Lo studio dei vulcani Giorno 4 maggio, noi ragazzi della classe 3°H, ci siamo recati all’INGV di Catania per sapere di più sul nostro vulcano Etna.

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Transcript della presentazione:

Lo studio dei vulcani Giorno 4 maggio, noi ragazzi della classe 3°H, ci siamo recati all’INGV di Catania per sapere di più sul nostro vulcano Etna.

Cos’è l’INGV? L’INGV, Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia,è appunto un istituto che si occupa di monitorare l’attività vulcanica dell’ Etna, dello Stromboli e di Vulcano tenendo sotto controllo ogni aspetto geofisico grazie a centinaia di sensori che inviano le informazioni alla centrale operativa.

Il centro operativo dell’INGV Il centro operativo dell’INGV di Catania è attivo 24 ore su 24 e sette giorni su sette, compresi i giorni festivi.Sono presenti vari schermi che, grazie all’utilizzo dei sensori vicini all’edificio vulcanico,indicano ogni tipo di attività sismica e vulcanica.

L’Etna L’Etna sorge sulla costa orientale della Sicilia in provincia Catania; l’edificio vulcanico occupa un’area di 1265 km² con un diametro di oltre 40 km e un perimetro di base pari a 135 km. L’Etna è identificato come un vulcano a scudo con attività principalmente di tipo effusivo che soltanto recentemente si è trasformata in attività di tipo stromboliano.I crateri più attivi sono quelli presenti ai fianchi dell’edificio vulcanico a differenza dei crateri sommitali che sono: il cratere di nord-est (1911) che raggiunge i 3329 m, la Voragine (1945), la Bocca Nuova (1968) che comprende il nuovo cratere chiamato ‘nautru puttusiddu, il cratere di Sud-Est (1971), il nuovo cratere di Sud-Est nato nel 2007, u’puttusiddu nato nel 2015 e il più recente denominato «la bocca della sella». Inoltre, sono presenti più di 300 crateri sui fianchi dell’edificio vulcanico.

Le eruzioni più famose L’Etna nacque nel Quaternario e nel corso degli anni sono state registrate molte importanti eruzioni: La più famosa è sicuramente quella 1669 che riuscì a raggiungere la nostra città di Catania distruggendone la parte esterna fino alle mura circondando pure il Castello Ursino; L’eruzione del 1892 originò quelli che sono i famosi Monti Silvestri situati sui fianchi dell’edificio vulcanico a circa 1800 m d’altezza; L’eruzione del 1928, in epoca fascista, riuscì a distruggere il paesino di Mascali. >L’eruzione del 1669