Rilancio dell’economia e ruolo dei mercati finanziari Michele Calzolari, Presidente Assosim Oxford Economics Briefing Milano, 6 Giugno 2014 Milano, 6 giugno 2014 1
La crisi petrolifera degli anni ‘70 Ingente trasferimento di ricchezza dai paesi industrializzati ai paesi produttori di petrolio. Crisi da ragione di scambio cui ha fatto seguito una forte crescita dell’inflazione mondiale. L’inflazione ha diluito nel tempo l’impatto sull’economia reale provocando però importanti distorsioni. L’inflazione, inoltre, ha ridotto la ricaduta sul debito. 2 2
La crisi attuale (1) Ingente trasferimento di ricchezza verso i paesi di nuova industrializzazione (BRICS) ottenuta non con la variazione dei prezzi relativi ma attraverso i flussi commerciali. L’indipendenza delle banche centrali ha impedito una nuova ventata inflazionistica. L’impatto sull’economia reale è stato perciò più forte, in particolare per quei paesi che non hanno saputo reagire alla globalizzazione. segue… 3 3
La crisi attuale (2) … segue La crisi nell’area Euro è dovuta a problemi di offerta (competitività), non di domanda. Il problema del debito è la conseguenza, non la causa della crisi in Europa. Le politiche economiche volte a ridurre il debito pubblico hanno acuito gli effetti della crisi sull’economia reale. 4 4
L’uscita dalla crisi Oggi si continua a sbagliare… Spira infatti un vento favorevole all’aumento dell’intervento pubblico per sostenere la domanda. L’aumento della spesa rinvierebbe l’aggiustamento (come l’inflazione degli anni ‘70) provocando inevitabili distorsioni (il peso sulle generazioni future) e mettendo le premesse per una nuova crisi. Occorre invece agire sull’offerta aumentando la competitività delle imprese italiane. 5 5
Agire sull’offerta (1) Per avere un aggiustamento stabile è indispensabile agire sull’offerta aumentando la produttività dei fattori. Cosa chiedere al Governo? Più ancora che ridurre le tasse, le parole d’ordine sono: più concorrenza nei servizi e nell’energia, semplificazione, minore ingerenza del settore pubblico nell’economia. Allinearsi alle «best practices» internazionali puntando sul livellamento del campo di gioco a livello europeo (level the playing field) come per le normative in campo finanziario. segue… 6 6
Agire sull’offerta (2) … segue Cosa chiedere a noi stessi? Le imprese sono chiamate ad affrontare un cambiamento strutturale che richiede: Capacità di innovare. Investimenti e (quindi) capitali. Cambiamento culturale e generazionale. 7 7
Le sfide per le imprese (1) Innovazione di prodotto e tecnologica (anche al di fuori delle 4f). La crisi non è riuscita a «pulire» il mercato anche a causa di un sistema di welfare distorto. Necessità di investimenti ingenti (capitali) e di professionalità adeguate. segue… 8 8
La sfida per le imprese (2) … segue Oggi il mondo delle imprese è diviso in due: quelle di successo che esportano buona parte del fatturato e le altre. Occorre facilitare l’internazionalizzazione delle imprese anche facendo sistema (garanzie, logistica, consulenza legale ed operativa sui mercati esteri). segue… 9 9
La sfida per le imprese (3) … segue Occorre aumentare la dimensione media delle imprese italiane: piccolo non è (più) necessariamente bello! Favorire le aggregazioni per raggiungere la massa critica necessaria a competere sui mercati internazionali. Occorrono imprese più capitalizzate ma si tratta soprattutto di superare un problema culturale e generazionale. 10 10
Il ruolo delle banche e dei mercati (1) I nuovi capital ratios (Basilea 3) hanno imposto alle banche forti limitazioni allo sviluppo degli attivi. Per le banche si è rivelato molto difficile e costoso aumentare il capitale (ROE basso se non si prendono rischi elevati). Le banche hanno «cavalcato» l’opportunità offerta dal «carry trade». segue… 11 11
