 14,49€ per la possibilità di vedere altre tipologie di canali (es. canali culturali) e un aumento del numero di serie tv e film
Indice di produttività del lavoro πL= N° abbonamenti N° dipendenti = 74.762.000 3.100 = 24.116,77 Questo coefficiente esprime la quantità di output (n° di abbonamenti) ottenuto in relazione alle risorse fisiche (n° di dipendenti) impiegate per ottenerlo. πL(1)= Fatturato N° dipendenti = 6.779.511.000 3.100 =2.186.939,03 Tale risultato indica il ricavo generato da ciascun dipendente. Ma questi indici sono realmente rappresentativi della produttività di questo settore?
Confronto indici di produttività del lavoro 𝑃𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡à 𝑁𝑒𝑡𝑓𝑙𝑖𝑥 = Valore aggiunto N° dipendenti = 4.348.646.000 3100 =1.402.789,03 𝑃𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡à 𝐹𝑖𝑎𝑡 = Valore aggiunto N° dipendenti = 13.437.000.000 226.000 =59.455,75 𝑃𝑟𝑜𝑑𝑢𝑡𝑡𝑖𝑣𝑖𝑡à 𝐵𝑎𝑛𝑐𝑎 𝐺𝑒𝑛𝑒𝑟𝑎𝑙𝑖= Valore aggiunto N° dipendenti = 523.700.000 2.547 =205.614,45 I risultati evidenziano che l’indice di produttività di Netflix è circa venti volte superiore a quello di Fiat (settore manifatturiero), e circa sette volte superiore a Banca Generali (settore dei servizi). Questi coefficienti non sono indicativi in quanto la struttura del settore SVOD non è labour intensive, e quindi non immediatamente comparabile con gli altri settori.
Incidenza di due diverse tipologie di costi sul fatturato 𝐶𝑜𝑠𝑡𝑜 𝑑𝑒𝑙 𝑙𝑎𝑣𝑜𝑟𝑜 𝐹𝑎𝑡𝑡𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 = 527.000.000 6.779.511.000 %=7,77% 𝐴𝑚𝑚. 𝐷𝑉𝐷 𝑒 𝑠𝑡𝑟𝑒𝑎𝑚𝑖𝑛𝑔+ 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑦, 𝑖𝑛𝑡𝑎𝑛𝑔𝑖𝑏𝑙𝑒𝑠, 𝑒𝑞𝑢𝑖𝑝. 𝐹𝑎𝑡𝑡𝑟𝑢𝑟𝑎𝑡𝑜 = 3.547.045.000 6.779.511.000 %=52,32% Indice alternativo proposto per il settore preso in analisi Netflix : Valore aggiunto Amm. DVD e streaming+ property, intangibles, equip. = 4.348.646.000 3.547.045.000 =1.22 𝑆𝑘𝑦= 𝑉𝑎𝑙𝑜𝑟𝑒 𝐴𝑔𝑔𝑖𝑢𝑛𝑡𝑜 𝑇𝑒𝑙. 𝑝𝑟𝑜𝑔. 𝑟𝑖𝑔ℎ𝑡𝑠+𝑝𝑟𝑜𝑝𝑒𝑟𝑡𝑦,𝑒𝑞𝑢𝑖𝑝.+𝑜𝑡ℎ𝑒𝑟𝑠 = 8.424.160.000 5.490.800.000 =1,53
Conclusioni La Digital disruption è un’opportunità di sviluppo nell’ambito di diversi settori che porterà tramite l’innovazione un miglioramento anche nei processi produttivi preesistenti migliorandone l’efficienza, creando nuovi mercati o modificando i mercati rispetto alla presenza dei player (uscita di player entrata di nuovi operatori) L’entrata di Netflix ha stimolato un processo innovativo nell’ambito di imprese più tradizionali (incumbents), per contrastare l’ingresso di nuovi operatori, i principali concorrenti preesistenti al fine di mantenere le quote di mercato o meglio incrementarle
Grazie per l’attenzione