Beatrice Suardi 1 A SQUALI.

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Transcript della presentazione:

Beatrice Suardi 1 A SQUALI

SQUALI

INDICE CARATTERISTICHE GENERALI COLORAZIONE ALIMENTAZIONE SISTEMA RESPIRATORIO RIPRODUZIONE

CARATTERISCHE GENERALI Fino al 16 ° secolo, gli squali erano noti ai marinai come “cani di mare”. Molti squali sono caratterizzati da un corpo fusiforme (arrotondato e assottigliato in entrambe le estremita'). Questa forma cilindrica e fluente del corpo riduce la resistenza idrodinamica e richiede un'energia minima nel nuoto.

COLORAZIONE La tavolozza rappresenta solo alcune delle possibili colorazioni degli squali, da quelle più semplici a quelle più elaborate.

ALIMENTAZIONE Tutti gli squali sono carnivori, alcuni come lo squalo balena sono filtratori, altri come il grande squalo bianco divorano grossi pesci o addirittura mammiferi marini, altri ancora che vivono sui fondali si nutrono di molluschi e crostacei. È questo il caso dello squalo zebra.

SISTEMA RESPIRATORIO Notoriamente gli squali necessitano di muoversi continuamente per poter respirare e ossigenare il sangue che permette loro di vivere in acqua. Distinguiamo gli squali pelagici, che debbono quindi nuotare continuamente per respirare, e gli squali bentonici, che vivono a contatto con il fondale marino, e che possono adagiarsi sul fondo e mantenere inalterata la funzione respiratoria. I primi, sono sempre in movimento mantenendo la bocca semiaperta per permettere all’acqua di fluire passivamente attraverso le branchie. Gli squali bentonici aspirano attivamente l’acqua e la convogliano verso le branchie. Altri squali come lo squalo toro possono respirare in entrambi i modi.

RIPRODUZIONE I metodi riproduttivi degli squali vanno dalle SPECIE OVIPARE, che depongono uova grandi e ben protette, alle SPECIE VIVIPARE che si dividono in PLACENTATE e APLACENTATE. Il maschio possiede due organi copulatori pari, i pterigopodi, che consistono in estensioni cilindriche del lembo posteriore delle pinne pelviche.

Durante la copula il maschio afferra la femmina mordendola sul dorso o sulle pinne, e per questo motivo in molte specie la pelle della femmina è molto più spessa di quella del maschio. A penetrazione avvenuta, la contrazione dei muscoli, che controllano il sifone provocano un energico getto d’acqua che convoglia il liquido seminale attraverso il pterigopodio nella cloaca della femmina. In alcune specie come Cetorino e Verdesca gli spermatozoi sono raccolti in capsule, dette spermatofori. È all’interno della ghiandola Nidamentale che avverrà la fecondazione. Una delle caratteristiche salienti della loro riproduzione, come detto già sopra, è la completa assenza di cure parentali, poiché non esiste alcun tipo di rapporto tra i piccoli e i loro genitori, dopo la nascita.