Illuminazione interna

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Illuminazione interna PRIMES Illuminazione interna Presentato da:

PRIMES Panoramica • Impatti ambientali • Background legale • Criteri GPP raccomandati • Esempi di buone pratiche • Link utili © Photo courtesy of dan by http://www.freedigitalphotos.net

L'illuminazione interna PRIMES L'illuminazione interna © Photo courtesy of EC by http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf I comuni possono trovarsi ad acquistare servizi legati all’illuminazione interni nei seguenti casi: Per un intero edificio pubblico (nuovo o completamente ristrutturato) Per uno spazio / una serie di spazi (ristrutturazione di una parte di edificio o di un'estensione rispetto ad un edificio esistente). La sostituzione di apparecchi di illuminazione all'interno di uno i più spazi, mantenendo il cablaggio e i sistemi di controllo dell'illuminazione. Riqualificazione dei sistemi di controllo dell'illuminazione, mantenendo gli apparecchi di illuminazione. Sostituzione delle lampade. Illuminazione aggiuntiva (ad es. illuminazione delle applicazioni del desktop, illuminazione del display). Spesso questo tipo di illuminazione è portatile e si collega a prese elettriche. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Fonte dell‘immagine: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf

Prodotti ad alto effetto leva ambientale PRIMES Prodotti ad alto effetto leva ambientale 1,5 trilioni di euro vengono spesi ogni anno dalle autorità pubbliche nella UE, il che rappresenta circa il 16% del PIL dell'UE; in alcuni paesi la percentuale è ancora più elevata. Questi gruppi di prodotti sono stati selezionati da una serie di esperti in seno al progetto RELIEF della Commissione europea in quanto possiedono il più grande potenziale di miglioramento ambientale attraverso gli appalti pubblici verdi. Questo è stato determinato valutando gli impatti ambientali attraverso il ciclo di vita del prodotto, la disponibilità di soluzioni preferibili convenienti dal punto di vista ambientale e l'importanza del prodotto in seno al bilancio tipico della pubblica amministrazione. Fonte: http://www.procuraplus.org/fileadmin/files/Manuals/English_manual/1_-_Procura__Manual_complete.pdf (pag. 57) Le autorità pubbliche sono importanti acquirenti di energia dovendo assicurare il funzionamento di ospedali, scuole, uffici, illuminazione stradale ecc. Tale cospicua quota di mercato ha la potenzialità per motivare un cambiamento fondamentale della domanda verso l'elettricità prodotta da fonti energetiche rinnovabili (FER), in particolare se gli sforzi sono coordinati a livello europeo. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/electricity_tbr.pdf

Componenti dell'illuminazione interna PRIMES Componenti dell'illuminazione interna Lampade e alimentatori (lampade fluorescenti, lampade alogene al tungsteno, lampade a LED, lampade a scarica ad alta pressione) Apparecchi (impianti) di illuminazione: le lampade sono generalmente utilizzate all'interno di un impianto o un apparecchio di illuminazione e questo può avere un impatto importante sulle prestazioni del sistema di illuminazione globale Controllo dell'illuminazione: i controlli consentono agli occupanti dell'edificio di spegnere o abbassare le luci quando questa non è necessarie © Photo courtesy by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf 1) La maggior parte dell’illuminazione negli edifici pubblici è fornita da tubi fluorescenti.

Impatti ambientali dovuti all'illuminazione interna PRIMES Impatti ambientali dovuti all'illuminazione interna © Photo courtesy of askpermission by ICLEI Consumo di energia, in tutte le fasi ma soprattutto durante la fase di utilizzo. Potenziale inquinamento di aria, suolo e acqua durante la fase di produzione. Uso di materiali pericolosi. Generazione di rifiuti (pericolosi e non pericolosi). Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf

Criteri GPP: approccio agli impatti ambientali PRIMES Criteri GPP: approccio agli impatti ambientali In fase di progettazione, assicurarsi che i nuovi impianti di illuminazione abbiano una bassa di densità di potenza, pur soddisfacendo i requisiti visivi. Acquistare lampade di ricambio ad alta efficienza. Utilizzare sistemi di controllo dell’illuminazione per ridurre ulteriormente il consumo di energia. Favorire l'utilizzo di alimentatori regolabili quando le circostanze lo consentono. In fase di installazione, assicurarsi che il sistema funzioni come previsto, assicurando un alto livello di efficienza energetica. Promuovere lampade con ridotti contenuti di mercurio. Riutilizzare o recuperare i rifiuti di installazione. © Photo courtesy by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf

