I contenuti delle slides che seguono fanno in parte riferimento ai testi di esame e in particolare a: - Giovannetti, Gori, Pacini pp.57-86.

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i contenuti delle slides che seguono fanno in parte riferimento ai testi di esame e in particolare a: - Giovannetti, Gori, Pacini pp.57-86

la organizzazione delle attività previste dal piano di zona ASSETTI GESTIONALI gestione singola diretta gestione associata diretta gestione indiretta TIPOLOGIE DI PRODUZIONE autonoma esternalizzata modalità più diffusa gestione associata diretta con esternalizzazione delle produzione

Possibili modalità di gestione dei servizi

Possibili modalità di produzione dei servizi

esternalizzazione del servizio distinzione tra … committenza produzione attore istituzionale terzo settore programma finanzia, controlla realizza, eroga

i contenuti delle slides che seguono fanno in parte riferimento ai di esame e in particolare a: Bertin Fazzi pp.111-180

la esternalizzazione dei servizi al terzo settore GLI STRUMENTI Contracting Out Convenzione Acquisto di Servizi

LA ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI AL TERZO SETTORE GLI STRUMENTI I comuni, ai fini della preselezione dei soggetti presso cui acquistare o ai quali affidare l'erogazione di servizi … valutano i seguenti elementi: a) la formazione, la qualificazione e l'esperienza professionale degli operatori coinvolti; b) l'esperienza maturata nei settori e nei servizi di riferimento offerta economicamente più vantaggiosa appalto CONTRACTING OUT bando di concorso i comuni possono indire istruttorie pubbliche per la coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi procedura concorsuale pubblica … ma spesso riservata alle sole cooperative sociali Nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza dell'azione della pubblica amministrazione e di libera concorrenza tra i privati nel rapportarsi ad essa, sono da privilegiare le procedure di aggiudicazione ristrette e negoziate dpcm 30 marzo 2001 Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328 NB Il testo in BLU nella slide è ripreso dal dpcm

DPCM 30 marzo 2001, pubblicato sulla G.U. del 14 agosto 2001, n. 188 Atto di indirizzo e coordinamento sui sistemi di affidamento dei servizi alla persona ai sensi dell'art. 5 della legge 8 novembre 2000, n. 328. Art. 1. Ruolo dei soggetti del terzo settore nella programmazione progettazione e gestione dei servizi alla persona 1. Il presente provvedimento fornisce indirizzi per la regolazione dei rapporti tra comuni e loro forme associative con i soggetti del terzo settore ai fini dell'affidamento dei servizi previsti dalla legge n. 328 del 2000, nonché per la valorizzazione del loro ruolo nella attività di programmazione e progettazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali. Art. 4. Selezione dei soggetti del terzo settore I comuni, ai fini della preselezione dei soggetti presso cui acquistare o ai quali affidare l'erogazione di servizi di cui ai successivi articoli 5 e 6, fermo restando quanto stabilito dall'art. 11 della legge n. 328 del 2000, valutano i seguenti elementi: a) la formazione, la qualificazione e l'esperienza professionale degli operatori coinvolti; b) l'esperienza maturata nei settori e nei servizi di riferimento 2. I comuni procedono all'aggiudicazione dei servizi di cui al comma 1 sulla base dell'offerta economicamente più vantaggiosa, tenendo conto in particolare dei seguenti elementi qualitativi: a) le modalità adottate per il contenimento del turn over degli operatori; b) gli strumenti di qualificazione organizzativa del lavoro; c) la conoscenza degli specifici problemi sociali del territorio e delle risorse sociali della comunità; d) il rispetto dei trattamenti economici previsti dalla contrattazione collettiva e delle norme in materia di previdenza e assistenza. 3. I comuni, ai fini delle aggiudicazioni di cui al comma 2, non devono procedere all'affidamento dei servizi con il metodo del massimo ribasso.

Art. 5. Acquisto di servizi e prestazioni 1. I comuni, al fine di realizzare il sistema integrato di interventi e servizi sociali garantendone i livelli essenziali, possono acquistare servizi e interventi organizzati dai soggetti del terzo settore. …. 3. Oggetto dell'acquisto o dell'affidamento di cui all'art. 6, deve essere l'organizzazione complessiva del servizio o della prestazione, con assoluta esclusione delle mere prestazioni di manodopera che possono essere acquisite esclusivamente nelle forme previste dalla legge n. 196 del 1997. Art. 6. Affidamento della gestione dei servizi 1. Le regioni adottano specifici indirizzi per regolamentare i rapporti tra comuni e soggetti del terzo settore nell'affidamento dei servizi alla persona di cui alla legge n. 328 del 2000 tenuto conto delle norme nazionali e comunitarie che disciplinano le procedure di affidamento dei servizi da parte della pubblica amministrazione. 2. Nel rispetto dei principi di pubblicità e trasparenza dell'azione della pubblica amministrazione e di libera concorrenza tra i privati nel rapportarsi ad essa, sono da privilegiare le procedure di aggiudicazione ristrette e negoziate. In tale ambito le procedure ristrette permettono di valutare e valorizzare diversi elementi di qualità che il comune intende ottenere dal servizio appaltato. Art. 7. Istruttorie pubbliche per la coprogettazione con i soggetti del terzo settore 1. Al fine di affrontare specifiche problematiche sociali, valorizzando e coinvolgendo attivamente i soggetti del terzo settore, i comuni possono indire istruttorie pubbliche per la coprogettazione di interventi innovativi e sperimentali su cui i soggetti del terzo settore esprimono disponibilità a collaborare con il comune per la realizzazione degli obiettivi. Le regioni possono adottare indirizzi per definire le modalità di indizione e funzionamento delle istruttorie pubbliche nonché per la individuazione delle forme di sostegno.

