LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA

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Transcript della presentazione:

LA SICUREZZA STRADALE IN ITALIA I DATI E L’ANALISI DEL COMPORTAMENTO DEGLI ITALIANI ALLA GUIDA

I numeri dell’incidentalità Nel nostro Paese l’incidente stradale è la prima causa di morte per i maschi sotto i 40 anni e la prima causa di morte traumatica in assoluto. Quasi il 20% dei decessi riguarda giovani tra i 15 e i 24 anni. Gli incidenti stradali nel 2008 hanno causato: 4.731 mila morti 15 % 310.793 feriti 15 mila invalidi gravi 28 120 mila ricoverati 57 % 1 milione di accessi al Pronto Soccorso non seguiti da ricovero 1 30.205 milioni di euro di costi sociali tangibili (2% del PIL) Fonte: Dati ACI e ISTAT, Anno 2008

La dimensione del problema Morti Feriti Fonte: Elaborazione Cittalia su dati ACI e ISTAT, Anno 2008

Si registrano progressi, e l’impegno va rafforzato Le azioni adottate fino ad ora stanno producendo effetti positivi, ma ancora insufficienti. Nel periodo 2000-2008 si è registrata una costante riduzione sia nel numero degli incidenti che nel numero dei decessi. In particolare i risultati raggiunti nel periodo considerato sono: Incidenti = –14,6% (da 256.546 a 218.963) Morti = –33% (da 7.061 a 4.731) Feriti = –13,7% (da 360.013 a 310.739) Fonte: Dati ACI e ISTAT, Anno 2008

Italia, lontana dai risultati europei Calo percentuale dei decessi per incidenti stradali in alcuni Paesi europei, 2000 - 2008 Ancora lontano l’obiettivo EU di ridurre del 50% i decessi entro il 2010 nonostante vi sia una diminuzione dei sinistri L’Italia è all’11° posto in EU a -33% rispetto alla media EU 27 pari a -31,2% Fonte: Elaborazione Cittalia su dati Community Road Accident Data Base (CARE), Commissione Europea, Direzione Generale Energia e Trasporti, 2008

Italiani, popolo di piloti? Dall’indagine realizzata da Cittalia emerge come, nella maggior parte dei casi, gli italiani ritengono di essere ottimi guidatori e di conoscere alla perfezione il codice stradale, salvo poi mettere in atto una serie di infrazioni. Su una scala da 1 a 10, il 29% si attribuisce un voto superiore a 8, e il 63% un voto compreso tra 7 e 8 e solo meno dell’8% del totale del campione dà un giudizio inferiore a 7. Dunque la percezione è di essere quasi tutti buoni o ottimi guidatori, tanto che il valore medio dell’intero campione è di 7,9 punti su 10. Percezione di sicurezza quando si è in auto, per autovalutazione delle proprie capacità di guida (%) Fonte: Cittalia 2009

I comportamenti pericolosi il 50% degli intervistati dichiara di avere guidato nonostante si sentisse troppo stanco per farlo il 20% dichiara che a guidare lungo la via del ritorno è sempre e comunque il proprietario dell’auto, a prescindere dalle sue condizioni il 47,7% di soggetti si dichiara d’accordo con i nuovi limiti di tasso alcolico introdotto dal codice della strada, il 35,6% dichiara di ritenere tale limite troppo restrittivo solo il 41% degli intervistati dichiara di rispettar sempre - o quasi - i limiti di velocità, a fronte di un 49% che ammette di infrangerli a volte e di un 9% per il quale i limiti stradali appaiono un sostanziale disturbo che lo portano a rispettarli raramente o mai più del 60% non usa gli auricolari o il vivavoce, il 50% legge gli sms che gli arrivano e uno su tre scrive sms a sua volta mentre guida Solo poco più del 60% utilizza regolarmente le cinture di sicurezza (sui sedili anteriori) Solo il 5% utilizza le cinture sui sedili posteriori Fonte: Cittalia 2009

I comportamenti pericolosi Quasi il 20% degli intervistati dichiara che negli ultimi sei mesi gli è capitato di mettersi alla guida con la consapevolezza di avere bevuto troppo, mentre il 25% dichiara di essersi messo alla guida avendo bevuto una quantità di alcool superiore a quella consentita dalla legge. Sembra essersi diffusa anche nel nostro paese l’abitudine, quando si esce per andare a cena, in discoteca o a feste, di non far bere un componente del gruppo, a turno, in modo che possa guidare al rientro. Esiste però ancora un 20% di persone che dichiarano che a guidare lungo la via del ritorno è sempre e comunque il proprietario dell’auto, a prescindere dalle sue condizioni. Valutazione del tasso alcolemico attualmente in vigore in Italia, in base alla classificazione del campione per rispetto alle regole del codice della strada Fonte: Cittalia 2009