Direttive Europee applicabili PRIMES Direttive Europee applicabili Direttiva 2009/125/CE, relativa all'istituzione di un quadro per l'elaborazione di specifiche per la progettazione ecocompatibile dei prodotti che consumano energia. Regolamento (CE) n. 245/2009 della Commissione per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e alimentatori, e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade, che abroga la Direttiva 2000/55/CE e il Regolamento 347/2010. © Photo courtesy of ICLEIbooklet by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf 1)Ciò vale anche quando i prodotti sono commercializzati per uso non domestico o quando sono integrati in altri prodotti. In questo modo si ha un effetto diretto sugli appalti pubblici, in quanto sono comprese le lampade fluorescenti compatte e le lampade a incandescenza, che sono ancora ampiamente utilizzati negli edifici pubblici. 2)Fornisce dettagli sui requisiti di energia per quanto riguarda le specifiche per la progettazione ecocompatibile di lampade fluorescenti senza alimentatore integrato, lampade a scarica ad alta intensità e alimentatori e apparecchi di illuminazione in grado di far funzionare tali lampade

Direttive EU applicabili PRIMES Direttive EU applicabili • Direttiva 2006/32/CE concernente l'efficienza degli usi finali dell'energia e i servizi energetici. • Direttiva 2010/31/CE sul rendimento energetico in edilizia: Requisiti minimi di rendimento energetico per i nuovi edifici e per edifici esistenti di grande metratura quando sono sottoposti a ristrutturazione, e per introdurre sistemi di certificazione energetica degli edifici. Il rendimento energetico è calcolato utilizzando una metodologia approvata e comprende, tra l'altro, gli effetti della luce naturale e degli impianti di illuminazione incorporati. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf 1)Per aumentare il miglioramento della convenienza economica in termini di efficienza degli usi finali dell'energia in tutta Europa. Fornisce gli obiettivi indicativi, i meccanismi, gli incentivi e il quadro istituzionale, finanziario e giuridico necessari ad eliminare le barriere e le imperfezioni esistenti sul mercato che ostacolano un efficiente uso finale dell'energia, creando le condizioni per lo sviluppo e la promozione di un mercato dei servizi energetici e la fornitura di altre misure di miglioramento dell'efficienza energetica agli utenti finali 2)Per promuovere il miglioramento del rendimento energetico degli edifici e degli elementi edilizi nella Comunità mediante misure efficaci sotto il profilo dei costi, tenendo conto delle condizioni locali e climatiche esterne, nonché delle prescrizioni per quanto riguarda il clima degli ambienti interni e l'efficacia sotto il profilo dei costi

Considerazioni sui costi PRIMES Considerazioni sui costi • Il costo è dominato dal costo dell’energia: solitamente conviene utilizzare un apparecchio di illuminazione più costoso anche se solo il 10-20% più efficiente. L'uso di apparecchi più efficienti può infatti permettere di ridurne il numero ottenendo un notevole risparmio. • Le lampade alta efficienza energetica durano più a lungo rispetto quelle alogene o al tungsteno, consentendo un risparmio sui costi di manutenzione e sul consumo di energia. • I sistemi di controllo automatico dell’illuminazione possono far risparmiare il 30-40% dei costi di energia elettrica senza alcun costo aggiuntivo. Tempi di ritorno dell'investimento: 2 - 4 anni in caso di riqualificazione (I sistemi di controllo possono portare un risparmio energetico anche se l'illuminazione si spegne solo per brevi periodi). Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf © Photo courtesy of Invisibleviva_dreamstime by ICLEI

Il costo del ciclo di vita PRIMES Il costo del ciclo di vita • La valutazione del ciclo di vita (LCA) dovrebbe includere il costo iniziale dell'impianto, la sua durata stimata, i costi di sostituzione delle lampade e la loro vita stimata, infine il costo dell’energia per l'illuminazione nell'intero arco di vita. • L'amministrazione aggiudicatrice dovrà definire il prezzo dell'energia elettrica, il tasso con cui esse aumenta e il suo tasso di interesse sugli investimenti. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf © Photo courtesy of Invisibleviva_dreamstime by ICLEI

Raccomandazioni: oggetto PRIMES Raccomandazioni: oggetto Includere aspetti di sostenibilità all'interno dell'oggetto('GPP Training Toolkit'). Acquistare lampade ad alta efficienza in termini di uso delle risorse e consumo energetico. Progettare nuovi sistemi di illuminazione o ristrutturare gli impianti di illuminazione esistenti con criteri di elevata efficienza in termini di uso delle risorse e consumo energetico. Source: © Image courtesy of ponsulak at FreeDigitalPhotos.net Installare nuovi sistemi di illuminazione o ristrutturare gli impianti di illuminazione esistente con criteri di elevata efficienza in termini di uso delle risorse e consumo energetico. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf e http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf I criteri si sono concentrati su tre aspetti degli appalti pubblici: a.Lampade sia di primo impiego, sia di ricambio. b.Progettazione dell'illuminazione. Può trattarsi di una nuova illuminazione per un intero immobile, sia per un nuovo edificio, sia per un fabbricato in via di completa ristrutturazione; oppure una nuova illuminazione per uno o più spazi. c.Installazione dell'illuminazione.

