Bisogno di sicurezza e protezione L’Ospedale è pensato e realizzato per la continua evoluzione delle nuove esigenze di comfort, di sicurezza interna e di adattabilità nel tempo. L’obiettivo principale è quello di valorizzare la qualità dell’ambiente di vita del malato e dell’operatore sanitario.
Tecnologia a misura d’uomo Un primo indicatore è la sistemazione delle aree dei parcheggi esterni che devono essere ampie e con zone di verde Le stanze di degenza devono essere a uno o due letti con tutti i comfort che possano rendere più piacevole la permanenza in Ospedale E’ gradita la presenza di spazi di lettura e la creazione di zone comuni dotate di bar, edicola e negozi, all’interno del complesso ospedaliero
E ancora …. I percorsi interni delle U.O. sono ridotti, con i servizi per l’assistenza infermieristica in posizione centrale al reparto. I percorsi principali sono differenziati tra pazienti interni, personale, pazienti ambulatoriali e visitatori nonché tra materiali puliti e sporchi.
Sicurezza strutturale E’ garantita grazie a una netta separazione strutturale e distributiva che prevede aspetti di separazione dei rischi derivanti dalle singole attività. Tutti i compartimenti sono dotati di un sistema organizzato di vie di uscita. Le uscite di sicurezza sono previste con maniglioni antipanico e i percorsi non presentano intralci o ostacoli.
Come evitare altri rischi Sono da prevedere impianti sonori e gestione delle emergenze con centrale di controllo posti solitamente al Pronto Soccorso per: - Incendio - Allagamento - Scoppio
Prevenzione della trasmissione dei microrganismi Il controllo dei microrganismi e la protezione dei pazienti dalle malattie trasmissibili e dalle infezioni sono delle funzioni infermieristiche molto importanti. Risulta che circa il 5-8% dei ricoverati, sviluppa un’infezione ospedaliera. In numeri sono tra i 450.000 e i 700.000 casi di infezione con una media di decessi di 4.500-7.000 ogni anno.
Gli agenti eziologici delle infezioni ospedaliere Possono essere : - agenti patogeni tradizionali (virus influenza, virus epatite, salmonelle) - agenti “opportunisti” cioè quelli che solitamente sono scarsamente patogeni, ma che diventano tali in condizioni di una diminuzione delle difese dell’organismo
La trasmissione Richiede tre elementi: - una sorgente di microrganismi infettanti(ricoverati,operatori sanitari, visitatori) e ancora,(aria, acqua, attrezzature) - un ospite suscettibile - un mezzo di trasmissione (via aerea, per contatto)
Profilassi delle infezioni ospedaliere Identificazione delle specie batteriche in causa e ricerca delle fonti di contagio Pulizia Disinfezione Sterilizzazione Sanificazione
Concetto di asepsi L’asepsi è l’assenza di microrganismi patogeni Essi sono sempre presenti nell’ambiente e alcuni vivono abitualmente sulla cute,nella bocca, nell’intestino. Altri si trovano per terra, sugli abiti e altrove.
I microrganismi Danno potenzialmente tutti malattia, ma solo quando proliferano e invadono i tessuti corporei, si dice che vi è in atto un’infezione. Un’alterazione della normale funzione tissutale viene definita malattia.
Gruppi di microrganismi Ci sono cinque gruppi di microrganismi nell’ambiente: Batteri Virus Funghi Protozoi Rickettsie
Tipi di Asepsi Medica Chirurgica La prima si riferisce a quelle tecniche che limitano il numero di microrganismi, la loro crescita e la loro diffusione. La seconda riguarda quelle pratiche che mantengono un’area o degli oggetti liberi da tutti i microrganismi, comprese le spore.
