DIRIGERE L’INNOVAZIONE LA LEADERSCHIP

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La leadership situazionale Il modello di Hersey & Blanchard
Advertisements

SGA - Prof. Giuseppe Zollo1 Sistemi per la Gestione Aziendale. AA Ingegneria Gestionale (LS) Facoltà di Ingegneria di Napoli SGA0809 UD03 Verso.
La struttura sociale organizzativa Si riferisce alle relazioni tra gli elementi sociali come persone, posizioni, unità organizzative, reparti, divisioni.
Relazione a cura del Dr. Giuseppe Nappi LA MOTIVAZIONE PARTE TERZA.
Come nasce un’impresa. Le dimensioni dell’agire imprenditoriale IMPRENDITORE Imprenditorialità Dimensione mentale Leadership Dimensione relazionale Managerialità.
Relazione di sintesi Valutazione esterna 2015/2016 SPV.
Progetto Qualità ed efficacia della formazione pubblica Linea 2 Valutazione Sperimentazione di un metodo per la valutazione di impatto della formazione.
PLANNING (STRATEGIC, SWOT, RISK MANAGEMENT)
Culture e competenze per l’innovazione
LO SCENARIO ATTUALE: LA COMPLESSITÀ DEL PROCESSO EDILIZIO
Il valore della vita emotiva
La mediazione culturale nei Servizi per l’Impiego
INCONTRI DI FORMAZIONE PER LE COMPETENZE HR – 2017
SMART WORKING E RUOLO DEL MIDDLE MANAGEMENT Pierluigi Richini
Salute e Sicurezza in ottica di genere
Laboratorio Formativo n. 13
Titel.
Leadership: evoluzione del concetto
Dal Portfolio delle competenze al Dossier formativo nella nuova ECM
Per creare un linguaggio comune …
La leadership.
XIV CONVEGNO ANNUALE CODAU
La formazione del gruppo
DIRIGERE L’INNOVAZIONE DAL GRUPPO AL TEAM
Come si e’ evoluto il comportamentismo: LA BEHAVIOUR MODIFICATION
Lavoro di qualità Capitale Umano Nuove competenze
“RISORSE UMANE: LEADERSHIP E MOTIVAZIONE”
Il ciclo della Performance,
Presentazione del piano commerciale
Incontro introduttivo
Comunicazione interna
Parrocchia Santa Lucia – Ruvo
Organizzazione Aziendale
San Marino Marzo 2004 Nicoletta Marini
Il lavoro di gruppo Cfr - Tratto da materiale corso di formazione su: organizzazione aziendale dott. Stefano Colferai.
Sintesi e spunti di riflessione
Rapporti con la Regione e Progetti europei
Differenze individuali: concetto di sé, personalità ed emozioni
Capitolo 8 Motivare attraverso la soddisfazione dei bisogni, la riorganizzazione del lavoro e le ricompense intrinseche.
Processi decisionali individuali e di gruppo
CHIEF NETWORK AND SALES OFFICE
1 Sviluppare organizzazioni e capacità orientate alle persone
Rapporti con la Regione e Progetti europei
DOCENTI REFERENTI: SFORZA GERMANA - LAURA COREA
Organizzazione Aziendale
Il progetto «INSIEME. Confindustria incontra il territorio» nasce da una collaborazione tra l’area marketing di Confindustria Nazionale e Confindustria.
PROGRAMMA DI FORMAZIONE COMPORTAMENTALE CAPO SQUADRA PORTALETTERE
Creare organizzazioni efficaci
Formazione Tutor Alternanza scuola-lavoro
Cultura organizzativa, socializzazione e mentoring
Fuoriclasse-network lavoro penny pless plan
Kreitner, Kinicki Comportamento organizzativo ©2004 Apogeo
La comunità in azione: attori, alleanze, opportunità e… criticità
Viale Morgagni 67/A Firenze
Dr.ssa Anna D’Andretta U.O. Prevenzione DDP San Severo
Non è sufficiente sapere, ma saper fare qualcosa con quello che si sa
Formazione Tutor Alternanza scuola-lavoro
Nuovi approcci alla progettazione e alla valutazione didattica
La learning organisation
La motivazione attraverso l’equità, l’aspettativa e il goal setting
“una totalità dinamica caratterizzata
Formazione Tutor Alternanza scuola-lavoro
Lezione N° 6 L’organizzazione
Annalisa minutillo Chi Sono Annalisa Minutillo Happiness Agent
Gestione dell'Emergenza
GLI ELEMENTI PSICOLOGICI ANTECEDENTI ALLA COMUNICAZIONE
FeSTA PGS Corso di 1° livello pallavolo – calcio , operatori sportivi
La direzione del personale: struttura, cultura e ruoli multipli
A cura di: Alessandro Hinna
… una riflessione sulle possibili implicazioni
Transcript della presentazione:

