Franco Focareta – Università di Bologna

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Franco Focareta – Università di Bologna I RAPPORTI TRA IL CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE E CONTRATTO AZIENDALE TRA REGOLAZIONE E DESTRUTTURAZIONE DEL SISTEMA SINDACALE Franco Focareta – Università di Bologna

1 - Concorrenza e conflitto tra contratto nazionale e contratto aziendale, la difficile ricerca di un nuovo equilibrio del sistema contrattuale. Approcci divergenti tra i diversi attori del sistema sindacale: parti sociali, legislatore, giurisprudenza. Esiti imprevedibili dei diversi tentativi di ridefinizione di regole in ragione della non convergenza dei diversi approcci. La sostituzione della Grundnorm della Unità d’azione delle tre più grandi confederazioni ( con il corollario meno esplicitato della indiscussa rappresentatività delle storiche associazioni datoriali), con la nuova Grundnorm rappresentata dal principio di effettività. Ogni nuovo tentativo di regolare il sistema, come ogni riflessione sul sistema contrattuale, va accolto sempre con beneficio d’inventario. Ci sono regole che non si applicano, comportamenti diffusi ma che non trovano rispondenze né in regole contrattuali né tantomeno in regole legali.

2- L’IRRESITIBILE ASCESA DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE 2- L’IRRESITIBILE ASCESA DELLA CONTRATTAZIONE AZIENDALE. LE TRE TAPPE DEI TENTATIVI DI SPOSTARE IL BARICENTRO DEL SISTEMA DI REGOLAZIONE COLLETTIVA DEI CONTRATTI DI LAVORO A LIVELLO AZIENDALE La contrattazione della crisi e l’accettazione delle deroghe della contrattazione aziendale da parte delle OO. SS., la legittimazione della giurisprudenza con l’abbandono del criterio del favor e della inderogabilità in peius del contratto collettivo nazionale. La sottrazione del governo degli aumenti salariali al contratto nazionale, la spinta verso il salario di produttività in funzione antinflattiva. La recente spinta verso l’aziendalizzazione dei trattamenti retributivi, anche in deroga ai contratti nazionali, in funzione di “svalutazione competitiva”. Il mito della partecipazione e l’aziendalizzazione delle relazioni industriali.

3- il ruolo della dimensione europea nei processi di aziendalizzazione delle relazioni industriali. Le “raccomandazioni “sul superamento del CCNL non solo come centro di governo dei salari ma anche come fonte primaria di regole per la disciplina dei rapporti di lavoro. L’adeguamento dei diversi paesi europei (Spagna, Francia, Grecia, ecc.); Le linee di attacco al ruolo del CCNL: ostacoli all’estensione erga omnes dei CCNL; eliminazione meccanismo ultrattività; attribuzione competenze esclusive in determinate materie al contratto aziendale; derogabilità generalizzata del contratto nazionale; clausole di uscita. Messa in discussione della esclusiva titolarità sindacale della contrattazione aziendale.

4 - LA FATICOSA RICERCA DI UN NUOVO ASSETTO REGOLATIVO IN ITALIA. La “storia infinita” della riforma della contrattazione ad opera delle parti sociali. Il tentativo di governare il decentramento contrattuale negli accordi interconfederali e nei recenti rinnovi dei contratti di categoria; La forzatura del legislatore operata con l’art. 8. L’approccio soft del legislatore, il sostegno al salario variabile ed al welfare aziendale, Il principio maggioritario come nuovo criterio ordinatore del sistema contrattuale, Le complicazioni indotte dalla giurisprudenza, la rotta di collisione tra scelte delle parti sociali e statuto giuridico del contratto collettivo, per come delineato nella giurisprudenza recente relativa alla efficacia soggettiva del contrato collettivo e sulla titolarità dei diritti sindacali (la recente pronuncia della Cassazione sulla titolarità del diritto ad indire l’assemblea).

5- Siamo davvero alla fine del contratto nazionale? La nuova stagione dei contratti unitari, e l’implementazione imperfetta, ma effettiva, del Testo Unico. La riemersione di un forte interesse datoriale verso il CCNL in funzione anti dumping, Il caso emblematico del trasporto aereo Il rafforzamento del contratto collettivo nazionale, nei settori esposti alla concorrenza, in Germania e nei paesi scandinavi. Le “due velocità” dell’Europa.

6- DUE MODELLI FORTI DI CONTRATTAZIONE AZIENDALE A CONFRONTO Il modello FCA Il modello Lamborghini