Qualità, etica e portafoglio: Il significato del cibo per le famiglie italiane. CONSUMI E TEMPO LIBERO ROBERTA SASSATELLI | UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI MILANO SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA 25-26 NOVEMBRE 2016 CONVEGNO SCIENTIFICO LA SOCIETÀ ITALIANA E LE GRANDI CRISI ECONOMICHE 1929-2016
IMPATTO DELLA CRISI SULLE FAMIGLIE ASPETTATIVE, DISCORSI E PRATICHE ALIMENTAZIONE discorso pubblico: trade off qualità/ prezzo discorsi delle famiglie: progetti di sicurezza
Professioni di classe media in contrazione da metà anni ’90 Risparmi in contrazione dopo il 2008 Percezione inadeguatezza reddito in aumento dal 2008 Legittimità del “discorso della crisi” e strategie del quotidiano che contemperino strumentalismo (risparmio) e distinzione (posizionamento di ceto)
Contrazione spesa consumi alimentari non equivale a riduzione importanza alimentazione Qualità e portafoglio: autoproduzione, best buy (multicanalità, divisione del lavoro d’acquisto per settore merceologico, internet), locale, fresco, ricette semplici, riduzione dello spreco, gestione del tempo e dello stoccaggio
“ Il cibo è avere responsabilità su noi stessi, è farci stare bene“ “ non rinuncerei mai a condividere la cena con le persone care, offrire … andare a cena … si può risparmiare su altro“ “ frutta e verdura fresca, li compri anche a poco di stagione … ricette semplici, pasta e pomodoro, si fa in casa è buona, è tradizionale ma semplice“ “ un piatto [per gli amici durante una cena infrasettimanale] semplice con qualcosa in più … spaghetti con il caviale … insalatina con le foglioline di spinaci” “alla domenica preparo il ragù per tutta la settimana, poi lo metto in frezeer” “non si butta via niente … ‘neanche un tozzo di pane’ … avendo avuto una educazione molto attenta allo spreco … è più facile stare … attenti [al risparmio]” “rinunciare …pensando alla salute … non rinuncerei mai alla qualità del cibo… frutta e verdura di stagione, meno carne, la pasta … dai contadini, al mercato dei contadini, al mercato qui dietro…] “Andare al mercato dei contadini è un piacere, si parla, si chiede, c’e un legame”
Per garantire la qualità Auto produzione -> creatività Value for money-> acquisti oculati -> piacere del buon acquisto Risparmio -> moralità del non spreco Locale, fresco-> sostenibile, solidale Gestione del tempo/stoccaggio -> piacere
Per garantire il piacere Shopping come leisure/ consumo come leisure rimane narrative emozionale dominante, ma lo shopping “dimostrativo”, “di massa”, “in quantità” viene messo al bando (paura dello status symbol arma a doppio taglio per ceto medio sotto pressione) Narrative del “come si faceva una volta”, ricorso alle reti amicali/famigliari e innovazione (internet)
Per garantire la bontà Le donne si fanno carico del lavoro domestico e di approvigionamento extra che le strategie di sicurezza richiedono (innovazione fondata sulla “tradizione” – retoriche ascetiche della piccolissima borghesia post-bellica e diseguaglianza di genere fondata sulla flessibilità/disponibilità del lavoro femminile) Ingresso dei partner maschili in cucina per compiti cerimoniali/esteticizzati (la cena per gli amici, con il pesce)
La cucina: affettività espressiva ed esteticizzazione sobria "molte cose sono recuperi, recuperi stradali letteralmente… la lampada di ferro smaltato … questo l’ho trovato per strada quando ancora ero in università, buttato, e me lo sono risistemato…. i due pezzi lì sono IKEA, cose più semplici possibili … e poi quelle cose lì che tengono i bicchieri e le spezie sono aste del cantiere davanti… il tavolo di legno è un vecchio tavolo da osteria restaurato, e il piatto di ferro smaltato che mi sono recuperato da uno sgombero cantine sono cose che … per me significano uno stile di vita sobrio e anche un recupero … di oggetti del passato che ti fanno simpatia, ti danno calore, ti danno la radice. … " (int 29bm)
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