LA ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI AL TERZO SETTORE GLI STRUMENTI Legge 266/91 CONVENZIONE affidamento diretto il terzo settore ha un ruolo gestionale derivante soprattutto da affidamenti diretti e sostenuto da un forte legame territoriale (MODELLO DEL MUTUO ACCOMODAMENTO) Normalmente una convenzione è caratterizzata da prestazioni corrispettive. Da una parte, vi è un ente pubblico che è interessato allo svolgimento di determinate attività che però direttamente non intende realizzare. Dall’altra vi è un’organizzazione di volontariato disponile ad operare e che, per le prestazioni ed i servizi erogati, si accontenta del rimborso delle spese (non necessariamente documentate).

Legge 266/1991 legge quadro sul volontariato Art. 7. Convenzioni Lo Stato, le regioni, le province autonome, gli enti locali e gli altri enti pubblici possono stipulare convenzioni con le organizzazioni di volontariato …. che dimostrino attitudine e capacità operativa. Le convenzioni devono contenere disposizioni dirette a garantire l'esistenza delle condizioni necessarie a svolgere con continuità le attività oggetto della convenzione, nonché il rispetto dei diritti e della dignità degli utenti. Devono inoltre prevedere forme di verifica delle prestazioni e di controllo della loro qualità nonché le modalità di rimborso delle spese. 3. La copertura assicurativa è elemento essenziale della convenzione e gli oneri relativi sono a carico dell'ente con il quale viene stipulata la convenzione medesima.

LA ESTERNALIZZAZIONE DEI SERVIZI AL TERZO SETTORE GLI STRUMENTI monetizzazione dei servizi ACQUISTO DI SERVIZI Buono di valore monetario distribuito dall’attore istituzionale a singoli cittadini per la fruizione di specifici servizi offerti sul territorio. L’assegnazione del voucher presuppone il riconoscimento del diritto alla prestazione da parte del beneficiario e risponde al principio di sussidiarietà. I beneficiari infatti si rivolgono autonomamente a soggetti privati che erogano servizi in regime di concorrenza (amministrata) COMPETIZIONE = CRESCITA DELLA QUALITA’ SUSSIDIARIETA’ = LIBERTA’ DI SCELTA VOUCHER CICLO DI PRODUZIONE TOTALMENTE ESTERNO AL PUBBLICO SCENARIO DI QUASI MERCATO accreditamento PROCEDURA ATTRAVERSO LA QUALE UN ENTE PUBBLICO DETERMINA I REQUISITI ORGANIZZATIVI E DI QUALITA’ NECESSARI AI SOGGETTI PRIVATI CHE INTENDANO EROGARE SERVIZI PER CONTO DEGLI ATTORI ISTITUZIONALI. Nel caso di servizi semiresidenziali o residenziali l’accreditamento presuppone l’AUTORIZZAZIONE

Il sistema delle relazioni nei modelli di esternalizzazione EE.LL. CONTRACTING OUT SOGGETTO ESTERNO (terzo settore affidatario) Beneficiario / UTENTE EE.LL. ACCREDITAMENTO SOGGETTO ESTERNO (terzo settore accreditato) Beneficiario / CLIENTE

i contenuti delle slides che seguono fanno in parte riferimento ai di esame e in particolare a: Burgalassi pp.79-94 Giovannetti, Gori, Pacini pp.87-97

la spesa per i servizi sociali spesa comunale procapite 120 euro (ma con forti variazioni regionali) circa il 25% della spesa è a carico degli utenti

incidenza della spesa per area di intervento alcune voci di dettaglio spesa media per utente in servizi residenziali per famiglia e minori 14.000 euro spesa media per utente in servizi residenziali per disabili 11.000 euro

il finanziamento dei servizi sociali   2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 Fondo Nazionale Politiche Sociali 656.451.000 518.226.000 380.222.000 178.584.000 11.000.000 300.000.000 262.000.000 313.000.000 Risorse destinate ai comuni per infanzia 43.900.000 43.700.000 40.000.000 35.200.000 39.167.000 30.000.000 28.700.000 Fondo per la non autosufficienza 400.000.000 380.000.000 100.000.000 275.000.000 340.000.000 Fondo inclusione immigrati  0 Fondo politiche giovanili 60.000.000 37.500.000 3.000.000 16.000.000 5.000.000 Fondo sostegno locazioni (legge 431/98) 205.000.000 181.000.000 141.000.000 10.000.000 1.365.351.000 1.202.926.000 978.722.000 323.784.000 51.000.000 617.167.000 748.000.000 846.700.000 spesa complessiva per i servizi sociali comuni risorse nazionali per i servizi sociali regioni