Raccomandazioni: specifiche tecniche (1) PRIMES Raccomandazioni: specifiche tecniche (1) Le lampade di ricambio per gli impianti esistenti devono avere una efficienza luminosa uguale o maggiore dell’efficienza minima corrispondente alla classe energetica pertinente. Le lampade per le nuove installazioni e per gli impianti ristrutturati devono avere una efficienza luminosa uguale o maggiore dell’efficienza minima corrispondente alla classe energetica pertinente. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Verifica: Etichetta della lampade della classe energetica specificata o migliore. I prodotti in possesso di un marchio di qualità ecologica (Ecolabel) di tipo I sono ritenuti conformi, a condizione che tale marchio sia conforme ai requisiti indicati. Saranno accettati altri mezzi di prova appropriati (dichiarazione del produttore sull'efficacia della lampada, calcolo dimostrante che la lampada è pari o superiore al valore minimo per la classe energetica specificata). Saranno accettati altri mezzi di prova appropriati, ad es. il risultato delle prove sulla durata di vita della lampada in base alla procedura di prova prevista in EN 50285 (ad eccezione delle lampade HID e a LED) o norma equivalente.

Raccomandazioni: specifiche tecniche (2) PRIMES Raccomandazioni: specifiche tecniche (2) L'offerente deve fornire le seguenti informazioni relativamente agli impianti di illuminazione nuovi o ristrutturati: • Le istruzioni di smontaggio per gli apparecchi di illuminazione. • Le istruzioni su come sostituire le lampade e su quali lampade possono essere utilizzate negli apparecchi di illuminazione senza aumentare le densità di potenza stabilite. • Istruzioni su come operare e mantenere il controllo dell'illuminazione • Per i sensori di presenza, le istruzioni su come regolare la loro sensibilità e il loro ritardo, inoltre consigli sul modo migliore di soddisfare le esigenze degli occupanti senza incrementare il consumo energetico. • Per i sistemi di accensione automatica della luce, le istruzioni su come ricalibrarli e regolarli, ad esempio per considerare le variazioni apportate alla disposizione dell'ambiente. • Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Verifica (1): L'offerente deve fornire istruzioni scritte per l'amministrazione aggiudicatrice Verifica (2): L'offerente deve fornire una descrizione su come i rifiuti devono essere separati, recuperati o riciclati.

Raccomandazioni: specifiche tecniche (3) PRIMES Raccomandazioni: specifiche tecniche (3) • Per gli interruttori a tempo, le istruzioni su come regolare i tempi di spegnimento, inoltre consigli sul modo migliore per farlo soddisfacendo le esigenze degli occupanti senza un aumento eccessivo del consumo di energia. L'offerente metterà in atto provvedimenti ambientali appropriati per ridurre e recuperare i rifiuti che si producono durante l'installazione di un nuovo impianto di illuminazione o di una sua ristrutturazione. Tutte le lampade, gli apparecchi e i sistemi di controllo dell’illuminazione da smaltire vanno separati e smaltiti in conformità con la direttiva RAEE. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Verifica (1): L'offerente deve fornire istruzioni scritte per l'amministrazione aggiudicatrice Verifica (2): L'offerente deve fornire una descrizione su come i rifiuti devono essere separati, recuperati o riciclati. 15

Raccomandazioni: criteri di aggiudicazione (1) PRIMES Raccomandazioni: criteri di aggiudicazione (1) L'aggiudicazione andrà all'"offerta economicamente più vantaggiosa" (Most economically advantageous tender, MEAT) Punti aggiuntivi vanno assegnati per: utilizzo di lampade con efficienza luminosa pari almeno al 110% del valore di riferimento. utilizzo di lampade con durata pari almeno al 120% del valore limite utilizzo di lampade a mercurio contenenti una percentuale massima pari all’80% del valore di riferimento. utilizzo di lampade con densità di potenza inferiore al 90% del valore limite o, in alternativa, con densità di potenza normalizzata inferiore al 90% del valore di riferimento. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Verifica: Risultato delle prove sulla durata di vita della lampada in base alla procedura di prova prevista in EN 50285 o norma equivalente, unitamente a un calcolo che dimostri che la durata di vita della lampada sia almeno il 120% del valore minimo per quel tipo di lampada. Dichiarazione del costruttore sul contenuto di mercurio della lampada e un calcolo illustrante che esso non rappresenta oltre l'80% del valore massimo specificato per quel tipo di lampada. Source: © Image courtesy of Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net