Tipi di precauzioni per l’isolamento Sono sette le categorie di isolamento: Isolamento stretto Isolamento per infezioni diffusibili per contatto Isolamento di pazienti con infezioni delle vie respiratorie Isolamento per pazienti affetti da tubercolosi Precauzioni per infezioni diffusibili per via enterica Precauzioni per infezioni diffusibili per via ematica/fluidi corporei Precauzioni diffusibili attraverso materiale di drenaggio/secrezioni
Precauzioni per i materiali organici In questo sistema rientrano tutti i materiali organici, i liquidi contenenti sangue, le zone di cute non integra di ogni paziente. I materiali organici sono:sangue,urine, feci, vomito, espettorato,saliva,secrezioni drenate da ferite e così via
Lavarsi le mani E’ considerata una delle più efficaci modalità di controllo delle infezioni ospedaliere perché si rimuovono i microrganismi opportunisti che possono essere trasmessi ai pazienti dai visitatori e dal personale sanitario.
Quando lavarsi le mani per i pazienti Prima di ogni pasto Dopo aver usato la padella o il bagno Dopo aver toccato materiale organico Dopo aver toccato qualsiasi mucosa
Quando lavarsi la mani per gli operatori socio sanitari Prima di svolgere una procedura invasiva Prima e dopo il contatto con le ferite Prima del contatto con pazienti immuno-depressi Dopo il contatto con qualsiasi materiale organico o mucose Tra un contatto e l’altro con tutti i pazienti
Come procedere … Tenere le unghie corte e senza smalto Togliere anelli, bracciali e orologio Aprire l’acqua e regolare il flusso affinché sia tiepida Mettere le mani sotto l’acqua compresi gli avambracci Mettere il sapone sulle mani e con movimenti circolari, strofinare per circa 1 minuto Asciugare le mani con asciugamano di carta
Lavaggio delle mani prima di manovre sterili Tenere le mani più in alto dei gomiti , cosicché l’acqua scorra dalla punta delle dita fino ai gomiti Applicare il sapone e lavare bene, mantenendo le mani sempre rivolte verso l’alto
Disinfezione La disinfezione è un processo che mira a ridurre il numero di microrganismi presenti sulla superficie di oggetti e tessuti. Non rimuove tutti i microrganismi, ma ne riduce la carica, a seconda della modalità di trattamento usata. Vi sono tre livelli di disinfezione: Ad alto livello A medio livello A basso livello
Requisiti di un disinfettante Deve avere ampio spettro d’azione Deve possedere rapidità d’azione Deve ottenere persistenza nel tempo Deve avere capacità di agire anche in presenza di sostanze organiche Deve essere atossico Deve avere un basso costo Deve avere elevato potere di penetrazione
I principali principi attivi Cloro e derivati Fenoli Composti dell’ammonio quaternario Glutaraldeide(uccide anche le spore) Acido paracetico Perossido di idrogeno Clorexidina Iodofori
Sterilizzazione La sterilizzazione è un processo che comporta l’assoluta distruzione di tutti i microrganismi presenti, sia in forma vegetativa che sporale. La sterilizzazione è un requisito essenziale per la prevenzione delle infezioni acquisite in un ospedale ed il personale che se ne occupa deve essere formato in maniera opportuna per eseguire tutte le fasi del processo:dalla raccolta del materiale,alla sua conservazione.
Le fasi della sterilizzazione Raccolta Decontaminazione Pulizia Risciacquo Asciugatura Selezione
Processi di sterilizzazione Ne esistono diversi: La sterilizzazione a vapore La sterilizzazione ad ossido di etilene La sterilizzazione con gas plasma La sterilizzazione con radiazioni ionizzanti La sterilizzazione con acido per acetico La sterilizzazione con calore secco La sterilizzazione con raggi ultravioletti
Sanificazione Con sanificazione si indica una metodica che si avvale dell’uso di detergenti per ridurre il numero dei contaminanti batterici consentendo di mantenere i livelli di sicurezza nei limiti fissati dalle normative dell’igiene su oggetti e superfici. Il detergente è una sostanza che modifica le forze di tensione superficiale. Il grasso e lo sporco sono adesi alle superfici, la sostanza usata, diminuisce tale tensione e favorisce la rimozione dello stesso.