Il ruolo delle banche e dei mercati (2) … segue Per tutti questi motivi in tutta Europa si è avuta una forte restrizione del credito. Un certo miglioramento congiunturale è prevedibile anche in Italia ma ciò non deve creare illusioni: il cambiamento infatti è strutturale. E’ venuto meno il tacito accordo che è stato alla base del rapporto banca/impresa degli ultimi 50 anni. segue… 12 12
Il ruolo delle banche e dei mercati (3) … segue In Italia le banche forniranno strutturalmente meno prestiti alle imprese che, per finanziarsi, dovranno imparare ad usare correttamente i mercati ed i servizi finanziari. In prospettiva, più finanza non meno finanza! Per le banche meno credito, più servizi a valore aggiunto e più consulenza alle imprese. 13 13
Le nuove opportunità offerte dai mercati (1) I mini bonds Movimento che si sta sviluppando in tutta Europa. Due ipotesi: «pool» di prestiti cartolarizzato (preferito dall’UK e dalle grandi banche internazionali) oppure emissioni dirette di piccoli bonds rivolti ad investitori istituzionali e quotati. Da noi si è scelta questa seconda strada. segue… 14 14
Le nuove opportunità offerte dai mercati (2) I primi segnali sono incoraggianti: Finora 38 bonds emessi, di cui 5 di società quotate, con in media: ammontare di 7,5 mln di €, durata di 4 anni e tasso (fisso) del 6,9%. Sono stati autorizzati (o sono in corso di autorizzazione) ben 20 fondi specializzati. La Cassa Depositi e Prestiti ha istituito un fondo di fondi dedicato ai mini bonds. Progetto SACE per l’internazionalizzazione. segue… 15 15
Le nuove opportunità offerte dai mercati (3) … segue Vantaggi per l’emittente: Ottenere credito a medio termine senza rischi di richiesta di rientro e senza gravare sulla centrale rischi. Deducibilità degli interessi anche a fini IRAP. Opportunità per le aziende non quotate, anche in termini di trasparenza. Fornire all’azienda un «rating» ed una visibilità quasi come la quotazione. segue… 16 16
Le nuove opportunità offerte dai mercati (4) … segue Criticità dei minibonds: Tasso di interesse. Conflitti d’interesse. Garanzia. Private placement vs collocamento pubblico. Più che il rating, necessità di una vera due diligence da parte dell’intermediario e di un controllo adeguato nel durante. 17 17
Le nuove opportunità offerte dai mercati (5) L’accesso al mercato azionario: Progetto «Elite» di Borsa Italiana. Progetto «Più Borsa»: Fondo di fondi; Semplificazione regole; «Moral suasion». I segmenti di mercato più interessanti: Star, AIM Italia (già 9 IPO nel 2014). segue… 18 18
Le nuove opportunità offerte dai mercati (6) … segue Perché quotarsi: Finestra di mercato interessante. Consente di crescere attraverso aumenti di capitale o scambi carta contro carta. Fa fare un «salto culturale», di trasparenza e di visibilità all’azienda. Attraverso i contatti con investitori e banche di investimento facilita la crescita per linee esterne. segue… 19 19
Le nuove opportunità offerte dai mercati (7) … segue Criticità: Mancanza di investitori istituzionali specializzati. Titoli illiquidi e «dimenticati» in mancanza di news. Oneri significativi derivanti dal processo di quotazione e dai successivi rapporti con il mercato. 20 20
Altre opportunità di finanziamento Strumenti di mitigazione del rischio di credito per le PMI: Fondo di garanzia per le PMI del Ministero dello Sviluppo Economico; Convenzione Cassa Depositi e Prestiti e ABI per il supporto alle PMI (provvista CDP). Factoring e Cessione dei Crediti IVA. Fidejussioni (assicurative e bancarie). 21 21
Conclusioni Per l’economia italiana la ripresa si gioca sulla capacità dell’offerta di «innovare». Le imprese italiane devono affrontare una sfida senza precedenti. Per finanziarsi (e non solo) dovranno fare ricorso più che in passato ai mercati finanziari. Le banche dovranno affiancare le imprese in questa sfida, fornendo più consulenza e servizi specializzati. 22 22