Management e Marketing delle Imprese del Terzo Settore Monica Fait Origini terzo settore Management e Marketing delle Imprese del Terzo Settore Monica Fait
Definizione Le imprese del terzo settore appartengono al privato sociale essendo escluse quelle del pubblico sociale che pur operando come delle non – profit sono sempre la diramazione di enti pubblici. La natura e la dimensione delle imprese che operano nel privato sociale sono altamente differenziate ma tutte sono accomunate dal fatto di configurarsi secondo un agire collettivo, per l’attivazione di meccanismi si solidarietà allargata, per avere ad oggetto un bene relazionale inteso come output di una azione svolta secondo finalità solidaristiche.
La spiegazione di Hansmann: asimmetria informativa e fallimento del contratto Lo scambio bilaterale tra un’impresa ed un generico consumatore si caratterizza per un’asimmetria informativa del consumatore e per un comportamento opportunistico dell’impresa for profit che impedirebbero lo scambio. Il contratto di scambio non si perfeziona a causa dell’incapacità da parte del consumatore di valutare la qualità e quantità di un bene o di poterlo fare sostenendo un costo elevato. Questo fallimento del mercato vede nelle aziende np un meccanismo istituzionale per risolverlo.
La teoria del ‘fallimento dello Stato: il modello dell’elettore mediano di Weisbrod Si fonda sull’esistenza di un elettore medio non soddisfatto dell’intervento pubblico nel processo di produzione di beni sociali. In tal caso un’impresa profit potrebbe avere interesse a produrre un bene collettivo come risposta a tale insoddisfazione. L’accettazione da parte dell’elettore mediano avviene per la garanzia che gli viene dal vincolo della non distribuzione degli utili.
TEORIA DEL FALLIMENTO DEL WELFARE. Negli ultimi decenni è divenuta sempre più evidente l’impossibilità da parte dello stato di far fronte in modo sempre più efficiente alle esigenze sociali del paese ciò a causa di una scarsità ed inadeguatezza di risorse disponibili. Ciò ha contribuito a creare sempre maggiori spazi per le anp che con il loro vincolo di non distribuzione degli utili, il lavoro volontario, l’accumulo di conoscenze e specializzazioni professionali rispondono in maniere più efficiente alle diverse esigenze sociali