Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza

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Transcript della presentazione:

Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Pino Schirripa | Sapienza Università di Roma SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016

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Dalla PHC ai programmi verticali 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Dalla PHC ai programmi verticali L’assemblea mondiale dell’OMS, tenutasi ad Alma Ata nel 1978, nel suo documento finale Health for all by the year 2000 promuoveva la PHC e le strutture sanitarie di base come strumento per promuovere la salute attraverso l’attenzione di base diffusa in maniera capillare nei territori. Una particolare attenzione era quindi data agli attori presenti nel campo della salute (cliniche,medici, ma anche guaritori tradizionali) Si promuoveva una partecipazione ampia ai processi di salute e malattia, puntando a politiche di prevenzione e di attenzione primaria

Dalla PHC ai programmi verticali 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Dalla PHC ai programmi verticali La situazione debitoria degli Stati si aggrava, principalmente in Africa, in seguito alla crisi economica. Le agenzie sovranazionali impongono per l’erogazione di nuovi prestiti che si avviino dei Piani di aggiustamento strutturale. Le politiche neoliberiste inaugurate negli anni ‘80 di fatto minano il progetto della PHC, introducendo una idea di salute legata al mercato. Concetti quali performance e produttività prendono il posto delle azioni integrate e di Welfare Si mette in discussione la filosofia della PHC, che viene di fatto rimpiazzata da una politica di selective PHC. C si concentra su obiettivi specifici con un approccio cost-effective.

Dalla PHC ai programmi verticali 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Dalla PHC ai programmi verticali EFFETTI PRINCIPALI Le conseguenze sociali dei piani di aggiustamento strutturale furono drammatiche per una buona parte della popolazione, che vide ridursi drasticamente l’accesso ai servizi, conseguenza del peggioramento di un welfare che già era molto limitato. Il ritrarsi degli Stati dalle economie significò, infatti, il disimpegno in settori chiave quali i trasporti, che in molti Paesi vennero privatizzati, e una parziale smobilitazione dei servizi sanitari e delle scuole I programmi verticali sono finanziati da agenzie sovranazionali o da fondi creati da Stati ricchi (es. PEPFAR). In tal modo viene soppiantato il ruolo dello Stato e dell’OMS. I programmi verticali sono interventi settoriali che si concentrano su obiettivi pianificati dall’alto; inoltre la settorializzazione impedisce la possibilità di azioni integrate. La battaglia per la salute viene così ridotta a una azione contro alcune specifiche malattie, perdendo di vista il quadro di insieme e gli effetti delle dinamiche sociali ed economiche sullo stato di salute di una collettività

Le ineguaglianze si sono accentuate? 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Le ineguaglianze si sono accentuate? La qualità della vita nella maggior parte dei Paesi si è deteriorata negli ultimi decenni, a seguito la disgregazione socio-economica, dei fenomeni sempre più eclatanti e diffusi di violenza, delle migrazioni forzate, delle guerre I programmi di aggiustamento strutturale portati avanti dal Fondo Monetario Internazionale e dalla Banca Mondiale nei paesi in via di sviluppo hanno di fatto sì portato ricchezza per una fetta della popolazione, ma per la maggioranza ha significato un aumento della povertà e un aggravarsi dei problemi psicosociali. Un numero crescente di persone, di emarginati ed esclusi, hanno perso il potere di controllo sulla propria vita e di capacità di decisione sul proprio destino. Diversi ricercatori hanno evidenziato, in questi ultimi anni, come i dati macroeconomici dimostrino che lo iato nella differente produzione di ricchezze tra i paesi occidentali e quelli in via di sviluppo sia diminuito. E quindi di come si possa parlare di una distribuzione meno diseguale della ricchezza a livello planetario. In realtà questo dato, che è pure evidente, rischia di essere fuorviante. Come ha recentemente mostrato Rob Clark in un bel saggio pubblicato su “Social Problems” (Clark R. 2011), questo dato infatti si accompagna a una crescita delle diseguaglianze entro i singoli paesi. Ciò significa che i flussi di ricchezza all'interno di ogni paese interessano comunità sempre più ristrette di individui. Chi è fuori da questo circuito vede invece diminuire le sue risorse e con esse le sue capacità di azione e di controllo. Peggiori condizioni di vita, di alimentazione, maggiori difficoltà nell'accesso ai servizi di cura e di prevenzione e altro ancora sono il corollario di questa situazione. «Un corpo crescente di ricerche epidemiologiche indica oggi che l'ineguaglianza sociale contribuisce a una cattiva salute indipendentemente dal livello di reddito, fornendo così la prova che gli effetti della gerarchia sociale possono intervenire su popolazioni complessive e non solo su gruppi discreti. Questo indicatore mostra che, allo stesso livello assoluto di reddito, un individuo che vive in una società più egualitaria sarà più sano di uno che invece vive in una società meno egualitaria» (Nguyen V.K. – Peschard K. 2003: 449).

Ineguaglianze e cittadinanza sanitaria 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza Ineguaglianze e cittadinanza sanitaria I programmi verticali, promuovendo azioni settorializzate e concentrate su alcune specifiche emergenze, promuovono di fatto nuove forme di ineguaglianza, basate non sul censo ma sull’accesso selettivo alle risorse in base alla patologia Attraverso la patologizzazione culturale, quei comportamenti che non rientrano in determinati profili, vengono definiti a “rischio” e intere fasce di popolazione vengono marginalizzate o escluse da diverse forme di intervento sanitario. Il comportamento individuale viene quindi schiacciato su quello pensato come culturale per produrre nuove sacche di marginalità.

cittadinanza sanitaria e nuove soggettività 25-26 NOVEMBRE 2016 | SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA Ineguaglianze in salute e forme di cittadinanza cittadinanza sanitaria e nuove soggettività L'accesso alle cure viene quindi declinato sull'adesione a modelli di rischio decisi altrove e con pretese universalizzanti. In tal modo però gli interventi di aiuto diventano di fatto forme di produzione di nuove ineguaglianze basate sulla possibilità di accesso alle risorse L'accesso alle risorse connesso all'adesione di modelli peculiari evidenzia come, proprio in tal modo, le agenzie internazionali propongano delle tecnologie di plasmazione del comportamento e del sé. Attraverso queste tecnologie si vengono così a creare delle nuove soggettività