Raccomandazioni: criteri di aggiudicazione (2) PRIMES Raccomandazioni: criteri di aggiudicazione (2) Casi in cui la regolazione (dimming) apporta un beneficio: Si considera regolabile l'illuminazione che può essere controllata automaticamente per consentire la corretta variazione di intensità della luce nel primo periodo di utilizzo dell'impianto, quando le lampade sono pulite e cristalline; gli impianti destinati ai luoghi esterni dovranno prevedere un meccanismo di regolazione a funzionamento automatico (che tenga conto della luce del giorno). Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Verifica: Il progettista illuminotecnico fornirà un calcolo che illustri la potenza di illuminazione installata dell'intero impianto (compresa quella consumata da lampade, alimentatori, sensori e controlli) quando quelle parti dell'illuminazione che possono essere regolate sono completamente inattive, divisa per la potenza di illuminazione installata quando tutte le lampade sono a piena emissione luminosa. Source: © Image courtesy of Stuart Miles at FreeDigitalPhotos.net

Ecolabel e standard esistenti PRIMES Ecolabel e standard esistenti • I marchi di qualità ecologica (Ecolabel) esistenti specifici per l'illuminazione interna normalmente si applicano alle lampade fluorescenti compatte, a quelle a LED e ai tubi fluorescenti, ma non alle lampade HID (a scarica ad alta intensità). • Molti Paesi possiedono marchi e/o standard di rendimento energetico minimo per le varie componenti dell'illuminazione interna, in cui la maggiore attenzione è rivolta agli alimentatori. Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/tbr/indoor_lighting_tbr.pdf Nota: per il momento, a seguito di una decisione della Corte europea di giustizia, dal 2012 le amministrazioni aggiudicatrici non possono fare semplicemente riferimento alle etichette ma devono definire i requisiti di sostenibilità (le loro necessità) in dettaglio. Questo aspetto sarà molto agevolato con le nuove direttive del 2014, che consentono di fare riferimento alle etichette in determinate condizioni. Secondo le nuove direttive sugli appalti, il riferimento a marchi di qualità ecologica è consentito ma, se l'impresa non ha potuto ottenere il marchio in tempo, etichette equivalenti o altri mezzi di prova devono essere accettati dai committenti pubblici.

Kolding, Denmark Buona pratica Introduzione Le prime attività GPP (Green Public Procurement, Acquisti verdi pubblici) iniziarono nel 1998 con l'adozione di una politica comunale GPP. Oggi: GPP è integrato negli appalti di beni, servizi e costruzioni, praticamente il 100% delle gare. Bando di gara per la fornitura di lampadine di ricambio a LED innovative, ad alta efficienza energetica, per uso interno ed esterno. Per dare alle imprese di dimensioni più piccole (o PMI) la possibilità di partecipare al processo di gara, la gara è stata divisa in tre sottogruppi: lampadine a basse tensione, lampadine alogene da 230 Volt, lampadine da 230 Volt. © Photo courtesy by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/news_alert/Issue9_Case_Study24_Kolding_Lights.pdf

Kolding, Denmark Buona pratica Specifiche tecniche • CRI (indice di resa cromatica) > 80. • Temperatura di colore (Kelvin) 2700-3000. • Efficienza illuminante generale (lumen/watt) > 50. • Effetto efficienza luminosa (lumen/watt) > 40. • Durata (ore a L70) > 20000. © Photo courtesy by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/news_alert/Issue9_Case_Study24_Kolding_Lights.pdf

Kolding, Denmark Buona pratica Criteri di aggiudicazione dell'appalto Ai costi del ciclo di vita è stata assegnata una ponderazione del 55%. Tali costi si compongono come segue: prezzo di acquisto (35%), costi generati nell'intero arco di vita (35%) e costi operativi (30%), efficienza energetica ossia rapporto lumen/watt (25%) e qualità della luce (CRI) (20%) © Photo courtesy by ICLEI Fonte: http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/news_alert/Issue9_Case_Study24_Kolding_Lights.pdf Risultati: http://www.smart spp.eu/fileadmin/template/projects/smart_spp/files/Case_studies/EN_Kolding_SMARTSPP_Case-Studies.pdf

PRIMES Ulteriori fonti Criteri GPP (illuminazione interna -indoor lighting): http://ec.europa.eu/environment/gpp/pdf/criteria/indoor_lighting.pdf Criteri topten www.topten.eu