DIRIGERE L’INNOVAZIONE LA LEADERSCHIP Raffaele Sibilio

Differenziazione fra manager e leader pianifica, dirige e controlla garantisce prevedibilità e ordine per far fronte alle normali esigenze di prodotti e servizi organizza e struttura le proprie risorse per poter attuare i piani previsti LEADER promuove il cambiamento per far fronte alle rapida evoluzione dei mercati, delle tecnologie e dei bisogni dei clienti/utenti crea la visione di nuovi obiettivi e sviluppa negli altri la motivazione e a procedere verso questi obiettivi ispira impegno, lealtà, coinvolgimento, mobilita le energie intellettuali per la realizzazione di una missione alla quale conquista l’adesione degli individui e dei gruppi

Stili di leadership espressi nel linguaggio corrente Autorevole: si basa sulle caratteristiche individuali di competenza professionale, ciò contribuisce a renderla accettabile e legittima per i collaboratori Autoritaria: si fonda sulla minaccia di sanzioni punitive, è caratterizzata da scarsa adesione volontaria dei collaboratori Partecipativa: pone attenzione al coinvolgimento sul lavoro e alle esigenze Paternalista: si basa su una adesione affettiva e emotiva ai valori del sistema inteso come “grande famiglia” Burocratica: consiste nel rispetto meccanicistico di regole formali, che hanno scarso rapporto con le necessità reali sia dell’organizzazione che degli individui Lassista: si estrinseca nella rinuncia di fatto ad esercitare quell’autorità di cui i collaboratori sentono necessità psicologica e “organizzativa”, confondendo nella sostanza ruoli di capo e collaboratore

La leadership trasformazionale: caratteristiche distintive Considerazione individualizzata: attenzione a tutti i collaboratori, dando risposta agli specifici bisogni e fornendo sostegno emotivo e fiducia Stimolazione intellettuale: favorisce creatività e approccio critico Leadership ispirazionale: crea ottimismo ed entusiasmo, trasmette fiducia Influenza idealizzata: si pone come modello di riferimento per i collaboratori, si guadagna rispetto e fiducia, crea nei collaboratori la capacità di essere leader di se stessi e di porsi in maniera analoga verso il “basso”

Leadership e influenza Con il termine leadership indichiamo un tentativo di esercitare influenza. Questo tentativo di influenza produce, una risposta positiva o negativa che si manifesta nell’ottenimento o meno del comportamento desiderato Si parla di leadership efficace quando si manifesta anche un cambiamento di atteggiamento

Potere e influenza Potere della posizione: consiste nella misura in cui il leader può determinare ricompense, punizioni e sanzioni Potere personale: può essere definito come la misura in cui il leader sa conquistarsi la fiducia e il rispetto delle persone che sta cercando di influenzare. Non è insito nel leader ma gli proviene dagli altri

Stili di leadership orientati al compito o alla relazione Stile 1: caratterizzato da livelli elevati di comportamento basato sul compito e da livelli modesti di comportamento basato sulle relazioni (+ direttive - sostegno) Stile 2: caratterizzato da livelli elevati di comportamento basato sul compito e da livelli elevati di comportamento basato sulle relazioni (+ direttive + sostegno) Stile 3: caratterizzato da livelli modesti di comportamento basato sul compito e da livelli elevati di comportamento basato sulle relazioni (- direttive + sostegno) Stile 4: caratterizzato da livelli modesti di comportamento basato sul compito e da livelli modesti di comportamento basato sulle relazioni (- direttive - sostegno)

Rapporto leader - collaboratore: la maturità del collaboratore Le due principali componenti della maturità sono la capacità: competenze e esperienza che l’individuo possiede in relazione ad uno specifico compito la disponibilità: misura in cui un individuo si dimostra sicuro, impegnato e motivato nello svolgimento di un compito specifico

Il livelli di maturità del collaboratore Livello di maturità 1 (M1): non capace e non disponibile o insicuro Livello di maturità 2 (M2): non capace ma disponibile o sicuro Livello di maturità 3 (M3): capace ma non disponibile o insicuro Livello di maturità 4 (M4): capace e disponibile o sicuro

Il modello della leadership situazionale: maturità del collaboratore e stili di leader Livello di maturità 1 - Stile 1 “prescrivere”: il leader indica ai collaboratori cosa fare, dove farlo e come farlo. Adatto ai casi in cui un individuo, o un gruppo di individui, dimostra scarsa capacità e scarsa disponibilità e quindi necessità di direttive Livello di maturità 2 - Stile 2 “vendere”: il leader offre oltre alle direttive l’opportunità di un dialogo e di chiarimenti. Adatto nei casi in cui un individuo, o gruppo di individui, è ancora privo di capacità ma si impegna Livello di maturità 3 - Stile 3 “coinvolgere”: adatto nei casi in cui un individuo o un gruppo di individui è in fase di sviluppo o regressione e si trova in una situazione di insicurezza. Il leader non fornisce molte direttive ma offre dialogo e sostegno Livello di maturità 4 - Stile 4 “delegare”: adatto nei casi in cui l'individuo ha avuto sufficienti opportunità di fare pratica e si sente a suo agio anche quando non riceve direttive dal leader. Non è necessario fornire direttive. Analogamente non sono necessari comportamento di sostegno poiché essi sono già sicuri, impegnati e motivati